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L’esplorazione floristica del Sudafrica 6

 

Fotografia di Johann Franz Drège in tarda età

L’esplorazione floristica del Sudafrica

 

 

6. Johann Franz Drège, il padre della fitogeografia sudafricana

 

Silvia Fogliato

 

Con la caduta di Napoleone e il ritorno della pace, si risvegliò anche l’interesse per la ricca flora sudafricana. Tra i primi a muoversi Joseph Banks, il direttore ufficioso dei Kew Gardens, che già nel 1814 decise di inviarvi il “raccoglitore del re per i Kew Gardens” James Bowie (ca. 1789–1869), mentre il suo compagno Allan Cunningham avrebbe raggiunto l’Australia. I due si imbarcarono insieme alla volta di Rio de Janeiro, con l’ordine di proseguire quasi subito per Cape Town; tuttavia la flora brasiliana era a sua volta così ricca e promettente che loro sosta in Brasile si protrasse più del previsto. Bowie così arrivò in Sud Africa solo alla fine del 1816.

Riprendendo la routine già sperimentata da Thunberg e Masson, si organizzò in modo da dedicare alla preparazione e alla spedizione delle raccolte il periodo di stasi delle fioriture, ovvero i mesi estivi caldi e asciutti (ricordiamo che ci troviamo nell'emisfero sud, con stagioni invertite); all'inizio dell'autunno, partiva per una spedizione di raccolta nell’interno, rientrando all'inizio dell'estate successiva. Dal 1816 al 1820 se ne susseguirono quattro, tutte molto produttive. Eppure al suo rientro dall’ultima scoprì che era stato richiamato in Inghilterra e il suo incarico era stato soppresso; il motivo? erano morti sia Banks sia il suo protettore Giorgio III, e al nuovo sovrano non interessavano né la botanica né i giardini reali, a cui erano stati drasticamente tagliati i fondi. Solo nel 1827 Bowie poté ritornare in Sudafrica, dove cercò di costruirsi una carriera di cacciatore di piante indipendente. Nonostante la sua conoscenza della flora del Capo fosse ritenuta senza uguali, non incontrò il successo sperato, e dopo aver lavorato per qualche anno come consulente di ricchi proprietari di giardini, morì in estrema miseria. A ricordarlo la curiosa Bowiea volubilis (famiglia Asparagaceae), una bulbosa

Bowiea volubilis, la pianta che ricorda lo sfortunato James Bowie Diascia bergiana, una delle specie dedicate a Karl Heinrich Bergius   

rampicante con esili fusti volubili quasi privi di foglie.

 

 

Da aiuto farmacisti a cacciatori di piante

 

Ciò che non riuscì a lui, lo conseguì brillantemente il tedesco Johann Franz Drège (1794-1881). Ma per inquadrare meglio il personaggio e comprendere il contesto in cui operò dobbiamo fare un passo indietro. Nel 1802 l’alsaziano Dietrich Pallas aprì la prima farmacia di Cape Town; il suo collaboratore e più tardi socio Pieter Heinrich Poleman era molto interessato alle piante e accompagnò regolarmente in escursioni botaniche nei dintorni della città il medico e naturalista Hinrich Lichtenstein che esplorò varie aree della colonia tra il 1803 e il 1806. Questa amicizia ebbe importanti conseguenze: al suo ritorno in Germania, Lichtenstein divenne professore di zoologia e direttore del Museo zoologico di Berlino e per arricchire le collezioni decise di inviare in Sudafrica giovani naturalisti nelle vesti di assistenti della ditta Pallas & Poleman.

Il primo fu Karl Heinrich Bergius (1790-1818), che arrivò a Cape Town nel 1815. Andò ad abitare con la famiglia Pallas, ma presto nacquero incomprensioni: tendeva a trascurare i suoi doveri di aiuto farmacista per dedicarsi alle raccolte naturalistiche e l’odore delle sue collezioni ammorbava casa Pallas. Nel 1817 il contratto fu rescisso; già ammalato di tubercolosi, pochi mesi dopo Bergius morì in povertà. È commemorato da specie sudafricane come Diascia bergiana e Ophioglossum bergianum.

A sostituirlo era già arrivato dalla Germania, con un contratto di quattro anni, un altro dei pupilli di Lichtenstein, Georg Ludwig Engelhard Krebs (1792-1844), il quale riuscì a conciliare con maggiore successo il lavoro in farmacia con le raccolte naturalistiche. Allo scadere del contratto, continuò a raccogliere esemplari per il museo di Berlino con il titolo ufficiale di “Naturalista del Capo del re di Prussia”, quindi ottenne la cittadinanza e la licenza di esercitare la medicina e si stabilì in una fattoria nei pressi del Baviaans River, battezzata Lichtenstein in onore del suo protettore. Le sue raccolte zoologiche sono vastissime, anche se, mancando di una formazione scientifica, lasciò ad altri lo studio dei suoi esemplari, di cui spesso indicava la provenienza in modo piuttosto vago. Sebbene meno imponenti, sono interessanti anche le raccolte botaniche, per lo più provenienti da zone poco battute come il Baavians River, Tarka e l’Orange River. Anche Krebs è commemorato dall’epiteto di animali e piante, come Gazania krebsiana, e dal genere monotipico Glekia (Scrophulariaceae), il cui nome è formato dalle sue iniziali, rappresentato da un’unica specie, la rupicola Glekia krebsiana.

Scaduto il contratto di Krebs, nel settembre arrivò a sostituirlo il farmacista tedesco Carl Friedrick Drège (1791-1867), discendente da una famiglia ugonotta di origini francesi; infatti si firmava anche Charles Frederick. Anch’egli nel tempo libero raccoglieva piante e insetti, e nel 1826, quando il suo contratto con Pallas & Poleman terminò, decise di aprire un commercio in proprio e fece venire dalla Germania i fratelli minori Eduard, orologiaio, e Johann Franz (detto anche Jean François), un giardiniere professionista che aveva lavorato presso gli orti botanici di Monaco di Baviera, Riga, Berlino e San Pietroburgo.

 

 

Due fratelli intrepidi esploratori e raccoglitori

 

Quando arrivò in Sudafrica, grazie a queste esperienze Franz aveva già buoni contatti con committenti europei che intendeva mettere a frutto per diventare un cacciatore di piante professionista. Lo seguiremo nelle sue avventure che ne fanno il più prolifico raccoglitore botanico della storia sudafricana. Per familiarizzarsi con la natura sudafricana, egli iniziò immediatamente a raccogliere nei dintorni di Cape Town, ma già nell’agosto 1826 ne partiva per la sua prima spedizione, che si protrasse per otto mesi, attraverso il Grande Karoo, i monti Nuweveld, Rhenosterkop, Winterveld, Koup e Camdeboo; infine raggiunse Paarl dove Carl Friedrick aveva aperto una propria farmacia.

Per due anni i fratelli Drège vissero in questa cittadina, che divenne la base per le escursioni di Franz nella Provincia del Capo occidentale. Nel 1829 Carl vendette la farmacia e decise di diventare a sua volta un raccoglitore professionista: lui e Franz avrebbero viaggiato insieme, ma si sarebbero divisi i compiti: a lui sarebbero toccati gli animali, al fratello le piante. La prima spedizione congiunta iniziò nel maggio 1829 e si protrasse fino al febbraio dell’anno successivo. Penetrando nuovamente nel Grande Karoo, i fratelli si mossero lungo i monti Swartenberg, la valle superiore del Sunday River, spingendosi a nord fino all’attuale Middelburg, per poi scendere lungo la valle del Fish River fino ad Albany. A Uitenhage furono ospiti di un altro farmacista tedesco, Joachim Brehm, che vi aveva creato un bel giardino dove coltivava piante sia sudafricane sia esotiche. Qui incontrarono anche un altro dei collaboratori (o delle vittime) di Pallas & Poleman, il danese Christian Friedrich Ecklon (1795-1868); compagno di lavoro e di escursioni naturalistiche di Drège senior, come lui aveva cercato di rendersi indipendente come raccoglitore naturalista. Insieme i tre fecero diverse escursioni, spingendosi fino allo Swartkops River. Quindi i Drège tornarono a Paarl via Langkloof e Swellendam.

Nel giugno 1830, ottenuto dal Commissario civile di Worcester il permesso di raggiungere le frontiere settentrionali della colonia, partirono per la seconda spedizione congiunta che li portò a nord fino alla confluenza tra l’Orange River e il Fish River, di cui poi seguirono il corso fino alla foce, tornando a Paarl con un’ampia collezione nel gennaio 1831. In vista di una terza spedizione, Carl rinnovò le scorte di medicinali (una merce apprezzata che poteva all’occorrenza essere barattata con esemplari di animali e piante), mentre Franz si recò a cavallo a Wupperthal e nei monti Cederberg.

A luglio erano di nuovo in cammino per quella che sarebbe stata la loro ultima e più impegnativa spedizione congiunta; questa volta si diressero a est. Durante il viaggio, furono informati che il medico e zoologo scozzese Andrew Smith (1797-1872), primo Sovrintendente del Museo di storia naturale sudafricano, stava organizzando una spedizione nel Natal, all’epoca ancora una repubblica boera indipendente. Decisero di unirsi a lui e lo raggiunsero a Port Elizabeth. Smith, la cui missione in realtà era di natura più politica e diplomatica che scientifica, li accolse volentieri nel suo gruppo cui garantivano una copertura scientifica; quindi proseguirono con lui fino a Port Natal, l’attuale Durban, dove giunsero nel marzo 1832. Mentre Smith continuava il suo viaggio per incontrare il re degli zulu Dingane, i Drège si trattennero per circa un mese nel Natal che erano i primi ad esplorare. Tornarono quindi a Port Elizabeth e tra luglio e ottobre fecero diverse escursioni nella Provincia orientale del Capo, muovendo dalla missione di Enon.

La stazione missionaria di Shiloh negli anni in cui fu visitata dai fratelli Drège  

Lasciata Enon nell’ottobre 1832, si spinsero a nord toccando Grahamstown, Fort Beaufort, Katberg Pass e la stazione missionaria di Shiloh. Qui incontrarono un altro dei sempre più numerosi naturalisti che in quegli anni esploravano il Sudafrica, Karl Ludwig Philipp Zeyher (1799-1858). Proseguirono ancora in direzione nord, attraversando lo Stormberg, quindi verso est seguendo una strada più o meno parallela al corso dell’Orange River. Nel gennaio 1833 attraversarono il Kraal River, si diressero alla fattoria Rietvallei ai piedi dei monti Wittemberg, e toccarono l’estremo punto settentrionale dei loro viaggi a Strekspruit, presso il confine con il Lesotho. Ritornarono quindi a Rietvallei, soffermandosi in quest’area, ricca di grandi mammiferi, fino all’inizio di febbraio. Proseguirono quindi verso sud, tornando a Enon a marzo. Si trattennero qualche tempo ad esplorare il Zuurberg, quindi iniziarono il viaggio di ritorno attraverso il Gamtoos River, Langkloof, Swellendam, Genadendal. Erano a Paarl il 14 maggio 1833, dopo quasi due anni di assenza.

Per Carl era ora di partire per l’Europa, per piazzare di persona le straordinarie collezioni raccolte in quell’epico viaggio; a bordo del Porcupine, egli lasciò Cape Town il 7 luglio 1833, mentre Franz si tratteneva in Sudafrica. Tra il novembre 1833 e il marzo 1834, fece un ultimo viaggio fino a Clanwilliam e i monti di Vanrhynsdorp, quindi anche lui tornò in Europa. Nei suoi otto anni in Sudafrica aveva raccolt0 circa 200.000 esemplari di 8.000 specie diverse, non poche delle quali sconosciute alla scienza. Importanti anche le sue raccolte di funghi e licheni. Il valore delle sue collezioni, preparate in modo eccellente, è accresciuto dalle meticolosissime note di campo, in cui annotò scrupolosamente il luogo di raccolta, l’altitudine sul livello del mare, le caratteristiche ecologiche del territorio.

 

Fitogeografia  

Anche se purtroppo una parte di queste raccolte andò distrutta durante l’incendio di Amburgo del 1842, i principali erbari europei avevano potuto assicurarsi molti esemplati. Drège spedì parte della collezione all’amico di vecchia data Ernst H.F. Meyer, all’epoca professore di botanica a Königsberg, che la pubblicò nei due volumi di Commentariorum de plantis Africae Australoris (Lipsia, 1835 e 1837). L’attenzione alle condizioni di vita e alla distribuzione delle piante fanno di Franz Drège il padre della fitogeografia sudafricana, che ispira anche il titolo del suo unico scritto, Zwei Pflanzengeographische Documente (Lipsia 1843), in cui sono elencate in ordine alfabetico le specie da lui raccolte con riferimenti incrociati alle località di raccolta; nell’introduzione, scritta da Meyer, per la prima volta viene tentata una classificazione delle specie del Capo in regioni fitogeografiche, mostrate in una mappa disegnata dallo stesso Drège.

Franz Drège si stabilì inizialmente ad Amburgo, dove aprì un vivaio di successo. Nel 1837, ritornò ad Altona, la sua città natale, dove si sposò e visse agiatamente fino alla morte, nel 1881. Suo fratello Carl invece tornò in Sudafrica nell’ottobre 1835 e visitò il Namaqualand. Nel 1840 rientrò in Germania, si stabilì a Eppendorf e riuscì a piazzare le sue collezioni zoologiche a numerose istituzioni in tutta Europa. Nel settembre 1844 tornò al Capo per la terza volta, assumendo anche la cittadinanza. Nel 1853 a Paarl nacque suo figlio Isaac Louis (1853-1921), farmacista a Port Elizabeth, a sua volta raccoglitore di piante e dedicatario del genere Neodregea (oggi sinonimo di Wurmbea).

Sono invece più di cento le specie sudafricane che ricordano lo zio Franz nell’eponimo: tra le più note Alsophila dregei, Begonia dregei, Hoodia dregei, Indigofera dregeana, Asplenium dregeanum. L’amico Meyer gli dedicò il genere Dregea, famiglia Apocynaceae, che comprende sette specie di liane volubili native dell’Africa meridionale e dell’Asia. Nel 1966 si aggiunse la dedica del genere Dregeochloa che comprende due specie di graminacee endemiche delle Province del Capo e della Namibia. Non più accettato il genere Ifdregea, sinonimo di Notobubon.

 

 

Bibliografia e sitografia

 

Bergius, Mr Karl Heinrich, S2A3 Biographical Database of Southern African Science, https://www.s2a3.org.za/bio/Biograph_final.php?serial=222

Bowie, James, S2A3 Biographical Database of Southern African Science, https://www.s2a3.org.za/bio/Biograph_final.php?serial=319

Bowie, James (1789-1869), JStor Global Plants,  https://plants.jstor.org/stable/10.5555/al.ap.person.bm000027026

Carl Friedrich Drege, Paarl s famous apothecary and explorer,  https://oudewoning.wordpress.com/2015/05/17/carl-friedrich-drege-paarls-famous-apothecary-and-explorer/

S.A. Craven, Pieter Heinrich Polemann (1779-1839): a prominent Cape Town pharmacist, «Quarterly Bulletin of the South African Library», 1987/8, Vol. 42, pp. 154-164

Drège, Mr Carl Friedrich, S2A3 Biographical Database of Southern African Science, https://www.s2a3.org.za/bio/Biograph_final.php?serial=770

Drège, Mr Johann Frantz, S2A3 Biographical Database of Southern African Science, https://www.s2a3.org.za/bio/Biograph_final.php?serial=772

J. F. Drège, Zwei pflanzengeographische Documente, s.n., s.l., 1843

H. F. Glen, G. Germishuizen, Botanical exploration of southern Africa, 2. ed., «Strelitzia» n. 26, Pretoria 2010

Krebs, Mr Georg Ludwig Engelhard, S2A3 Biographical Database of Southern African Science, https://www.s2a3.org.za/bio/Biograph_final.php?serial=1576

J. E. Victor, G. F. Smith, A. E. Van Wyk, History and drivers of plant taxonomy in South Africa, «Phytotaxa», 269 (3), pp. 193–208