Un po' di storia Il controllo del fuoco Inizi della civiltà

Albori

I tentativi dell'uomo di utilizzare e trasformare la materia per i propri fini hanno radici antichissime; il controllo del fuoco lo liberò dalla paura della notte, dall'attacco delle bestie feroci, dal freddo, rese la carne più appetibile, contribuì a fargli capire che la materia era capace di trasformarsi: il legno diventava carbone e poi cenere, alcune pietre a contatto con il fuoco cambiavano colore; anche la natura intorno era soggetta a mutamenti legati alle stagioni ed ad altri fenomeni sconosciuti: i frutti a volte inacidivano, la carne assumeva un colore diverso e cominciava a puzzare, in certi posti era difficile respirar bene.

Gli uomini che dipinsero le grotte di Lascaux circa 30.000 anni fa impararono ad utilizzare alcune pietre per farne pigmenti: c'era abbondanza di pietre rosse, gialle, bianche, che, ridotte in polvere potevano appiccicarsi alle pareti, soprattutto se mescolate con grasso animale o uova o latte. Il nero era ottenuto dal carbone, il nero bluastro da un'altra pietra (pirolusite, ossido di manganese), il verde smeraldo dalla malachite (bel minerale verde smeraldo, utilizzato un tempo per produrre colori; oggi è impiegata quasi esclusivamente come pietra Lance in bronzo

ornamentale, perché lievi variazioni di umidità possono trasformare la malachite in azzurrite, facendole perdere il bel colore. Già allora, il controllo del fuoco doveva essere molto buono, se gli antichi pittori riuscirono a spingersi all'interno di grotte buie per centinaia di metri con i loro attrezzi per dipingere.

I primi strumenti utilizzati dall'uomo erano fatti di pietra o ossa di animali, la caccia era un'impresa ardua e la vita non facile. L'avvento dell'agricoltura e dell'allevamento permise alla nostra specie di trovare parziale sollievo alla fame e al freddo, anche se qualcuno pensa che queste innovazioni portarono non pochi problemi. La costruzione di vasellame divenne più accurata, anche le tecniche per la messa a punto dei focolari per cuocere il cibo e le ceramiche subirono trasformazioni. L'uomo operava sempre più trasformazioni alle sostanze che aveva dintorno. L'altro passo, che portò alla nascita delle prime grandi civiltà, è legata all'utilizzo dei metalli. Oggetti in rame martellato risalgono al IX millennio A. C.; la loro lavorazione non prevede grosse conoscenze, ma asce e pugnali di rame dovevano essere di utilità pratica limitata, a causa della loro scarsa durezza, anche se, essendo duttili (i metalli possono essere ridotti in fili sottili) e malleabil (cioè, possono essere ridotti in lamine,) possono assumere le forme volute. Successivamente, alcuni uomini  impararono ad estrarre il rame da sostanze che non somigliavano affatto ai metalli, i loro minerali (sostanze solide che possono formare bei cristalli a volte visibili ad occhio nudo).

Come è risalito l'uomo ai metalli dai loro minerali, le cui caratteristiche sono così diverse? 

La scoperta dei metalli

 Il ferro

I metalli preziosi, i vetri, i saponi e i profumi..

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