Galleria 5 Sardegna sud - ovest
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♦ Piscinas ♦ Grotte di su Mannau ♦ Spiaggia di Schivu ♦ Stagno di S. Giusta ♦ Tharros ♦
Sardegna sud - ovest
La zona visitata in modo incompleto, assai incompleto, va da Orgosolo fino a Iglesias. Una regione varia, ricca di una folta macchia e distese di sugherete, troppo spesso funestata da incendi molto estesi. Zona mineraria per eccellenza conserva tutte le tracce dell’attività estrattiva prolungatasi dalla notte dei tempi fino al termine del secolo scorso. Non c’è luogo suggestivo che non mostri i ruderi di laverie, magazzini, abitazioni e moli. Anche questa è storia. Le tappe si riferiscono ad una grotta di sorprendente bellezza e vastità, la laguna di Orgosolo e i suoi abitanti e le spiagge, con le loro dune imponenti, di Piscinas e Schivu. Infine Tharros un condensato incredibile di storia, archeologia e natura.
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Sistema di dune sabbiose nella costa della Sardegna occidentale, nel comune di Arbus, che si estendono per circa cinque chilometri quadrati, alcune raggiungono un'altezza di circa 100 metri.La zona degrada lentamente da alcuni rilievi collinari alla linea di costa, Il rio Piscinas è un torrente che nasce vicino alimentato anche dalle acque provenienti da alcune gallerie delle miniere dismesse e dilava i residui non proprio salubri della lavorazione dandole un colore rossastro. Ginepro, lentisco, ginestra e euforbie costituiscono la flora comune, ma anche tamerici, giunchi e altri arbusti.Rari, ma presenti il cervo sardo e la testuggine mediterranea e la tartaruga marina che depone le uova nella sabbia.
Comune di Fluminimaggiore
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Originatesi nei calcari cambrici hanno attualmente uno sviluppo di oltre 8 Km. I suoi due fiumi interni hanno creato due rami principali: il ramo di destra dove scorre il Fiume Rapido e il ramo di sinistra originato dal Fiume Placido. Ampi saloni di .crollo si alternano a stupende sale adorne di aragoniti ed eccentriche. La vera perla della grotta è Ia sala vergine alta oltre 50 m. completamente bianca dove abbondano le aragoniti coralloidi tra una miriade di imponenti colonne alabastrine. Una parte della cavita e attualmente attrezzata turisticamente. Su comode passerelle d'acciaio il visitatore può ammirare concrezioni policrome sospese su limpidissimi laghetti.Di recentissima apertura il tratto che discende nell'imponente Pozzo Rodriguez alto 26 m. L'escursione dura circa un'ora. Tra i numerosi esemplari di fauna troglobia vi e il raro Stenasellus Nuragicus lsopode, completamente bianco e senza occhi, endemico di alcune grotte del Sulcis-lglesiente. Una parte della cavità, denominata Ramo San Pietro, è sotto tutela per Ia presenza di una numerosa colonia di pipistrelli.
Dati:temperatura: 16°C; lunghezza 3.750 m; sviluppo 8.200 m; dislivello massimo (-50 +120); quota d'ingresso 220 m s.l.m.
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È uno dei litorali più belli della costa, poco conosciuto e suggestivo per la natura e la mancanza di costruzioni nelle vicinanze. La spiaggia è una lunga e la sabbia finissima, dorata, circondata da alte e pareti di arenaria rinforzata dalla macchia mediterranea. La spiaggia è lunga circa 3 chilometri, tagliata in due da un piccolo tratto di scogliera. Particolarmente incantevole al tramonto e all’alba quando la sabbia e le pareti di arenaria si tingono di rosso.
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Quasi circolare è alimentato da alcuni piccoli bacini secondari comunicanti, inserito dalla Commissione europea nell'elenco dei siti d'interesse comunitario. Un tempo era diviso dal mare da alcune dune eoliche, successivamente asportate per la costruzione dei moli del porto industriale. Anche la foce a mare è stata modificata da lavori idraulici. Le acque sono salmastre, la profondità varia da 40 cm a 1,50 m la superficie umida è di 900 ettari. Sul suo fondo fangoso vegetano quasi esclusivamente ruppia sp., potomageton sp., e alghe del genere enteromorpha.
Ecco i fenicotteri rosa! Animali sociali raccolti in grossi stormi, timidi e paurosi, nei confronti dell’uomo scappano via se spaventati, rischiando di farsi male per via delle fragili zampe. Il colore rosa, deriva dall’alimentazione a base di gamberetti, più l’animale ne mangia più assume un colorito vivo, più è in salute, ed è favorito nell’accoppiamento. Specie nidificanti: anche il fenicottero ha cominciato a fermarsi per la riproduzione inseme a germano reale, folaga, tuffetto, airone grigio e gabbiani comuni; nelle acque vivono muggini, anguille e granchi. Presente una fitta vegetazione ripariale: canneti, cortine di tamerici.
Il periodo migliore per vedere i fenicotteri rosa è nelle prime settimane di giugno, quando si fermano a nidificare in numero di molti esemplari, cosa che è accaduta anche quest'anno, e tutta l'estate. inizio
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Sito archeologico (Or) nella propaggine sud della penisola del Sinische termina con il promontorio di capo San Marco.Dai Fenici ma è probabile la presenza di un insediamento nuragico, poi i Cartaginesi e infine i Romani.Vista la bellezza e l'importanza strategica il sito fu sempre abitato.Attualmente è un museo all'aria aperta e gli scavi vanno avanti portando alla luce maggiori notizie sul passato di questa città. Ciò che è possibile vedere risale soprattutto al periodo della dominazione romana o della prima cristianità. Tra le strutture più interessanti ci sono il tophet, le terme, le fondamenta del tempio e una parte dell'area con case e botteghe artigiane.Spettacolare la vista dalla sommità della torre che consente di vedere, separati da una sottile striscia di terra il mare esterno, spesso infuriato e quello interno, un porto sicuro.