Prodotti tipici
La zona delle Alpi Apuane e la costa adiacente sono ricche di antichi
cultivar poco diffusi in altri territori, numerosi, quindi i prodotti tipici e
le ricette culinarie regionali semplici e saporite, strettamente legate ad un'agricoltura
di sussistenza, tipica degli secoli scorsi.
Particolarmente rinomati sono gli insaccati,
il più antico dei quali è senza dubbio il
biroldo,
prodotto con le parti meno nobili del maiale. Teste, polmoni, cuore e
lingua del maiale - in alcuni casi con l'aggiunta di frattaglie - sono
prima bollite a lungo e poi tagliate. Si pongono quindi in un recipiente
con le spezie: chiodi di garofano, anice stellato, cannella, noce
moscato, finocchio, sale e pepe. Altro ingrediente è il sangue, che
funge da collante. A questo punto avviene l'insaccatura, a cui segue una
nuova lunga bollitura. Il biroldo è ora pronto per essere mangiato;
può essere anche
stagionato sotto strutto. Il gusto è piccante e
speziato; il peso mediamente di uno o due chilogrammi. La barbina
è un salume ottenuto dalla parte muscolosa della gola del maiale. Ha
una forma a pera e sulla superficie
inferiore presenta la cotenna. La carne è simile a quella della
pancetta: carne rossa interrotta da fili di grasso di colore bianco. Il
sapore e l'odore sono molto intensi per la presenza di sale e spezie su
tutta la superficie esterna. Il peso va da 1 a 2 Kg. La fasciata è una
pancetta ripiegata con la cotenna; ha una consistenza morbida ed un
forte odore di spezie. Viene prodotta in due versioni: arrotolata e
legata con lo spago, o chiusa fra due assi di legno. Il Filetto della
Lunigiana ha un aspetto simile a quello della coppa ma leggermente
più piccolo, in pezzature da 1 kg circa. È di colore rosa intenso, dal
sapore delicato e profumo speziato. È confezionato in budello o avvolto
con la cotenna. La caciotta della Lunigiana è di colore bianco
giallastro. Ha un sapore leggermente salato e un odore intenso. La mocetta
carrarina è un salume fatto con la coscia di carne di cavallo, di
forma allungata, piccola da un capo e dall'altro più grande, scura,
violacea, pezzatura di circa 800/1500 g., secondo la dimensione del
cavallo, profumo spiccato e penetrante, intenso e molto aromatico,
compatta, molto saporita, è molto simile alla bresaola. La Mondiola
della Garfagnana è un salume fatto con carne scelta di maiale e
insaccato in un budello ripiegato ad "U" con una foglia di
alloro al centro. La mortadella della Lunigiana è un grosso
salame che proprio per le sue dimensioni prende il nome di mortadella.
Ha una caratteristica forma a U, legata alle estremità, con al centro
una foglia di alloro. Si presenta in pezzature da 500 gr ad 1 kg. Ha una
granatura più grossa del salame, un colore che va dal rosa al rosso
chiaro. La consistenza è morbida, l'odore è molto speziato. A seconda
del budello, l'insaccato può assumere particolari protuberanze; si
consuma generalmente dopo 40 giorni di stagionatura. La mortadella delle
Apuane è un insaccato, di forma cilindrica, con diametro di circa 7 - 8
cm, con tipiche legature trasversali, il colore in superficie cambia dal
rosso-marrone dell'insaccato giovane a bianco grigio per presenza di
muffe nel prodotto stagionato. Al taglio ha un bel colore rosso vivo, a
volte bruno (nelle carni senza antiossidante), a grana piuttosto
grossolana e poco omogenea. La salsiccia di Montignoso è di
forma cilindrica tubolare della lunghezza di circa 3 cm. , ottenuta da
una selezione accurata delel parti nobili del maiale: prosciutto,
spalla, capocollo, pancetta, lardo, accuratamente speziate. Viene
insaccata in budello naturale intrecciato e legato con spago a formare
piccoli cilindretti. Colore rosato, odore fragrante, sapore delicato e
fresco, finemente sapida, ottima da mangiare cruda. L'affettato più
famoso è però il Lardo di Colonnata, la cui zona di origine è
una frazione montana del comune di Carrara, Colonnata, appunto. Fette di
lardo vengono poste in apposite conche scavate in blocchi di marmo
insieme ad erbe aromatiche, sale grosso, pepe nero. La conca viene
chiusa da un'apposita lastra di marmo e il prodotto viene lasciato
a stagionare per almeno sei mesi. Gli affettati vengono serviti con pani
e focacce tipiche; una portata tradizionale è costituita dalle Crisciolette
di Cascio, grosse cialde sottili (circa 2 - 3 mm.) con sopra fette
di pancetta. L'impasto è ottenuto con farina di granoturco e farina di
grano. Si consumano calde subito dopo la cottura.
Numerosi i formaggi:
La caciotta della Lunigiana si presenta in pezzature medio-piccole,
ha forma tonda irregolare e un colore bianco giallastro. Ha un sapore
leggermente salato e un odore intenso. Rinomati sono anche i formaggi di
latte di pecora e di mucca, prodotto con latte proveniente da
allevamenti in Garfagnana; sono presenti formaggi freschi (come la
ricotta, buonissima con i necci) e stagionati.
I
Primi piatti tipici della
zona sono senza dubbio i testaroli; si tratta di un antico
pane senza lievito (azzimo), di basso spessore (circa 2-3 mm), di forma
circolare e con diametro di circa 40-45 cm. Ha un aspetto consistente ma
spugnoso. Il colore è biancastro tendente al marroncino. Nella parte a
contatto con il piano di cottura assume una colorazione bruno intenso,
mentre la parte superiore ha il colore della mollica del pane casalingo
di cui conserva peraltro anche il profumo. Viene generalmente consumato
come primo piatto, tagliato a striscioline e condito con pesto e
formaggio pecorino grattugiato. Le lasagne bastarde sono un altro
piatto caratteristico della zona, la loro pasta si ottiene mescolando,
in percentuali diverse, farina di castagne e di grano tenero. La forma
della pasta é a losanghe o quadrati di circa 8 cm di lato, ha un colore
scuro ed un sapore dolciastro, con odore di castagna. Il farro è
il progenitore dell'attuale frumento; possiede caratteri di accentuata
rusticità; è infatti molto adatto alla coltivazione in terreni
poveri, resista alle basse temperature, alla siccità e alle
malattie. La coltivazione ricalca quella del grano, del quale, del
resto, è parente stretto. Il farro entra in numerose ricette: ci si
possono fare zuppe accompagnandolo ad altri semi come le fave i fagioli
o i ceci si può servire con i funghi porcini, di cui le Apuane
abbondano o con verdure, se ne può ricavare torte salate e dolci. Molto
rinomate sono anche le torte salate, a base di varie verdure,
riso, farro. In genere l'impasto è avvolto in una sfoglia a base di
farina ed olio. Il granturco sessantino è una vecchia varietà
di granturco garfagnino che veniva seminato subito dopo la mietitura del
grano e raccolto verso la fine di settembre; viene utilizzato per
preparare polente.
Focacce
e pani hanno
caratteristiche svariate; la focaccia tipica è di forma rotonda,
colore scuro e sapore leggermente dolciastro e consistenza fragrante. E'
ottenuta mescolando farina di castagne e
di grano tenero nella giusta proporzione con acqua, sale e lievito di
pane (levame). Si ottiene un impasto solido che dopo la lievitazione
viene steso nella teglia e fatto cuocere; la è una focaccia
di forma rotonda, bassa o schiacciata, brunita, 400 g. circa di peso,
diametro di 15 cm., prodotto senza conservanti, lievitazione naturale,
conservazione di circa 30/35 gg.. Confezionata manualmente in sacchetti
per alimenti, in seguito incartata in foglio personalizzato poi legata
con spago. La Marocca di Casola è un pane di forma circolare e
del diametro di circa 20 cm. E' fatto con patate lesse, farina di grano
e di castagne. Il colore è marrone scuro ed ha un forte profumo di
castagne. La consistenza è spugnosa per la presenza delle patate
nell'impasto. Il pane con patate è un pane di farina di grano
integrale con l'aggiunta di patate locali lessate, passate al
passatutto; viene cotto in forno a legna tradizionale. Il Pane di
Vinca è di colore scuro e l'impasto contiene crusca; la farina è
prodotta in un molino locale; la fragranza e l'aroma sono particolari.
La pezzatura è di circa 2.2 Kg
La carne
tipicadella zona è costituita dall'agnello
Massese viene macellato e venduto quando raggiunge il peso di 10-13
kg. La carne è più magra rispetto a quella di altre razze ovine e ha
un sapore simile a quella di capretto. La mucca garfagnina è una
razza autoctona con grande adattamento al pascolo montano. La vacca
pontremolese ha il mantello di colore Marrone rossiccio ed è tipica
della zona.
Le verdure
sono molto usate nella cucina
delle Apuane; un prodotto locale, scarsamente diffuso in altre zone
d'Italia è la barba massese; si tratta di un ortaggio con radice
fittonante di colore marrone all'esterno ed internamente bianca. La
lunghezza arriva fino a circa cm. 25; il sapore è dolciastro dopo la
cottura, con consistenza pastosa. Il cardo massese ha una forma
ricurva, costolature evidenti, il colore varia dal biano al verde, il
sapore è dolce.
Fra i legumi,
sono da ricordare il fagiolo giallorino della garfagnana, vecchia
varietà di fagiolo di colore giallo con l'occhio (veniva seminato
consociato al formentone maggese); ottimo fagiolo seccato ed usato per
minestroni e come contorno, il fagiolo massese ha
una forma tonda
leggermente allungata, il colore va dal beige al marrone chiaro. La
pezzatura è medio piccola ed ha una consistenza pastosa. Viene prodotto
in luglio-agosto. Il Fagiolo scritto della garfagnana è
un'antica varietà semirampicante di fagiolo della Garfagnana (veniva
seminato al formentone maggese), ottimo per consumo fresco e secco
La
frutta
presenta numerose varietà
locali, come la ciliegia marchiana, antica varietà di ciliegia
di pezzatura medio-grossa, colore nero a polpa semidura. Le
mele e le pere locali sono numerosissime. I Peschetti di Candia
sono dei frutti selvatici spontanei, tra loro ibridizzati in una ricca
sequela di varietà. Per quanto riguarda la pezzatura del frutto, essa
è sempre più piccola delle pesche selezionate, con un diametro cioè
che si aggira sui 3-4 cm, la forma va dalla rotonda alla subovata.
Possono, a seconda della varietà, avere polpa gialla, bianca o bianco
verde marezzata di rosso, per la presenza di antociani specialmente
vicino al nocciolo (da cui il
nome di moscatelli).
Possono essere duracini (attacchi) o spiccagnoli (stacchi), questi
ultimi specialmente se un po' acerbi. Il nocciolo è sempre ben formato,
molto legnoso con un seme sempre maturo a spiccata germinabilità.
L'aspetto esteriore è altrettanto variabile: pelle pelosetta che può
essere giallo verdognola, giallognola con sfumature rosa e rosse, giallo
crema, o biancastra con chiazze rosse.
Il dolce
tipico della zona è la torta di riso, dolce
a base di uova, riso latte e liquore. Il dolce presenta uno strato di
riso come base ed uno strato di crema dalla consistenza di un budino.
Superficialmente ha un colore bruno-caramellato, internamente un colore
giallo crema; l'odore è delicato e gradevolmente aromatizzato.
Le castagne
intere ma ancor più sotto forma di farina hanno costituito per secoli
uno dei principali alimenti delle popolazioni dei paesi della montagna
versiliese. A seconda del loro utilizzo assumevano (e ancora assumono)
nomi diversi: ballotti se sono bollite, mondine se fatte arrostire,
tullore se seccate e cotte. La farina dolce aveva numerosi impieghi: la
polenta liquida nella scodella, ricoperta con latte fresco, era detta
manifregoli e
costituiva per lo più l’alimento della colazione del
mattino; la polenta vera e propria, di consistenza più solida, e i ciacci ( detti necci in lucchesia), che si mangiavano insieme alla
ricotta, erano i due cibi da pranzo o da cena (una variante era
costituta dalla cosiddetta incaciata, polenta di castagne molto
morbida cui veniva aggiunto del formaggio pecorino
grattato). C’erano poi la pattona, una specie di “pane”
di farina di castagne lievitata, le frittelle, il castagnaccio ...
Il bollento è una
cialda sottile di farina di castagne, viene cotta fra due piastre di
metallo molto calde. Il castagnaccio è una torta di farina di
castagne, acqua, bucce di arancia, noci, rosmarino, olio; tipico
castagnaccio è quello prodotto con La farina di Antona,
che ha un colore che va dal crema al beige fino al bianco. Il
sapore è dolce e caratterizzato da un leggero retrogusto amarognolo.
Il Ciorchiello di Caglieglia è una tipica
ciambella di forma rotonda, di pezzatura di circa 400/500 g., colore
scuro, sapore dolce, profumo di anice, consistenza abbastanza dura. Si
tratta di un dolce secco preparato con discreta quantità soprattutto in
occasione delle feste pasquali nelle frazioni montane di Caglieglia,
Forno e di Casette. E' un dolce a pasta abbastanza dura poco lievitata
che si presta ad una lunga conservazione. La spongata
è una torta dolce di forma circolare e dal
colore rosato. E' formata da due strati di pasta all'interno dei quali
si dispone il ripieno fatto di miele, pane, frutta secca, aromi e
spezie. Si produce tutto l'anno. I necci sono
sottili frittelle ottenute al fuoco del camino con appositi strumenti;
si ottengono con farina di castagne, tipica la farina di necci della
Garfagnana, ottenuta da castagne seccate su tradizionali "metati"
a legna, e macinata con macine a pietra.
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