A scuola, un'altra musica
Il bambino cresce al suono delle parole della mamma, dal sottofondo continuo del ritmo del battito cardiaco. Nei primi anni di vita i bambini esprimono il loro mondo interiore attraverso i suoni e la loro affettività è influenzata positivamente dalla musica. La ninna nanna ha un effetto rilassante e la filastrocca divertente canticchiata in falsetto ha il potere di far sorridere!
Far musica a scuola, con il corpo in movimento, con la voce, con gli oggetti sonori, con gli strumenti musicali permette ai bambini di ascoltare se stessi e gli altri, di produrre ritmi e melodie, promuovendo percezione, motricità, conoscenze, affettività e socialità.
Insegnamento della musica nelle scuole ° Officina sonora ° Paesaggio sonoro ° Scuola -Società: ripartire dal suono
Come si fa e come si dovrebbe fare l'insegnamento della musica nelle scuole?
Mario Piatti (*)
La risposta a questa domanda esigerebbe una analisi approfondita non solo delle “Indicazioni nazionali per il curricolo”, ma anche un’indagine sulla molteplice e variegata realtà delle scuole. Mi limito pertanto a qualche indicazione generale, rimandando per approfondimenti ai numerosi studi e alle dettagliate analisi che si possono trovare ad es. nel sito Musicheria.net e, per lo specifico della scuola di base.
Considerato che il testo ministeriale “Indicazioni nazionali per il curricolo” costituisce una traccia, un cartello indicatore, una indicazione orientativa, occorre capire come gli insegnanti, nel loro non facile lavoro quotidiano possono elaborare il curricolo di musica.
Ovviamente non si può prescindere dalla concreta e reale situazione in cui si trovano gli insegnanti: classi numerose, spazi inadeguati, mancanza di strumenti e attrezzature specifiche, ecc. Senza dimenticare la congenita impreparazione specifica per la pratica strumentale e il canto. Quindi ecco quali sono a mio avviso le priorità che dovrebbero essere prese in considerazione.
Occorre innanzitutto sostenere, promuovere, potenziare i Laboratori musicali di rete, da intendersi più che come spazio fisico attrezzato (che comunque si ritiene utile e opportuno), come modello operativo, struttura di connessione, strumento di coordinamento a cui fanno riferimento le scuole di un territorio specifico (il comune, la città o il quartiere nel caso delle grandi città). Sarebbe opportuna una diffusione della documentazione relativa ad alcune esperienze di rete già in atto per far conoscere e proporre modelli strutturali adeguati all’applicazione dei curricoli.
In secondo luogo vanno potenziate le interazioni tra scuola e associazioni/scuole di musica per le attività pratiche (corsi strumentali, cori, band, piccole orchestre) e per la partecipazione a eventi significativi (concerti, spettacoli, performance) ai fini della divulgazione culturale.
In terzo luogo sarebbe bene far emergere, far conoscere, diffondere, valorizzare le buone pratiche esistenti in tante scuole: la ricchezza delle esperienze quotidiane fatte da insegnanti sconosciuti in scuole sconosciute va dispersa perché nessuno la valorizza, la elabora, la fa emergere, la porta a conoscenza attraverso la documentazione. Dar valore all’esistente favorirebbe anche un sano confronto e una sana emulazione. Quindi dar sostegno a riviste del settore, organizzare rassegne, ecc. Dare voce alla base, agli insegnanti, agli operatori.
Per quanto riguarda i contenuti e le attività, le indicazioni nazionali relative a “Musica” prefigurano una molteplicità e una varietà di curricoli: non esiste (per fortuna) un curricolo nazionale. Su questo aspetto è necessario insistere: sono le singole scuole, gli insegnanti in team, che devono “inventare” i curricoli di musica adeguati ai ragazzi di quella classe, di quella scuola, in quella città. Ciò che si dovrebbe fare è offrire strumenti operativi, stimoli, scatole di montaggio.
E’ indispensabile formalizzare a livello di Istituti scolastici gruppi di ricerca-azione (per i quali deve essere previsto un adeguato supporto finanziario) che elaborino idee, materiali, progetti finalizzati alla elaborazione dei curricoli e alla applicabilità delle Indicazioni nazionali. I gruppi potrebbero trovare supporto operativo e una struttura di coordinamento e di consulenza nelle Scuole di Didattica della musica dei Conservatori.
A questo proposito è inevitabile, in prima istanza, accennare alla formazione iniziale dei docenti delle scuole dell’infanzia e delle scuole elementari: necessità di rivedere quantità e qualità dei corsi/laboratori di musica nei corsi di laurea di scienze della formazione. Il numero di ore è insignificante. I contenuti a volte sembrano avulsi dai reali bisogni dei futuri docenti.
In secondo luogo sarebbe necessario prevedere un docente specifico (come previsto dal DM 8/2011) in grado di svolgere, in ciascun plesso, alcune attività collettive (coro e musica d’insieme) complementari ad altre attività che potranno essere svolte dal docente di classe, oltre che svolgere una funzione di coordinamento e di consulenza ai colleghi per l’elaborazione e l’attuazione del curricolo. Per tale docente si deve prevedere una specializzazione apposita (sul modello dell’insegnante della seconda lingua).
Infine sarebbe opportuno attivare un piano per l’aggiornamento e la formazione in servizio, per far sì che gli insegnanti di musica sappiano valorizzare le indicazioni metodologiche della più recente ricerca pedagogica.
Riferimenti
Musicheria.net Suoni relazioni educazione / Laboratorio di educazione al suono e alla musica
Portale del Centro Studi Maurizio Di Benedetto APS (CSMDB), luogo di incontri, esperienze, approfondimenti, che comprende anche la Rivista e RadioMusicheria.
Mario Piatti, Enrico Strobino: Musicascuola. Riflessioni e proposte per la scuola dell’infanzia e primaria, ETS, Pisa, 2013
Mario Piatti, Enrico Strobino, Grammatica della fantasia musicale. Introduzione all’arte di inventare musica, FrancoAngeli, Milano, 2011)
Lombardo d’origine e toscano d’adozione, è stato docente di Pedagogia musicale nei Conservatori di musica di Venezia, Castelfranco Veneto e La Spezia dal 1982 al 2009. E’ membro del Comitato scientifico del Centro Studi Musicali e Sociali “M. Di Benedetto” di Lecco. Collabora con Istituzioni pubbliche, Centri specializzati e Associazioni, per l’aggiornamento e la formazione degli insegnanti e per progetti educativo-musicali. Dal 2007 al 2012 ha coordinato Musicascuola – Laboratorio musicale di rete degli Istituti Comprensivi di Pontedera (PI). Collabora come pedagogista con il Centro Risorse Educative e Didattiche dell’Unione dei Comuni della Valdera coordinando i progetti musicali dei nidi e delle scuole dell’infanzia e primarie.
Oltre a numerosi articoli su riviste del settore, ha pubblicato e curato diversi saggi di pedagogia musicale e, in collaborazione con altri musicisti, alcune raccolte di canzoni per uso didattico, su testi propri e di Gianni Rodari.
VIII Circolo Didattico Brescia Workshop di formazione per insegnanti
sabato 22 gennaio 2005
Percorsi di esplorazione dei fenomeni sonori con l’utilizzo di materiale
povero
Relatrice : CHIARA SARTORI con la collaborazione di Martina Sanquerin
A cura di Maria Castelli e Marida Baxiu
Immagini e spiegazioni dettagliate in 85 schede
Sito della sezione italiana di FKL. Il Forum Kanglaandsschaft (FKL)
Il suono è un fenomeno immersivo e relazionale in una misura maggiore di quanto siamo abituati a pensare e solitamente ad ammettere. Non v'è dubbio che il suono dell’ambiente costituisca una modalità specifica di conoscenza del mondo e la sua qualità sia una condizione vitale per il genere umano e per le altre specie animali.
Il suono ci circonda e ne siamo creatori. Gli animali usano i suoni, producendo e ricavandone informazioni, per comunicare o per altre attività vitali: muoversi nello spazio, nutrirsi, riprodursi, difendersi, giocare. Gli esseri umani estendono questo campo alla cultura e alle sue forme simboliche, all'interno delle quali il suono riveste un'importanza fondamentale. Il suono è, insomma, parte dei sistemi ambientali e l’ascolto e la produzione di suoni registrano, rivelano, modificano i processi al loro interno.
Diventa allora importante rivolgere l’attenzione allo stato presente e futuro del mondo sonoro, comprendere quali sono gli equilibri al suo interno e chiedersi se e come questi si trovino in una relazione di reciprocità con i macro-processi di sviluppo ambientale, sociale ed economico la cui sostenibilità, ovvero la capacità di soddisfare i bisogni di oggi senza compromettere la stessa possibilità nel tempo futuro, è necessità fondamentale nel tempo presente.
Porsi in ascolto, utilizzare un paradigma acustico e comunque multisensoriale, per valutare il sistema di relazioni complesso in cui si è immersi e costruire gli equilibri futuri del pianeta diventa una condizione fondamentale per poter garantire tale principio di mantenimento.
Questo potrebbe comportare uno spostamento dal considerare la realtà attraverso l'utilizzo di un paradigma prevalentemente “retinico”, in cui questa si dà come immagine statica, verso l'uso di un paradigma multisensoriale, e dunque anche “acustico”, in cui si è immersi e coinvolti in un sistema di relazioni complesso.
L'XI Simposio Internazionale sul paesaggio sonoro, organizzato da FKL - Forum Klanglandschaft in collaborazione con SUPSI - Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana - Dipartimento Formazione e Apprendimento -, RSI Radio Televisione Svizzera di Lingua Italiana, UNIL Università di Losanna, intende aprire un dialogo interdisciplinare che si interroghi sull’utilizzo del paradigma acustico, possibile o attuale, nei tempi e nei luoghi che abitiamo, nella prospettiva di un presente e di un futuro sostenibili.
Si invitano pertanto ricercatrici e ricercatori, artisti e artiste, associazioni e gruppi di interesse, a formulare una proposta di partecipazione relativa ad una o più tematiche specifiche tra quelle sotto suggerite.
Per ulteriori informazioni e dettagli: info@paesaggiosonoro.it
Scuola -Società: ripartire dal suono – Musicheria
Webinar del 25 settembre 2023
In occasione della pubblicazione del libro di Enrico Strobino e Maurizio Vitali, Il paesaggio sonoro come teatro educativo, Progetti Sonori, e dell’uscita del numero monografico di Musica Domani, intitolato Risonorizzare la scuola, n. 188, Giugno 2023, organizzato da Musicheria e Musica Domani si è svolto lo scorso 25 settembre il webinar di riflessione e confronto sul tema Scuola-Società: ripartire dal suono, con la partecipazione di Roberto Maragliano e Roberto Barbanti. All’incontro coordinato da Roberto Neulichedl hanno partecipato le redazioni di Musicheria e di Musica Domani e numerosi ospiti.
In allegato il podcast.
Parte II: Intervento di Enrico Strobino e Maurizio Vitali
Parte III: Intervento di Roberto Barbanti
Parte IV: Discussione tra i partecipanti e conclusioni di Alessandra Anceschi e Mario Piatti