Ragionare sul tempo
con i bambini
Maria Arcà
per gentile concessione di Galileonet
… ma appena la principessa prese in mano il fuso si punse e poche gocce di sangue uscirono dalla mano ferita. Immediatamente la principessa si addormentò, come la fata aveva voluto, e con lei si addormentarono il re e la regina, i paggi, i camerieri, gli stallieri, i cavalli, i cani, le galline…
La fiaba racconta che dormirono tutti per cento anni, senza che niente, ma proprio niente, si modificasse o cambiasse; e quando il bellissimo principe, baciando la principessa, la risvegliò, anche gli altri si svegliarono, trovandosi uguali a quando si erano addormentati, e ripresero le loro occupazioni come se non le avessero mai interrotte.
Leggendo ai bambini questa storia straordinaria, bisogna accettare di mettere in gioco non solo le abituali concezioni sul tempo degli orologi e delle settimane quanto le profonde relazioni che legano filosoficamente il tempo e il cambiamento. Stimolando i commenti dei bambini, le contraddizioni esplodono: se la principessa non diventa una vecchia decrepita insieme al re, alla regina e agli altri, se niente accade nel castello, il tempo passa o non passa? Come comprendere un tempo che si ferma per cento anni? Se mai niente cambiasse, che ne sarebbe del tempo? Crescere, invecchiare, trasformarsi sono soltanto un segno del tempo che segue un suo scorrere o il tempo è la causa indispensabile di qualsiasi evento, una dimensione necessaria o almeno un contenitore astratto per i fenomeni e le loro trasformazioni? Oppure è solo una invenzione per capire, per incasellare in maniera definita i cambiamenti che continuamente vediamo? Si cresce, si guarisce o si muore perché il tempo passa, o ci accorgiamo del tempo proprio guardando come si cresce, si guarisce… si muore? E’ difficile pensare che in un mondo immobile non ci sarebbe tempo da far passare, che i cambiamenti sono l’unica esperienza che guida a costruirsi una idea di tempo, a concettualizzarlo come un modo adatto a correlare cambiamenti e intrecci di cambiamenti.