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Sui quotidiani e periodici aprile 2021

# G.Buccini,La scuola perduta dai ragazzi del Sud # A.Capocci,Silvio Garattini: «Alla nostra sanità serve una rivoluzione culturale» # G.Toniolo,Tre condizioni per rilanciare gli atenei con i fondi del Pnrr # M.Gasperetti,Cacciatori di galassie perdute # M.Draghi,Ricostruire il paese con riforme a costo zero. Le priorità di Draghi # A.Codignola,Trombosi, in causa un normale additivo e detriti cellulari # N.Ordine,Più aule per le scuole: ora si può # A.Di Minin,«Il ricercatore può fare impresa solo imparando a fare un passo indietro» # A.Gavosto,Reclutare i migliori # G.Fregonara,M.Gabanelli,S.Ravizza,Tamponi in classe, l’Italia è impreparata # P.Soldavini,Università territoriali in competizione globale # L.De Biase,Una italiana al FermiLab, a caccia dei prodigi del computer quantistico # P.Caraveo,Tutta la musica che arriva dal cosmo # A.Benini,Una terapia che plasma il cervello  # F.Lorenzoni,A Palermo Antigone va alle elementari # M.Imarisio,"Bisognsa indagare sui casi di trombosi" # A.Finos,L’incredibile storia dell’uomo che diventò amico di un polpo # A.Codignola, Trombosi, allo studio la risposta immunitaria # M.Bucchi,La scienza non sia un alibi per la politica # P.Giordano,Cielo # M.T.Manuelli,Agricoltura verticale sostenibile, accelerano i progetti italiani # D.Fatarella e M.Martina,Una mensa in ogni scuola primaria # L.Luzzatto,La selezione darwiniana? dovrei già essere morto # C.Sivieri Tagliabue,Speranze frustrate che stanno frenando una transizione necessaria # C.Chierchia,La leadership femminile passa dalla emancipazione economica # C.Verdelli,Ridiamo ai giovani il futuro # C.Rovelli,Perché criticare i ciarlatani è così rischioso? # U.von der Leyen e W.Hoyer,L’Europa è pronta a promuovere un Green Deal globale # I.Cipolletta,Obbligo scolastico a 18 anni. Ecco perché è il momento di farlo # L.Becchetti,Cambio di prospettiva per l’industria e più finanza verde # M.Pacini,Adulti per Greta #


“Corriere della Sera” -  30 aprile 2021
La scuola perduta dai ragazzi del Sud
di Goffredo Buccini
La pandemia ha acuito il divario. Un esempio: negli asili di Bari finora 66 giorni in classe contro i 135 di Milano

Sono «le voci di fuori» della Dad. I derubati da un altro anno di esclusione nelle città del nostro Sud, dove bambini e ragazzi non hanno potuto frequentare in classe nemmeno la metà del tempo rispetto ai loro coetanei di Roma, Firenze o Milano: alle superiori di Napoli 31 giorni sui 134 da calendario, tagliati dai Dpcm e dalle ulteriori restrizioni regionali, 58 su 144 alle medie di Bari, 45 su 134 alle secondarie di Reggio Calabria.  Sono voci che raccontano la storia di un divario formativo sempre più grave per studenti come Lorenzo, 13 anni, che «faceva finta», si metteva davanti al computer e subito la testa gli viaggiava altrove: i professori della sua scuola media, eternamente in didattica a distanza nella periferia problematica di Napoli Est, l’avevano dato per «quasi disperso»; o come Michela, sua coetanea, che ci avrebbe messo testa e pure cuore, nelle lezioni in video, se solo non avesse dovuto combattere col fratellino disabile e i genitori disoccupati per un angolino tranquillo davanti all’unico tablet nel solo buco di stanza del loro basso, la cucina.


“il manifesto” - 28 aprile 2021
Silvio Garattini: «Alla nostra sanità serve una rivoluzione culturale»
di Andrea Capocci
intervista a Silvio Garattini a cura di Andrea Capocci

L’istituto di farmacologia “Mario Negri” è oggi uno dei centri di ricerca più autorevoli in ambito biomedico e farmacologico, con una particolare attenzione all’integrità delle ricerche, alla trasparenza e ai conflitti di interesse. Il “Mario Negri”, per esempio, non brevetta le sue scoperte pur di non mettere a rischio la propria indipendenza. «Lo facciamo soprattutto per essere liberi»
spiega il “manifesto” dell’istituto. «Se invece l’obiettivo fosse il brevetto e il suo sfruttamento, sarebbe inevitabile orientarsi verso ricerche economicamente sfruttabili».  Questa interpretazione rigorosa della professione medica è dovuta in gran parte al fondatore, direttore e oggi presidente dell’istituto Silvio Garattini, classe 1928. Durante la pandemia, il bergamasco Garattini ha schierato la sua competenza a difesa della sanità pubblica.


"Il Sole 24 Ore" -  27 aprile 2021
Tre condizioni per rilanciare gli atenei con i fondi del Pnrr
di Gianni Toniolo

Ricerca e università sono da decenni in un cono d’ombra. Trascurate dal discorso pubblico e dalle scelte politiche, formazione e ricerca universitaria sopravvivono con risorse (pubbliche e private) pari allo 0,9 del Pil, contro una media dell’1,4% dei Paesi
Ocse (e assai più elevata in quelli alla frontiera del progresso tecnico). Tra il 2012 e il 2017, la spesa per formazione e ricerca universitarie è calata del 5 per cento.
Di fronte a questi dati impietosi, la resilienza delle università italiane sorprende e suscita ammirazione: sulla base di parametri quali il numero di articoli su riviste internazionali o quello dei laureati, ogni euro speso in università e ricerca ha un rendimento tutt’altro che disprezzabile (pari ad esempio a quello dell’Olanda).

 


“Corriere della Sera” -  27 aprile 2021
Cacciatori di galassie perdute
di Marco Gasperetti
Via libera della Nasa a 6 scienziati della Scuola Normale di Pisa: useranno il più grande telescopio finora mai realizzato per studiare l’universo a 13 miliardi di anni luce

Hanno già iniziato il conto alla rovescia i ragazzi del Cosmology Group. Un pugno di mesi, di giorni e di ore a confronto del viaggio che li porterà ai confini dell’universo, 13 miliardi di anni luce. Itinerario metaforico, eppure reale e addirittura indietro nel tempo. A portarli lì, dove tutto è iniziato con il Big Bang, sarà James Webb, il più grande telescopio mai realizzato, che Nasa e Esa (rispettivamente le agenzie spaziali statunitense ed europea) manderanno in orbita con un razzo a ottobre e che poco dopo inizierà a scrutare il passato primordiale.
«E noi cercheremo di capire l’enigma più grande», dice Stefano Carniani, 33 anni, di Arezzo, laurea in Fisica e Astronomia all’università di Firenze e oggi, dopo tre anni a Cambridge, ricercatore alla Scuola Normale Superiore di Pisa.


"Il Foglio Quotidiano" -  27 aprile 2021
Ricostruire il paese con riforme a costo zero. Le priorità di Draghi
di Mario Draghi

Pubblichiamo qui un ampio stralcio dell’intervento con cui il presidente del Consiglio ha presentato ieri alla Camera il Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Signor presidente, onorevoli deputati, sbaglieremmo tutti a pensare che il Piano nazionale di ripresa e resilienza, pur nella sua storica importanza, sia solo un insieme di progetti tanto necessari quanto ambiziosi, di numeri, obiettivi, scadenze. Vi proporreidi leggerlo anche in un altro modo. Metteteci dentro le vite degli italiani, le nostre ma soprattutto quelle dei giovani, delle donne, dei cittadini che verranno. Le attese di chi più ha sofferto gli effetti devastanti della pandemia. Le aspirazioni delle famiglie preoccupate per l’educazione e il futuro dei propri figli. Le giuste rivendicazioni di chi un lavoro non ce l’ha o lo ha perso. Le preoccupazioni di chi ha dovuto chiudere la propria attività per permettere a noi tutti di frenare il contagio. L’ansia dei territori svantaggiati di affrancarsi da disagi e povertà. La consapevolezza di ogni comunità che l’ambiente va tutelato e rispettato.


"Il Sole 24 Ore" -  27 aprile 2021
Trombosi, in causa un normale additivo e detriti cellulari
di Agnese Codignola

Gli ultimi giorni hanno portato rassicurazioni: l’Fda statunitense ha revocato la sospensione del vaccino di J&J-Janssen, e l’Ema si è espressa positivamente sul fatto di inoculare la seconda dose del vaccino di AstraZeneca a chi abbia già ricevuto la prima, senza vincoli di età. E questo perché il rischio di eventi trombotici e tromboembolici associati a un vaccino a vettore virale, nonostante la Gran Bretagna abbia rivisto i suoi dati e portato a 8 casi per milioni l’incidenza, avvicinandola a quella vista in altri paesi, è considerato comunque estremamente basso, e infinitamente inferiore rispetto a quelli associati al Covid.
Già, ma che cosa si è capito, finora, sulle cause? Perché questi vaccini possono, in persone predisposte geneticamente, dare luogo a una reazione che è grave, e che può diventare fatale?


“Corriere della Sera” -  25 aprile 2021
Più aule per le scuole: ora si può
di Nuccio Ordine

La tarantella delle percentuali e dei contrordini, in relazione alla riapertura di scuole e università, è un evidente segnale della confusione che continua a regnare nel mondo dell’istruzione. La pandemia, come una cartina di tornasole, ci ha aiutato a capire i danni che per decenni le strategie neoliberiste hanno prodotto. Basta leggere con attenzione la tabella dei dati sull’edilizia scolastica — come ha fatto Stefano Paleari, ex presidente della Conferenza dei rettori, nel suo libro La guerra non dichiarata — per cogliere al volo la preoccupante situazione italiana: gli studenti della scuola dell’obbligo si trovano ospitati in
strutture estremamente datate (più della metà ha oltre sessant’anni) e, quindi, difficilmente compatibili con le nuove norme in materia di sicurezza sanitaria.


"Il Sole 24 Ore" -  25 aprile 2021
«Il ricercatore può fare impresa solo imparando a fare un passo indietro»
di Alberto Di Minin
La missione del Cnr. La neo presidente del più grande centro di ricerca italiano spiega i suoi obiettivi: «Creare le condizioni perché siano riconosciuti e rispettati i diversi ruoli per poter valorizzare le eccellenze. Imparando a fare gioco di squadra»

Nel corso della sua esperienza accademica, imprenditoriale e istituzionale, Maria Chiara Carrozza, presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche fresca di nomina, afferma di aver compreso che la ricerca riesce a muovere un passo avanti verso l’impresa e il mercato quando il ricercatore è in grado di fare un passo indietro. Ciò può avvenire solo al verificarsi di condizioni particolari. Realizzarle sembra essere l’obiettivo della trasformazione che ha in mente per il più grande ente di ricerca italiano.


"La Repubblica" -  24 aprile 2021
Reclutare i migliori
di Andrea Gavosto
La scuola dopo la pandemia

P er molti anni la scuola italiana sarà chiamata a sforzi straordinari. Non è retorica; è la realistica osservazione di ciò che c’è da fare, sapendo che la pandemia ha soprattutto accentuato carenze già esistenti, in particolare a danno delle conoscenze e
competenze degli studenti. È, perciò, positivo che il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) riservi spazio e risorse ingenti
(oltre 20 miliardi) all’istruzione, dai nidi all’università.
Il primo sforzo, da iniziare subito, è un intervento pluriennale per recuperare — insieme alla socialità — la perdita di apprendimenti. Oggi non ne conosciamo ancora l’entità, ne sapremo qualcosa di più solo dopo le prove Invalsi, che il Pnrr vuole giustamente obbligatorie.


“Corriere della Sera” -  20 aprile 2021
Tamponi in classe, l’Italia è impreparata
di Gianna Fregonara, Milena Gabanelli e Simona Ravizza
I test salivari rappresentano la svolta per riaprire le aule in sicurezza. Gli studi dicono che sono affidabili fino al 98%. Ma da noi mancano i protocolli operativi

Fra qualche giorno, come promesso dal premier Mario Draghi, quasi tutti gli studenti torneranno in classe. Già dopo Pasqua le aule hanno un po’ riaperto: fino alla prima media per le Regioni rosse, mentre in quelle arancione fino alla terza e fra il 50-75% delle superiori.  Da lunedì 26 aprile nelle zone rosse la presenza sarà estesa agli alunni della terza media e al 50-75% delle secondarie di secondo grado. Una decisione giusta, dopo troppa didattica a distanza, ma per evitare il rischio di richiudere, gli studenti dovrebbero essere tenuti sotto controllo con i tamponi. Con la circolare n. 705 dell’8 gennaio, il ministero della Salute ribadisce la necessità di utilizzare test che abbiano dei requisiti minimi di performance per ridurre il rischio di risultati falsi-negativi e/o falsi-positivi: per le scuole la sensibilità consigliata (probabilità che un malato risulti positivo al test) è 90% e la specificità (probabilità che un sano risulti negativo al test) 97%.


"Il Sole 24 Ore" -  18 aprile 2021
Università territoriali in competizione globale
di Pierangelo Soldavini
Didattica digitale. L’offerta a distanza dei grandi atenei post pandemia diventa vera alternativa per lauree intere. E per la formazione continua

Un’università che potrebbe durare per tutta la vita è una prospettiva non così lontana. «Non ha senso che i ragazzi ricevano tutta la loro formazione quando hanno vent’anni: se viviamo fino a 80 anni ci dovrebbero essere diverse occasioni per tornare a scuola», ha affermato Debora Spar, senior associate dean della Harvard Business School Online. Proprio Harvard ha lanciato “certificati” per laureati nel pieno della vita professionale: erano 500 studenti sei anni fa, ora sono 30mila. La Business School della Columbia è andata oltre con Alumni Edge che, già compreso nel corso di laurea, offre agli studenti la possibilità di accedere a formazione negli anni successivi.


"Il Sole 24 Ore" -  18 aprile 2021
Una italiana al FermiLab, a caccia dei prodigi del computer quantistico
di Luca De Biase
Anna Grassellino. La Sicilia, Pisa e poi Chicago per dirigere i 200 ricercatori che cercano di ottenere progressi decisivi nelle tecnologie avanzate. Ma non chiamatela cervello in fuga

A ovest di Chicago, poco prima del Fox River nei pressi di Batavia, in un’area di oltre 27 chilometri quadrati, immersi nelle domande più esoteriche della fisica, circondati dalle risposte più avanzate della tecnologia, lavorano gli scienziati del Fermi Lab, uno dei più importanti nodi della rete mondiale di infrastrutture di ricerca dedicate a chi studia la fisica delle particelle. Come i muoni. Proprio sotto questi cieli immensi del Midwest, che allargano lo sguardo di chi scruta nella profondità della materia, un gruppo di scienziati ha osservato un’anomalia nel comportamento dei muoni che ha scosso la comunità dei ricercatori che nel mondo indagano sui misteri dell’universo e i problemi del pianeta.


"Il Sole 24 Ore" -  18 aprile 2021
Tutta la musica che arriva dal cosmo
di Patrizia Caraveo
Astrofisica. Collegando un altoparlante a un radiotelescopio è possibile trasformare in suono i segnali radio. Ora la nuova frontiera è sonificare uno dei fenomeni più sensazionali e sfuggenti: le onde gravitazionali

Nel vuoto cosmico i suoni non si possono propagare. Eppure gli oggetti celesti cantano o, più correttamente, vibrano e noi, dopo avere registrato queste vibrazioni, possiamo trasformarle un suoni. All’interno del Sole, le onde sonore vengono riflesse
dagli strati che compongono la nostra stella. Ogni riflessione lascia una piccola firma ed è così che, studiando le vibrazioni alle diverse frequenze, si può capire cosa avviene nelle profondità della nostra stella. È un modo diverso di penetrare nell’intimità del Sole, reso possibile dalle sonde spaziali che lo tengono sotto continuo controllo. Oltre ad avere una grande valenza scientifica, i dati possono anche avere una inaspettata valenza artistica. La NASA ha creato Solarium, uno spettacolo multimediale dove le immagini ad alta risoluzione della superficie sempre ribollente del Sole avvolgono lo spettatore mentre la sonificazione delle vibrazioni ci fa sentire la sua musica interna.


"Il Sole 24 Ore" -  18 aprile 2021
Una terapia che plasma il cervello
di Arnaldo Benini
Neuroscienze. Molti disturbi psicologici sono alleviati da dialoghi, letture e comportamenti che modificano struttura e funzionamento dell’area compromessa

Louis Cozolino è psicoterapeuta della Christian University di Pepperdine a Malibu, in California. È d’orientamento rigorosamente fisicalista: ogni disturbo psicologico ha una causa cerebrale e neurochimica. Non è sempre facile diagnosticare che ansia e depressione possono essere causate da una malattia fisica allo stato iniziale. Ciò non comporta che l’unica terapia sia farmacologica o, raramente, chirurgica. Molti disturbi psicologici, anche gravi, sono alleviati da dialoghi, riflessioni, letture e comportamenti che, grazie alla plasticità del cervello, modificano struttura e funzionamento dell’area compromessa.


“Internazionale” -  16 aprile 2021
A Palermo Antigone va alle elementari
di Franco Lorenzoni

“In questa tragedia tutti hanno ragione e tutti hanno torto perché alla fine tutti hanno un po’ sbagliato a non ascoltare gli altri”. Così dice Marta a 11 anni, aggiungendo: “Noi siamo un po’ tutti i personaggi di Sofocle perché siamo umani. Un giorno abbiamo tanta paura, un momento tanto coraggio, a volte siamo Ismene altre volte Antigone. Ma se tutti fossimo capaci di metterci nei panni degli altri vivremmo in un mondo migliore”.
Marta è allieva della maestra Annalisa Sciabica, che insegna nella scuola Nicolò Garzilli di Palermo ed è stata coinvolta in un progetto partito nel quartiere di Ballarò, che da otto anni porta avanti “I classici in strada”, con intuizione visionaria. Un progetto promosso da Isabella Tondo, professoressa di lettere antiche che crede nella città come luogo di confronto e di cultura, come i suoi amati greci.


“Corriere della Sera” -  16 aprile 2021
"Bisognsa indagare sui casi di trombosi"
di Marco Imarisio
Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri «Gli effetti collaterali sono rarissimi e curabili»

I casi di trombosi dopo i vaccini «vanno indagati, non possono essere coincidenze». Per Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri, lo studio sulle cause «potrà portare fiducia nella gente». Sono poche le morti «ma non devono ripetersi più».  «Le limitazioni imposte ad AstraZeneca e Johnson & Johnson non rappresentano un fallimento e non sono neppure un errore. Anzi, dovrebbero aumentare la fiducia nei vaccini da parte della gente».
Professor Remuzzi, i dubbi sempre più diffusi non sono legittimi?
«Invece di fare il processo alla comunicazione delle due case farmaceutiche, anche loro alle prese con la prima pandemia della loro storia recente, sarebbe meglio ricordare che la scienza avanza sempre per approssimazioni successive. Più si fa, più si capisce».


"La Repubblica" -  13 aprile 2021
L’incredibile storia dell’uomo che diventò amico di un polpo
di Arianna Finos

«Voglio dirlo: il mio amico polpo mi ha insegnato a vivere». Craig Foster, roccioso sudafricano che aveva perso il senso della propria esistenza, lo ha ritrovato sul fondo marino grazie all’incontro con un cefalopode che si è rivelato maestro di vita. La storia incredibile e commovente è al centro del documentario Il mio amico in fondo al mare di Pippa Ehrlich e James Reed, su Netflix. Fresco vincitore dell’inglese Bafta e in corsa agli Oscar, il film ha fatto breccia anche nel cinismo dei social: in tanti rivelano di aver pianto di fronte all’amicizia purissima tra il filmmaker in crisi e il comune polpo femmina che nell’anno trascorso insieme — come suggerisce il titolo originale, My Octopus Teacher — gli ha allargato lo sguardo e aperto la porta a un nuovo rapporto con la natura grazie alla sua forza, all’amore per la vita e alla capacità di sacrificio.

 


"Il Sole 24 Ore" -  13 aprile 2021
Trombosi, allo studio la risposta immunitaria
di Agnese Codignola
Vaccini. La microbiologa Medaglini: «Potrebbe trattarsi di un meccanismo auto immune innescato in persone predisposte, lo suggeriscono anche due studi pubblicati sul New England Journal of Medicine»

Il primo paziente di cui è venuta a conoscenza l’opinione pubblica mondiale è stato Gregory Michael, un ginecologo americano di 56 anni deceduto a causa di una trombocitopenia dopo essere stato vaccinato con un vaccino Pfizer/BionTech, a Rna.
Negli stessi Stati Uniti, da quel momento, si sono verificati una quarantina di casi, con un’incidenza di circa un caso su un milione. A pochi giorni dalla sua introduzione in Europa, anche il vaccino di Johnson & Johnson/Janssen, a vettore virale, è stato sotto indagine, da parte dell’Ema, per 4 casi di trombocitopenia, uno dei quali mortale, ma è stato poi scagionato. Quanto al vaccino AstraZeneca, anch’esso a vettore virale, i casi sono quasi una novantina, su oltre 25 milioni di dosi somministrate.


“Corriere della Sera” -  12 aprile 2021
La scienza non sia un alibi per la politica
di Massimiano Bucchi

«Follow the science», seguire la scienza, è il mantra che ha accompagnato spesso il discorso politico nel corso della pandemia. Lo si diceva all’inizio dell’emergenza per rassicurare la popolazione e sminuire la portata del rischio (si ricordi quando numerosi autorevoli esperti o vertici di istituzioni sanitarie sconsigliavano l’uso di mascherine); si continua a dirlo oggi per giustificare misure e restrizioni. Di per sé, è difficile non considerarla una posizione ragionevole: ascoltare gli esperti, prendere decisioni sulla base dei dati disponibili, è sicuramente necessario. Purtroppo però, lo slogan «follow the science» è divenuto sempre più simile a una scappatoia per i decisori politici, un modo per assolversi dalle proprie responsabilità.


“Corriere della Sera” -  11 aprile 2021
Cielo
di Paolo Giordano

Nel mio caso è stato un film. Un corto, per l’esattezza. L’aula video delle elementari veniva chiamata così un po’ pomposamente, in realtà era una stanza identica alle altre, solo che le veneziane erano sempre abbassate e c’era un piccolo televisore a tubo catodico collegato a un videoregistratore. Che il filmato fosse del 1977, quindi già datato allora, e che fosse un’idea dei coniugi Eames, i designer, quelli della sedia a dondolo in plastica, del corvo e dell’attaccapanni con le palline colorate, l’avrei scoperto molto più tardi. Quel giorno memorizzai solo il titolo, Powers of ten, «potenze di dieci», e la promessa della prima schermata: «Un film che tratta la dimensione relativa delle cose nell’universo. E l’effetto di aggiungere uno zero».


"Il Sole 24 Ore" -  10 aprile 2021
Agricoltura verticale sostenibile, accelerano i progetti italiani
di Maria Teresa Manuelli
Serre idroponiche. Dall’insalata di Cavenago ai pomodori di Monopoli iniziano a decollare imprese che con questa tecnica riducono i consumi di suolo, acqua e pesticidi, aumentando la produzione

L’agricoltura verticale sta entrando a far parte delle pratiche di agricoltura abituali, anche in Italia. Coltivando su più livelli, il vertical farming permette di ridurre il suolo utilizzato e di evitare l'impoverimento del terreno e la perdita di minerali. Oltre a
indubbi benefici che vanno da un maggiore controllo delle colture alla riduzione di acqua, manodopera e sostanze chimiche. Ecco perché le coltivazioni fuori suolo si stanno sempre più sviluppando. Recenti ricerche a livello internazionale hanno evidenziato come il settore presenti tassi di crescita superiori al 20% medio annuo fino al 2026. Secondo le stime, inoltre, il mercato agricolo verticale mondiale raggiungerà i 9,9 miliardi di dollari entro il 2025 (nel 2015 era pari a 1,2 miliardi di dollari).


“Corriere della Sera” -   9 aprile 2021
Una mensa in ogni scuola primaria
di Daniela Fatarella e Maurizio Martina

Caro direttore, pochi giorni fa un articolo di Goffredo Buccini su queste colonne ha avuto il grande merito di rappresentare con forza il grave problema vissuto quotidianamente da migliaia di ragazzi e di famiglie a rischio alimentare ogni giorno, anche a causa della chiusura delle mense scolastiche.
Quasi un miliardo e mezzo di bambini — più della metà della popolazione studentesca mondiale — viene tenuta lontana dalla scuola dall’inizio della pandemia. Secondo i dati Onu, con la chiusura delle attività formative sono venuti a mancare oltre 39 miliardi di pasti scolastici.


"Il Sole 24 Ore" -   4 aprile 2021
La selezione darwiniana? dovrei già essere morto
di Lucio Luzzatto
Pandemia. È commovente che una parte del mondo si sia mobilitata nell’intento di salvare i più vecchi (come chi scrive quest’articolo). Ciò accade perché l’evoluzione culturale è andata ben al di là di quella biologica

In qualunque popolazione di organismi viventi la selezione darwiniana fa aumentare la frequenza di geni che sono favorevoli a quegli organismi in un certo ambiente. Da un punto di vista umano, dobbiamo ammettere che è un meccanismo spietato: sotto la pressione di un fattore ambientale aumenta la proporzione delle persone che hanno un certo gene, perché muoiono quelle che non hanno quel gene. Per di più, l'arricchimento nella popolazione dei soggetti con il gene favorevole ha luogo solo se la morte degli altri avviene quando sono bambini, prima che possano procreare. Non è un caso che nella specie umana l’evidenza più conclamata per la selezione darwiniana riguarda geni che conferiscono resistenza alla malaria, malattia ancor oggi endemica in metà del mondo: la maggior parte di quelli che muoiono di malaria sono bambini.


"Il Sole 24 Ore" -   3 aprile 2021
Speranze frustrate che stanno frenando una transizione necessaria
di Cristina Sivieri Tagliabue
Le donne e il lavoro

Un passo avanti e uno indietro. Il discorso dell’8 marzo ha mostrato quanto il presidente del Consiglio consideri prioritaria la questione di genere e che il suo governo, nel quadro di Next Generation Eu, valuti «infrastrutture sociali e occupazione femminile» come un tema centrale. La speranza suscitata per le prospettive future è stata però frustrata dall’hic et nunc: quasi niente nei successivi decreti e interventi è stato deciso per sostenere, nell’immediato, le donne.
Le madri lavoratrici, dipendenti o professioniste che siano, sono state lasciate indietro. Nel decreto “sostegni” lo smart working è stato interpretato come strumento di conciliazione.


"Il Sole 24 Ore" -   3 aprile 2021
La leadership femminile passa dalla emancipazione economica
di Carmen Chierchia
Le donne e il lavoro

I dati impietosi resi noti dall’Istat a inizio anno hanno contribuito a rendere concreta una situazione di per sé prevedibile: nell’ultimo anno in Italia hanno perso il lavoro 444mila persone, di cui 312mila sono donne, quasi i tre quarti del totale. Nel solo
mese di dicembre 2020, sono rimasti disoccupati 101mila lavoratori, il 98% sono donne (99mila).  In tempi di crisi è ancora la donna a pagare il prezzo più alto, ma ciò deriva dalla non risoluzione di problemi che stanno a monte: contratti di lavoro meno tutelati e difficoltà maggiore nell’avere un lavoro stabile, posizioni in ruoli “più bassi” rispetto a quelli maschili, peso della famiglia ancora gravante sul ruolo femminile (che un anno di didattica a distanza ha sicuramente aggravato).


“Corriere della Sera” -   2 aprile 2021
Ridiamo ai giovani il futuro
di Carlo Verdelli

Le categorie ingannano. Se quelli che erediteranno l’Italia, bambini e adolescenti sotto i 18 anni, diventano una categoria, finiscono tutti in un sacco, dove si mischiano i ribelli senza causa delle risse per strada, i coscienziosi che resistono alle lezioni via computer, gli invisibili che una connessione per seguirle neanche ce l’hanno o è debolissima (4 su 10, stima per difetto), i piccoli che ormai hanno realizzato che non è più un gioco e sbattono come farfalle contro finestre che non si aprono.
Le varianti del virus cominciano a colpire pure loro, i minorenni, passati indenni dalla prima ondata, quando la grande guerra è cominciata, e il generale Figliuolo, comandante in capo e in campo contro la pandemia, fa bene a chiamarla così, «guerra», che sarà pure improprio ma rende l’idea di una cosa che ci sta travolgendo con punte di cinquecento morti al giorno, ogni giorno, e guasti non tutti riparabili al nostro tessuto sociale, economico e anche morale.


“Corriere della Sera” -   2 aprile 2021
Perché criticare i ciarlatani è così rischioso?
di Carlo Rovelli

In uno Stato di diritto, le sentenze si rispettano e si applicano. Anche se non ne condividiamo le motivazioni. Ci sono però situazioni in cui i giudici, in buona fede, commettono errori, e questi errori, accumulati, diventano nocivi per la società. In questo caso, penso sia bene parlarne.
Sono seriamente preoccupato per un trend in questa direzione. Pseudo-scienza, pseudo-medicina, e ciarlatani di vari tipi, si stanno diffondendo in Italia, perfino all’interno delle nostre università, usando una strategia aggressiva: denunciare chiunque li critichi alla magistratura per diffamazione o calunnia.  La strategia è efficace.


"Il Sole 24 Ore" -   1 aprile 2021
L’Europa è pronta a promuovere un Green Deal globale
di Ursula von der Leyen e Werner Hoyer
Le sfide della UE

In Europa, abbiamo dato ascolto agli avvertimenti sui cambiamenti climatici. Sappiamo che se i nostri sistemi industriali, energetici, trasportistici e alimentari non cambiano, in questo secolo potremmo affrontare un aumento catastrofico della temperatura di oltre 3°C.
Mentre ci avvicinavamo alla fine del 2020 – l’anno più caldo mai registrato in Europa – noi dell’Unione Europea abbiamo preso la decisione comune di ridurre entro il 2030 le nostre emissioni di gas serra (GHG) di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990.
La Commissione Europea ora sta portando avanti questo impegno con cambiamenti politici concreti, e la Banca Europea per gli Investimenti sostiene tale sforzo con il suo potere finanziario.

L’attuale decennio rappresenta un momento decisivo per il nostro pianeta.


"Il Sole 24 Ore" -   1 aprile 2021
Obbligo scolastico a 18 anni. Ecco perché è il momento di farlo
di Innocenzo Cipolletta
Scelte strategiche

Qual'è la politica che più di tutte favorisce i giovani? La risposta non è difficile: l’istruzione. Una buona istruzione è la misura che più aiuta i giovani a trovare un loro posto e un loro ruolo nelle nostre società. Ecco allora che la proposta, recentemente lanciata da Ricardo Franco Levi (sul Corriere del 24 marzo), di portare a 18 anni l’obbligo scolastico è la proposta più sensata per investire veramente sui giovani. C’è stato un tempo, il mio, che a 10 anni si faceva l’esame di Stato per la licenza elementare e poi ci si divideva fra quanti andavano ancora per tre anni alle professionali e quanti invece proseguivano gli studi. L’obbligo scolastico terminava a 14 anni. Poi è stato portato a 16 e lì si è fermato. È ora di andare avanti e il momento è proprio questo.


"Il Sole 24 Ore" -   1 aprile 2021
Cambio di prospettiva per l’industria e più finanza verde
di Leonardo Becchetti
Incentivi al miglioramento

Non esiste soltanto il canale Next Generation EU per dare uno stimolo con risorse pubbliche alla competitività futura del Paese nella transizione ecologica. Con una domanda quasi 10 volte superiore all’offerta si è concluso il collocamento del primo BTP verde che segna l’ingresso del nostro Paese in un mercato di emisioni di scopo sulla sostenibilità ambientale che sta crescendo esponenzialmente in questi anni. La finanza verde è fondamentale per vincere la sfida del riscaldamento globale nella quale ci troviamo come nella situazione di un anno fa di fronte al Covid.


"L'Espresso" -   9 febbraio 2020
Adulti per Greta
di Marco Pacini
Per Trump sono profeti di sventura. Ma filosofi, critici d'arte, studiosi di tutto il mondo si sono uniti nell'associazione Amici della Generazione Thunberg. Nata per siglare un patto oltre le età.

C'è chi li chiama "profeti di sventura". E che risponda al nome di Donald Trump rende pin difficile trasformare le lotte, le istanze, di milioni di giovani in tutto il mondo in azioni politiche per combattere gli effetti potenzialmente disastrosi del global warming.
Bernard Stiegler, uno dei più originali e ascoltati filosofi francesi degli ultimi decenni, pensa al contrario che quei ragazzi, quell'intera generazione che reclama semplicemente un futuro, vadano non solo ascoltati, ma supportati in ogni modo.