Piero Angela
Ho fatto la mia parte, cercate anche voi di fare lo stesso
Il loro primo incontro nel 1979
"Maestro e poi anche amico" intervista integrale a Piero Bianucci di Davide Lessi
Il programma più famoso di Piero Angela coinvolse anche un altro divulgatore scientifico torinese.
Nessuno può mettere in dubbio che Piero Angela ha dato veramente il massimo per la divulgazione scientifica in Italia per oltre 50 anni, divenendo sin dalle sue prime apparizioni in TV molto apprezzato e seguito dagli spettatori per come tratta argomenti scientifici molto seri e complessi utilizzando esperimenti, filmati e disegni animati di famosi fumettisti, nei quali il senso dell’umorismo è un condimento essenziale.
Le sue trasmissioni di maggior successo sono state “Quark” e “Superquark”, titoli che indicano l’intenzione di affrontare i temi più complessi della scienza, anche di Fisica in alternativa ai consueti programmi di intrattenimento leggero. Piero Angela si limitava ad introdurre l’argomento in modo chiaro e sintetico, per lasciarne la trattazione ad una personalità scientifica di grande rilievo che riusciva a comunicare utilizzando dimostrazioni scientifiche spiegate con la massima semplicità. Indimenticabili Danilo Mainardi, etologo che affascinava anche con i sui disegni, e Paco Lanciano, fisico che riusciva ad affrontare molti temi ostici con l’aiuto di modelli rigorosi e convincenti. Del resto Angela aveva un una visione della scuola e dell’insegnamento che poneva al primo posto lo studente, che non doveva annoiarsi ma vivere l’apprendimento di nuovi concetti e teorie come un momento di grande piacere, ben descritto nel suo “Viaggio dentro la mente”. Angela era il primo a non usare parole che ritenesse difficili e incomprensibili per i suoi ascoltatori. È una forma di rispetto e ovvietà pedagogica trascurata dai più.
I suoi studi universitari non si conclusero con una laurea perché, dichiarò in una intervista, i suoi insegnanti “Insegnavano male, in modo noioso, pedante”.“Credo che la mia vocazione a fare divulgazione sia nata proprio da quel disagio che provavo a lezione”, spiegò Piero Angela. Nel corso della sua carriera, però, ne prese una dozzina di lauree ad honorem. All’inizio si dedicò alla musica a tempo pieno, poi continuò a suonare il pianoforte per il proprio piacere personale. Poco tempo fa pubblicò un disco con Gigi Marsico , 95 anni, chitarrista jazz, 70 anni di musica insieme e anche lui con un passato nella radio Rai.
David Attenborough certamente ha avuto influenza su Piero Angela per l’impianto generale della divulgazione anglosassone che aveva solide tradizioni. Angela introdusse tutto questo nei suoi documentari naturalistici, ma si occupò anche di finanza. Già dal ’84 cominciò ad occuparsi di clima in serate alla RAI. Non tardò ad utilizzare le più moderne tecnologie digitali per realizzare film di notevole successo, come il viaggio nel corpo umano, i dinosauri e il pianeta al loro tempo, senza trascurare l’astronomia. Tutta la sua enorme produzione è stata improntata alla convinzione che per tutti è necessario comprendere cosa sta intorno a noi, per avere una percezione piena e confortante della propria vita e della vita in generale. Il figlio Alberto lo ha seguito con rispetto e una solida formazione ad ampio raggio, ottenendo da solo o insieme al padre elevati risultati di gradimento. Questa continuità attenua un poco il dolore per la perdita di Piero Angela.
Oltre alla sua produzione televisiva e di scrittore, Piero Angela fondò 25 anni fa, insieme a un nutrito gruppo di giovani scienziati e personalità di rilievo, il CICAP - Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze. La dichiarazione comune di intenti che accompagnò quell’evento è tutt’ora valida:
«Giornali, settimanali, radio e televisioni dedicano ampio spazio a presunti fenomeni paranormali, a guaritori, ad astrologi, trattando tutto ciò in modo acritico, senza alcun criterio di controllo; anzi cercando, il più delle volte, l’avvenimento sensazionale, che permetta di alzare l'indice di vendita o di ascolto. Per questo portiamo avanti un'opera di informazione e di educazione rispetto a questi temi, per favorire la diffusione di una cultura e di una mentalità aperta e critica, e del metodo scientifico basato sull’evidenza nell'analisi e nella soluzione dei problemi».
Lo spirito critico, l’educazione scientifica e l’analisi dei presunti fenomeni paranormali è fondata sul motto: “Bisogna sempre avere la mente aperta, ma non così aperta da lasciare che il cervello caschi per terra”.
Piero Angela ha ricevuto riconoscimenti da molte università e dallo Stato italiano.
La sua figura di persona e di professionista è veramente più unica che rara per competenza e umiltà nel rapportarsi agli altri. Una persona della quale non si è sentito parlare che con rispetto, ammirazione e riconoscenza, e che si ispirava a suo padre che “gli aveva insegnato i valori dell’onestà, il senso del dovere, il coraggio di fare le cose che si vogliono fare”.
I suoi principi di divulgatore:
“Penso che la serietà debba essere nei contenuti non nella forma.”
«Quando un lettore o un telespettatore non capisce, la colpa non è sua: ma di chi non ha saputo comunicare.”
È fondamentale comprendere nel modo giusto le cose, interpretandole adeguatamente per trasferirle in un diverso linguaggio ed essere non solo chiari ma anche non-noiosi, mantenendo integro il messaggio senza paura di esser divertenti: l'umorismo è uno dei compagni di strada dell'intelligenza
“Si può dire che è più difficile. essere facili. Tutti, infatti, sono capaci di parlare o di scrivere in modo oscuro e noioso. Inoltre la chiarezza, deve accompagnarsi con la fatica: della concisione.”
Completa le sue finalità con la convinzione che la partecipazione, nel senso di allargamento dello sviluppo democratico deve essere sostenuta dalla divulgazione come condizione essenziale della conoscenza. “Non può esistere una democrazia di ignoranti poiché la democrazia ha come obiettivo l’aumento della conoscenza dei tutta la popolazione perché i cittadini siano responsabili e consapevoli per migliorare le condizioni di conoscenza.”