COM’ È FATTO IL TERRENO TRACCIA DEL PERCORSO SVOLTO IN 4^
1. Capita quasi sempre che l’argomento appaia in forma di domanda o di considerazione spontanea da parte di qualche bambino quando si esce ad osservare in giardino…. E quando è il momento si riprende con una breve conversazione partendo dalla domanda:
“Secondo voi di cosa è fatto il suolo?” E poi “Vogliamo provare ad osservarlo per vedere se è veramente così? Come organizziamo la classe? Che cosa ci serve?” (terreno naturale, non del fiorista; fogli di scottex; ciotoline o bicchieri di carta trasparenti, guanti, cucchiaio, torcia, lenti contafili,).
Raccogliere le risposte su un foglio o su un foglio di word.
Tempo: 20 minuti in coda ad una lezione.
2. Osservazione diretta a coppie, di una zolla di terreno su foglio di carta bianco, ad occhio nudo e con una lente, meglio se 8x; elenco alla lavagna di quanto individuato, classificando per somiglianza e poi dando un nome ai gruppi: animali, resti di animali, resti di vegetali (componenti di materia organica), frammenti di roccia (componenti di materia inorganica) e resti delle attività dell’uomo (rifiuti).
Il foglio resterà umido perché il terreno contiene acqua; il terreno è soffice perché fra un frammento e l’altro c’è aria.
tempo: 1 ora più il tempo della verbalizzazione
L’insegnante prende nota alla lavagna, oppure su un cartellone, oppure alla LIM gli elenchi dei componenti individuati.
ESEMPIO DI TABELLA
3. Esperienza per separare i componenti
Un modo per farlo è servirsi del peso diverso di ciascun componente facendolo sedimentare in acqua (v. foto)
Mescolare diversi tipi di terreno.
Mettere in un grande recipiente con acqua abbondante
Lasciare depositare per parecchie ore.
Tempo 15 minuti più il tempo di sedimentazione e della successiva verbalizzazione
Osservazione della stratificazione con disegno per dare un nome ai diversi strati e ritrovare i componenti in parte individuati in precedenza nell’osservazione diretta.
da “Sporcarsi è bello” editoriale SCIENZA (presso biblioteca comunale del villaggio Prealpino)
INFO per insegnanti (tratto da Wikipedia)
Argilla è il termine che definisce un sedimento non consolidato estremamente fine (le dimensioni dei granuli sono inferiori a 3,9 μm di diametro)
Il limo è un sedimento dii granulometria fine, compreso tra quello delle sabbie, più grosso, e quella delle argille, più sottile, che viene trasportato in sospensione dai fiumi e si deposita sul letto dei corsi d'acqua o sui terreni che hanno subito inondazioni.
La sabbia è formata da granuli di dimensioni comprese tra i 2 e gli 0,063 millimetri.
La ghiaia è un materiale che proviene dalla naturale frantumazione di roccia compatta, non friabile, non idrosolubile (ad esempio il gesso), >di 2 mm).
Discutere con gli alunni le fasi dell’esperienza:
che cosa ci proponevamo,
che cosa ci è servito,
fasi dell’esperienza
risultato
4.Lezioni successive – verifiche consistenti in:
- verbalizzazione scritta dell’esperienza svolta seguendo la traccia preparata insieme
- domande di comprensione relative ad un testo informativo
- verbalizzazione orale del percorso svolto.
Marida