Verde, ambiente e... greenwashing

Rubrica aperta, molto aperta, ai contributi dei lettori

L’ambiente e la tutela ambientale sembrano essere entrati nel panorama fisso della pubblicità politicamente corretta, anzi ambientalmente corretta. Senza tutela dell’ambiente non si fa niente e tutto diventa verde e bio... laqualunque. Ricordiamoci il biodiesel e l’utilizzo di ottimo cibo coltivato nei luoghi un tempo occupati dalle foreste per muovere i SUV.

Per troppo tempo la popolazione ha sottovalutato la portata sul lungo periodo di interventi eccessivi che, a parte il deturpamento provocato, hanno determinato un aumento della fragilità dell’ambiente, mettendo sempre più a rischio la sua capacità di continuare a sostenere le necessità anche delle specie diverse dalla nostra, e hanno reso inderogabile l’applicazione di tutte le misure riconosciute necessarie per limitare questo sperpero continuo e irreversibile di risorse che sono di tutti, ma che portano beneficio solo a pochi generando danni ad aree sempre più vaste del territorio.

Lo scopo di questo nuovo spazio è quello di richiamare l’attenzione su metodiche che sembrano risolvere dei problemi con un approccio apparentemente nuovo, non facendo i conti con un bilancio generale che le pone come produttrici di inquinamento del tutto tradizionale, però ad alta tecnologia.

Ricercheremo il coinvolgimento anche su Facebook (i nostri contatti FB: profilo della Redazione e pagina fan Naturalmente Scienza) per avviare una discussione sempre aperta, documentata e scientificamente corretta.

Cercheremo di coinvolgere anche i politici che stanno nelle istituzioni in posizioni di rilievo nelle amministrazioni locali su temi come: le cave, lo smaltimento dei rifiuti, il prelievo dell’acqua, la politica edilizia, i nuovi modelli e canoni costruttivi che dovrebbero essere orientati verso la massima compatibilità ambientale, l’uso del suolo, la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Chiediamo ai lettori di segnalare le situazioni di presunta sofferenza o pericolo ambientale che può generare smottamenti, esondazioni ed ogni altra catastrofe troppo sbrigativamente considerata una manifestazione distruttiva inevitabile e imprevedibile.

Si accettano proposte di argomenti, osservazioni e consigli.