Marche 2015
Poco conosciuti, ma molto suggestivi, tipici luoghi molto accoglienti.
Eremo dei Frati Bianchi ο Riserva Ripe Bianche ο Sant’Urbano di Apiro
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Eremo dei Frati Bianchi dal candido saio indossato dai Camaldolesi che lo abitarono per più di quattro secoli.
L’escavazione delle grotte nella parete tufacea della Valle del Corvo, gola naturale fra Cupramontana e Poggio Cupro, risale ai primi anni dell’XI sec. la Cella di San Romualdo, il fondatore.
Il complesso di alloggi, ora rilevato e restaurato da privati, si mantiene con cerimonie e ospitando turisti.
Luogo suggestivo ben conservato e molto accogliente.
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Centro di Esperienza Ambientale “Sergio Romagnoli” Jesi, WWF Italia ente gestore della Riserva Naturale.
Percorsi realizzati in ambiente agricolo, fluviale, nella garzaia e altro.
Di notevoli valenze naturalistiche anche per il contesto fortemente antropizzato nel quale si colloca.
Si riproducono limicoli, e anatidi, interessante il percorso illustrato per insetti e piccoli animali.
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Vicino ad Apiro per la strada verso la Vallesina, si incontra l’abbazia di Sant’Urbano edificio romanico poco notoma interessante: si tratta di due chiese, una dentro l'altra: una per i laici, l'altra per le funzioni religiose.Si entra scendendo gli scalini in un vano relativamente ampio con colonne e capitelli scolpiti con scene di animali, residui di paretri affrescate in una serie di saliscendi certamente inconsueti.
Di particolare il giorno di Sant’Urbano (25 maggio?!) il sole passando dall’oblò in alto illuminerà con precisione il cerchio che si trova dalla parte opposta della chiesa.