Argento vivo
di Luciana Bussotti
Ricordate i libri di geografia di quando eravamo bambini? (domando ai miei coetanei, ovviamente)
“Le miniere dell’Amiata ricche di mercurio”. Poi siamo passati ad insegnare, o geografia o un po’ di mineralogia, e ci siamo fatti premura di sottolineare: “Le miniere di cinabro, da cui si estrae il mercurio”. “Sia chiaro, ragazzi: un conto è l’elemento, un conto è la sostanza che lo contiene, il minerale da cui quell’elemento si estrae; non ci sono le miniere di ferro, ci sono le miniere di ematite, ecc.; va bene solo miniere d’oro, dove elemento e minerale coincidono”.
Quindi miniere di cinabro, da cui si estrae il mercurio per poi piazzarlo, per esempio, dentro i termometri (fino a poco tempo fa).
Levigliani (LU) è un paesino delle Alpi Apuane e, sempre dai libri di geografia, conosciamo queste montagne per il loro marmo statuario. Mai per i suoi minerali. Tralasciando di parlare di quelli, proprio su marmo, che sembrano gemme a contrasto col candido carbonato di calcio a grana saccaroide, dal valore puramente estetico, va ricordato che in vicinanza di Levigliani c’è – c’era – una miniera di cinabro, da tempo abbandonata.
Ho già raccontato che Roberto è appassionato collezionista e cercatore di minerali e a me non pareva vero di accompagnarlo nelle escursioni e scoprire così un settore naturalistico del tutto sconosciuto al mondo dei miei studi di biologia. Decidiamo per il cinabro e ci dirigiamo alla volta di Levigliani. Parlo di diversi lustri fa e le miniere abbandonate non venivano chiuse per ragioni di sicurezza; in molte si poteva entrare: stava al buonsenso non cacciarsi nei guai, ma normalmente, mantenendosi nella zona dell’ingresso non si correvano rischi. Il cinabro lo conoscevo, quindi mi aspettavo di trovare sulla roccia tracce più o meno interessanti, più o meno belle, del minerale che ha rappresentato un importante colore per la pittura del passato, nome poi rimasto a quella particolare sfumatura, il rosso cinabro, appunto. Si spera sempre che qualche bel campione sia sfuggito agli occhi dei ricercatori che ti hanno preceduto e che, con l’aiuto di martello e scalpello, si possa estrarre una porzione di roccia (la matrice) con il minerale in bella posizione. A Levigliani, il minerale si presenta come croste rosse sulla roccia, ben lontane dal punto di vista estetico dai ricercati agglomerati cristallini dei campioni dell’Amiata, detti per il loro aspetto “fragole”. Cercavamo con l’aiuto delle torce le macchie rosse quando ci accorgiamo di un certo luccichio argenteo. Puntiamo meglio il fascio di luce e…lo vediamo! Non il cinabro, ma proprio il mercurio - l’elemento - a gocce, sulla roccia! Una miniera di… mercurio, per davvero! Il piacere è di entrambi, lo sorpresa è mia: Roberto non me lo aveva detto che si racconta in letteratura che una volta, in quella miniera, aprendo una cavità, il mercurio sgorgò così copioso che i minatori lo raccolsero nei cappelli *. Ci demmo da fare a prelevare schegge di roccia con sopra le goccioline di “argento vivo” che scappavano da ogni parte e fu un’impresa portarle a casa (ricordo che i minerali hanno molto più valore collezionistico se sono su matrice, ma questo è liquido e mobile e i campioni alle mostre spesso sono dei falsi). Mettemmo il materiale raccolto su un pezzo di ondulina trovato fuori della miniera che io tenni in collo, attenta ad ogni curva e ad ogni frenata, per portare a casa il nostro tesoro (c’ero abituata: un’altra volta racconterò dello zolfo nativo…).
*Il fatto è riportato nella letteratura specifica dell’800
Attualmente la miniera, messa in sicurezza, è visitabile in parte con biglietto e guida.
Glossario:
Argento vivo
Nome con cui era conosciuto popolarmente il mercurio, dovuto al colore e alla sua mobilità (“avere l’argento vivo addosso”, modo di dire che deriva da questo comportamento)
Cinabro
Solfuro di mercurio, da cui l’elemento si estrae per “arrostimento”.
Matrice
Roccia o altro minerale su cui si impianta un certo minerale. Un campione “su matrice” ha, generalmente, più valore di un cristallo “sciolto”.
Mercurio
Elemento metallico a simbolo Hg (da hydrargirium), unico metallo liquido allo stato naturale, di color argento, ad alta densità (13,6)