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Reperti 

 

lista delle specie rilevanti

 

Blocco 1 Molluschi bioindicatori, San Rossore

Fam Cardidae, Cerastoderma glaucum, Poiret, 1789
Le variazioni dei popolamenti di questo mollusco sono dovute alla topografia, che determina una diversa distribuzione dei vari tipi di sedimenti e all’azione antropica. La specie infatti è caratteristica di biocenosi delle sabbie fangose delle lagune e degli estuari che mostrano talvolta livelli di salinità estremamente variabili poiché si trovano isolati dal mare per cause naturali o antropiche.
La specie inoltre risulta essere un indicatore biologico per l’inquinamento dei metalli pesanti.

Fam Mesodesmatidae, Donacilla cornea, Poli 1795
Specie stenoecia e indicatrice, tipicamente legata alla granulometria del sedimento di biocenosi delle sabbie mesolitorali di fondo mobile.
È una specie che è stata osservata in 56 spiagge del Mediterraneo occidentale, moderatamente esposte all’azione delle onde e caratterizzate da un preciso intervallo di granulometria del sedimento. Queste specie non son state trovate in spiagge riparate o, al contrario, estremamente esposte all’azione delle onde. L’abbondanza di questa specie è dunque da correlarsi all’esposizione al moto ondoso, alla misura media della granulometria e all’indice di classificazione del sedimento stesso.
Fam Donacidae- Donax trunculus, Linnaeus, 1758
D. trunculus, è una specie caratteristica esclusiva della biocenosi del piano infralitorale superficiale di fondo mobile delle Sabbie Fini degli Alti livelli (SFHN).
È un buon indicatore biologico poiché è un organismo strettamente dipendente dalla granulometria del sedimento e che permette di realizzare una “istantanea” dello stato strutturale dell’ambiente di spiaggia. In particolare è in grado di descrivere efficacemente le variazioni granulometriche dei sedimenti legate sia a fenomeni naturali sia antropici che possono verificarsi nell’ambiente di spiaggia. In letteratura è emerso chiaramente come la biologia e l’ecologia di Donax trunculus siano strettamente correlate all’ambiente estremamente dinamico e fragile in cui vive, considerato che il parametro che influenza maggiormente la sua distribuzione è la tessitura del sedimento.
I dati disponibili in letteratura hanno confermato che D. trunculus è una specie a ciclovitale breve (2 - 3 anni), in accordo con quanto noto in letteratura per il Mar Mediterraneo. Diversi studi hanno evidenziato infatti che la durata del ciclo vitale aumenta in modo proporzionale al crescere della latitudine e la distribuzione batimetrica degli individui varia in funzione della taglia. In generale si osserva che, gli individui più piccoli sono distribuiti tra 0 e 0,5 m di profondità e con l’avanzare della taglia e dell’età migrano verso profondità maggiori (1 m).
Tuttavia precedenti studi hanno evidenziato come non sia sufficiente solamente una granulometria idonea per permettere l’insediamento di una popolazione a Donax ben strutturata. Nelle spiagge sottoposte a fenomeni di arretramento o di instabilità del sedimento, D. trunculus fatica ad insediarsi, non riuscendo a trovare un substrato idoneo su cui stabilirsi e sopravvivere. È anche emerso che la specie è in grado di fissarsi e di colonizzare un nuovo substrato solo nei tratti di litorale, oggetto di ripascimento, in cui è stata ripristinata una condizione di equilibrio sedimentario e la linea di riva è riuscita a rimanere stabile per un tempo relativamente lungo.
Fam Scrobiculariidae, Scrobicularia Plana, Costa 1778
In studi precedenti questo bivalve è stato utilizzato come bioindicatore nelle indagini relative alla qualità del sedimento. Oltre all’indagine dei principali fattori abiotici, utili per monitorare lo stato ambientale, sono state effettuate anche analisi relative alla determinazione di eventuali fitofarmaci, metalli pesanti, IPA e PCB.
Scrobicularia Plana è una specie detritivora che si alimenta di materia organica che trova sulla superficie del sedimento, estendendo i due lunghi sifoni sino alla superficie. Sopporta bene intervalli di salinità piuttosto elevati (4–30‰).
Fam Neritidae, Smaragdia viridis, Linnaeus, 1758
È una specie che possiede una dieta specifica su Fanerogame marine.
Questo organismo è l’unico nativo di una sola famiglia ad essere distribuito sulle coste Europee. In letteratura si conosce assai poco anche se in studi recenti si è individuata la sua stretta associazione trofica a due fanerogame marine: la Zoostera e la Cymodocea nodosa, con le quali tende a creare delle associazioni stabili nel tempo. Questa forte associazione non è stata ancora sufficientemente approfondita, tuttavia, negli esperimenti condotti è stato analizzato il comportamento di Smaragdia in presenza di entrambe le due piante. Il gasteropode sembra gradire indifferentemente il tessuto epiteliale che ricopre la superficie delle foglie, lasciando su ogni foglia delle “impronte” dovute al movimento della radula. In Zoostera le impronte lasciate si presentavano isolate, mentre in Cimodocea si presentavano più continue. L’analisi delle feci ha dimostato la presenza di cloroplasti delle due piante.
La preferenza della Smaragdia per la Zoostera sembra prevalere sulla Cymodocea, talvolta sostituita dalla Posidonia .
Fam Janthinidae- Janthina sp., Thompson, 1840
Specie pelagica in associazione a Velella velella, che costituisce il suo nutrimento.
Fam Patellidae- Patella rustica, Linnaeus, 1758
Specie bioindicatrice del cambio climatico.
Patella rustica necessita di una scarsa quantità d’acqua rispetto ad altre specie di patelle ed è quindi in grado si sopravvivere nella parte superiore della fascia mesolitorale e nel sopralitorale. Sembra una specie particolarmente sensibile alla temperatura superficiale dell’acqua, fattore che può giocare un ruolo importante nella sua riproduzione ed espansione geografica. Diversi studi sono stati condotti nel Mar Tirreno. L’analisi ha mostrato una marcata correlazione tra l’attività motoria e l’irregolarità dello stato del mare, oltre che una tendenza a percorrere spostamenti più lunghi ma caratterizzati da intervalli di tempo irregolari.
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Blocco 2 Molluschi protetti o indicatori di associazioni ecologiche particolari - Isola di Pianosa
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Fam Cypraeidae: Luria lurida lurida, Linnaeus, 1758
Questa rara specie vive su substrati rocciosi, ad una profondità compresa tra 2 e 40m. Preferisce i fondali come quelli delle grotte semi-oscure e ricchi di spugne del genere Aplysina, delle quali si nutre. Si rivela interessante la sua distribuzione proprio in funzione della sua associazione trofica.
È in pericolo di estinzione a causa della distruzione dell’habitat in seguito ad attività di pesca e del suo prelievo per fini collezionistici.
Naria spurca, Linnaeus, 1758
Specie poco comune, è la piu variabile tra le cipree del mediterraneo, anche nella sua distribuzione batimetrica, di range estremamente ampio. Scarse informazioni in letteratura.
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Blocco 3 Phylum Echinodermi classe Echinoidei, sottoclasse: Irregularia - San Rossore, Pianosa
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repertiOrdine Spatangoida:
1 fam Brissidae 
Brissus unicolor (Klein)
Presente nella sabbia pura e fangosa sotto praterie di posidonia oceanica e caulerpa e tra le pietre, probabilmente in tutto il Mediterraneo, in prevalenza a 10-30 metri di profondità, piuttosto raro.

 

2 Fam Loveniidae San Rossore

Echinocardium isola di Pianosa
Sedimento fine, 50mm; profondità 5-30 metri
Ordine Clypeastroida: isola di Pianosa
Fam Fibulariidae
Echinocyamus pusillus (O. F: Muller)
Specie con una distribuzione biogeografica estesa nelle acque del Mare del Nord, del Mar Baltico e dell’oceano Atlantico orientale, dall’Islanda fino all’altezza delle isole Azzorre, ed è presente anche nel Mar Mediterraneo. Negli studi condotti emerge la sua preferenza per habitat costituiti da litorali sabbiosi e fangosi nonché caratterizzati da praterie di Zoostera. Presenta probabilmente una distribuzione batimetrica assai estesa, fino a oltre 1200 metri. Il nutrimento principale è costituito da detriti organici.
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Blocco 4 Strutture scheletriche di poriferi Pianosa
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Spongia officinalis isola di Pianosa
Specie protetta e soggetta a frequenti epidemie. Comune tra la superficie e i -10 m di profondità sul substrato roccioso delle grotte e delle zone in ombra. A profondità maggiori, fino a -40 m, può vivere anche su rocce o massi, in zone non protette dalla luce solare. è una specie in pericolo per il suo prelievo a scopo commerciale. Bioindicatore sensibile all’aumento della temperatura dell’acqua.
Ircinia species isola di Pianosa
Segnalata dal Progetto MAC come specie da censire poiché risulta ancora poco chiara la sua distribuzione geografica. Alcune specie sembrano essere sensibili all’aumento di temperatura.
Censimento visivo di specie rare San Rossore
Aplysia delipans, spiaggiata (Gombo.- S. Rossore)
Janolus cristatus (Gombo, Parco di San Rossore): vive principalmente in associazione di una specie di Briozoo di cui si nutre, la Bugula. Entrambe le specie sono state avvistate presso un fondale a substrato duro antistante la spiaggia, formato quattro pennelli di massi disposti parallelamente alla costa, tra il Gombo e la Buca del mare.

 

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