# M.Gabanelli,S.Ravizza,Mancano i medici: perché e chi ha sbagliato # M.Recalcati,Merito al merito # P.Caraveo,Pianeta terra sotto osservazione grazie ai satelliti # G.Bignami,L’apocalisse degli insetti # L.Fraioli,“Questa crisi energetica non la capiamo” # P.Crepet,Saper ascoltare per evitare le tragedie # C.Altomonte,T.Sonno,Perché la distribuzione dei fondi del Pnrr per la scuola può migliorare # F.Amicucci,La sfida vera del nostro tempo è formare insegnanti che insegnino a imparare # F.Lorenzoni,La sinistra ricominci pensando alla scuola # M.Balzano,Dietro al merito c'è un'idea imprenditoriale dell'istruzione # P.Gorlani,Litio delle batterie recupero green con un microonde # C.Zunino,“Il merito? Non nelle classi sarebbe una gara che esclude gli ultimi” # A.Palomba,«Nomofobia», l’ansia che sta divorando i nostri adolescenti # M.Gabanelli,M.Sideri,La globalizzazione frena, ma indietro non si torna # L.Bignami,Osservare il campo magnetico per provare a prevedere i terremoti # G.Remuzzi,L’ultima sfida del re dei trapianti «Anch’io ho un cuore nuovo» # P.Angela,Scienza coscienza # G.Iannetti,Il pregiudizio del dolore # G.Chiellino,«Mentre altri organizzano la criminalità, noi organizziamo la speranza» # P.Angela,Piero Angela e la scienza politica # P.Angela,Il metodo scientifico è il setaccio che divide il vero dal falso # A.Meldolesi,Ricerca oltre i confini # E.Comelli,Idrogeno verde, lo stoccaggio trova nuove vie sostenibili # F.Cerati,Life science, gli effetti del Pnrr sull’assetto della ricerca # C.Tucci,Orientamento e piccole scuole: il nuovo governo deve correre # G.Bagni,Scoprire i punti di forza è il compito della scuola # A.Viola,Il talento non esiste # P.Fallai,Se il punto è per un disappunto per un appunto # P.Bricco,L’economista eretico vicino a Francesco «Il mercato? È una pseudo teologia falsa» # E.Boncinelli,Molto più di un manuale.Tutti i colori del cervello neurone per neurone # L.Segre,La lezione di Liliana # M.Maggiani,Abbiamo già accettato l'inaccettabile scenderò in piazza con le mie domande # P.Russo,La lotteria delle scorie in Italia 100 mila tonnellate in cerca di un sito sicuro # N.Ordine,Se il business è un pericolo per gli atenei # S.Massini,Se la neve fosse un ricordo # L.Fraioli,Parisi “Alla ricerca servono 10 miliardi e un ministero” # A.Quadrio Curzio,Riformare i dottorati per gettare ponti solidi tra scienza e impresa # M.Recalcati,Perché la scuola salva dalle bombe # A.Goldstein,Le banche nella crisi:così Bernanke approda a Stoccolma # E.Cattaneo,Il Nobel per la Medicina # A.Favole,Latour teorico della nuova ecologia # G.Zagrebelsky,L’art.9 della Carta:noi, la terra e i nostri figli # P.Legrenzi,Che piccolezza gli esseri umani! # M.Magatti,La centralità (perduta) del lavoro # E.Dusi,Nobel ai fisici dei quanti hanno portato nel futuro computer e crittografia # P.Bricco,Un colosso industriale che non sa come scrivere la lingua del futuro # G.Vallortigara,Il senso delle api per la caffeina # G.Monbiot,La soluzione è sotto di noi #
“Corriere della Sera” - 31 ottobre 2022
Mancano i medici: perché e chi ha sbagliato
di Milena Gabanelli e Simona Ravizza
In esclusiva i dati Agenassu pensionamenti e nuovi ingressi: Per il futuro i conti tornano sulla carta, non nella realtà i reparti a corto di specialisti. Stipendi europei a confronto.
La salute non è un tema burocratico: ognuno di noi quando ha un problema serio pretende, giustamente, di essere curato in fretta e al meglio. Perché ciò sia possibile devono essere innanzitutto accorciate le liste di attesa che continuano a tenere in ostaggio chiunque debba fare un esame o una visita e non può permettersi di pagare di tasca propria. È necessario, poi, che ci sia il medico giusto nel posto giusto e che abbia il tempo necessario da dedicarci. Tutto questo oggi non avviene per una ragione su tutte: negli ospedali italiani mancano medici. Ce l’ha dimostrato in modo drammatico la pandemia Covid, e lo tocchiamo con mano ogni volta che dobbiamo prenotare una prestazione medica.
"La Repubblica" - 31 ottobre 2022
Merito al merito
di Massimo Recalcati
Esaurite le reazioni a caldo sulla nuova denominazione del ministero dell’Istruzione voluta dal governo Meloni, ritengo opportuno tornare sul concetto di merito per provare a dare, mi si perdoni il gioco di parole, merito al merito. Nella maggior parte degli interventi pubblici orientati a sinistra sul tema, non può non colpire la cautela sospetta se non l’aperta demonizzazione di questa parola e del suo significato considerato alternativo all’inclusione se non decisamente classista. È la stessa allergia che la sinistra più ideologica mostra verso un’altra parola che si è rivelata decisiva per la vittoria politica della destra: sicurezza. Ogni volta che si usano le parole merito e sicurezza scatta una sorta di riflesso pavloviano di ripudio che sembra anticipare ogni possibile argomentazione.
"Il Sole 24 Ore" - 30 ottobre 2022
Pianeta terra sotto osservazione grazie ai satelliti
di Patrizia Caraveo
Spazio
Il settore spaziale sta vivendo un momento di grande crescita. La prepotente entrata in scena dei privati ha rivoluzionato il panorama che era sempre stato dominato dalla presenza, rassicurante ma forse anche ingombrante, delle agenzie spaziali.
Grazie alla maggiore concorrenza ed allo sviluppo della tecnica del recupero e riutilizzo di parti dei razzi vettori, i costi di lancio sono diminuiti e questo ha avuto effetti benefici sul mercato che annovera sempre maggiori investimenti. Sempre più imprenditori hanno capito che investire nello spazio ha grandi potenziali di rendimento e questo ha moltiplicato i servizi offerti che si estendono ben oltre l’ambiente spaziale vero e proprio.
"Il Sole 24 Ore" - 30 ottobre 2022
L’apocalisse degli insetti
di Giulia Bignami
Ecosistemi. Stanno scomparendo dal pianeta a un ritmo allarmante per una combinazione di fattori, dai pesticidi alle luci artificiali. Ma si può fare molto per invertire questa tendenza così pericolosa
Dopo otto ore di volontariato passate sotto un sole scozzese perfidamente caldo a tagliare erba e rastrellare prati per salvare i fiori delle api che verranno, mi sono chiesta se tutto questo faticoso lavoro nei campi (per il quale ho scoperto di non essere particolarmente portata) serva davvero a salvare qualcosa e per fortuna ho trovato molte risposte e molto conforto nell'ultimo libro dell’entomologo britannico Dave Goulson Terra silenziosa. Anzitutto, si capisce sin dalle prime pagine che Goulson ha una passione personale, oltre che scientifica, per il mondo degli insetti e per i bombi in particolare: «Malgrado il loro aspetto da orsacchiotto maldestro, i bombi sono intelligenti: sono i giganti intellettuali del mondo degli insetti.
"La Repubblica" - 29 ottobre 2022
“Questa crisi energetica non la capiamo”
di Luca Fraioli
Johan Rockstrom direttore dell’Istituto di ricerca climatica di Potsdam spiega dove sbagliamo. E
Robinson domani racconta i nuovi eco-ribelli
I leader politici stanno affrontando questa crisi energetica nel modo sbagliato. E nelle banche centrali ci sono economisti che non hanno ancora capito a quali conclusioni è arrivata la scienza del clima». Johan Rockstrom, invece, di riscaldamento globale se ne intende eccome: svedese, 56 anni, dirige in Germania il Potsdam Institute for Climate Impact Research ed è considerato una delle massime autorità in materia. È anche tra gli autori di un rapporto appena redatto per il Club of Rome e pubblicato in inglese e tedesco: Earth for All, a Survival Guide for Humanity . La versione italiana arriverà in libreria a novembre per Edizioni Ambiente.
“La Stampa” - 29 ottobre 2022
Saper ascoltare per evitare le tragedie
di Paolo Crepet
Assago non è molto lontano da Asso, poche decine di chilometri di distanza. Stesso giorno, stessa ora della sera. Un supermercato, un commissariato. Due morti, altri feriti gravi al Carrefour. Tutto all'improvviso, apparentemente incomprensibile. Invece no, prevedibile, almeno così dovremmo pensare per non stremare la speranza, quella di capirci, di guardarci dentro, non solo da fuori. Un diritto è sopra ogni altra necessità in una civiltà: essere ascoltati, non essere condannati all'infinita solitudine. I mali della mente esistono, per certi versi sono ancor più terribili di quelli fisici perché invisibili allo sguardo superficiale e distratto.
"La Repubblica" - 27 ottobre 2022
La sinistra ricominci pensando alla scuola
di Franco Lorenzoni
Le idee
La sinistra o è lungimirante e visionaria o non è. O è capace di mettere in pratica e rendere concreti e sperimentabili qui e ora alcuni frammenti di un futuro più giusto e capace di contrastare le discriminazioni, o non è credibile e non raccoglierà attorno a sé i diversi bisogni e desideri di cambiamento, che costituiscono l’unica leva capace di agitare e muovere la storia.
Maestre e maestri di nidi, scuole dell’infanzia e primarie, che in questi anni hanno accolto e si sono cimentate a rendere ospitali le nostre scuole a centinaia di migliaia di figlie e figli di famiglie immigrate hanno fatto politica — talvolta inconsapevolmente — e hanno fatto politica di sinistra, perché stavano prefigurando un mondo migliore di quello che c’è intorno alla scuola, sempre più impregnato di umori discriminatori.
I progressi civili sono sempre legati a un allargamento del noi. Promuovere questo allargamento è cosa di sinistra.
"Domani" - 27 ottobre 2022
Dietro al merito c'è un'idea imprenditoriale dell'istruzione
di Marco Balzano
Non molti anni fa Giuseppe Fioroni, per il ministero che avrebbe diretto, si era subito preoccupato di affiancare alla parola "istruzione" il termine "pubblica". Come sempre in questi casi non era una questione lessicale, ma si voleva portare alla luce un messaggio preciso: la scuola è di tutti e quella statale resta la spina dorsale del sistema di educazione e di formazione del paese.
Non è questo il momento di riassumere come sono effettivamente andate le cose, ma è evidente che il ministero di viale Trastevere, da più di vent'anni: è stato guidato da personalità scarsamente capaci di innovare, riformare e amministrare se la gestione che ricordiamo meglio è quella di Mariastella Gelmini, coi suoi tagli indiscriminati di cui ancora oggi scuola e università portano i segni.
"Il Sole 24 Ore" - 26 ottobre 2022
Perché la distribuzione dei fondi del Pnrr per la scuola può migliorare
di Carlo Altomonte e Tommaso Sonno
Capitale umano
Il capitale umano è una delle chiavi per la produttività, e dunque per la crescita, di un sistema Paese. Coerentemente, un’intera missione del Pnrr italiano, la quarta, è dedicata alla riqualificazione e aggiornamento delle competenze necessarie a sostenere le transizioni verde e digitale, una priorità che la Commissione europea ha voluto declinata in tutti i Piani nazionali.
L’Italia ha scelto per questo un approccio onnicomprensivo che va dagli interventi per la costruzione di asili nido e riqualificazione delle scuole, al sostegno delle Università e della ricerca applicata al mondo delle imprese, per un totale di 30,88 miliardi stanziati (il 16% del totale del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza, o Pnrr).
"Il Sole 24 Ore" - 26 ottobre 2022
La sfida vera del nostro tempo è formare insegnanti che insegnino a imparare
di Franco Amicucci
Capitale umano
I processi educativi della scuola italiana e più in generale dei sistemi di apprendimento degli adulti, si stanno ponendo, seppur timidamente, la domanda su come adeguarsi alle sfide di una società in così rapida ed intensa evoluzione, nel pieno della quarta rivoluzione industriale caratterizzata dalle tecnologie digitali.
Un nuovo scenario che richiede alle persone e alle organizzazioni di apprendere continuamente, disapprendere modelli e categoria consolidate, per riapprendere in forme nuove e creative le competenze richieste al momento, che presto saranno sostituite da nuove competenze.
“Corriere della Sera” - 25 ottobre 2022
Litio delle batterie recupero green con un microonde
di Pietro Gorlani
Avveniristico studio della docente Elza Bontempi e il suo pool
Un brevetto di un pool studiosi della facoltà di Ingegneria ha scoperto come recuperare in modo ecologico il Litio presente nelle batterie di auto e accumulatori domestici grazie ad un trattamento con un forno a microonde e acido organico. Una ricerca di interesse mondiale sul fronte dell’economia circolare.
Brescia è terra di dedizione calvinista al lavoro (in acciaieria o in una azienda agricola non fa differenza) che diventa spesso ragione di vita. L’inesauribile ottimismo della volontà non finisce solo nelle braccia ma anche in cervelli fini. Lo si è visto a Futura Expo, la Fiera che ad inizio mese ha messo in vetrina ricerche e modi di produrre pensati per un futuro più sostenibile.
"La Repubblica" - 24 ottobre 2022
“Il merito? Non nelle classi sarebbe una gara che esclude gli ultimi”
intervista a Eraldo Affinati a cura di Corrado Zunino
Professor Eraldo Affinati, il ministro Giuseppe Valditara rivendica la parola merito a fianco di istruzione ma, per ora, non spiega il nuovo titolo coniato per il ministero che guiderà.
«In attesa di spiegazioni della fonte, proviamo a immaginare che la parola sia riferita agli studenti. Tutti i docenti vorrebbero ottenere il massimo dai propri alunni, ma sappiamo che per farlo bisogna calcolare la stazione di partenza di ognuno».
È la storia del voto a Pierino e a Gianni, i due scolari evocati da Don Lorenzo Milani in “Lettera a una professoressa”.
«Sì, il primo era avvantaggiato dal fatto di appartenere a una famiglia istruita e benestante, l’altro non aveva mai letto un libro in vita sua. I due ragazzi vanno davanti all’insegnante, recitano la stessa lezione e lei assegna la sufficienza a entrambi, facendo le parti uguali fra diseguali. Avrebbe dovuto dare sei a Pierino e otto a Gianni premiando il lavoro fatto da ognuno prima ancora del traguardo raggiunto. Se applicassimo questo criterio democratico oggi, rovesceremmo come un calzino l’impianto dell’istruzione italiana».
"Il Sole 24 Ore" - 24 ottobre 2022
«Nomofobia», l’ansia che sta divorando i nostri adolescenti
di Alfredo Palomba
Un prof racconta le nuove nevrosi
Il sospetto di trovarmi di fronte a qualcosa di più profondo e spaventoso di una semplice, pessima abitudine mi è venuto quando ho sequestrato il telefono a T. e T. è impazzita. Le poche settimane da insegnante di Letteratura e Storia in un istituto professionale mi hanno subito reso consapevole che il telefono è un affare di difficilissima negoziabilità e la sua messa in discussione, anche per un tempo limitato, può portare a escalation inaspettate.
“Corriere della Sera” - 24 ottobre 2022
La globalizzazione frena, ma indietro non si torna
di Milena Gabanelli e Massimo Sideri
Terre rare, la Cina controlla il 90% delle materia prime gli Stati Uniti il 2%, l'Europa importa quasi tutto ma Pechini e Mosca dipendono dalla tecnologia UE e USA
Gli effetti della globalizzazione ci sono franati addosso tutti insieme: prima con la pandemia a cui è seguito il rallentamento della logistica che ha creato carenza di microchip. Poi con la guerra russa in Ucraina, la crisi energetica e lo scontro ideologico tra teocrazie e democrazie che stanno spingendo i Paesi ad una maggiore indipendenza. D’altra parte già nel 2018, commentando la Brexit e la dottrina dell’America First di Trump, il filosofo della scienza Bruno Latour segnalava che «la tecnologia apre le frontiere, eppure il mondo libero si sta chiudendo». Ma in un mondo da trent’anni completamente interconnesso è possibile andare verso una de-globalizzazione?
"Domani" - 24 ottobre 2022
Osservare il campo magnetico per provare a prevedere i terremoti
di Luigi Bignami
A scanso di equivoci va detto per prima cosa: quanto scoperto non è ancora un metodo per predire i terremoti, ma è solo una strada di grandissimo interesse. Pur essendo ancora lontano il giorno in cui si riuscirà a prevedere un sisma, si stanno comunque cercando varie strade che possano portare a tale obiettivo.
Una di queste sta dando buoni risultati: ricercatori che studiano terremoti da media ad elevata intensità in California, infatti, hanno scoperto che molti sismi producono un cambiamento rilevabile nel campo magnetico locale, tra uno e tre giorni prima di un evento sismico.
“Corriere della Sera” - 23 ottobre 2022
L’ultima sfida del re dei trapianti «Anch’io ho un cuore nuovo»
di Giuseppe Remuzzi
Il luminare salvato da uno dei suoi allievi. Ora ha portato il suo team in Ucraina.
In queste settimane il team della scuola di medicina e del trapianto del NYU Langone Health di New York si è trasferito in Ucraina nel più grande centro di trapianto del Paese devastato dalla guerra. Lo ha voluto fortemente il loro capo, Robert Montgomery; hanno avuto del coraggio, c’è stato bisogno che gli ucraini proteggessero il loro viaggio con degli apparati mobili per schivare i missili, «mi sono reso conto di quanto buia possa essere la notte», ha detto Montgomery. In Ucraina i medici di New York hanno visitato oltre 300 pazienti in quattro centri per rifugiati e poi sono riusciti a portare a termine con successo tre trapianti di rene e uno di cuore, in quello che restava dell’ospedale dei trapianti, fianco a fianco con i colleghi di Leopoli; hanno visto devastazione e morte, hanno promesso loro che continueranno ad aiutarli.
“La Stampa” - 23 ottobre 2022
Scienza coscienza
di Piero Angela
Cosa si può fare in concreto perché la scuola migliori la cultura scientifica delle nuove generazioni? Una riforma dei programmi (l'ennesima…) incontrerebbe una serie di difficoltà, di ostacoli e di resistenze: quali materie potenziare, quali ridurre, cosa tagliare, come formare gli insegnanti, ecc. Tutto questo richiederebbe, tra l'altro, tempi lunghi e probabilmente finirebbe per scontentare tutti.
Per quanto mi riguarda, ovviamente non ho certo le conoscenze e le competenze per entrare in una materia così complessa. Credo però che qualcosa si possa fare se si adotta un criterio più semplice e pragmatico. Non è necessario, infatti, studiare più chimica, matematica o biologia per capire meglio il ruolo della scienza e della tecnologia nelle nostre società, il loro impatto sull'economia, sulle scelte politiche e tutto il resto. Sarebbe già molto riuscire a diffondere una "mentalità" scientifica che permetta di far comprendere meglio alcuni concetti di base, che diventino poi dei punti di riferimento per inquadrare i problemi.
"Il Sole 24 Ore" - 23 ottobre 2022
Il pregiudizio del dolore
di Giandomenico Iannetti
Aborto. Quindici anni fa, a Oxford, un laboratorio studiò la risposta cerebrale agli stimoli nocivi. Quei risultati scientifici sono stati usati in modo erroneo per limitare l’interruzione di gravidanza negli Usa
Il 25 giugno scorso la corte suprema degli USA ha giudicato legittimo il divieto introdotto dallo stato del Mississippi di abortire dopo la quindicesima settimana di gravidanza. Questa sentenza rovescia la famosa decisione Roe vs Wad e del 1973 che ha affermato fino ad oggi il diritto della donna ad abortire. Per alcuni la nuova sentenza ha soddisfatto l’imperativo morale di proteggere la vita in qualsiasi forma.
Per altri è manifestazione di una mentalità patriarcale che assume l’autorità sul corpo della donna. Indipendentemente dalle opinioni personali, questa sentenza permetterà ai governi dei singoli stati di limitare il diritto all’aborto, una scelta mirata a ottenere l’approvazione degli elettori, e non su argomentazioni giuridiche.
"Il Sole 24 Ore" - 23 ottobre 2022
«Mentre altri organizzano la criminalità, noi organizziamo la speranza»
di Giuseppe Chiellino
Gerhard Bantel. Dalla finanza svizzera alla campagna della Calabria, dove ha partecipato alla nascita di Goel, un modo nuovo di fare comunità, cooperazione e tutelare i più deboli
Quando gli chiedo come ha fatto da agente di Borsa a Zurigo ad arrivare nelle campagne di Roccella Jonica, nella Locride, per occuparsi di bambini e ragazzi in difficoltà, Gerhard Bantel ha la risposta pronta: «In treno» dice sorridente. Un viaggio in direzione opposta a quella di centinaia di migliaia di meridionali in cerca di una vita migliore. È una domanda che gli fanno in tanti.
Della Svizzera tedesca conserva ancora l’accento aspro, addolcito, si fa per dire, dalle inevitabili contaminazioni calabresi. «Sono le mie radici, e non vedo l’ora di portarci mio figlio, quattordici anni, adottato un anno fa con mia moglie Annalisa».
"La Repubblica" - 23 ottobre 2022
Piero Angela e la scienza politica
di Piero Angela
Sta per uscire l’ultimo volume del grande divulgatore scomparso l’agosto scorso. È il suo “testamento culturale”
Penso che sia utile partire da un dato storico rilevante: e cioè che per secoli e millenni (e con qualsiasi regime) l’umanità è rimasta povera, analfabeta, con una vita breve e grama, quasi senza cure e con poco cibo. La politica (intesa come le élite al potere e l’insieme delle loro decisioni), in realtà, non produce ricchezza, ma distribuisce quella poca, o molta, che un paese riesce a creare con il suo lavoro, con le tecniche di cui dispone, con le conoscenze a mano a mano acquisite. Avremo occasione di vedere, infatti, come pian piano tutto sia cambiato solo ed esclusivamente grazie all’apparizione (dapprima molto lenta, poi sempre più veloce) di tecniche e di conoscenze che finalmente hanno permesso, a chi le ha sapute usare, di migliorare la propria vita e quella del proprio Paese.
"Domani" - 22 ottobre 2022
Il metodo scientifico è il setaccio che divide il vero dal falso
di Piero Angela
Scienza e tecnologia vengono viste, a volte, addirittura come portatrici di perturbazioni, distruzioni, inquinamenti, attribuendo loro responsabilità che sono, in realtà, dovute al cattivo uso che spesso le nostre società ne hanno fatto. La scienza, in particolare, è solo "conoscenza", cioè scoperta. Tra l'altro, la scienza (e questo è un aspetto interessante) scopre cose che già esistono per conto loro. Qualche esempio. La "relatività" esisteva già prima che Albert Einstein la scoprisse, e così pure le leggi di gravitazione universale scoperte da Isaac Newton. Anche i campi gravitazionali esistevano; e le onde gravitazionali.
“Corriere della Sera” - 21 ottobre 2022
Ricerca oltre i confini
di Anna Meldolesi
Bottazzi e il vaccino democratico "sì a solidarietà e collaborazione"
Finalmente un vaccino anti Covid per tutti. Low cost. Senza brevetti. Facile da produrre anche nei paesi in via di sviluppo. All’inizio del 2022 la buona notizia ha fatto il giro del mondo e quel vaccino, il Corbevax, è diventato un simbolo. Insieme alle molecole nelle fiale c’era un messaggio: la pandemia e le ingiustizie si combattono insieme. Maria Elena Bottazzi è la microbiologa di origini italiane che insieme a Peter Hotez ha sviluppato il vaccino al Texas children’s hospital center for vaccine development. Le abbiamo chiesto di anticiparci alcune riflessioni che svilupperà al Festival della Scienza di Genova il 29 ottobre.
"Il Sole 24 Ore" - 20 ottobre 2022
Idrogeno verde, lo stoccaggio trova nuove vie sostenibili
di Elena Comelli
Ricerca e sviluppo. Per l’immagazzinamento gli idruri metallici sono al centro di molte sperimentazioni e di qualche applicazione
L’idrogeno è il principale candidato a svolgere, nel lungo periodo, il ruolo di riserva di energia in un sistema energetico fortemente basato su fonti rinnovabili non programmabili, come il sole e il vento. Il suo vantaggio principale è di avere la più elevata densità energetica di tutti i combustibili: rispetto alla benzina, per esempio, è tre volte superiore. La sua bassa densità volumetrica, però, ne limita l’uso diffuso nelle applicazioni di trasporto. L’evoluzione delle tecnologie di stoccaggio, dunque, sarà fondamentale per il progresso nell’uso dell’idrogeno verde e delle celle a combustibile, in applicazioni sia per l'energia stazionaria che per i trasporti.
"Il Sole 24 Ore" - 18 ottobre 2022
Life science, gli effetti del Pnrr sull’assetto della ricerca
di Francesca Cerati
Modello diffuso. Nella nuova governance, alle Scienze della vita è dedicato un Centro nazionale, un ecosistema, quattro partenariati e 11 infrastrutture. Tra i rischi, la mancanza di fare massa critica
Con la prima fase di implementazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) - con un quarto dei fondi complessivi allocati a Istruzione e Ricerca (30,9 miliardi) e Salute (15,6 miliardi) - quali sono gli effetti sull’assetto della ricerca nelle Scienze della vita?
«Il Pnrr ha ridisegnato la governance della ricerca attraverso la creazione di cinque Centri nazionali per la ricerca in filiera e 11 ecosistemi dell’innovazione a livello territoriale, che verranno accompagnati a importanti investimenti sulle infrastrutture di ricerca (a oggi 931 milioni su 1,08 miliardi di dotazione finanziaria) e sulle infrastrutture tecnologiche di innovazione (333 su 500) - ha spiegato Valerio De Molli, managing partner & ceo The European House – Ambrosetti in occasione della presentazione allo Human Technopole dell’ottava edizione del Technology Forum Life Sciences - Questo nuovo modello, a cui il Pnrr assegna 4,3 miliardi, intende costruire un ecosistema integrato di università, imprese ed enti di ricerca pubblici e privati secondo un sistema di governance di tipo Hub & Spoke, con l’obiettivo di valorizzare sia il ruolo primario di coordinamento e gestione dei Centri (Hub), sia la collaborazione con le strutture di ricerca coinvolte (Spoke)».
“La Stampa” - 17 ottobre 2022
Il talento non esiste
di Antonella Viola
Recentemente, durante un'intervista, una giornalista mi ha domandato quando e come io avessi scoperto il mio talento, una domanda che può sembrare semplice e banale, ma che mi ha costretto a qualche istante di silenzio perché, a differenza di tutte le altre alle quali ho dovuto rispondere negli ultimi anni, questa io non me l'ero mai posta. E, con la massima sincerità, alla fine ho risposto che non capivo la domanda perché io, come la maggior parte delle persone, non ho nessun talento.
Non è il talento che mi ha portato a laurearmi col massimo dei voti, a entrare in uno dei migliori istituti di ricerca del mondo, a pubblicare sulle più importanti riviste scientifiche, a vincere premi, diventare professoressa ordinaria a Padova e neppure a diventare un nome di riferimento nella divulgazione scientifica. Non un vago concetto come il talento, ma la passione per la conoscenza, che non mi ha fatto mai sentire il peso delle ore dedicate a studiare, insieme all'impegno e alla serietà con cui affronto ogni compito che mi viene assegnato o sfida che mi pongo.
"Il Sole 24 Ore" - 17 ottobre 2022
Orientamento e piccole scuole: il nuovo governo deve correre
di Claudio Tucci
La staffetta. Entro dicembre vanno normate due delle sei riforme abilitanti previste dal Pnrr Ancora al palo formazione digitale dei docenti e piano per le competenze dei Neet nella fascia 18-24 anni
Il lavoro sul Pnrr che lascia in eredità Patrizio Bianchi al nuovo governo è l’avvio, nei tempi, di riforme e investimenti mai visti per il settore (oltre 17 miliardi). La sfida è innovare radicalmente didattica e infrastrutture, e iniziare a recuperare i pesanti gap, a cominciare dagli apprendimenti degli studenti, peggiorati dal Covid.
Il prossimo esecutivo dovrà correre: entro dicembre infatti va varata la cornice normativa per due delle sei riforme “abilitanti” della scuola.
“La Stampa” - 17 ottobre 2022
Scoprire i punti di forza è il compito della scuola
di Giuseppe Bagni
Beppe Bagni è un fiero nemico del talento. È docente di Chimica nella scuola secondaria superiore dal 1980, autore di numerosi libri e componente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.
Le è mai capitato che uno studente le abbia detto di non avere talento e di sentirsi un fallito?
«Tutti i miei alunni arrivano da fallimenti. In una prima superiore su 24 studenti solo in due hanno 14 anni, gli altri sono tutti più grandi. Arrivano da altri istituti o indirizzi o sono stati bocciati, come se bocciare non fosse una ferita. Ricordo Alessio, arrivato in prima che era dislessico, disgrafico, scriveva con lettere che sembravano volare».
“Corriere della Sera” - 16 ottobre 2022
Se il punto è per un disappunto per un appunto
di Paolo Fallai
Il punto è questo: prendere troppi appunti può offrire lo spunto per un grave disappunto. L’ubriacatura fonetica non deve distrarci, qui il tema è serissimo: come le parole che usiamo con infinita leggerezza possono imprimere svolte imprevedibili alla nostra vita. Prendiamo il punto, forellino, scansione di un ricamo, segno che sovrasta una nostra vocale ed è talmente piccolo da essere chiamato puntino; segno d’interpunzione che stabilisce la fine di un periodo ed è talmente importante da pretendere una maiuscola se vogliamo continuare il discorso. Questo minuscolo sovrano deriva dal latino pungere, che anche in italiano presuppone una ferita, non grave, ma molto fastidiosa.
"Il Sole 24 Ore" - 16 ottobre 2022
L’economista eretico vicino a Francesco «Il mercato? È una pseudo teologia falsa»
di Paolo Bricco
Gaël Giraud. Gesuita, matematico, ha avuto una vocazione tardiva dopo avere lavorato nelle banche d’affari internazionali. Ora rivede i modelli economici e ne studia di alternativi
«I tre voti sono povertà, castità e obbedienza. Per me il più difficile da rispettare è l’obbedienza». Gaël Giraud, 52 anni, è un gesuita. Ha avuto una vocazione tardiva. È entrato nella Compagnia di Gesù a trentaquattro anni. È diventato sacerdote a quarantatré.
Prima ha lavorato nelle banche d’affari: «Stavo per diventare un operativo. Mi occupavo di modelli matematici applicati alle scelte di business e di investimento. Vivevo fra Parigi e New York. Un giorno in banca mi chiesero di trasferirmi definitivamente a New York per fare il trader a Wall Street. La tentazione fu grande. In banca, nei primi anni Duemila, quel cambiamento di posizione equivaleva al raggiungimento di una grande prosperità economica personale.
“Corriere della Sera” - 16 ottobre 2022
Molto più di un manuale.Tutti i colori del cervello neurone per neurone
di Edoardo Boncinelli
Il viaggio di Stanislas Dehaene in cento immagini
Duecentoventi pagine di puro godimento! Non è poco per nessun libro, ma è tantissimo per un libro che si occupi del cervello e di quello che si conosce del suo funzionamento. Stiamo parlando del libro Vedere la mente di Stanislas Dehaene (Raffaello Cortina): nel suo genere una piccola perla. Si tratta di una collezione di pagine singole apparentemente indipendenti che mostrano immagini belle e molto chiare di parti del cervello umano, così com’è o dopo incidenti o manipolazioni deliberate. Così si può vedere la mappa della corteccia cerebrale, le principali vie di comunicazione dei messaggi nervosi cerebrali, le vie del computo del tempo o le regioni dove sorgono o si controllano le emozioni.
“La Stampa” - 14 ottobre 2022
La lezione di Liliana
di Liliana Segre
Da bimba testimone della Shoah al “banco più prestigioso” la senatrice Segre ricorda le fondamenta della Repubblica. E invita a “combattere l’odio e preservare le istituzioni”.
Buongiorno a tutti, colleghe senatrici e colleghi senatori.
Rivolgo il più caloroso saluto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e a quest’Assemblea.
Con rispetto, rivolgo un pensiero a Papa Francesco.
Certa di interpretare i sentimenti di tutta l’Assemblea, desidero indirizzare al presidente emerito Giorgio Napolitano, che non ha potuto presiedere la seduta odierna, i più fervidi auguri, con la speranza di vederlo ritornare presto ristabilito in Senato. Il presidente Napolitano mi incarica di condividere con voi queste sue parole: «Desidero esprimere a tutte le senatrici e i senatori di vecchia e nuova nomina i migliori auguri di buon lavoro al servizio esclusivo del nostro Paese e dell’istituzione parlamentare, ai quali ho dedicato larga parte della mia vita».
“La Stampa” - 14 ottobre 2022
La lotteria delle scorie in Italia 100 mila tonnellate in cerca di un sito sicuro
di Paolo Russo
L'inchiesta
Mentre ci si accapiglia sul ritorno al nucleare, caldeggiato ora anche da Greta Thunberg, l'Italia è ancora li a sfogliare la margherita su dove mettere in sicurezza quelle circa 100 mila tonnellate di rifiuti radioattivi, oggi stipati in depositi di fortuna o dentro le stesse vecchie centrali nucleari.
Da alcuni giorni circolano cartine apocrife delle aree idonee. La mappa Cnai che ridurrebbe per ora da 67 a 58 i siti tra i quali scegliere quello idoneo ad ospitare quell'araba fenice che dopo oltre vent'anni è diventato il deposito unico nazionale delle scorie radioattive. Qualcosa come50 mila tonnellate di rifiuti considerati di basso e medio livello di radioattività, provenienti principalmente dalle quattro centrali nucleari dismesse.
“Corriere della Sera” - 14 ottobre 2022
Se il business è un pericolo per gli atenei
di Nuccio Ordine
Due recenti notizie, molto preoccupanti, hanno acceso i riflettori sulle università statunitensi e sulla deriva di un’istruzione fortemente condizionata dal business: l’ammissione della prestigiosa Columbia University di aver truccato alcuni dati per scalare le classifiche (Orsola Riva sul Corriere del 13 settembre) e la decisione della New York University di licenziare il grande studioso di chimica organica Maitland Jones perché i suoi esami sarebbero eccessivamente selettivi (Federico Rampini sul Corriere del 5 ottobre) rappresentano solo la punta di un pericoloso iceberg composto dalla commistione di educazione e profitto.
"La Repubblica" - 14 ottobre 2022
Se la neve fosse un ricordo
di Stefano Massini
Clima
E se gli sci diventassero come il grammofono? E se i maestri di sci tramontassero come i cocchieri? Oggetti e mestieri color seppia, dimenticati nel tempo, perché a causa del surriscaldamento fra 14 anni a Cortina non si potrà più sciare. È la proiezione stilata nel rapporto ufficiale dell’organizzazione di studi meteorologici delle Nazioni Unite, secondo il quale stiamo procedendo ad ampi passi verso una radicale trasformazione dei nostri territori, delle nostre abitudini, dei nostri stili di vita. E in assenza di misure urgenti (e drastiche) tutto ciò che è attualmente possibile, si muterà in un ricordo.
"La Repubblica" - 14 ottobre 2022
Parisi “Alla ricerca servono 10 miliardi e un ministero”
di Luca Fraioli
L'intervista a Giorgio Parisi
Tenere ben distinto il ministero per l’Università e la Ricerca da quello dell’Istruzione. E varare un piano quinquennale da 10 miliardi che porti stabilmente la ricerca scientifica italiana, anche dopo la fine del Pnrr, a livelli di finanziamento confrontabili con quelli della Francia.
Sono le due priorità assolute che il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi indica al nascituro governo: «Lo stato di salute della scienza italiana è ancora buono, ma non lo resterà a lungo se continuerà l’emorragia di giovani talenti che vanno all’estero per mancanza di occasioni da noi», avverte Parisi.
“La Stampa” - 12 ottobre 2022
Abbiamo già accettato l'inaccettabile scenderò in piazza con le mie domande
di Maurizio Maggiani
Io sarò giudicato; quando sarà finita la mia storia qui tra voi, non so se sarà il Dio che non conosco o gli umani che mi hanno conosciuto, ma comunque si aprirà il librone al mio nome e cognome e mi sarà chiesto conto del mio esistere nel mondo. Non mi si chiederanno i titoli dei miei romanzi e nemmeno il contenuto di questo articolo e dei mille che ho già scritto, non mi si giudicherà per le mie ottime intenzioni e i miei buoni propositi, lo so; non mi giustificherebbe neppure l'aver scritto Guerra e Pace, figuriamoci. Ci sarà una sola domanda a cui dovrò rispondere, quanta vita hai generato Maggiani, e quanta morte?
"Il Sole 24 Ore" - 12 ottobre 2022
Riformare i dottorati per gettare ponti solidi tra scienza e impresa
di Alberto Quadrio Curzio
Università e ricerca
Nelle analisi sul Pnrr emerge la necessità di giovani professionalità che uniscano alta formazione dottorale con un’inclinazione applicativa al sistema produttivo. Su tale sinergia si basa il documento di Aspen Institute Italia intitolato Aspen Collective Mind. La valorizzazione del Dottorato industriale in Italia che oggi verrà presentato all’Accademia dei Lincei in un convegno della Fondazione Edison sulle “Piattaforme della tecno-scienza”. Lo studio fa parte del progetto Aspen Collective Mind. Il futuro dell’Italia dopo la pandemia. Le proposte di Aspen Institute Italia promosso nel luglio del 2020 da Giuliano Amato e Giulio Tremonti.
“La Stampa” - 11 ottobre 2022
Perché la scuola salva dalle bombe
di Massimo Recalcati
In un tempo di crisi e di guerra come il nostro, ogni democratico pensa alla Scuola e alla sua funzione insostituibile nel garantire la vita sempre plurale della parola. Perché, come sappiamo, non esiste una parola definitiva, una parola che possa credere di essere l'ultima parola sul bene e sul male, sulla vita e sulla morte, sulla giustizia o l'ingiustizia. La Legge della parola è sempre plurale, laica, democratica. Ma la pluralità della parola non esclude, ma implica il legame, la connessione dell'una con l'altra. Non esiste, infatti, come ha insegnato in modo traumatico l'epidemia del Covid, vita separata dalle altre vite, non esiste vita autosufficiente, vita autonoma, vita che non dipenda dalla vita degli altri. Il grande compito della Scuola, in un tempo traumatizzato come il nostro, consiste nel praticare attivamente un'etica della pluralità e dell'inclusione. Come? Educando o istruendo? È questo un dilemma al centro di un classico dibattito pedagogico.
"Il Sole 24 Ore" - 11 ottobre 2022
Le banche nella crisi: così Bernanke approda a Stoccolma
di Andrea Goldstein
Nobel per l'economia
Il Nobel per l’Economia a Ben Bernanke, Douglas Diamond e Philip Dybvig conferma molte caratteristiche del premio: quella di onorare quasi esclusivamente maschi, di andare a economisti americani innanzitutto, di premiare in ogni caso l’accademia di oltreoceno, di assegnarlo a più di uno specialista. E di riconoscere il valore della ricerca dei giovani: i paper fondamentali dei tre studiosi sono stati pubblicati 39 anni fa, quando due erano trentenni, mentre Dybvig ne aveva 28.
Ma soprattutto interessa di cosa si occupano gli insigniti. La motivazione del riconoscimento è che il loro lavoro ha migliorato significativamente la nostra comprensione del ruolo del sistema bancario nell’economia, in particolar modo durante le crisi finanziarie.
“Corriere della Sera” - 11 ottobre 2022
Il Nobel per la Medicina
di Elena Cattaneo
Un esempio per gli studi sulla genomica in Italia e le tecno-piattaforme
Un anno fa il Nobel per la Fisica a Giorgio Parisi sfatava il mito per cui sarebbe stato (pressoché) impossibile che a vincere quel premio fosse uno studioso italiano che aveva svolto i suoi studi e la sua carriera in un’università pubblica italiana.
Lo scorso 3 ottobre, l’Accademia svedese ha assegnato il Nobel per la Fisiologia e la Medicina 2022 allo scienziato Svante Pääbo, riconosciuto fondatore della paleogenetica, disciplina che fonde paleontologia e genetica. Suo il merito scientifico di aver adattato all’archeologia metodiche del campo della genomica, riuscendo ad estrarre piccoli frammenti di Dna da fossili antichi, e di avere studiato le sequenze del Dna ricavato da resti di antenati preistorici, mettendo in discussione le teorie dell’evoluzione della nostra specie.
“Corriere della Sera” - 10 ottobre 2022
Latour teorico della nuova ecologia
di Adriano Favole
1947-2022 È scomparso a Parigi il prestigioso antropologo e filosofo della scienza, difensore del vivente non umano e critico della modernità occidentale
Bruno Latour è morto a 75 anni, la notte tra l’8 e il 9 ottobre, in questo 2022, lo stesso anno in cui ci ha lasciati uno dei suoi grandi ispiratori, James Lovelock. Se, di questi tempi, la parola «Antropocene», ovvero l’epoca in cui gli esseri umani sono divenuti una forza geologica che domina il mondo, ha acquisito una qualche popolarità, una parte importante del merito va riconosciuta proprio a questi due autori. Latour, al pari di Lovelock, è stato con la sua ricca produzione di saggi uno dei grandi ispiratori di una nuova ecologia (si veda il suo manifesto Facciamoci sentire, in uscita a marzo prossimo per Einaudi Stile libero), a partire da un percorso di ricerca molto originale.
"Il Fatto Quotidiano" - 9 ottobre 2022
L’art. 9 della Carta: noi, la terra e i nostri figli
di Gustavo Zagrebelsky
Èun segno della maturazione culturale di noi singoli individui rispetto al cosmo. Questo è l’articolo 9 della nostra Costituzione modificato con l’introduzione del comma: la Repubblica “Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”. Leggendo la Costituzione prima di questa modifica, si parlava di tutela dell’ambiente, non di generazioni future, e questa è sì una novità. L’articolo 9 così modificato è una norma che ha uno scarso valore giuridico, ma le Costituzioni non valgono solo per chi le ha, dovrebbero durare. Così modificato questo articolo 9 ha un grandissimo valore etico-morale: la Costituzione ci vuole suggerire un atteggiamento nei confronti del cosmo, del mondo tutto intero.
"Il Sole 24 Ore" - 9 ottobre 2022
Che piccolezza gli esseri umani!
di Paolo Legrenzi
Avventure evolutive. Noi siamo i «bambini» del pianeta mentre molte altre specie animali sono i «grandi» che ci hanno preceduto. Eppure proprio a noi si deve la miope distruzione del creato
La natura è più grande di noi perché ci circonda, ci avvolge, ci accompagna insieme a tutto ciò che vive sulla Terra. Più grande di noi perché siamo come «bambini» presenti su questo pianeta da duecento millenni o poco più, mentre molte altre specie animali sono i «grandi» che ci hanno preceduto e ci accompagnano. La natura è più grande di noi perché ci costringe a tornare sui nostri passi dopo aver cambiato la geofisiologia della Terra forzando il clima verso il caldo. Da quando è iniziata l’infame guerra di aggressione contro l’Ucraina il consumo crescente di energie di origine fossile destabilizza intere regioni facendoci pagare caro il trentennale ritardo nella transizione verso le energie rinnovabili.
“Corriere della Sera” - 8 ottobre 2022
La centralità (perduta) del lavoro
di Mauro Magatti
Oltre alla questione energetica, uno gli squilibri che sta colpendo l’economia italiana riguarda il mercato del lavoro. La carenza di persone — dagli operai specializzati ai medici — costituisce una grave strozzatura del nostro sistema. Capita sempre più spesso di parlare con manager e imprenditori che considerano la mancanza di personale un grave limite alla possibilità di cogliere le occasioni di crescita.
Ci sono diversi fattori — alcuni strutturali, altri congiunturali — che spiegano questa sorprendente e, per molti aspetti, paradossale situazione. Se in Italia abbiamo carenza di personale e contemporaneamente 2 milioni di neet (giovani che non lavorano e non studiano) evidentemente c’è qualcosa che non va nell’ incontro tra domanda e offerta di lavoro.
"La Repubblica" - 6 ottobre 2022
Nobel ai fisici dei quanti hanno portato nel futuro computer e crittografia
di Elena Dusi
Il premio Nobel per la fisica
A prima vista sembra un gioco. Metti un atomo in gabbia. Dimostra che una particella è qui e lì insieme. Intreccia due fotoni affinché si comportino in modo identico. Poi teletrasportali (anche se non è proprio come lo mostra Star Trek) usando le regole bizzarre, un po’ da Alice nel paese delle meraviglie, della meccanica quantistica. Il francese Alain Aspect, l’americano John Clauser e l’austriaco Anton Zeilinger — vincitori del Nobel per la Fisica in quanto “pionieri dell’informazione quantistica” — sapevano in realtà che il loro era un lavoro serio. Negli anni ’80 e ‘90 portarono la sontuosa architettura teorica della meccanica quantistica sul tavolo sperimentale. E lei, a dispetto delle regole controintuitive e degli scettici del peso di Einstein (che l’aveva bollata con il famoso «Dio non gioca a dadi») dimostrò di funzionare.
"Il Sole 24 Ore" - 5 ottobre 2022
Un colosso industriale che non sa come scrivere la lingua del futuro
di Paolo Bricco
Piattaforme. Il Vecchio continente ha grandi fabbriche e buoni contenuti tecnologici, ma nei settori che stanno trasformando la nostra quotidianità non è neppure lontanamente in grado di competere con Stati Uniti e Asia
Nella nuova deglobalizzazione l’Europa delle fabbriche è un gigante. È un gigante solido. Strutturato. Coeso. Ma ha un passo lento, un respiro lievemente affannato. Ha un deficit sistemico di digitalizzazione. Non frequenta particolarmente le nuove forme estreme di economia della conoscenza e pratica di rado la complessa arte delle innovazioni disruptive e della deep science, laddove i policy maker e i gruppi industriali statunitensi e cinesi sono disponibili ad attendere anni e anni i risultati dei laboratori e delle università.
“Corriere della Sera” - 2 ottobre 2022
Il senso delle api per la caffeina
di Giorgio Vallortigara
Michael Pollan
Che cosa ci insegnano le indagini di sulle sostanze vegetali che modificano la mente (nicotina, oppiacei, cocaina, mescalina...). E come si può risolvere il «paradosso della ricompensa da droghe» nella storia evolutiva.
Nei due libri che Michael Pollan ha dedicato alle piante che modificano la mente c’è, sotterraneo, un enigma fondamentale sul quale si scervellano da tempo etologi, fisiologi delle piante, biologi evoluzionisti e neuroscienziati.
Le sostanze chimiche derivate da vegetali quali caffeina, la teobromina del cacao, nicotina o mescalina hanno un impatto importante sul funzionamento dei cervelli degli animali. I meccanismi attraverso i quali le componenti psicoattive dei vegetali producono i loro effetti sono stati molto studiati e sono oggi ben conosciuti. Rimane però aperta la domanda sul perché queste sostanze abbiano effetti psicoattivi sugli animali.
"Internazionale" - 23 settembre 2022
La soluzione è sotto di noi
di George Monbiot
Il suolo non è solo materia inerte, ma un sistema vivente estremamente complesso, fragile e prezioso. Conoscerlo meglio può aiutarci ad affrontare le minacce che incombono sul pianeta
Sotto i nostri piedi c'è un ecosistema così sorprendente da mettere alla prova i limiti della nostra immaginazione. È vario come una foresta pluviale o una barriera corallina. Dipendiamo da esso per il 99 per cento del nostro cibo, eppure lo conosciamo molto poco. Il suolo.
Alle medie latitudini della Terra, sotto un metro quadrato di terreno allo stato naturale possono vivere diverse centinaia di migliaia di piccoli animali. Circa il 90 per cento delle specie a cui appartengono non ha ancora un nome. Un grammo di quel terreno - meno di un cucchiaino - contiene più o meno un chilometro di filamenti fungini.