# K.Moual,La notte dell’odio # L.Giugni,Perché il web non è un pianeta per donne # P.Crepet,Il sabato fascista e i giovani deviati # E.Bianchi,L’importanza di ascoltare # M.Ricci Sargentini,Donne laureate, per l’Ungheria sono troppe «Così pochi figli» # P.Caraveo,Quei catastrofici effetti collaterali # G.Boccaletti,Mettere un argine alla siccità e alle inondazioni # R.Battiston,Se clima e ambiente sono in ostaggio # A.Gavosto,Se studiare di più è un vantaggio # G.Oliva,Campagna per la scuola # G.Canova,Scuola, non è (solo) questione di soldi # S.Iovino,Il nostro pianeta delle scimmie # C.Lalli,Dottore, per favore mi parli # E.B.C.Tucci,Con i 4,9 miliardi in dote dal Pnrr la scuola riparte con più digitale # A.Shiri,I miei 17 anni della nuova vita # E.Ferro,“Sole, legno e geotermia Con la casa sostenibile ho azzerato le bollette” # G.Mussardo,Il musicista con il pallino dell’astronomia # E.Fornero,A.Lo Prete,Alfabetizzarsi alla finanza # A.Gavosto,Lo stipendio dell’insegnante # B.Gallavotti,"Mi assunse perché suonavo il piano e m'insegnò il metodo del panettone" # M.Crippa,Ode agli esperti e alle loro opere # C.Augias,Un gigante della televisione A 93 anni pensava al futuro # L.Ravera,Triste storia di un disastro annunciato # E.Dusi,Parla il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi # E.Dusi,La cornea artificiale che deriva dai maiali ridona la vista ai ciechi # A.Viola,West Nile il nuovo virus tra noi # B.Craveri,Napoli e il segreto del suo matematico # G.A.Stella,Ma sul clima non possiamo più distrarci # R.Burioni,La scienza che salva la vita # A.Rosina,Perché i giovani rischiano di perdere fiducia nella nostra democrazia #
"La Repubblica" - 29 agosto 2022
La notte dell’odio
di Karima Moual
La testimonianza
Sono passati pochi minuti da quando i bambini si sono addormentati. Sono sola. La luce del telefono sul comodino segnala una notifica su messenger. Apro e mentre guardo il volto e il nome di chi mi sta scrivendo, sento improvvisamente freddo: “La Meloni ti squarterà. Sei troppo stupida per vivere”.
Chi mi scrive è di un uomo che ha superato la quarantina. Antonio ha gli occhi color ghiaccio, fisico molto sportivo. Aspetto curato, e una passione per la bici. È un ciclista professionista. Che problemi ha per scrivere questo messaggio?, gli rispondo. “Tu avrai problemi presto.
"La Repubblica" - 29 agosto 2022
Perché il web non è un pianeta per donne
di Lilia Giugni
“La rete non ci salverà” è il saggio scritto dalla ricercatrice napoletana a Cambridge, fondatrice di un think tank che si occupa di questioni di genere. Ecco un’anticipazione
Quando parliamo di processi partecipati, di democratizzare le scelte riguardanti la tecnologia, e più di tutto di mettere le donne al centro di questa partecipazione e di questa democratizzazione, ci scontriamo con due barriere grandi quanto una casa.
La prima si chiama molestia sul lavoro e nello spazio pubblico, e continua a essere un formidabile strumento di controllo delle donne e delle loro rivendicazioni. Suppongo non abbiate dimenticato le vicende, così diverse eppure così simili, delle varie lavoratrici del tech prese di mira mentre tentavano di svolgere il proprio compito, o magari di rimediare ai lati più oscuri della rivoluzione digitale. E che concordiate con me che mai come in questo caso il serpente la coda se la morde proprio bene. Violenze e discriminazioni minano il diritto delle donne ad avere una voce nei dibattiti e nelle attività concernenti la tecnologia.
“La Stampa” - 29 agosto 2022
Il sabato fascista e i giovani deviati
di Paolo Crepet
Assisto sbigottito alle ultime invenzioni di partiti in convulsione tra ricerca di consenso e turbamento per il futuro. Eppure ogni volta che lambiscono la "questione giovanile" emergono proposte sorprendenti che svelano un intreccio di insipienza e fastidio.
Si comincia con il pretesto energetico proponendo di chiudere le scuole un giorno alla settimana, accorciare l'ora di lezione, accrescere il ricorso alla Dad (che ha massacrato gli adolescenti: basterebbe leggere il recente saggio di Anya Kamenetz, "L'anno rubato"). C'è chi pensa di reintrodurre il servizio militare per "tonificare" una generazione invece di riflettere sull'utilità di un periodo "servizio civile" per ragazzi e ragazze che li aiuterebbe a capire la fecondità delle relazioni con persone in difficoltà, ad adoperarsi per curare l'ambiente, a comprendere non solo i diritti di una comunità ma anche i suoi doveri.
"La Repubblica" - 29 agosto 2022
L’importanza di ascoltare
di Enzo Bianchi
Con ragione il filosofo Pier Aldo Rovatti asserisce che l’individualismo oggi dominante nella società può essere misurato dalla mancanza di ascolto.
Perché quando non ci si cura più dell’ascolto si obbedisce all’istinto che spinge a parlare in ogni situazione per affermare che si esiste, che si è presenti, per farsi sentire:loquor ergo sum, parlo quindi sono!
Questo accade ormai non solo in casa, in famiglia, dove sempre di più si registra la morte dell’ascolto, ma anche nello spazio pubblico, in mezzo agli altri. Ormai si è imposto in modo generalizzato uno stato d’animo di angoscia di fronte al silenzio e di fatica di fronte alle parole dell’altro. E così, da quando ci alziamo fino a quando ci ritiriamo nella solitudine per dormire, ci sentiamo spinti a parlare, a farci sentire. Confessiamolo: quando l’altro ci parla pensiamo più a rispondergli che ad ascoltarlo, quasi impazienti di riprendere la parola per essere ascoltati. E spesso, chi ci sta di fronte si comporta allo stesso modo rendendo impossibile comunicare e dialogare.
“Corriere della Sera” - 28 agosto 2022
Donne laureate, per l’Ungheria sono troppe «Così pochi figli»
Di Monica Ricci Sargentini
Rapporto choc del Parlamento: è polemica
«Alle donne piace troppo studiare e questo metterebbe a repentaglio non solo la crescita demografica del Paese ma anche l’economia». Questo il senso di un rapporto dall’ufficio dei revisori economici del Parlamento ungherese, considerato molto vicino al premier Viktor Orbán. Il report sottolinea anche che, proprio a causa del numero di donne laureate, gli uomini sarebbero discriminati nel Paese. Il deputato dell’opposizione Endre Tóth ha scritto su Facebook che parlare di attitudini maschili e femminili «è una totale assurdità scientifica».
"Il Sole 24 Ore" - 28 agosto 2022
Quei catastrofici effetti collaterali
di Patrizia Caraveo
Climate change/1. Molti tentativi per salvare il pianeta si sono rivelati deleteri perché purtroppo ogni nostro intervento sull’ambiente può avere ripercussioni impreviste e non positive
Viviamo in un mondo complicato, dove un risultato decisamente positivo può avere anche ripercussioni negative. La qualità dell’aria che respiriamo, per esempio, è decisamente migliorata rispetto a qualche decennio fa. I dati raccolti dai satelliti della NASA Terra e Aqua mostrano chiaramente che il contenuto di aerosol (cioè del particolato sospeso) è diminuito in modo significativo tra il 2000 ed il 2019. Questo significa che le azioni intraprese dai governi per limitare il rilascio delle polveri prodotte quando si bruciano i combustibili fossili hanno avuto successo. Solo sull’India, che dipende moltissimo dal carbone, la nebbia del particolato è peggiorata.
"Il Sole 24 Ore" - 28 agosto 2022
Mettere un argine alla siccità e alle inondazioni
di Giulio Boccaletti
Climate change
Questi mesi di siccità ci rivelano un fatto che, forse, abbiamo dimenticato: l’acqua importa, anche per la società di oggi, la più tecnologica della storia. La sua distribuzione sul territorio è un fattore determinante per la condizione umana. Il Po in secca, il Mare Adriatico che si riprende il suo delta, gli agricoltori in difficoltà ci ricordano quanto la nostra vita economica e la nostra identità siano legate a questa sostanza.
Il nostro rapporto con l’acqua è un lascito di oltre diecimila anni fa, quando alcune comunità del Levante diventarono sedentarie.
“Corriere della Sera” - 28 agosto 2022
Se clima e ambiente sono in ostaggio
di Roberto Battiston
Si moltiplicano i segnali d’allarme per lo stato della centrale ucraina di Zaporizhzhia, il più grande impianto nucleare in Europa, posto sul fronte della guerra tra Ucraina e Russia, occupato dai russi ma mantenuto in funzione da circa diecimila ucraini in ostaggio. Il danneggiamento al sistema di raffreddamento dei reattori potrebbe portare a disastri ambientali come quelli di Chernobyl e Fukushima. È la prima volta che una centrale nucleare diventa uno strumento bellico: nessuno ci aveva pensato, ma è successo. Un discorso analogo si può fare per la crisi del gas russo, anch’esso figlio della guerra in corso.
“La Stampa” - 27 agosto 2022
Se studiare di più è un vantaggio
di Andrea Gavosto
Il commento
Al meeting di Rimini Enrico Letta ha proposto di estendere l'obbligo scolastico a 18 anni, includendovi anche i tre anni di scuola materna: l'idea però non è stata accolta con favore, a cominciare dalla stessa platea di Comunione e Liberazione. La proposta ha implicazioni per l'organizzazione della scuola italiana, perciò può essere utile chiarire i termini della questione.
Uno dei pochi risultati su cui tutti gli studiosi concordano è che studiare di più è un vantaggio.
Lo è per gli individui che migliorano le proprie prospettive lavorative e retributive: il rendimento dell'istruzione è anzi ben superiore a quello degli investimenti finanziari e immobiliari. Questo è un punto da ribadire con forza: salvo pochissime eccezioni, chi oggi non studia si condanna a una vita meno gratificante, con stipendi sulla soglia di sussistenza.
“La Stampa” - 27 agosto 2022
Campagna per la scuola
di Gianni Oliva
Il dibattito
Tra schizzi di fango e promesse improvvisate, la campagna elettorale va avanti: probabilmente è la peggiore di sempre (almeno sino alla prossima) per la pochezza di idee e la confusione delle strategie. Tuttavia è inutile indignarsi se un tweet di Medvedev ottiene più attenzioni delle bollette energetiche: «Ogni popolo ha il governo che si merita», diceva due secoli fa Joseph De Maistre. In tempi molto più recenti, Eugenio Scalfari ha aggiornato l'aforisma così: «Ogni popolo ha la classe dirigente che si merita, perché siamo noi che la votiamo».
“Corriere della Sera” - 26 agosto 2022
Scuola, non è (solo) questione di soldi
di Gianni Canova
La notizia buona è che la scuola e la formazione delle giovani generazioni sono temi presenti nei programmi di quasi tutti gli schieramenti impegnati nella campagna elettorale. La notizia cattiva è che le proposte di quasi tutti i partiti, con pochi distinguo, continuano a privilegiare gli interessi di chi a scuola ci lavora invece che quelli di chi a scuola ci studia e ci va per ricevere una formazione adeguata alla complessità del nostro tempo. Tutti dicono che bisogna stabilizzare gli insegnanti precari. Bene (anche se bisognerebbe discutere su come selezionarli…). Dicono che gli insegnanti vanno pagati meglio. Sacrosanto.
"La Repubblica" - 25 agosto 2022
Il nostro pianeta delle scimmie
di Serenella Iovino
Non lo dimostrano solo il dna, o gli studi sul campo di Dian Fossey e Jane Goodall: un racconto di Franz Kafka intitolato “Una relazione” ci ricorda che i primati non sono antenati, ma fratelli. E capirlo aiuta a conoscerci
Nel 1917 Franz Kafka pubblica un racconto intitolato Una relazione per un’accademia. Il conferenziere invitato a parlare è un signore che si presenta come Pietro il Rosso. Brillante e ben vestito, si distingue dagli illustri colleghi per un unico dettaglio: è una scimmia.
Anzi lo era: e l’argomento della relazione è proprio la sua «trascorsa vita di scimmia», che lui ha deciso di barattare con una più confortevole vita umana dopo essere stato catturato in Africa. Gli è bastato, dice, imparare poche cose: sputare, fumare la pipa e bere acquavite. Con la prima ubriacatura ha iniziato a parlare (ha detto «Olà»). Nel giro di cinque anni è risalito fino alla condizione umana, e ha addirittura acquistato «il grado di cultura media di un europeo ». Di anni ne sono già passati una sessantina da che l’evoluzionismo darwiniano è in giro, quando Kafka scrive: lunghi decenni di dibattiti, censure, fraintendimenti.
“Corriere della Sera” - 24 agosto 2022
Dottore, per favore mi parli
di Chiara Lalli
Società Il volume di Giuseppe Remuzzi pubblicato da Laterza è una lezione sul metodo della cura e della comunicazione Perché la medicina deve spiegare e spiegarsi, senza temere le proprie incertezze. Oggi più che mai
Il Covid ha costretto anche i più distratti a ricordarsi che, nonostante gli avanzamenti della medicina, ci ammaliamo e moriamo, che la nostra salute è fragile e profondamente connessa con quella degli altri e con il contesto (in due parole: crisi climatica).
Non dovremmo sprecare quest’occasione, ma imparare e fare meglio. Pochi hanno rimediato una bella figura durante questi mesi di pandemia ed è difficile non essere d’accordo con Giuseppe Remuzzi che scrive nel suo libro più recente, Quando i medici sbagliano. E come discuterne in pubblico (Laterza), come la fiducia nella libertà di parola si incrini guardando i «talk show della nostra televisione nei quali in questi due anni di pandemia si è sicuramente esagerato». È difficile non apprezzare una simile ammissione: «Ho sbagliato io a dire — quando arrivavano in ospedale ammalati molto meno gravi di prima — che la malattia fosse cambiata».
"Il Sole 24 Ore" - 22 agosto 2022
Con i 4,9 miliardi in dote dal Pnrr la scuola riparte con più digitale
di Eugenio Bruno Claudio Tucci
Gli interventi. La fetta più cospicua riguarda i 2,1 miliardi del piano «Scuola 4.0»: in arrivo 100mila classi innovative e laboratori per le professioni del futuro. Risorse anche per banda larga, ambienti Stem e cloud
Le scuole si preparano alla riapertura di settembre in una veste più digitale rispetto a quando hanno chiuso a giugno. Almeno sulla carta. Grazie ai 2,1 miliardi del Pnrr per aule e laboratori 4.0 che sono stati assegnati ai presidi ai primi di agosto e che portano a 4,9 miliardi la dote per l’innovazione degli istituti scolastici arrivata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Un tassello con cui il ministro Patrizio Bianchi e il governo uscente sperano di cominciare a invertire la rotta nei numeri poco lusinghieri delle statistiche internazionali sulla digitalizzazione dell’istruzione.
Con tutto ciò che ne consegue in termini di gap di conoscenze e competenze dei nostri giovani.
“L’Adige” - 22 agosto 2022
I miei 17 anni della nuova vita
di Alidad Shiri
Il tempo vola, sono già 17 anni da quando sono arrivato in Alto Adige, in quella giornata piovosa del 22 agosto, quando mi slegai dal semiasse di un tir a cui mi tenevo aggrappato da ore e ore. Ero un ragazzino, come un bambino che apre per la prima volta gli occhi quando esce alla luce del mondo. Finalmente ci vedevo e per alcuni secondi potevo osservare meravigliato la natura che mi circondava intorno a Bressanone, ma ho dovuto subito scappare come per un istinto di sopravvivenza, per non essere acciuffato magari dal camionista, se mi avesse notato.
"La Repubblica" - 22 agosto 2022
“Sole, legno e geotermia Con la casa sostenibile ho azzerato le bollette”
di Enrico Ferro
La famiglia Malavasi vive a Spinea, in provincia di Venezia
Nella casa di Giorgio ogni ospite porta un bene prezioso: i 37 gradi di calore corporeo che mantengono il tepore dell’ambiente.
In questo ecosistema di 160 metri quadrati tutte le pareti sono in legno di abete e le finestre non si aprono mai, perché tutto funziona in base ai principi dell’energia pulita. Giorgio Malavasi, 58 anni, lavora aGente Veneta , il settimanale diocesano della provincia di Venezia e ha deciso di rendere la sua casa e la sua famiglia un piccolo ingranaggio di un sogno molto più grande: un mondo pulito e sostenibile.
Da un anno vive nella sua nuova villetta a Spinea, hinterland veneziano. E un risultato l’ha già ottenuto: le bollette esorbitanti di luce e gas gli fanno un baffo. «Casa mia costa 50 centesimi al giorno» dice orgoglioso senza paura del futuro.
"Il Sole 24 Ore" - 21 agosto 2022
Il musicista con il pallino dell’astronomia
di Giuseppe Mussardo
William Herschel (1738-1822)
Il giorno, o meglio la notte, che cambiò la sua vita fu quella del 13 marzo del 1781 quando, esplorando la volta celeste con un telescopio di sua costruzione - cosa che faceva di solito ogni sera insieme alla sorella Caroline - si imbatté in «una stella strana, forse una cometa» nella costellazione dei Gemelli. Alto, ben vestito e con una folta parrucca impomatata, si sporgeva in piedi da uno scranno per appoggiare l’occhio all’oculare dello strumento. Si girò a guardare Caroline, poi ritornò a fissare esterrefatto quel disco misterioso dalla luce verde-azzurrognolo: la stessa scena si ripetette quattro, cinque volte, mentre nel frattempo una strana euforia si impadronì di lui, come se dall’azzurro lontanissimo dello spazio gli giungessero le note dolcissime di una nuova sinfonia.
"Il Sole 24 Ore" - 21 agosto 2022
Alfabetizzarsi alla finanza
di Elsa Fornero e Anna Lo Prete
Donne & economia. Le italiane hanno scarsa familiarità con i concetti finanziari di
base: conoscerli è fondamentale per la loro autonomia
Un fatto eclatante sul quale si riflette troppo poco è l’elevata frazione di italiani adulti - in maggioranza donne - che non è economicamente indipendente e finisce così per non essere pienamente libera in molte fondamentali dimensioni, individuali e sociali, della vita. Oltre alle donne, il problema riguarda oggi un numero crescente di giovani, di entrambi i generi: spessissimo privi di vera autonomia finanziaria, finiscono così per dipendere economicamente dalle decisioni di altri soggetti e istituzioni, pubbliche o private, dal loro paternalismo, dalla loro generosità; dal loro predominio. Ne derivano fragilità finanziaria e rischi di violenza psicologica e/o fisica.
"La Repubblica" - 15 agosto 2022
Lo stipendio dell’insegnante
di Andrea Gavosto
Scuola
La proposta del Pd di adeguare la retribuzione degli insegnanti a livelli europei e il lungo stallo fra governo e sindacati sul nuovo contratto di lavoro hanno riproposto il tema di quanto guadagna chi insegna in Italia. È una questione non più rinviabile: una retribuzione adeguata è, infatti, un incentivo necessario per migliorare la qualità della nostra scuola e per attrarre i migliori laureati in una professione così decisiva per il futuro dei giovani e del Paese. Tuttavia, per evitare derive populiste, che non mancano mai sotto elezioni, servono alcuni punti fermi.
“La Stampa” - 15 agosto 2022
"Mi assunse perché suonavo il piano e m'insegnò il metodo del panettone"
di Barbara Gallavotti
Nel 1999, quando Piero e Alberto Angela inventarono Ulisse, finì sulle loro scrivanie il curriculum di Barbara Gallavotti, biologa, scrittrice e divulgatrice scientifica torinese, allora poco più che trentenne (abbiamo imparato a conoscerla durante il lockdown, quando a Dimartedì, su La7, spiegava e raccontava la pandemia). Lei lo aveva spedito in Rai tempo prima, perché sognava di lavorare per Superquark - ci sarebbe arrivata lo stesso, ma dopo. La convocarono. Per prima cosa, Piero Angela le chiese se suonasse uno strumento. Risposta: «Sì, da bambina ho studiato il pianoforte. Ma lo suonavo male allora e lo suono male adesso». Presa. Nei vent'anni successivi, Gallavotti non ha mai smesso di lavorare con Angela, è stata al suo fianco in quasi tutti i suoi programmi e progetti, è stata una delle sue collaboratrici più assidue e care.
"Il Foglio Quotidiano" - 15 agosto 2022
Ode agli esperti e alle loro opere
di Maurizio Crippa
“Diffidiamo della tecnologia, ma è la scienza, e non la politica, che produce ricchezza”. L’intervista al Foglio Tech del 2018
Quello che segue è il testo dell’intervista di Maurizio Crippa a Piero Angela alla prima edizione del Foglio Tech Festival che si è svolta sabato 28 aprile 2018 presso la Scuola Grande della Misericordia, a Venezia.
Maurizio Crippa. Avere la pretesa di presentare Piero Angela, è un po’ come venire a Venezia e pretendere di essere i primi a dire quant’è bella Venezia. Saltiamo quindi i preliminari. Possiamo solo ringraziare Piero Angela per la sua curiosità, come metodo di lavoro, come metodo di vita. Piero Angela ha detto spesso che la politica nella storia, e soprattutto nella storia recente, non ha mai prodotto nulla di buono per l’umanità, mentre la scienza e la tecnologia hanno fatto il progresso.
"La Repubblica" - 15 agosto 2022
Un gigante della televisione A 93 anni pensava al futuro
di Corrado Augias
Questa estate rovente, agitata da presagi e crudele, si è portata via tre giganti della comunicazione: Angelo Guglielmi, Eugenio Scalfari in luglio, ora Piero Angela. Diversi l’uno dall’altro, con personalità, carattere, competenze anche lontane, tuttavia accomunati dal fine del loro lavoro: far circolare delle idee, raccontarle, renderle accessibili al maggior numero possibile. Piero Angela viene oggi ricordato per questo ma anche Scalfari e Guglielmi, ognuno a suo modo, hanno avuto uguale merito inventandosi, come hanno fatto, una rete televisiva e un quotidiano nuovi.
Ho conosciuto Angela quando era, con Andrea Barbato, uno dei conduttori del Telegiornale diretto da Fabiano Fabiani, uno dei migliori notiziari che la Rai abbia mai fatto. Un giorno che mangiavamo insieme alla mensa di viale Mazzini (ricordo che prese come dessert due albicocche gelate) mi disse perché l’informazione televisiva non lo soddisfaceva interamente. La televisione è un mezzo potentissimo, disse, può fare molto di più.
“La Stampa” - 14 agosto 2022
Triste storia di un disastro annunciato
di Lidia Ravera
la testimonianza
Una pioggia insistente, battente, esagerata. Gocce grosse, sonore, fredde. Ci si è ormai abituati, la si chiama «bomba», si smadonna, si ride: «Anche la pioggia non è più quella di una volta». Ma questa notte a Stromboli, nella casa appoggiata sugli scogli, non si è trattato del solito e sempre più frequente «evento raro», no, questa notte ho visto la morte vicina come mai nella mia lunga vita: dalla portafinestra davanti alla mia camera da letto è entrata una gigantesca lingua di fango e acqua, dotata di una forza oceanica. Ho pensato subito allo tsunami, non potevo immaginare che tanta violenza fosse un effetto collaterale del maltempo.
"La Repubblica" - 14 agosto 2022
Parla il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi
di Elena Dusi
“Ha reso semplice la scienza Il suo segreto? L’empatia”
«Piero Angela piaceva ai miei figli. E io ero contento che trovassero qualche buona influenza in quella scatola». Giorgio Parisi, 74 anni, premio Nobel per la fisica nel 2001, vicepresidente dell’Accademia dei Lincei e per una vita professore alla Sapienza di Roma, ricorda quegli anni Ottanta in cui il panorama della divulgazione della scienza era in pratica un deserto.
Non c’erano molte persone a raccontare il vostro lavoro.
«C’erano le riviste specializzate, riservate a un pubblico competente. Non esisteva la comunicazione scientifica di massa. Si riteneva che il pubblico fosse molto ridotto, ma il pubblico era ridotto proprio perché si scriveva in modo complicato. Piero Angela ha avuto l’intuizione che semplificando il linguaggio la scienza avrebbe iniziato a piacere a tutti. Ha funzionato. È bastato cambiare il modo di raccontarla».
"La Repubblica" - 12 agosto 2022
La cornea artificiale che deriva dai maiali ridona la vista ai ciechi
di Elena Dusi
Salute
In questo momento 12,7 milioni di persone attendono un trapianto di cornea nel mondo. Solo una su 70 però sarà soddisfatta. Per ovviare alla carenza si tentano varie strade, dalle cornee artificiali al trapianto di cellule staminali. In Svezia un gruppo di ricercatori dell’università di Linköping e dell’azienda LinkoCare Life Sciences ha costruito una cornea partendo dal collagene del maiale. Il collagene è una semplice proteina, può essere purificato, ripulito da tutte le cellule di origine animale e da eventuali virus, rafforzato con il laser per diventare più rigido ed elastico. Questa cornea è poi stata impiantata a 20 persone, 12 in Iran e 8 in India, paesi in cui la presenza di malattie agli occhi è molto alta, ma i trapianti rari (e le regole sulle sperimentazioni meno rigide).
“La Stampa” - 9 agosto 2022
West Nile il nuovo virus tra noi
di Antonella Viola
Mentre il numero di positivi per Covid-19 scende lentamente e in Italia iniziano le prime somministrazioni del vaccino per il vaiolo delle scimmie, preoccupa in tutto il Paese, ma particolarmente in Veneto, la diffusione di un altro patogeno: il virus del Nilo occidentale (West Nile virus, in inglese). Non si tratta di un'infezione nuova e, come suggerisce il nome, questo patogeno venne identificato per la prima volta, nel 1937, in una donna della regione del Nilo Occidentale dell'Uganda. Successivamente, nel 1953, il virus venne trovato in campioni prelevati da uccelli presenti nel delta del Nilo. Il virus, infatti, è presente in diverse specie di uccelli stanziali e migratori che fungono da serbatoio del patogeno e lo trasportano in giro per il mondo.
"La Repubblica" - 9 agosto 2022
Napoli e il segreto del suo matematico
di Benedetta Craveri
La vita di Renato Caccioppoli scritta da Lorenza Foschini
Chi era veramente Renato Caccioppoli, il geniale matematico partenopeo nato nel gennaio del 1904 e morto suicida l’8 maggio del 1959? Come ricostruire l’avventura esistenziale di un uomo eminentemente segreto, che non ha lasciato traccia scritta della vita privata e che, ancor prima di morire, era già entrato nell’immaginario collettivo di una città come Napoli dove il mito regna sovrano? Per rispondere a questi interrogativi, che l’accompagnano fin dalla prima giovinezza, Lorenza Foschini prova a tracciarne il ritratto seguendo tre piste parallele: la raccolta delle testimonianze scritte e orali di quanti lo conobbero direttamente o indirettamente; la ricostruzione degli usi e costumi della società e della cultura partenopea nel suo doppio registro borghese e popolare, solare ed infero, che costituirono per il matematico la sola realtà in cui potere vivere e lavorare; la terza pista, infine, è quella della memoria affettiva, di cui Foschini conosce la potenza rivelatrice.
“Corriere della Sera” - 8 agosto 2022
Ma sul clima non possiamo più distrarci
di Gian Antonio Stella
Bombe d’acqua, incendi e frane: ci buttiamo a destra? Il Po asfissiato dalla siccità è sotto del 32 per cento al record negativo storico: ci buttiamo a sinistra? Magari la soluzione fosse lì, facile facile, crocetta sulla scheda elettorale e oplà: risolto.
La realtà drammatica dell’Italia esposta a un clima sempre più estremo (almeno quanto quello politico) è che il percorso del risanamento del sistema idrogeologico, che oltre un secolo fa Giustino Fortunato definiva già «uno sfasciume», sarà lungo. E pieno di incognite e contraddizioni da affrontare senza schemini, frasi fatte, battute propagandistiche. Prendete gli alberi. «Fiumi di fango: senza più alberi i versanti non resistono all’acqua», titolava ieri mattina il Corriere del Trentino raccontando il disastro in Val di Fassa. «Mai visti da secoli tanti boschi», dice l’ultimo dossier di State of Europe’s Forests: 227 milioni di ettari, pari a oltre un terzo dell’intera superficie del continente.
"La Repubblica" - 9 agosto 2022
La scienza che salva la vita
di Roberto Burioni
Lotta al cancro
Aun certo punto della storia dell’Uomo accadono cose che non si sono mai viste. Una macchina sgraziata dotata di eliche bizzarre che riesce a staccarsi da terra e volare e diventa l’aereo, un bulbo di vetro contenente un filamento incandescente che comincia ad emettere luce, il progenitore della lampadina. Talvolta queste “cose mai viste” sono, come negli esempi citati, l’alba di una rivoluzione che si concretizza cambiandoci la vita, altre volte purtroppo sono solo novità illusorie, che si perdono in poco tempo.
"Il Sole 24 Ore" - 3 agosto 2022
Perché i giovani rischiano di perdere fiducia nella nostra democrazia
di Alessandro Rosina
Il 2020 è stato l’anno dell’emergenza causata dal Covid-19. Il 2021 l’anno della protratta convivenza con il virus. Il 2022 avrebbe dovuto essere quello della ripartenza. Ma ancora una volta ci troviamo con un anno molto diverso da come auspicavamo. Speravamo di poterlo in futuro ricordare come il punto di partenza di un’Italia capace di cogliere la discontinuità della pandemia come occasione per una nuova fase di sviluppo. Per riuscirci sono necessarie risorse inedite. A questa condizione ha risposto il Piano europeo Next Generation Eu.