Il ferro
allo stato elementare è raro in natura, anche se proprio ferro
nativo proveniente da una meteorite è stato quello che ebbero a
disposizione gli uomini del neolitico. Alcuni oggetti lavorati in ferro
sono databili a 2500 anni A. C.: in una tomba reale ad Alaca Höyük in
Anatolia è stato trovato uno stiletto con la lama di ferro di fusione;
solo un millennio dopo, però, fu utilizzato dagli Ittiti, fra i primi a
scoprire una tecnica per la produzione dell'acciaio.
La lega veniva probabilmente ottenuta a partire dal minerale
a cui si mescolava carbone, attraverso ripetuti riscaldamenti e
martellamenti, che consentivano al carbonio di penetrare nel metallo.
Quando
Tutankhamen morì, circa nel 1400 A. C., fu sepolto con una quantità di
oro superiore a quella posseduta, al tempo della scoperta della tomba
nel 1922, dalla banca reale di Egitto; il faraone aveva con sé anche un
pugnale di ferro la cui elsa e il cui fodero erano decorate con pietre
di cristallo di rocca; la lama non aveva tracce di ruggine, malgrado i
suoi 3000 anni e ancora oggi non si è riusciti a capire come fosse stata
forgiata; fra gli altri arredi, erano presenti anche 16 bulini in ferro,
a testimonianza di quanto fosse considerato prezioso questo metallo
nell'antichità.
Eppure, pietre
contenenti ferro dovevano essere molto frequenti e i loro svariati
colori li rendevano idonei per la preparazione di
pigmenti; perché allora
il lungo ritardo fra
l'utilizzazione del ferro e quella del rame o dello
stagno? Tutti i minerali contenenti metalli hanno bisogno di essere fusi
a basse concentrazioni di ossigeno, perché questo si liberi dai minerali
e si formi metallo; una volta che il ferro si è formato, tuttavia, se in
presenza di ossigeno e mantenuto al caldo, può facilmente tornare a
formare il suo ossido. Il ferro, inoltre, ottenuto con tecniche simili a
quelle descritte a proposito del
rame, ma in fornaci in grado di raggiungere e
mantenere temperature più alte, si presenta come un ammasso spugnoso
solido, per cui può essere facilmente scambiato per materiale senza
valore. Solo un fabbro molto esperto e molto curioso può aver
riconosciuto in questa massa informe del ferro e può aver avuto
l'idea di martellare il materiale ancora caldo su un'incudine, in modo
che espellesse le scorie liquide; il processo, ripetuto più volte,
origina il ferro battuto, che
tuttavia non ha qualità migliori del bronzo. Una migliore coibentazione
delle fornaci e l'utilizzo di mantici con cui alimentare la fiamma si
rivelarono innovazioni tecnologiche molto utili, anche se solo pochi
fabbri saranno stati così abili da produrre un ferro con appropriate
quantità di carbonio: la ghisa, infatti, in cui è contenuta una
percentuale di carbonio superiore al 2%, è molto robusta ma altrettanto
fragile; fabbricare del buon acciaio resistente non doveva essere
impresa facile. per lungo tempo la fabbricazione dell'acciaio fu un'arte
mantenuta segreta e riservata a pochi iniziati, le cui prestazioni
venivano pagate con metalli
preziosi.