Athanasius Kircher

Il gesuita tedesco Athanasius Kircher (1602-1680) fu un personaggio dal sapere enciclopedico; si interessò di matematica, ottica, musica,  magnetismo; fu profondo conoscitore delle lingue orientali, fra cui il Copto e il Cinese e i suoi scritti sono una straordinaria commistione di scienza e magia; chiamato dal Papa a Roma dopo la condanna di Galileo, fondò un museo presso il Collegio Romano (Museo Kircheriano), una camera delle meraviglie (Wunderkamer), dove vennero esposte numerose macchine, fra cui una lanterna magica, che segna la nascita del cinematografo moderno, una ruota musicale, sistemi di alimentazione a vento oppure per mezzo di magneti. In essa erano presenti anche fossili animali, a cui Kircher si interessava per uno studio sul Diluvio Universale, di cui si sforzava di rintracciare documenti. Nel museo, i cui reperti sono andati per lo più dispersi, era presente una mandibola di capodoglio, ritrovata da alcuni pescatori nel Tevere; il  gesuita tedesco ne era rimasto affascinato per la sua possibile connessione con la storia del profeta Giona inghiottito da una balena.

In Ars magna lucis et umbrae (1645)  Kircher fornì una precisa descrizione della lanterna magica, costituita da una lampada ad olio e  da una lente, in grado di proiettare immagini dipinte su lastre di vetro su uno schermo; si tratta, dunque, di un'innovazione rispetto  al sistema della camera oscura, descritta da Della Porta. 

Kircher fu fra l'altro uno dei più grandi microscopisti del Seicento e in Scrutinium physico-medicum contagiosae luis del 1658 riprese la teoria dell'origine microbica delle malattie contagiose di Fracastoro (1478-1553), che attribuiva la causa delle epidemie alla diffusione di "seminaria" invisibili, riuscendo ad osservare e descrivere questi microrganismi al microscopio. In bilico fra modernità e retaggi del passato, difese la generazione spontanea, entrando così in polemica con Francesco Redi.