raccolte cd
timberland euro, timberland uomo 6 inch stivali, timberland uomo barca stivali, timberland uomo earthkeepers, timberland uomo euro hiker stivali, timberland uomo nellie chukka, timberland uomo rotolo top stivali, timberland uomo scarpe da spiaggia, timberland donna 6 inch stivali
Paolo Savi Storie di un Direttore di Simone Farina

6 anni orsono, il Museo di Storia Naturale di Calci dedicò un pomeriggio per presentare la galleria dedicata a Paolo Savi frutto

della risistemazione dei reperti all'ingresso del Museo la realizzazione della Camera delle Meraviglie. Simone Farina riuscì a

tratteggiare la figura  di Paolo Savi che diresse il Museo per 48 anni.

Riproponiamo il lavoro di Farina perché lo consideriamo di grande interesse senza limiti di tempo.

 

PaoloSavi (Pisa 1798 - Pisa 1871)
Figlio dell’illustre botanico Gaetano Savi.
Nel 1814 a 16 anni frequentava l’Università e conseguì la laurea in Scienze Fisiche e Naturali nel 1817.
Nel 1818 divenne aiuto del padre per la cattedra di botanica
Nel 1821 fu nominato aiuto-professore di Storia Naturale con l'incarico di formare le collezioni del Museo Pisano,

di cui divenne direttore nel 1823 succedendo a Giorgio Santi e rimanendo in carica fino alla morte e arrichendo incredibilmente il patrimonio e prestigio del Museo stesso.
Fu zoologo, geologo e tassidermista di importanza internazionale. 

 

Il Museo prima di Paolo Savi:
“null'altro eravi di molto pregevole che la collezione del Gualtieri, vero monumento nella storia della scienza.
Il cranio summentovato del Gassendo, pochi teschi di mammiferi (due di lupo, uno di volpe e uno di ghiro) una mano disseccata di foca, un pezzo di pelle umana conciata, una trentina d'uccelletti nostrali tarmati, pochi pesci ripieni di gesso e altre cose di nessun pregio formavano con esse tutta la suppellettile scientifica del luogo”

 

Antonio D’Achiardi


“Era affatto mancante di quadrupedi, d'uccelli, dipesci, insetti e vermi, e non vi era luogo dove collocarli”

Gaetano Savi

 

Con l’inizio dell’800 le esposizioni museali cambiano, assumendo una valenza didattica e rivolgendosi ad un pubblico più vasto.
Si cerca quindi di esporre la natura nella sua diversità e nella sua quotidianità.
Paolo Savi capì immediatamente questo nuovo modo di comunicare la cultura naturalistica e grazie alle sue grandi doti di scienziato, naturalista, preparatore e tassidermista portò il Museo a dei livelli di eccellenza mai raggiunti in precedenza.


“…ed ecco il principio di quell’opera indefessa, incessante, meravigliosa, ond’ebbe, se non le fondamenta, vita, incremento, fama questo museo, che oggi è uno dei più bei monumenti scientifici dell’Italia.”

 

Antonio D’Achiardi–elogio funebre di Paolo Savi

 

Tutto il resto della sua vita e le suo opere nello scritto di Simone Farina