Un po' di storia Le misure Vitruvio

Vitruvio racconta la scoperta di Archimede

L'architetto romano  Vitruvio,  autore del trattato "De architettura" (23 a. C.) riferisce come Archimede abbia scoperto una frode intentata a Gerone II (306-215), re  di Siracusa; ecco il riassunto di quanto scrive Vitruvio:

... Gerone consegnò a un orafo una precisa quantità di oro con l'ordine che vi venisse fabbricata una corona da donare agli dei; a lavoro finito, però, il re sospettò che Archimede e la corona di Gerone  la corona non fosse tutta d'oro, ma fosse costituita di una lega, anche se il peso della corona era uguale a quello dell'oro che Gerone  aveva dato all'orafo; chiese pertanto a Archimede di risolvere il problema. Questo, mentre era dentro una tinozza a fare il bagno, ancora tutto preso dal tentativo di risolvere il problema postogli da Gerone, osservò che più il suo corpo si immergeva nell'acqua, più acqua sfuggiva dalla tinozza; saltò allora fuori dalla vasca gridando: Greek text (Eureka, eureka). Prese due quantità, di argento e d'oro, di ugual peso della corona e  pose in un recipiente colmo d'acqua sino all'orlo la quantità di argento; il volume di acqua che uscì dal recipiente era uguale a quello dell'argento presente nel recipiente; tolto l'argento dal recipiente, riempì nuovamente la bacinella in modo che il livello d'acqua fosse uguale a quello iniziale e per farlo utilizzò una misura di capacità, trovando così il volume di acqua corrispondente al volume di argento. Ripeté poi l'esperimento con l'oro, trovando che in questo caso la quantità di acqua perduta era inferiore; a questo punto utilizzò lo stesso procedimento con la corona, vedendo che in questo caso la quantità di acqua che usciva dal recipiente era maggiore rispetto alla quantità di acqua uscita nel caso dell'immersione di una stessa quantità di oro puro; a questo punto capì che effettivamente Gerone era stato imbrogliato.

Le cose sono effettivamente andate così?