TIMSS breve riflessione

 

Maria Castelli

 

Ho seguito con molto interesse la presentazione dei risultati di TIMSS 2019 (Trends in International Mathematics and Science Study) riferiti all’ indagine internazionale IEA TIMSS del 2019, al link:  

https://www.invalsiopen.it/youtube-09dic/

 

Questi quattro grafici hanno fermato la mia attenzione:

 

 

 

In quarta primaria si evidenzia che il lieve e lento miglioramento dei risultati in Matematica si accompagna al peggioramento di quelli in Scienze.

In terza secondaria, i risultati in entrambe le discipline migliorano e poi restano stabili di prova in prova.

Con tutti i limiti che l’estrapolazione di alcuni dati da un contesto più ampio può comportare,

la considerazione che segue potrebbe avere qualche attinenza con questi risultati, alla luce della mia esperienza alla Primaria, dove solitamente le due discipline fanno parte dello stesso ambito e sono assegnate allo stesso docente, come alla Secondaria. Da quando sono state introdotte le prove INVALSI, l’attenzione si è accesa su Matematica: l’attenzione dei docenti e soprattutto quella dei presidi, che investono e spingono per risultati migliori di anno in anno, finalmente con qualche iniziativa di formazione e momenti di riflessione didattico-metodologica di istituto in sede di progettazione delle attività.

Per le Scienze invece, nulla: né formazione, né riflessione, né attività laboratoriali.

Mi è sembrato illuminante a questo proposito l’intervento del prof. Roberto Battiston (tempo 1:12:43 della presentazione al link sopra indicato), soprattutto quando mette in evidenza l’importanza del tandem Matematica-Scienze per la comprensione dei fenomeni naturali, la pandemia Covid19 nello specifico e puntuale esempio scelto.

Che sia arrivato il momento di progettare buone e belle prove INVALSI anche per le Scienze (non come quelle abbozzate anni fa), se può essere utile ad accendere una luce?