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Segnalazioni

 


Segnalazioni


Segnalazioni 2013

segnalazioni 2012

segnalazioni 2011

 

Attività di vario tipo e di sicuro interesse. Rimarranno in questo spazio le segnalazioni che vorrete sottoporre all’attenzione dei lettori di Naturalmente Scienza.

 


 

Science Café alla Sant’Anna: ricercatori contro le fake news. Apre Marco Malvaldi ADI SCUOLA IN ITALIA Grazie ADIItinerari didattici al Giardino Parolini di Bassano del GrappaS. Rossore nella storia: un paesaggio naturale e costruitoSalviamo le Alpi Apuane; Riflessioni sistemicheI rischi che corrono i limicoli migratori lungo le italiche costeDa dove vengono gli eucarioti?Biodiversità urbana; Pianeta Galileo - Pisa 2011

Biodiversamente; Salute nell’astuccio ISSRobot umanoidiDocumentario Scientifico nella scuolaExperimenta 2

 

 


Science Café alla Sant’Anna: ricercatori contro le fake news. Apre Marco Malvaldi

Marco Malvaldi


Leggi questo articolo su: http://www.gonews.it/2017/05/26/science-cafe-alla-santanna-ricercatori-le-fake-news/

 

Agricoltura, genetica e biotecnologie, medicina “spaziale” utile per curare malattie comuni sulla terra, treni che sfrecciano a mille all’ora e, in apertura, una discussione sugli “usi perversi della statistica”, affidata a un ospite esterno, lo scrittore Marco Malvaldi. Da mercoledì 31 maggio e fino a giovedì 22 giugno, a cadenza settimanale, tornano i seminari divulgativi del Sant’Anna Science Café che, per l’edizione 2017, si articolano in quattro appuntamenti. Ne presenta in anteprima le caratteristiche e ne anticipa gli obiettivi Debora Angeloni, ricercatrice in biologia molecolare all’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna, che ha promosso la nuova edizione del Sant’Anna Science Café.

Leggi questo articolo su: http://www.gonews.it/2017/05/26/science-cafe-alla-santanna-ricercatori-le-fake-news/
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ADI-Stella

TUTTA UN’ALTRA SCUOLA

Quella di oggi ha i giorni contati - Giacomo Stella

 

INDICE

 

 


Presentazione del volume di
Marco Piccolino e Stanley Finger
The Shocking History of Electric Fishes
edito da Oxford University Press

~ lunedì 24 ottobre ~ ore 15,30

ne parleranno:
Marco Piccolino
Marco Bresadola
Paolo Mazzarello
Nicholas J. Wade

Museo Galileo -  Sala Maria Luisa Righini Bonelli
Piazza dei Giudici 1 - 50122 Firenze
tel. 055 265311 - www.museogalileo.it


EXPERIMENTA 2

Carissimi,

desidero informarvi che, in collaborazione con la Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici  e per l’Autonomia Scolastica, stiamo procedendo alla realizzazione del secondo convegno EXPERIMENTA, del quale abbiamo discusso nella seduta del Comitato il 14 aprile 2011.

Il convegno EXPERIMENTA 2, si svolgerà a Roma il 20 e 21 ottobre presso il Liceo classico Giulio Cesare.

Si intendono proporre ipotesi di linee guida sul tema dell’integrazione delle scienze nel primo biennio, e percorsi opzionali che assecondano le vocazioni degli studenti per il secondo biennio, prendendo spunto da percorsi effettivamente realizzati da alcune scuole nell’ambito delle novità introdotte dalla recente normativa.

L’obiettivo è quello di approfondire ulteriormente le nostre tematiche sul tema di fondo della diffusione della cultura scientifica attraverso un rinnovamento radicale nell’insegnamento delle scienze, per tutto l’arco scolastico e particolarmente nella secondaria. Alla base stanno i concetti di laboratorialità, intreccio fra teoria e pratica sperimentale, cittadinanza scientifica, cultura della scelta. Obiettivo che ben si concilia con le nuove esigenze educative, energicamente richieste dall’Europa: imparare a governare il cambiamento, prender decisioni in condizioni di incertezza,.

Vi aspetto tutti al convegno del quale vi allego il programma  e il Documento che sarà oggetto di riflessione e discussione.

Cordiali saluti

Luigi Berlinguer


Festival del Documentario Scientifico rivolta alla scuola

 

Grazie all’intervento di uno sponsor l’iniziativa potrà aver luogo quando ormai pensavamo che per questo anno sarebbe saltata.

Ormai è troppo tardi per diffondere il bando attraverso canali ufficiali invitando le scuole a produrre video e a partecipare al concorso, però Scuole Secondarie Superiori che abbiano già realizzato con gli allievi dei video con le caratteristiche richieste dal bando anche in anni passati sono ancora in tempo per inviarli entro la data del 24 ottobre.

Ci stiamo quindi rivolgendo per vie brevi a colleghi e a scuole con le quali abbiamo avuto contatti per trovare candidati pronti a partecipare con i loro prodotti.

 

Il Comitato organizzatore


Robot umanoidi

Mercoledì 5 ottobre alle 17 all’auditorium del Cnr, in Via Moruzzi 1 a Pisa, Giulio Sandini dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova  terrà un seminario dal titolo “Robot umanoidi”.

Il seminario illustrerà come la robotica umanoide, nata come disciplina dell’ingegneria, si stia affermando anche come strumento scientifico per studiare e capire le capacità cognitive dell’essere umano.
Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.
Tutte le informazioni nella locandina allegata e su http://www.area.pi.cnr.it/areaperta.

Il comitato organizzatore

 



La salute nell’astuccio: dall’ISS spunti per un’azione didattica

 

Siamo liete di informarvi che nella mattinata di lunedì 17 ottobre 2011, in occasione della settimana della cultura scientifica, si terrà presso l’Istituto Superiore di Sanità, in Aula Pocchiari, un seminario per i ragazzi delle scuole superiori accompagnati dai loro insegnanti.

 

Durante la manifestazione, dal titolo La salute nellastuccio: dallISS spunti per unazione didattica, verranno trattati diversi temi inerenti alle nostre attività di promozione della salute (vedi programma allegato).

 

L’aula in cui si terrà la manifestazione ha un numero limitato di posti, pertanto chiediamo a coloro che intendono aderire di prendere tempestivamente accordi con la Segreteria della manifestazione (grupposcuola.sae@iss.it, tel 06 49902944), comunicando il numero preciso dei ragazzi e delle insegnanti che vorrebbero partecipare.

 

È necessaria la prenotazione

 

Cordiali saluti

 

Maria Cristina Barbaro e Sandra Salinetti

 

Settore Attività Editoriali
Guppo Scuola
Istituto Superiore di Sanità
Viale Regina Elena, 299
00161 Roma
Tel: +39 06 4990 2944
Fax: +39 06 4990 2253


Biodiversamente, diventa ricercatore per un giorno

Il 22 e il 23 ottobre hai un appuntamento importante: Biodiversamente, il festival dell’ecoscienza. 

WWF e ANMS organizzeranno 2 giorni di iniziative in Musei di Scienze Naturali, Orti Botanici, Acquari e Oasi WWF in tutta Italia,

per scoprire i segreti della biodiversità e le numerose attività di ricerca scientifica dei ricercatori italiani. 

Scopri tutti gli appuntamenti >>

Quest’anno Biodiversamente è dedicato al mondo della ricerca scientifica per la biodiversità. I nostri ricercatori sono protagonisti 

a livello mondiale e sono impegnati in centinaia di ricerche, malgrado lo scenario di profonda crisi economica. 

Il sostegno e l’orientamento alla ricerca rappresenta, per il WWF, un motore di ripresa ineludibile. 

Per questo motivo abbiamo bisogno di te: la ricerca è vita e sostenerla significa garantire un futuro a tutte le specie viventi, 

compresa la nostra, ma soprattutto è anche la garanzia di una nuova economia.

Dai valore alla ricerca, sostieni la ricerca scientifica per la biodiversità.
Diventa anche tu ricercatore per un giorno >>


Pianeta Galileo - Pisa 2011

 

Inaugurazione e apertura della mostra

Giovedì 14 ottobre, ore 10 

La Limonaia”, Vicolo del Ruschi 4, Pisa

Saluti d’apertura: Miriam CELONI, assessore P.I  Provincia di Pisa

Maria ALFANO, dirigente USP Pisa

Vincenzo CAVASINNI, Coordinatore Scientifico La Limonaia, Università di Pisa

Marco Maria MASSAI, Coordinatore scientifico di Pianeta Galileo, Università di Pisa

 

Apertura mostra:“Energ-Etica” A cura del Centro Master di Mantova

 

Interventi: Presentazione della mostra

Riccardo Govoni, Centro Master, Mantova

 

Programma completo: 10 pagine densissime tra mostre, incontri, convegni, conferenze, visite guidate, spettacoli sparsi in tutta la provincia.

 


 

Un sogno: a tutti gli insegnanti GRAZIE

Originale messaggio di buon anno scolastico da parte dell′ADI (Associazione Docenti Italiani). Un gradito augurio con notizie sorprendenti e sorprendentemente vere

 

file originale con le immagini

Messaggio dell′ADi per l′inizio dell′Anno Scolastico 2011/12

Un sogno 
Non era il solito incubo …
Non era il solito incubo di fine estate, del primo collegio tra chi langue depresso perché gli hanno impedito di andare in pensione, tra chi si aggira spaesato nella sua 15^ sede da precario, tra chi non vuol tornare in 2^ C dove lo studente Franz le ha gridato “puttana!” e il preside l′ha consolata con un “non è nemmeno aggiornato”, tra chi ancheggia ancora in tenuta marina e apostrofa la funzione strumentale addetta all′obbligo e agli stranieri “Ehi beduina, non ci spaccherai le palle anche quest′anno con la tua certificazione delle competenze”, e …”
No, non era il solito incubo dell′ultima notte prima del Collegio. 
Era un sogno bellissimo
La scuola era addobbata a festa. Il preside all′ingresso ci accoglieva stringendoci la mano, ad uno ad uno. 
C′erano anche il presidente di quartiere e il presidente del Consiglio d′Istituto, tutti lì per augurarci buon lavoro prima che l′anno iniziasse. 
Non c′era molto da festeggiare, tutti lo sapevamo, ma il riconoscimento vale più di ogni altra cosa. 
E quell′enorme Grazie scritto su un poster coloratissimo nella sala del Collegio dietro lo scranno del preside ci dava una strana inaspettata carica. 
Nessuno ci aveva mai detto grazie, prima. 
Anche il preside aveva fatto un sogno 
Non fu un collegio come tutti gli altri. Il preside, accartocciando le due ultime circolari stese sul tavolo, attaccò:
“Ho fatto il conto di quanti permessi abbiamo dato in un anno agli studenti per le entrate posticipate. Ho fatto il conto di tutte le assenze che gli studenti hanno accumulato in un anno. Se quantificassimo le ore in euro, basterebbero a rifare tutti i laboratori”. 
Non avevamo mai pensato al costo di tutti i giorni e di tutte le ore di assenza. 
Con gli occhi bassi e la voce impastata continuò: “Ho sognato di essere Paul Kelly”. 
Nessuno osò chiedergli chi fosse. Dopo una pausa, che a noi parve un′eternità: 
“Avete letto di quella scuola inglese dove le lezioni cominciano alle 10 del mattino? Lui è il preside. Era una scuola degradata, nessuno studente riusciva ad essere ammesso all′università di Oxford o Cambridge. Ora è tra le prime nei test nazionali, tutti ne parlano. In meno di 4 anni ha rivoluzionato i tempi e gli spazi della scuola e i risultati dei ragazzi sono eccellenti. Quest′anno la gita scolastica con le quinte la facciamo là e poi…” 

E cominciò rapito il racconto 

 


Dal sogno alla realtà
La Monkseaton High School
E′ una scuola situata a Whitley Bay nel Nord dell′Inghilterra, con circa 800 studenti dai 13 ai 18 anni. Fino al 2007 era un vecchia scuola situata in un edificio cadente. Sotto la guida di Paul Kelley è diventata una fondazione (la prima delle Trust schools, avviate dal governo laburista di T. Blair). 
Ha come partner il Consiglio comunale della città, la Microsoft, il dipartimento di neuroscienze dell′università di Plymouth con il Prof. David Reynolds, che assiste la scuola nello sperimentare nuove vie per apprendere, la Football Academy e la Open University, con cui condividono molti progetti. 
Gli spazi
La nuova scuola è stata inaugurata nel settembre 2009.
E’ uno stupendo istituto che concentra in sé innovazione, design, sostenibilità, efficienza nei costi.
Sono state eliminate le tradizionali aule rettangolari chiuse, sostituite da spazi di insegnamento/apprendimento triangolari, quasi tutti aperti e senza soffitto, dove gli insegnanti sono sempre al centro. Vi sono molti spazi dove gli studenti hanno la possibilità di studiare autonomamente.
La forma ellittica è molto efficiente in termini di spazi e di utilizzo del terreno. E’ aereodinamica e riduce l’impatto dei cambiamenti metereologici e stagionali. 
L’istituto è attrezzato con una vasta gamma di strumentazioni tecnologiche. 
A conclusione del discorso di inaugurazione, il preside Paul Kelly ha detto: 
“Dopo anni di duro lavoro, i nostri sogni e le nostre aspirazioni si sono avverati. Ci siamo adoperati per dare agli studenti il migliore ambiente di apprendimento possibile, e credo che ci siamo riusciti con questo fantastico nuovo edificio, che è già stato riconosciuto come uno dei più pregevoli esempi di architettura scolastica” 
I tempi 
Due sono le principali innovazioni che riguardano i tempi dell′insegnare e dell′apprendere.
1) L′orario di inizio delle lezioni 
Il preside Kelly dice che le neuroscienze hanno dimostrato che l′orologio biologico degli adolescenti è diverso a causa dei cambiamenti ormonali che li portano a dormire più tardi la sera e a svegliarsi più tardi al mattino. In media un adolescente si addormenta due ore più tardi e si sveglia due ore più tardi. Per questo, per non avere a scuola degli zombi, Paul Kelly ha deciso di posticipare di due ore le lezioni con inizio alle 10, convinto che al pomeriggio i ragazzi rendano molto di più. 
Questo cambiamento di orario, secondo Kelly, influisce positivamente non solo sull′apprendimento dei ragazzi, ma complessivamente sulla loro salute psico-fisica, e sul loro benessere.
2) L′apprendimento intervallato (spaced learning) 
La creazione di memorie a lungo termine è il cuore dell′educazione, ma solo nel 2005 le neuroscienze hanno scoperto come si forma nel cervello la memoria a lungo termine. Secondo gli esperimenti di Douglas Fields del National Institute for Child Health and Development negli Stati Uniti, le cellule del cervello si “accendono” e si collegano tra loro a seconda di come sono stimolate. Stranamente se la stimolazione della cellula è continua la cellula non si ”accende”. La stimolazione deve essere separata da intervalli. Il team di Fields ha verificato che occorrono 10 minuti di interruzione fra una stimolazione e l′altra perché le cellule “si accendano” e si determini il percorso di costruzione della memoria di lungo termine. 
Questa scoperta porterà a cambiamenti radicali nelle metodologie di insegnamento, ma siamo, dice Kelly, solo all′inizio di questa complessa trasposizione delle teorie alle pratiche didattiche. Sotto la guida del Prof. David Reynolds del dipartimento di neuroscienze dell′università di Plymouth, la Monkseaton High School   sta tentando di mettere in pratica questa teoria attraverso quello che è stato definito l′ apprendimento intervallato o spaced learning, applicato a qualsiasi disciplina 
La struttura fondamentale di questa metodologia è la seguente: 
L′insegnante fornisce la spiegazione chiave di alcuni fenomeni (è la fase della stimolazione), 
Seguono 10 minuti di intervallo riempiti da varie attività fisiche 
L′insegnante riprende la spiegazione (nuova fase di stimolazione) 
Seguono altri 10 minuti di intervallo 
L′insegnante riprende la spiegazione (nuova fase di stimolazione) 
In breve nell′apprendimento intervallato si hanno 10′ di intervallo tra tre periodi intensivi di lezione di circa 15′ ciascuno. In ciascuno dei tre periodi intensivi si ripropone lo stesso argomento, ma variandone la presentazione, approfondendolo e coinvolgendo gli studenti in modo sempre più attivo. 
Il messaggio più importante di Paul Kelly 
Quando illustra la sua scuola e i risultati ottenuti, Paul Kelly conclude sempre così: 
la lezione più importante che ho appreso è che le barriere, che pensavo esistessero, e i confini, che credevo invalicabili, non esistono.

E il preside concluse così quel primo collegio del nuovo anno … 
Ancora tutto preso dalle parole e dall′immagine del collega inglese Paul Kelly, il preside si alzò e, con un piglio a noi sconosciuto, si congedò con queste solenni parole: 
“Oggi, ciò che può sembrare utopico è possibile; ce lo suggerisce la fiducia nella possibilità di fare quello che possiamo fare, quello che i nostri giovani si attendono dalla scuola: acquisire gli strumenti conoscitivi che consentano loro di comprendere il mondo: quello passato, quello presente e quello futuro. 
Un obiettivo che NOI POSSIAMO RAGGIUNGERE! Ce lo ha insegnato, tra gli altri, il grande John Dewey: 
Non è coraggio dare giudizi sulla fine o sulla inevitabile rovina. E′ coraggio fare quello che è possibile, e non abbandonare le speranze
 Leggi il documento sul sito ADi 

 

 

 


 

Cari amici di Flora cafè,

due cose urgenti (anzi la prima è urgentissima) che vi chiedo di leggere con cura.

 

1. Possibili itinerari didattici al Giardino Parolini di Bassano del Grappa

E’ un vecchio sogno al quale lavoro da tempo: ridare dignità al giardino botanico che il mio concittadino Alberto Parolini (1788-1867) aveva creato a Bassano e che da decenni è in decadenza.  Sto verificando un progetto con l’Amministrazione Comunale (dal 1930 è giardino pubblico) per dimostrare con i fatti che può tornare ad essere una grande risorsa educativa per tutti, bassanesi e non. Spero di concretizzare il tutto entro settembre ma poiché nelle scuole programmate dal 1 settembre, ve lo sottopongo in via esplorativa in modo che, se vi può interessare come spero, lo possiate già prendere in considerazione e preferirlo ad altre proposte che riceverete.

Le modalità indicativamente saranno le seguenti:

-Flora cafè stipulerà un apposito protocollo con l’Amministrazione Comunale

-io condurrò gli itinerari, con un percorso standard e/o altri negoziati e tarati assieme (via tel o mail)

-li proporremo per ottobre-metà novembre 2011 e per marzo-maggio 2012

-durata 2-3 ore, con possibilità di integrarli con altre mete per chi viene da più lontano

-per un primo anno di prova non ci sarà costo d’ingresso, e poiché lo vorrei a costo zero per l’Amministrazione cercherò io di trovare sponsor per il progetto stesso (speriamo di trovarli, non vorrei proprio svenarmi)

Cosa vi chiedo:

Mi aiutate? Se la cosa vi può interessare, inviatemi al più presto una vostra mail come riscontro (anche dubbi, domande…), una sorta di preadesione non vincolante, in modo che io possa valutare a che impegno vado incontro e possa anche “utilizzare” il vostro interesse come prova della bontà del progetto. Fate anche il necessario tam tam con colleghi. Poi, se si attuerà come spero, darò la precedenza a chi ha inviato questo riscontro.

 

2.Salita notturna al Grappa, 8-9 ottobre 2011

Stiamo lavorando a quest’idea affascinante: una breve escursione (un paio d’ore totali) per salire a Cima Grappa di notte, con lo sguardo sulla pianura veneta puntellata di luci. Faremo base logistica alla “nostra Valpore” per cena (ah la mitica Gina) e poi pernottamento. Se saremo fortunati avremo il giorno dopo lo spettacolo dei colori autunnali della faggeta. Il tutto dalle 16.30 del sabato alla stessa ora della domenica. Seguirà programma definitivo, ma intanto se volete già aderire scrivete

 

Un caro saluto e grazie per la vostra attenzione

Giuseppe Busnardo

 

 


 

Tenuta di San Rossore, località Cascine Vecchie sala Gronchi, venerdì 15 aprile alle ore 17.00 a Pisa, sarà presentato il volume:

S. Rossore nella storia: un paesaggio naturale e costruito

di Rita Panattoni, con un saggio di Fabio Garbari su L’evoluzione de paesaggio vegetale in San Rossore,  Leo S. Olschki, Firenze, 2010 (Premio verbania Editoria e Giardini 2009).

Saluti: Giancarlo Lunardi - Presidente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli Interverranno: Marta Mariotti Lippi - Università di Firenze

Luigi Zangheri - Università di Firenze

Lucia Tongiorgi Tomasi - Università di Pisa

Conclusioni: Sergio Paglialunga - direttore Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli.

 

Saranno presenti gli autori e l’editore.

 


 

Salviamo le Alpi Apuane

Sabato 19/02/2011 Roberto Iovane di Report (su Rai 3) era nella zona Apuana per fare interviste su una prossima puntata di Report, sembra che la trasmissione sia limitata alle polveri sottili che i camion del marmo e soprattutto dei carbonato di calcio producono passando in città (oltre 1200 al giorno). Noi vorremmo chiedere a Report di evidenziare il vero problema ed il vero disastro, l’origine di tutti questi disagi ovvero lo scempio delle Apuane. Così ti chiediamo di scrivere a Report alla seguente mail: report@rai.it

 

Copia ed incolla il seguente messaggio:

 

Oggetto: Richiesta dalle Alpi Apuane

 

Messaggio:

 

“C’è ben altro da documentare oltre alle polveri sottili: c’è la distruzione consentita di un’intera catena di monti, c’è il più grande disastro ambientale e storico d’Europa, c’è la distruzione dello stesso marmo. Sono cose che dovete sapere e documentare. 

Vi chiediamo di tornare a documentare tutto ciò.

 

Ecco il video Aut Out che descrive bene ciò che avviene sulle Alpi Apuane

http://www.youtube.com/watch?v=W1iLnIiOM2Q

 

Sicuri che accoglierete il nostro appello vi auguriamo un buon lavoro

Salviamo le Apuane

http://www.facebook.com/group.php?gid=92884413826

 


 

Riflessioni Sistemiche

Cari amici di NATURALMENTE,

stamattina abbiamo pubblicato il N°3 della rivista telematica semestrale Riflessioni Sistemiche dal titolo Viaggio attraverso ed oltre i confini disciplinari. Come sempre, è possibile consultare il numero gratuitamente presso il sito dell’AIEMS (Associazione Italiana di Epistemologia e Metodologia Sistemiche).

Il numero è dedicato al tema della inter e trans disciplinarità e raccoglie i contributi di studiosi d’eccellenza, fatto questo che ci rende orgogliosi e motivati nel continuare ad impegnarci ancor di più in futuro.
Infine vi saremmo profondamente grati se deste visibilità a tale iniziativa editoriale nel vostro sito web, così come avete già fatto in passato con i precedenti numeri della rivista. Si tratta cioè di rendere nota la possibilità di accesso gratuito a del materiale di riflessione in grado di promuovere il pensiero sistemico.

Vi aspettiamo

Sergio Boria Co-direttore Riflessioni Sistemiche



 

I rischi che corrono i limicoli migratori lungo le italiche coste

 

Di Roberto Guglielmi

 

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Pittima minore con lenza
Chiurlo piccolo con lenza
Ruspe in azione a Viareggio


Il nostro Paese ha uno sviluppo costiero imponente, con circa 8000 km di coste; lungo queste fasce di territorio, condivise da terra e acqua, sono molte le specie di uccelli - e di limicoli in particolare - che sostano per pochi giorni, in primavera e in autunno, per rifocillarsi e riposare, durante i lunghi voli migratori; a volte, come nel caso della spiaggetta del porticciolo di Viareggio, tra il molo e la Darsena, questi limicoli, molti dei quali provengono dalla tundra artica, sono “costretti” dai loro programmi filogenetici a sostare in luoghi divenuti ormai inidonei alla sosta, a causa degli interventi umani che hanno modificato e distrutto un habitat.

 

In un prossimo articolo sulla rivista Naturalmente viaggeremo con queste specie di uccelli che percorrono migliaia di chilometri in migrazione, e conosceremo la loro triste sorte su di un lembo di spiaggia viareggina, trasformatosi in pochi giorni -forse irrimediabilmente -da eldorado ornitlogico in trappola fatale...

Una denuncia forte della distruzione dei nostri litorali sabbiosi, habitat molto utili all’avifauna, che cade nell’“Anno della Biodiversità”.

 

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Da dove vengono gli eucarioti?

 

di Luciano Cozzi


Il tema dell’origine della vita ha assunto dignità scientifica grazie all’opera pionieristica di Alexander Oparin, il quale, negli anni ’20, riuscì a elaborare un’ipotesi sufficientemente articolata partendo da un’intuizione originaria da tempo diffusa tra i biologi.

Lo stesso Darwin in una sua nota personale ebbe a scrivere che la vita avrebbe potuto essere sorta spontaneamente «in una qualche pozza calda, con ogni tipo di sali di ammonio e fosfati, luce, calore, elettricità, eccetera.»

Attorno alla metà del secolo scorso, questa ipotesi era sfociata nello scenario del “brodo primordiale”, che si può ritrovare ancora oggi sui libri di testo e che ha lasciato una traccia perfino nel linguaggio comune. Questa idea era basata su argomentazioni razionali e sui risultati ottenuti nei suoi ben noti esperimenti da Stanley Miller. Partendo dall’ipotesi del brodo primordiale, pareva naturale che le tappe successive dell’evoluzione biologica fossero avvenute nello stesso ambiente: le tiepide acque di un antico mare. Questo valeva anche per uno dei passaggi chiave dell’evoluzione, la comparsa degli eucarioti, verificatosi circa 2 miliardi di anni fa.

 

Con il procedere delle ricerche e con l’affinarsi delle tecniche, il quadro ha preso a sfrangiarsi e a complicarsi, sia per quanto riguarda l’origine della vita sia per la comparsa degli eucarioti.

Verso la fine del secolo scorso, ha preso piede l’ipotesi simbiontica per l’origine delle cellule eucariotiche le quali, secondo il modello più accreditato, deriverebbero dalla fusione tra un eubatterio e un archeo.

La distinzione tra archei e batteri risale al lavoro di comparazione filogenetica compiuto sul RNA ribosomale da Carl Woese, negli anni ’70. I primi archei che vennero identificati erano quasi tutti organismi caratteristici di ambienti estremi. Per esempio, alcuni vivono in ambienti acquosi a pressione elevata e a temperature superiori ai 100 °C, mentre altri vivono nei lastroni di ghiaccio presenti in Antartide. Queste peculiarità hanno gettato una luce particolare sull’origine degli eucarioti. In quale ambiente si è verificato questo fondamentale mutamento evolutivo? Le possibilità prese in considerazione andavano dai ghiacci di un mondo gelato, ai camini vulcanici sottomarini; comunque fosse, si sarebbe trattato di ambienti caratterizzati da condizioni molto speciali.

 

Ora un lavoro pubblicato da Steven Kelly e collaboratori sui Proceedings of the Royal Society B sembra stravolgere radicalmente questo scenario. Kelly ha preso in esame tutti i gruppi noti di archei e ha elaborato i calcoli relativi all’attendibilità di un grande numero di diversi diagrammi filogenetici, per identificare il gruppo di archei più vicino agli eucarioti, quello che tecnicamente si chiama il sister group del dominio. Non senza sorpresa, è emerso che questo gruppo corrisponde agli Thaumarchaea, un gruppo di archei molto vasto, ma scoperto solo di recente (2008), e caratteristico di ambienti del tutto ordinari: le acque oceaniche e il suolo delle regioni di clima temperato, nei quali pare che questi organismi svolgano un importante ruolo ecologico.

 

La nostra visione dell’origine degli eucarioti, quindi, pare destinata a cambiare nuovamente: niente iceberg o vulcani, ma ambienti molto più comuni. La consolazione che questo rende forse meno improbabile che tale evento si sia realizzato non può portare a sottolineare una lezione assai importante: in un campo di ricerca di frontiera, spesso anche conoscenze che si davano per consolidate possono essere messe in crisi da una singola ricerca. La prudenza vale anche in direzione opposta: per intrigante che sia, il lavoro di Kelly e collaboratori necessità di verifiche e conferme prima di potersi porre come un punto di svolta tanto importante nelle ricerche sull’origine degli eucarioti.

 

S. Kelly, B. Wickstead, and K. Gull: Archaeal phylogenomics provides evidence in support of a methanogenic origin of the Archaea and a thaumarchaeal origin for the eukaryotes. Proc. R. Soc. B published online before print September 29, 2010.

 

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biodiversità urbana Dinetti
Presentazione del libro
Biodiversità urbana 
 di Marco Dinetti

Alla Limonaia il 22 settembre 2010 alle ore 17:
Biodiversità urbana

Conoscere e gestire habitat, piante e animali nelle città

 

Marco Dinetti

Responsabile nazionale per lEcologia Urbana di LIPU - BirdLife Italia e direttore scientifico della rivista “Ecologia Urbana”.

  
Presenta Lucia Stelli direzione ANISN - Pisa, redazione di “Natauralmente”

326 pagine formato cm 17x24 numerose foto, grafici e tabelle 35 pagine di riferimenti bibliografici 3 appendici: Politiche trasporti e biodiversità; Gestione avifauna problematica; Categorie funzionali avifauna 25€ (+ spese di spedizione)
Per richiederlo

 

C’è un mondo di vita attorno a noi, che spesso passa inosservato.1285 specie di piante spontanee a Roma, 1243 a Berlino, 86 specie di uccelli nidificanti a Firenze… sembra di “dare i numeri”, ma invece è la realtà!
Oggi le città ospitano più del 50% della nostra popolazione mondiale. Da un lato le aree urbane influenzano l’ecosistema globale (es. cambiamenti climatici, inquinamento), dall’altro ospitano sempre più forme di vita. Gran parte di questi animali e piante sono “ospiti graditi” e portano colore e suoni nel deserto di cemento e asfalto. Talvolta alcune specie diventano “problematiche” (es. colombi), mentre altre sono “aliene” perché introdotte da altri continenti. La moltitudine di questi esseri viventi, oltre noi umani, forma la “Biodiversità urbana”. (continua)

È uscita la recensione di Joachim Langeneck nel numero di settembre di NATURALMENTE (pag. 16)

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Walking Festival 2010

Eventi ed escursioni guidate nel Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli

Da sabato 4 settembre sino a domenica 31 ottobre al parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli si svolgerà il Walking Festival 2010 - Eventi ed escursioni guidate nel Parco.

 

Programma
Sabato 4 Settembre - Tenuta di Tombolo Escursione guidata dalla Basilica di San Piero a Grado alla Riserva di Cornacchiaia 

Partenza ore 10.30.

Domenica 5 Settembre - Macchia Lucchese Escursione guidata da Viareggio a Torre del Lago, camminando nella Riserva della Lecciona
Partenza ore 10.30

Domenica 5 Settembre Poesia e Musica nel Parco Belvedere di Torre del Lago Puccini ore 21.15

Sabato 11 Settembre - Tenuta di San Rossore Escursione guidata da Cascine Vecchie al Gombo Partenza ore 9,00

Sabato 11 Settembre Premiazione del 2º Concorso di Composizione Musicale “La Giraffa” Loc. Cascine Nuove ore 17.30

Domenica 12 Settembre - Tenuta di Migliarino Escursione guidata da Bocca di Serchio a Torre del Lago Partenza ore 10.30.

Sabato 18 Settembre - Lago di Massaciuccoli Escursione guidata a Massaciuccoli - Racconti e testimonianze Partenza ore 14.30

Sabato 18 Settembre Concerto del Gruppo Musicale Vincanto - canti popolari e canti della resistenza 

Padiglione espositivo G. Lera ore 18.00

Domenica 19 Settembre - Tenuta di Tombolo Escursione guidata dallOasi WWF dune di Tirrenia alla Vecchia Stazione del tram di Marina di Pisa Partenza ore 10.30.

Sabato 25 Settembre - Tenuta di Tombolo Escursione guidata dalla Basilica di San Piero a Grado alla Riserva di Cornacchiaia
Partenza ore 10.30.

Domenica 26 Settembre - Lago di Massaciuccoli Escursione guidata a Massaciuccoli Tra paesaggio naturale e paesaggio costruito (con merenda presso Villa Ginori). Partenza ore 14.30.

Sabato 2 Ottobre - Tenuta di San Rossore Escursione guidata da Cascine Vecchie alle Lame degli Ontani Partenza ore 9.00

Sabato 2 Ottobre Manifestazione Equestre Loc. La Sterpaia ore 16.30

Domenica 3 Ottobre - Tenuta Borbone Escursione guidata da Viareggio a Torre del Lago, camminando nella Riserva della Lecciona
Partenza ore 10.30

Sabato 9 Ottobre - Tenuta Borbone Escursione guidata da Viareggio a Torre del Lago, camminando nella Riserva della Lecciona
Partenza ore 10.30

Sabato 9 Ottobre Concerto di Musica Jazz con il Trio Tea for Three Villa Borbone Viareggio ore 18.30

Domenica 10 Ottobre - Tenuta di Tombolo Escursione guidata dallOasi WWF dune di Tirrenia alla Vecchia Stazione del tram di Marina di Pisa Partenza ore 10.30.

Sabato 16 Ottobre - Lago di Massaciuccoli Escursione guidata a Massaciuccoli - Racconti e testimonianze Partenza ore 14.30

Sabato 16 Ottobre Concerto del Gruppo Musicale Vincanto - canti popolari e canti della resistenza Padiglione espositivo G. Lera

ore 18.00

Domenica 17 Ottobre - Tenuta di Tombolo Escursione guidata dalla Basilica di San Piero a Grado alla Riserva di Cornacchiaia
Partenza ore 10.30.

Sabato 23 Ottobre - Tenuta di Migliarino Escursione guidata da Bocca di Serchio a Torre del Lago Partenza ore 10.30.

Domenica 24 Ottobre - Tenuta di Tombolo Escursione guidata dallOasi WWF dune di Tirrenia alla Vecchia Stazione del tram di Marina di Pisa. Partenza ore 10.30.

Sabato 30 Ottobre - Tenuta di Migliarino Escursione guidata da Bocca di Serchio a Torre del Lago Partenza ore 10.30.

Domenica 31 Ottobre - Tenuta di San Rossore Escursione guidata da Cascine Vecchie allOsservatorio Ornitologico, camminando nei boschi. Partenza ore 9.00.

Dettagli maggiori e il programma si trovano nella pagine Web del parco 

Siete invitati a partecipare
Cordiali saluti.
Sergio Paglialunga 

Direttore Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli Tenuta di San Rossore
loc. Cascine Vecchie 56122 Pisa tel. 050.539364  cell. 348.3800946 fax 050.533650

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Balene in pericolo

Avaaz (il nome significa “Voce” o “Canzone” in diverse lingue tra cui: hindi, urdu, farsi, nepalese, dari, turco e bosniaco) è una comunità di cittadini globali che agiscono per risolvere i più importanti problemi che il mondo affronta oggi. 

In seguito alla proposta di legalizzare la caccia alle balene per fini commerciali (avanzata per la prima volta in 24 anni) resa nota dalla Commisssione Internazionale per la Caccia alle Balene, le nazioni stanno decidendo se sostenerla o respingerla. Il Ministro degli Esteri della Nuova Zelanda ha già definito la proposta inaccettabile.

Avaaz propone una massiccia protesta globale mentre altre nazioni chiave scelgono come reagire.

Avaaz consegnerà questa petizione ai delegati della Commissione ogni qualvolta si aggiungono 100.000 firme 

 

Ai componenti della Commissione Internazionale per la Caccia alle Balene:
Come cittadini da tutto il mondo chiediamo che la Commissione Internazionale per la Caccia alle Balene mantenga il divieto internazionale alla caccia commerciale delle balene come politica centrale della Commissione nel suo lavoro di protezione di questi cetacei. 

Per firmare

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Io non ci sto


Qualche settimana fa una notizia clamorosa si fece largo anche in televisione:ad alcuni bambini di una scuola per l’infanzia ed elementare invece del pasto distribuito a tutti gli altri venne portata, alla mensa scolastica, una bottiglietta d’acqua e un panino.  La motivazione: non avevano pagato la mensa e il Comune di Adro non poteva più far fronte alle spese. Il trattamneto sarebbe stato riservato loro fin quando le famiglie non avessero provveduto a pagare retta e arretrati. Successivamente il Comune precisò che si trattava di pane e formaggio, non di solo pane! Cambia di poco la sostanza del gesto. Polemiche di varia natura e impostazione fino all’affievolirsi dell’attenzione. Sul Corriere della sera del 13 aprile appare questo articolo: “L’imprenditore benefattore di Adro: «Non vado in tv e vi spiego il perché»” che raccontava l’iniziativa di un anonimo imprenditore di Adro che si era accollato rette e arretrati pur di far terminare lo scempio dei bambini discriminati. Tutto senza fronzoli: una storia più che esemplare, unica. (VT)

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La divulgazione scientifica in Italia non sembra molto evoluta

di Luciano Cozzi

Negli ultimi giorni, due eventi indipendenti hanno portato a riflettere sulla qualità della divulgazione scientifica in Italia, e in ambedue i casi il risultato è piuttosto deprimente.

Il primo caso è stato offerto dal ritrovamento di un fossile di una nuova specie di ominide fossile, battezzata Australopithecus sediba. Sorvolando sulla difficoltà editoriale di scrivere in corsivo i nomi specifici, un peccato davvero veniale, tutte le agenzie hanno riportato la notizia con la stessa impostazione che si può constatare nel trafiletto di La Repubblica, reperibile all’indirizzo di Internet http://www.repubblica.it/scienze/2010/04/04/news/ominide_sudafrica-3130400/, rinforzata qualche giorno dopo dalle immagini fotografiche.
La notizia, come si può rilevare, è che è stato trovato «l’anello mancante tra la scimmia e l’uomo».
Basta una buona preparazione liceale per rendersi conto che se il nuovo fossile è un australopiteco, esso appartiene a una specie che fa parte della famiglia degli Ominidi, quindi, per quanto possa essere importante per comprendere alcuni punti chiave nella nostra storia evolutiva, ben poco potrà dire della nostra relazione con le scimmie, qualunque animale si voglia intendere con questo termine. Probabilmente chi si occupa di informazione scientifica non ha ben chiaro che “scimmia” è un termine piuttosto vago e di nessun preciso significato tassonomico.
È di poco conforto che una confusione simile si ritrovi anche su quotidiani esteri, come il Times, che parla di transizione tra ape-man e man-ape», cioè tra scimmie dall’aspetto umanoide e umani dall’aspetto scimmiesco. Il Times parla di missing link, e corrispondentemente tutti i quotidiani italiani che ho avuto modo di consultare parlano di «anello mancante». Questo concetto rimanda, com’è noto, a una visione tipologica e fissista dell’evoluzione ed è stato utilizzato spesso, ma a sproposito, generando infallibilmente fraintendimenti e paradossi. I biologi evoluzionisti da decenni preferiscono parlare di «fossile di transizione», ma a quanto è dato vedere, questa terminologia più corretta non ha fatto presa tra i giornalisti.


Il secondo caso è relativo invece a un testo di recente pubblicazione, ma largamente anticipato nei contenuti. Mi riferisco al saggio di Massimo Piattelli-Palmarini e di Jerry Fodor, intitolato nell’edizione italiana Gli errori di Darwin, edito presso Feltrinelli.
Le tematiche proposte dai due autori, note da tempo, sono state largamente discusse da autorevoli studiosi del campo, come Cavalli Sforza, che ha pubblicato un pacato articolo su La Repubblica, o da Massimo Pigliucci, che ha recensito il saggio su un recente numero di Nature , mostrando in modo chiaro e difficile da contrastare i limiti delle tesi esposte da Piattelli-Palmarini e Fodor, ma il saggio è bastato per scatenare un mai sopito spirito anti-evoluzionista in Italia.
Il Foglio del 25 marzo, per esempio, pubblica un articolo in cui non pare ci sia spazio per i dubbi: 150 anni di ricerche finiscono nei musei della storia della scienza, dato che i due autori: «spiegano perché il principio darwiniano di selezione naturale come causa dell’evoluzione sia da considerare archeologia, e perché l’ostinazione neodarwinista a volerlo salvare faccia male alla scienza.»
C’è chi non è d’accordo? Per forza, chiarisce lo stesso quotidiano il 9 aprile: chi dissente fa parte delle «Chiese e sette del neodarwinismo» italico, popolate dai «pasdaran evoluzionisti».
Chi sono questi integralisti? L’elenco comprende personalità di spicco della cultura scientifica e, guarda caso, tutti i più eminenti biologi dell’evoluzione italiani. Che, proprio in quanto tali, sono «ultradarwiniani». Poco importa che tra gli ultradarwiniani vadano a finire anche studiosi come Pigliucci, che da sempre hanno un approccio assai critico al selezionismo esasperato. Chi non è d’accordo nell’assumere un atteggiamento di radicale critica nei confronti della biologia evolutiva è automaticamente affiliato alla setta del pensiero laicista e ateo.
La critica non è qui rivolta agli autori del saggio, va sottolineato, che pure hanno prodotto un lavoro discutibile, la critica va invece a chi si mostra sempre prontissimo ad accogliere nuovi alfieri del pensiero anti-darwinista.
Ci si potrebbe chiedere se i due casi trattati in questo breve sfogo abbiano a che fare tra loro. La mia opinione è positiva, perché il contributo a una sostanziale ignoranza delle cose di scienza, anche quando non sia voluto e premeditato, è funzionale a operazioni come quella che prende le mosse dal lavoro di Piattelli-Palmarini e Fodor, volte a suggerire che esista una scienza degna e riconosciuta che offre un’alternativa sensata all’approccio di derivazione darwiniana per comprendere il divenire dei viventi sulla Terra. Bene, vale la pena rammentarlo: non c’è! 

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Una visione distorta?

di Luciano Cozzi

 
Un recente articolo uscito su Nature pare destinato a suscitare scalpore nella comunità dei paleontologi. Gli autori mettono infatti in discussione l’attendibilità dei più antichi fossili di cordati. A loro giudizio, la mancanza di adeguate informazioni sulle modalità di seppellimento e di fossilizzazione rende, infatti, ambigua l’interpretazione delle strutture rilevate nei fossili formati.
Per sostenere la loro critica, gli autori hanno studiato sperimentalmente il modo in cui scompaiono alcuni tratti tipici dei cordati in esemplari di anfiosso e di lampreda, rilevando come i primi tratti a svanire sono quelli più importanti per l’identificazione dei resti come appartenenti a un cordato, vale a d ire i tratti sinapomorfici, cioè quelli derivati condivisi. Al contrario i caratteri più resistenti sono quelli plesiomorfici, vale a dire i tratti ancestrali condivisi. L’effetto combinato di questi due fattori è quello di portare a errori sostanziali nell’identificare la base dell’albero evolutivo dei cordati. Alcuni fossili comunemente citati come vicini alla base evolutiva dei cordati, infatti, risultano inaccettabili se analizzati in questa luce, poiché la perdita di eventuali dati derivati condivisi rende possibile soltanto la generica attribuzione al gruppo tassonomico, ma non la loro precisa collocazione.
A rendere ancora più clamorosa l’eco di questo lavoro, gli autori sottolineano che il problema potrebbe non essere limitato all’origine dei cordati e interesserebbe invece anche altri gruppi tassonomici.

 

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La Fondazione Cetacea rischia la chiusura

 

Riccione, 19 marzo, 2010

Manca sostegno e risorse adeguate, se continua così tutte le attività cesseranno prima della prossima estate.

Ti preghiamo di leggere con attenzione e con il cuore aperto la lettera allegata.
Quando lo avrai fatto, siamo certi che vorrai sostenere Cetacea in questa difficile battaglia per sopravvivere.
Ecco cosa puoi fare, concretamente:
1. Fai una donazione
2. Firma la nostra petizione
3. Se vivi in Emilia-Romagna o Marche, scrivi all’Assessore all’Ambiente del tuo Comune, Provincia e Regione e fagli sapere che tu non vuoi che Cetacea muoia (puoi usare o copiare parte della lettera allegata)

4. Scrivi al Ministro dell’Ambiente on.le Stefania Prestigiacomo e falle sapere che tu non vuoi che Cetacea muoia

5. Scrivi al Presidente della Repubblica e fagli sapere che tu non vuoi che Cetacea muoia

6. Diffondi la lettera a tutti i tuoi amici, contatti email, contatti Facebook, etc.
7. Organizza una raccolta fondi, avrai tutta la nostra collaborazione

8. Indicaci aziende o persone che potrebbero aiutarci. Suggerisci idee per raggiungere il nostro obbiettivo.
9. Partecipa, martedì 16 marzo, alle ore 17, all’assemblea dei sostenitori di Cetacea, presso Fondazione Cetacea, via Torino 7/A, Riccione

 

Da 20 anni lavoriamo per il nostro mare, i delfini, le tartarughe marine... Noi lo facciamo per loro, tu fallo per noi!

Grazie di cuore
Pamela Gobbi Segreteria Fondazione Cetacea ONLUS
viale Torino 7/A (ex colonia Bertazzoni) - 47838 Riccione (RN) ITALY
+39 0541 691557 (phone) / +39 0541 475830 (fax)

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Le carte giuste per levoluzione

di Luciano Cozzi

 
Imparare giocando è la parola d’ordine di quello che viene spesso chiamato edutainment, termine mai tradotto, che potremmo tentare di rendere con “istruzione divertente”.
Personalmente non ho mai avuto grande simpatia per questo approccio, convinto come sono, che le lezioni più importanti non si possano apprendere divertendosi, ma ciò non toglie che vi siano situazioni particolari in cui il gioco e l’apprendimento possano davvero andare d’accordo.
Sembra essere questo il caso della proposta di un gruppo di studiosi statunitense, pubblicata sul numero di gennaio di Evolution: Education and Outreach, la rivista di Niles Eldredge.
Il punto di partenza di questo lavoro è che lo studio dell’evoluzione offre scarsi strumenti per essere messo alla prova, in modo da saggiare non tanto la conoscenza delle nozioni, ma l’acquisizione di una corretta logica nel pensare i processi evolutivi.
La proposta che emerge è di ricorre alle carte da gioco come strumento per simulare un approccio sperimentale che avvicini gli studenti al concetto di selezione naturale. Non si tratta di un approccio realmente ludico e gli autori indirizzano la loro proposta di base a upper-level high school and introductory biology students at the college level, vale a dire a studenti degli ultimi anni di liceo o agli esordi nell’ambito universitario. Nelle loro intenzioni, l’approccio può essere ulteriormente potenziato, così da renderlo adeguato a un livello anche più approfondito.

 

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Asilo comunale per bambini cristiani

da La Gazzetta di Mantova

 

Goito 24, febbraio 2010

Si chiamerà “Angeli Custodi” la scuola dell’infanzia comunale. Ma il regolamento che i genitori devono accettare prima dell’iscrizione ha scatenato l’inferno. La minoranza ha levato gli scudi sulla premessa: La scuola persegue finalità educative e di sviluppo della personalità dei bambini in una visione cristiana della vita, in collaborazione con i genitori.

Approvato con i voti della sola maggioranza il documento è stato presentato lunedì sera all’assemblea dall’Assessore alla pubblica istruzione, Remo Pagani, che afferma che era necessario dotarsi di un disciplinare che stabilisse le regole di accesso e di comportamento, oltre ad individuare un appellativo identificativo della scuola, Angeli Custodi. (VT)


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