Catalogo delle meridiane
Un elenco più completo si può trovare in una pubblicazione di Giorgio Mesturini: “Viaggio attraverso le meridiane italiane a camera oscura”.
È la più antica conosciuta (1475), e anche la più alta (90 m). Costruita da Paolo Del Pozzo Toscanelli e poi restaurata a metà del 1700 da Leonardo Ximenes, ha un foro di 4 cm di diametro posto sotto la lanterna e proietta una spettacolare immagine del sole sul pavimento del duomo.
Altre dettagliate notizie si trovano a questo indirizzo, scritte da Alberto Righini e da Piero Ranfagni che da anni organizza osservazioni in coincidenza con il solstizio estivo.
A causa delle dimensioni “ridotte” del transetto rispetto all’altezza della cupola, l’immagine del sole è visibile soltanto in un intervallo di circa 15 giorni intorno al solstizio estivo. |
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La chiesa è orientata con l’abside rivolto verso Est, secondo le prescrizioni di Tertulliano. In tal modo i fedeli volgono lo sguardo verso il sol nascente (Sol Iustitiae). Il sole intorno al mezzogiorno si trova verso Sud (in alto nella figura qui a fianco), quindi proietta la sua immagine attraverso il foro, nel transetto Nord che si trova in basso nella piantina. | |
Sulla volta interna della cupola si trova l’affollato dipinto di Vasari (la parte più in alto) e Zuccari. Per le osservazioni del passaggio dell’immagine del sole sulla linea meridiana, le luci vengono spente, i finestroni e la lanterna, oscurati.
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8 giugno 2004, un evento astronomico notevole: il transito di Venere sul disco solare. Il fascio di luce che proietta l’immagine del sole (visibile nella foto qui sopra) sta per arrivare sul pavimento del transetto. In quell’occasione Piero Ranfagni ha organizzato un’osservazione in cui è stato possibile ammirare - per la prima volta - l’immagine di Venere in uscita dal disco solare. Il passaggio dell’immagine sul transetto dura in tutto una ventina di minuti e a mezzogiorno, il fenomeno che era iniziato alle sette e mezzo del mattino, era già in fase conclusiva. La foto non è stata rielaborata dopo lo scatto. |
La linea meridiana sui marmi del pavimento di Santa Maria del Fiore. Il cerchio grande indica il punto solstiziale del 1510 ed è delle dimensioni dell’immagine del Sole. Sulla destra la linea tracciata da Leonardo Ximenes dopo il restauro del 1750 circa. |
L’osservatorio di Leonardo Ximenes (oggi osservatorio geofisico Ximeniano), fra la cupola di Brunelleschi e il campanile di Giotto. |
Il filmato qui a fianco è stato girato in occasione del transito di Venere (8 giugno 2004). Si tratta di un evento piuttosto raro: quello precedente è avvenuto 120 anni prima. In Italia il fenomeno era visibile dalle 7.20 di mattina alle 13.23 dello stesso giorno. Tenendo conto dell’ora legale e del fatto che il sole sul pavimento di S.M. del Fiore è visibile per qualche decina di minuti, il passaggio è stato visto sull’immagine per pochi minuti mentre il sole compariva nella chiesa e il pieneta era in uscita dal disco solare. Grazie a queste coincidenze è stato possibile osservare il fenomeno, per la prima volta, in una meridiana a camera oscura. Il pianeta si intravede sul bordo superiore sinistro dell’immagine che, come quelle di tutte le camere oscure, è invertita con simmetria centrale. |
Transito di Venere. 8 giugno 2004. |
Danti non fa in tempo ad effettuare le misure. Nel 1974 Cosimo I muore e Danti viene trasferito in fretta a Bologna dove, nella cattedrale di S. Petronio, costruisce un’altra meridiana. Il foro fu praticato nella parete di fondo ma l’orientamento della chiesa rese difficile il tracciato della linea che passava attraverso le colonne fra la navata centrale e una laterale. L’orientamento non era accurato e le misure inefficaci per determinare la durata dell’anno. Nell’Almagestum Novum di Giovanni Riccioli e Francesco Maria Grimaldi (1651), oltre alla mappa della luna che ha fornito la base dell’attuale nomenclatura lunare, compare anche una breve descrizione e lo schema della meridiana del Danti qui a fianco riprodotto. Il titolo di quest’opera si riferisce all’Almagesto di Tolomeo in polemica con la teoria copernicana. |
Schema della meridiana di Danti nell’Almagestum Novum. |
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La nuova meridiana.
Dopo quasi mezzo secolo Gian Domenico Cassini, matematico gesuita a Bologna, approfittando dei lavori di rifacimento della chiesa di San Petronio (1653), progettò e fece realizzare una nuova e più accurata meridiana.
La linea di questa meridiana venne tracciata durante una cerimonia pubblica il 21 e 22 giugno 1655. La notevole altezza del foro di questa nuova meridiana (27 metri) e il buon orientamento della linea consentirono delle misure molto accurate. Le osservazioni di Cassini e dei suoi collaboratori alla meridiana di San Petronio, effettuate nel periodo 1655–1736, dettero indicazioni su molti parametri astronomici e fisici: l’eccentricità dell’orbita della terra, la rifrazione della luce attraverso l’atmosfera, la variazione dell’inclinazione dell’asse terrestre sul piano dell’eclittica, l’errore di parallasse, ecc. |
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Il foro della meridiana di Cassini si trova su una della volte della navata di sinistra. | Pianta della Cattedrale di S. Petronio con la linea meridiana di Cassini |
Il foro visto dal basso | La linea meridiana sfiora due colonne |
L’immagine del sole vicina al punto solstiziale d’inverno. La foto e il filmato qui a lato sono stati ripresi il 12 dicembre 2004.
Notizie dettagliate su questa meridiana e la sua storia si possono trovare nelle pagine scritte da Giovanni Paltrinieri. |
S. Sulpice, Parigi | (In preparazione) |
Duomo di Palermo | (In preparazione) |
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Duomo di Milano |
(In preparazione) |
S. Giusto, Volterra |
(In preparazione) |
Duomo di Pescia (Pistoia) |
(In preparazione) |
Certosa del Galluzzo (Firenze) |
(In preparazione) |
Certosa di Calci (Pisa) |
(In preparazione) |
S. Maria Forisportam, Lucca |
(In preparazione) |
S. Maria degli Angeli, Napoli | (In preparazione) |
Palazzo della Borsa, Trieste | (In preparazione) |
Meridiana Cassini, Perinaldo | (In preparazione) |
Liceo Dini, Pisa | (In preparazione) |
Palacio del Buen Retiro, Madrid | (In preparazione) |
Hotel Dieu, Tonnerre (Borgogna) | (In preparazione) |
Grandmaster’s Palace, Valletta | (In preparazione) |