Home Gli Antichi Il Seicento Scoperte 700-950

Scoperte

  • 1719

    • Giovanni Battista Morgagni (1682 – 1771) descrive la emianopsia, il disturbo corticale che comporta la cecità.

  • 1751

    • Robert Whytt (1714 -1766) spiega la neurologia del riflesso pupillare alla luce.

  • 1755

    • Il medico e chimico Charles LeRoy  scopre che la stimolazione elettrica di un occhio non vedente permette la visione: si tratta della prima verifica della relazione fra visione e fenomeni elettrici.

  • 1757

  • 1776

    • Francesco Gennari (1750-1795) descrive l'area striata della corteccia cerebrale.

  • 1798

    • Il chimico John Dalton (1766 – 1844), padre della teoria atomica che da lui ha preso il nome, descrive la cecità ai colori, attribuendola ad uno "scolorimento" del mezzo trasparente dell'occhio; una possibile opacizzazione dell'umor  vitreo che, come attraverso un filtro  gli impediva di distinguere i colori. Questa ipotesi fu smentita dall'esame autoptico che fu eseguito dopo la sua morte per sua volontà. L'interpretazione corretta del disturba verrà data da Young.

  • 1800

    • Sir Frederick William Herschel (1738 1822) scopre gli infrarossi.

  • 1801

    • Thomas Young ( 1772-1829) scopre l'astigmatismo e dimostra che l'accomodazione non è dovuta a cambiamenti nella lunghezza dell'occhio o a variazioni nella curvatura della cornea; propone inoltre che esistano tre tipi di recettori per la visione dei colori, che rispondono a diverse lunghezze d'onda della stessa; l'ipotesi verrà confermata solo nel Novecento.

    • Ritter scopre gli ultravioletti.

  • 1802

    • Thomas Young scopre l'interferenza.

  • 1804

    • Ignaz Paul Vital Troxler (1780-1866) descrive la perdita della percezione visiva ai colori alla periferia del campo visivo.

  • 1807

    • Franz Joseph Gall (1758-1828) propone il concetto di localizzazione delle funzioni mentali a livello della corteccia.

    heads3.jpg (14220 byte)

  • 1808

    •  Gall non è ammesso all'Accademia delle scienze francese, in quanto "la corteccia non ha niente a che fare con il pensiero".

  • 1810

  • 1816 

    •  Il filosofo tedesco Arthur Schopenhauer (1788-1860) formula un'interessante ipotesi a proposito della percezione dei colori: i recettori in grado di rispondere alla luce non sono, come nell'ipotesi formulata da Young-Helmoutz, strutture passive, che rispondono in modo automatico, ma strutture attive in competizione fra loro, alternativamente eccitate o inibite. Questa ipotesi fu a lungo passata sotto silenzio, sino alla sua moderna riformulazione avvenuta solo nella seconda metà del Novecento      

  • 1817

    • Joseph von Fraunhofer (1787 – 1826) scopre le "righe di Fraunhofer " nello spettro del Sole.

  • 1824

    • William Hyde Wollaston (1766-1828) interpreta la emianopsia .

    • Marie Jean Pierre Flourens (1794–1867): dimostra che si può avere perdita di visione a causa di lesioni a livello della corteccia; è la prima volta che viene formulata l'ipotesi di una connessione fra visione e corteccia cerebrale.

  • 1825

  • 1826

    • Joseph Nicéphore Niepce  (1765-1833) esegue le prime fotografie.

    • Johannes Peter Müller (1820-1864) chiarisce i fenomeni ottici dell'occhio.

  • 1829

    • Joseph Antoine Ferdinand Plateau (1801 –1883) scopre la presenza di movimenti stroboscopici e inventa lo stroboscopio.

  • 1830

  • 1833

    • Charles Wheatstone ( 1802 - 1875) inventa lo stereoscopio.

  • 1834

    • Robert Addams (ca. 1800—1875), dopo aver osservato la cascata di Foyers in Scozia, descrive il movimento illusorio da allora noto come illusione della cascata, già notata da Aristotele. 

  • 1841

    • Heinrich Dove (1803 1879) dimostra che la percezione del rilievo degli oggetti non dipende dal movimento degli occhi.

  • 1849

    • Emil du Bois-Reymond (1818 – 1896) scopre il potenziale di riposo dell'occhio.

  • 1851

  • 1854

    • Heinrich Müller dimostra che nei coni e nei bastoncelli avviene il fenomeno di fotorecezione.

    • Louis Pierre Gratiolet (1815 - 1865) mappa il tragitto che connette la radiazione ottica dal talamo alla corteccia occipitale. 

  • 1856

    • Hermann von Helmholtz  pubblica Handbuch der Physiologischen Optik. Lo scienziato concorda con l'ipotesi di Young  circa la presenza di solo pochi recettori sensibili al colore, tanto che la teoria è universalmente conosciuto come teoria di Young-Helmholtz, anche se non accetta l'idea che i colori primari siano soltanto 3

  • 1857

    • Hermann Rudolph Aubert ( 1826 -  1892) e  Richard Förster (1825-1902), dimostrano la perdita di acuità visiva nella zona esterna alla fovea.

  • 1860

  • 1862

    • Teoria di Maxwell sulla radiazione  elettromagnetica.

  • 1865

    • Hermann Aubert compie i primi studi quantitativi sulla soglia della percezione luminosa e sull'adattamento al buio.

    • Mach descrive le  "bande di Mach".

  • 1866

    • Alarik Frithiof Holmgren (1831-1897), scopre che uno stimolo luminoso può determinare un cambio nel potenziale elettrico nell'occhio di un anfibio, prima tenuto in assenza di luce

    • L'istologo tedesco Schultz identifica i coni e i bastoncelli e propone la teoria della duplicità della ricezione luminosa.

  • 1870

    • Theodor Meynert ( 1833 -  1892)dimostra che la radiazione ottica termina nell'area striata.

  • 1875

    • Johann Bernhard Aloys von Gudden ( 1824 - 1886) dimostra la parziale decussazione a livello del chiasma.

  • 1878

    • Wilhelm Kühne (1837 – 1900) isola la rodopsina.

  • 1879

    • Hermann Munk (1839-1912) ipotizza che vi sia una proiezione  topografica della  retina nella corteccia occipitale

  • 1880

    • Wilhelm Kühne e i suoi collaboratori  verificano che la retina isolata dà evidenti risposte elettriche

  • 1886

  • 1893

    • Pubblicazione di Textura del Sistema Nervioso del Hombre y los Vertebrados di Cajal: prima descrizione completa dalla neuroanatomia della retina.

  • 1894

    • Arthur König (1856–1901), studente di Helmholtz  dimostra l'esistenza di una correlazione fra lo spettro di assorbimento della rodopsina e la sensibilità nella visione scotopica.

  • 1896

  • 1910

    • Oskar von Minkowski (1858-1931) verifica punto per punto la proiezione nell'area striata in cani.

  • 1918

    • Holmes pubblica la prima mappa della proiezione sulla corteccia striata del campo visivo umano  

  • 1925

    • Holmes dimostra che l'assenza di vitamina A provoca cecità notturna.

  • 1927

    • Prima registrazione dell'attività elettrica del nervo ottico.

  • 1929

    • Foerster e Penfield compiono la prima stimolazione elettrica della corteccia visiva umana.

  • 1932

    • Prima registrazione di una singola fibra nervosa in Limulus.

  • 1933

    • Primo ERG (Cooper, Creed,  Granit)

  • 1941

    • Marshal e Talbot identificano la prima mappa della proiezione corticale della retina basata su risposte elettriche.

  • 1942

    • Hecht, Schlarr, e Pirenne dimostrano che i coni rispondono a singoli quanti di luce.

  • 1945

  • 1947

    • Ragnar Granit (1900- 1991) scopre la diversa sensibilità alla luce di diverse lunghezze d'onda attraverso metodi elettrofisiologici

  • 1949

    •  Messa a punto di VEP , potenziali evocati visivi 

  • 1952

  • 1953

  • 1954

    • Prima dimostrazione psicofisica della saturazione dei bastoncelli  (Aguilar e Stiles).

Home Lomonosov T. Young J. W. von Goethe Johannes Müller James Maxwell H. von Helmholtz Purkinje Heinrich Müller Ewald Hering Ernst Mach Ramón y Cajal Edwin H. Land Ragnar Granit Stephen Kuffler