raccolte cd
timberland euro, timberland uomo 6 inch stivali, timberland uomo barca stivali, timberland uomo earthkeepers, timberland uomo euro hiker stivali, timberland uomo nellie chukka, timberland uomo rotolo top stivali, timberland uomo scarpe da spiaggia, timberland donna 6 inch stivali
Il cielo in una stanza

Il cielo in una stanza

a cura di Sandro Tropiano

 

«Ho l’onore di porre ai vostri piedi tutto un cielo...»

todo un cielo” era un modo riverenziale usato nella Spagna del 1700, ma il padre gesuita e astronomo Juan Wendlingen, lo intendeva di certo alla lettera nella prefazione al suo libretto di Istruciones y uso de la Meridiana del Palacio del Buen Retiro” dedicata al Re Carlo III.

 

Si trattava di una meridiana a camera oscura, strumento usato da secoli e fino al XVIII per misure astronomiche. Buona parte della sua storia è italiana, ma la lingua è madre un po’ distratta, fa confusione fra meridiana e quadrante solare, strumento di misura del tempo che guardiamo col naso all’insù sui nostri muri assolati.

La meridiana bisogna cercarla. Si può trovare fra le linee del quadrante, ma quella più preziosa è in ombra e rara.

 

Meridiana è una linea che indica il mezzogiorno.

La meridiana a camera oscura è una macchina da presa puntata sul cielo. Essa ci dispiega i movimenti circolari su un piano.

Il sole percorre archi nel cielo tracciandoli quotidianamente da est a ovest, giorno dopo giorno la loro altezza  sull’orizzonte cambia da sud a nord e poi da nord a sud, facendoci sentire le stagioni.

Il foro della camera oscura proietta l’immagine del sole e i suoi movimenti: quello diurno, che attraversa la linea meridiana, segna il mezzogiorno; quello annuale, lungo la linea, segna le stagioni.

Due scale temporali su due direzioni cardinali. Una veloce, da seguire secondo dopo secondo, da occidente a oriente. L’altra più lenta, oscillante come un pendolo annuale, da meridione a settentrione.

Come questo spazio in cui stai navigando è immateriale, così la meridiana: è luce che penetra, attraverso un foro, in uno spazio vuoto.

 

La linea meridiana è sovrapposta a quella immaginaria che passa per un luogo sulla terra e attraversa i poli: il meridiano.

Non si tratta di un “orologio” che indica le ore del giorno, essa si limita a indicare il mezzogiorno e le stagioni, e per essere precisa, lo fa con una camera oscura.

Usa la luce in luogo dell’ombra usata dai quadranti solari.

CameraOscura

 

La luce, l’ombra e la penombra.

 

Sole&Pole02

L’ombra di un oggetto non puntiforme (il Sole ha le stesse dimensioni apparenti della Luna: quindi si tratta di un disco) ha, intorno all’ombra, una penombra.

I contorni si sfumano e quanto più alto è l’oggetto che fa ombra, tanto più l’ombra sarà indefinita, non netta.

Nella figura a fianco, man mano che ci si allontana dall’oggetto, la zona di penombra si allarga e si restringe la zona d’ombra.

In aggiunta, la diffusione della luce da parte dell’atmosfera contribuisce a sfumare i contorni dell’ombra.

 

Se proviamo a guardare la nostra ombra proiettata dal Sole ad una distanza di una ventina di metri, per esempio, nella sagoma proiettata non compare la testa perché la penombra occupa tutto il posto dell’ombra.

Un foro “piccolo” forma invece, in una camera oscura, un’immagine che ha i contorni tanto più netti, quanto più piccolo è il foro. Le dimensioni dell’immagine crescono invece con l’altezza.

Si tratta allora di uno strumento di misura, ma non si limita all’indicazione del mezzogiorno: per questo basterebbe una piccola meridiana di una decina di centimetri di altezza. Maggiori sono le sue dimensioni e maggiore è la sua precisione. Importante è anche la stabilità nel tempo della posizione del foro e della linea.

Questi requisiti hanno favorito la loro installazione in chiese monumentali. Alcune di queste meridiane esistono ancora oggi. Molte di esse sono tuttora in funzione, anche se non più per scopi scientifici.

Qui proponiamo una rassegna delle più notevoli.