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La storia attraverso la chimica

Il Fosforo bianco

di Mariella Di Lallo

 

 

Ore 8.30, lezione di Chimica

Tutto è iniziato in una delle tante mattine di lezioni in un giorno di gennaio 2009.

Una scrittura alla lavagna di due reazioni chimiche elementari, una domanda rivolta alla classe per sapere se le riconoscevano; la traduzione della terminologia chimica nel suo nome comune, fosforo bianco: la constatazione che nessuno in classe collegava quel “nome comune” a qualcosa che, così diceva l’insegnante, stava succedendo, in modo molto drammatico, in un paese e ad un popolo che dista poche ore di aereo da Lanciano - Gaza, Palestinesi - e che occupava non solo i mass-media di tutto il mondo, ma anche tutte le agenzie e le autorità governative nazionali ed internazionali. Il “nome comune” fosforo bianco (Figura 1), si rivelava anche nome militare e di guerra, una delle armi più proibite perché più devastante specificamente per tutti gli organismi viventi, e perciò in modo principale per gli abitanti - tutti - di un territorio esposto ad un bombardamento con questa sostanza.

Lo scenario è riassunto nella (Figura 1)

 

 

Reazione con l'ossigeno
Figura 1

 


L’ingresso in aula di un docente di chimica con un Geomag in mano lascia gli studenti un po’ interdetti e incuriositi, il disorientamento cresce ancor più di fronte alla formulazione, che viene loro fatta, di due domande apparentemente distanti tra loro:


Ho in mano un elemento chimico, il fosforo bianco, ne avete sentito parlare?
Siete a conoscenza su quanto sta accadendo sulla Striscia di Gaza?

 
Sia il fosforo, P4, che la Striscia di Gaza, ahimé, sono piuttosto lontani dal vissuto degli studenti interpellati. I ragazzi vengono, però, stimolati ad informarsi con i loro “rapidi” strumenti di indagine: YouTube, enciclopedie informatiche, ecc.

 

I risultati di questo lavoro lasciano i più scossi, scioccati.
La contestualizzazione, l’emozione delle immagini e dei dati letti abbattono le pareti dell’aula e il gioco dell’evocazione si fa banale:
le noiose e asettiche formule chimiche da memorizzare ora evocano morte, sofferenza, violazione dei diritti, come anche quello di respirare.

 

 

truppe esplosione
 Il fosforo utilizzato per i fertilizzanti, per gli acciai, indispensabile per la vita (ADP; ATP, ecc.), diventa micidiale strumento di morte, altro tassello del mosaico dell’ambivalenza della chimica 

 

 

I risultati

Le ricerche - condotte con una velocità che documenta le possibilità di conoscenza disponibili e gestibili quando i ragazzi che usano l’informatica per le loro navigazioni quotidiane su internet le finalizzano ad indagini “mirate” - lasciano i più scossi, scioccati. Il profilo e l’azione biologica di questo “banale” prodotto chimico (Figura 2) spiegano il perché esso sia oggetto di Convenzioni internazionali che lo proibiscono assolutamente, in quanto violazione dei diritti umani fondamentali.

 

 

fosforo bianco effetti
Possibili risposte: rafforzare il legame con il contesto

 


 

Il contesto storico viene ricostruito nella sua sequenza di eventi politici, militari, di vite distrutte, che risulta facilmente accessibile e documentatissimo attraverso la consultazione di uno dei siti informativi più autorevoli.

 

La contestualizzazione


Contesto 1
* Gennaio 2006: vittoria elettorale di Hamas
* Giugno 2007: Hamas prende il controllo su Gaza
* Subito dopo: Israele inizia il blocco di Gaza e tre mesi dopo definisce l’intera Striscia di Gaza “entità nemica”
- Da Luglio 2007 a Giugno 2008, nessun palestinese è entrato o uscito dalla striscia attraverso Rafah (media precedente: 250 persone al giorno)
- Anche dopo la tregua di giugno 2008 la situazione non cambia sostanzialmente
* Si intensificano combattimenti (razzi sparati in Israele e attacchi israeliani nella striscia)
* Da luglio 2007 a giugno 2008 in media i morti associati al conflitto a Gaza erano 49 al mese
- da parte israeliana i morti in questo periodo erano 1

 

Contesto 2
* 19 giugno 2008: Hamas e Israele concordano una tregua
* L’accordo prevedeva:
Da parte palestinese:
- Fermare il lancio dei missili
Da parte israeliana:
- Fermare gli assassini mirati e le incursioni militari
- Levare il blocco economico
* Il lancio dei missili si ferma (riduzione del 97% rispetto al periodo precedente)
- Dal 17 giugno fino alla fine di ottobre: nessun israeliano e 1 palestinese ucciso
* Il blocco israeliano continua
* Il 4 novembre (elezione USA) Israele rompe la tregua con un’incursione militare nella striscia di gaza
* Riprende il lancio di missili

 

Contesto 3
* 27 Dicembre: iniziano incursioni ed intensi bombardamenti israeliani su Gaza
* 3 Gennaio: inizia l’offensiva terrestre israeliana con truppe e carri armati
* 18 Gennaio: cessate il fuovo
Fonte: The June 2008 Gaza Ceasefire, The Carter Center

Diventa “naturale” a questo punto, ed oggetto di grande interesse il procedere ad ulteriori ricerche su quanto il “fosforo bianco” non è altro che un “modello” da cui partire per esplorare le domande sulla chimica.

 

La chimica in classe: problematicità ricorrenti

  • Perché studiare la chimica?
  • Quale la sua importanza per capire il nostro ambiente?
  • Le faticose formule della chimica ci aiutano a conoscere meglio i fenomeni sociali?
  • Insomma: la chimica è utile per formare un cittadino più consapevole o serve solo per superare i test d’ingresso all’università?

Si apre un campo di ricerca che tocca non solo la chimica, ma la storia della scienza e del suo rapporto con la società: la “cronaca” di una istituzione tra le più prestigiose della nostra civiltà raccontata da uno degli autori più famosi di fantascienza come Isac Azimov (Nobel), rende comprensibile il perché un insegnamento fondamentale e quotidiano come la chimica può diventare il ponte e lo stimolo per collocare la scuola all’incrocio con alcune delle situazioni più importanti che toccano, a livello globale, lo scenario dl ReL: il ruolo ambivalente di progresso scientifico e di rischio per la salute e lo sviluppo economico di popolazioni, dei prodotti agrochimici, dai fertilizzanti ai pesticidi; i prodotti geneticamente modificati (OGM); le scorie tossiche di tutti i tipi; i contaminanti ambientali; i buchi dell’ozono...

E ci si accorge che tutte queste informazioni che sono oggetto di alcuni dei più drammatici confronti politici ed economici della società globale, e che possono determinare il futuro ed il senso stesso della nostra civiltà (il premio Nobel) sono disponibili per tutti: ed è la responsabilità e la possibilità della scuola di trasformare i contenuti dell’insegnamento in strumenti di coscienza e di democrazia.

 

La chimica di Nobel tra la pace e la guerra

La Famiglia dell’inventore svedese Alfred Bernhard Nobel (1833-96) fabbricava nitroglicerina.

Dopo che un’esplosione gli aveva ucciso il fratello, Nobel dedicò tutti i suoi sforzi a domare l’esplosivo. Nel 1866 scoprì che una terra assorbente detta “kieselguhr” (farina fossile) si poteva impregnare di notevoli quantitativi di nitroglicerina: alla farina fossile bagnata si poteva dare la forma di bastoncini, che potevano essere maneggiati con la massima sicurezza, ma conservavano il potere di distruzione della nitroglicerina stessa. A questo esplosivo sicuro Nobel diede il nome di dinamite. Essendo di natura umanitaria, lo scienziato immaginò con soddisfazione che il nuovo esplosivo avrebbe reso la guerra talmente terribile da assicurare il mantenimento della pace. I suoi motivi erano buoni, ma la sua valutazione dell’intelligenza umana peccava di ottimismo.
L’invenzione di esplosivi nuovi e migliori costituì, verso la fine del diciannovesimo secolo, il primo contributo importante dato dalla chimica all’arte della guerra, dopo l’invenzione della polvere da sparo, avvenuta più di cinque secoli prima, ma l’impiego dei gas venefici durante la prima guerra mondiale fece chiaramente capire che, nelle guerre future, l’umanità avrebbe pervertito la scienza asservendola all’opera di distruzione.
[...] La scienza, che fino alla conclusione del diciannovesimo secolo era sembrata lo strumento per la creazione del regno dell’utopia sulla Terra, cominciò ad apparire a molti coperta dalla maschera di un tremendo destino.