Risultati
Risultati didattici
Traguardi per il raggiungimento delle competenze di cittadinanza europea
In base alle nuove Indicazioni Nazionali del Curricolo, si indicano di seguito le competenze europee richieste in uscita da ogni percorso scolastico degli studenti, stesse competenze che, qui poste in termini di “risultati didattici”, sono state favorite grazie all’ attività progettuale in esame.
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Competenze in uscita dalla scuola primaria da indicazioni nazionali
L’allievo:
Dimostra atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede; sa esplorare i fenomeni con un approccio scientifico; sa individuare nei fenomeni somiglianze e differenze, misurare, registra dati significativi e identifica relazioni spazio/temporali; individua aspetti qulitativi e quantitativi dei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche; riconosce le principali caratteristiche degli organismi viventi;espone in modo chiaro ciò che ha sperimentato; trova da varie fonti informazioni e spiegazioni che lo interessano.
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Traguardi per le competenze scientifiche raggiunte nel progetto
In base al percorso svolto gli studenti devono essere in grado di:
Capacità di osservare: cogliere e organizzare semplici informazioni raccolte dall’ambiente; superamento delle “resistenze” emotive nella partecipazione alle esperienze; capacità di manipolare; capacità di strutturare frasi in relazione alle esperienze vissute; ricercare ed individuare gli strumenti di base necessari per realizzare esperienze; comprendere le modalità attraverso le quali è possibile entrare a contatto con oggetti, sostanze, esseri viventi animali e vegetali senza pericolo; capacità di mettere in relazione, di ordinare e fare corrispondenze anche tra esperienze diverse; sviluppo del patrimonio lessicale di base; capacità di spiegare gli eventi e di argomentarli in modo semplice ma logico; ricondurre cause, relazioni a fondamenti logici scoperti con l’esperienza laboratoriale.
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Competenze in uscita dalla scuola secondaria
(Competenze di cittadinanza europea)
L’allievo deve:
imparare a imparare; progettare (Competenze alla costruzione del Sè); comunicare;collaborare e partecipare; agire in modo autonomo e responsabile (Competenze relative alle interazioni del Sè con gli Altri); risolvere problemi; individuare collegamenti e relazioni; acquisire ed interpretare l’informazione (Competenze relative al rapporto del Sè con la Realtà fisica e sociale).
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Traguardi per le competenze scientifiche raggiunte nel progetto
In base al percorso svolto gli studenti devono essere in grado di:
Individuare e applicare autonomamente delle regole comportamentali in presenza di habitat marini delicati; potenziare l’autonomia nelle abilità pratiche di costruzione , assemblaggio, revisione del materiale o utilizzo della strumentazione scientifica; mostrare la capacità di rielaborare con strumenti matematici, tecnologici e statistici informazioni biologiche quantitative; comprendere tutte le modalità attraverso le quali è possibile di venire a contatto con gli organismi marini studiati nelle varie fasce di zonazione; essere in grado di progettare e risolvere situazioni problematiche individuandone le molteplici strategie risolutive; mostare la capacità critica di mettere in relazione, di ordinare e fare corrispondenze; dimostrare di saper individuare relazioni, nessi logici, tappe evolutive in un’esperienza scientifica; saper spiegare gli eventi e di argomentarli in modo logico; sviluppare e potenziare il linguaggio tecnico scientifico; strutturare frasi articolate in relazione alle esperienze scientifiche vissute e dimostrare in questo una buona capacità comunicativa.
L’acquisizione delle informazioni scientifiche e tecniche assimilate durante lo studio proposto, ha permesso alla gran parte degli studenti coinvolti di operare in autonomia e di dimostrare, nei casi di eccellenza, un’efficienza operativa più che soddisfacente. L’appartenenza al Team di ricerca, più volte citato nel documento, non si è rivelata proponibile a tutti gli studenti, ma solo a quelli che si sono distinti per il pieno raggiungimento delle competenze nelle metodologie scientifiche applicate, mostrando un’originale capacità di osservazione, analisi e critica nei confronti delle situazioni problematiche, tipiche dell’indagine scientifica consapevole. Lo studio presentato inoltre dimostra che tutte le attività scientifiche del Progetto, abbiano creato un ambiente favorevole per lo sviluppo di abilità quali la capacità di adattamento alle situazioni problematiche, la capacità comunicativa, di organizzazione e gestione di azioni e decisioni, facilitando il pieno raggiungimento di quelle competenze di cittadinanza europea, sopracitate e richieste ormai nel percorso scolare di ogni ciclo.
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I traguardi 2012-2015
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• Anno Scolastico 2012: Assegnazione del Patrocinio di Enti e Istituzioni di rilievo a livello Provinciale e Nazionale.
• Presentazione al pubblico di Percorsi nel Blu- 7 Giugno 2013 - Cittadella della Pace di Pegazzano, La Spezia.
• Assegnazione del “Premio Speciale Ramoge” come miglior progetto, in occasione del Premio Internazionale Ramoge “Alain Vatricain” Principato di Monaco 12 Giugno, Palazzo Ducale di Genova.
• Pubblicazione al Congresso Nazionale della Società Italiana di Ecologia- “SITE 2013” - C. Cerrano et al. Reef Check Italia Onlus: a network to improve civil participation in marine environment assessment, 16-18 Settembre- Ancona.
• Percorsi nel Blu / Festa della Marineria 2013: Laboratori didattici di biologia marina al “Villaggio della Scienza”, Centro Alliende 3-6 Ottobre 2013.
• Partecipazione al monitoraggio dei nudibranchi nell’Area Marina Protetta delle 5 Terre, in parallelo alla “Giornata del Nudibranco” promossa dal Prof. Carlo Cerrano di Reef Check Italia, in collaborazione con l’A.M.P. di Portofino.
• Partecipazione alla manifestazione “IN.MA.RE. Film Festival” di Camogli 6/8 Dicembre 2013.
• Pubblicazione al Convegno Internazionale E.G.U. Vienna, Maggio 2014: M. Stroobant, A. Mori, S. Merlino, M. Bianucci, R. Delfanti, S. Furia,C. Carmisciano, M. Locritani, F. Muccini, H. La Tassa, R. Talamoni, F. Nacini, A. Benedetti, E. Nardi, A. Parodi, F. Giacomazzi, E. Mioni, Associazione Festival della Scienza: “New protocol in La Spezia for elementary and secondary school students for monitoring Perception towards Science and Performance in Science Classrooms”.
• Prima Campagna di Ricerca per il Progetto “Percorsi nel Blu- Sea Cleaner”, ISA 2 La Spezia- CNR-ISMAR La Spezia, Isola di Pioanosa, Maggio 2014.
• Partecipazione alla Conferenza per la Giornata Europea “Osservare il Mare”, “La Scuola di domani: best practices nel monitoraggio marino”, a cura di Percorsi nel Blu- Sea Cleaner, 20 maggio 2014.
• Partecipazione al Trofeo Mariperman: Laboratori Scientifici di biologia marina, 8-9 Giugno 2014.
• Seconda Campagna di Ricerca Isola di Pianosa, Settembre 2014.
• Partecipazione alla Notte Europea dei Ricercatori: Laboratori Scientifici di biologia marina. Conferenza dal titolo “Operazione golfo pulito!”, a cura di Percorsi nel Blu- SeaCleaner, 26 Settembre 2014..
• Partecipazione alla trasmissione LINEA BLU-RAI 1, puntata del 25 Ottobre – Vernazza. Parco Marino delle 5 Terre.
• Pubblicazione all’International Ocean Research Conference I.O.R.C.: S. Merlino, M. Stroobant, E. Mioni, C. Marini, D. Marini, A. Giovacchini- “Marine litter in Ligurian and Tyrrhenian Sea: a survey around the Cetacean Sanctuary coastline”, Barcellona, 17-20 Novembre.
• Terza Campagna di Ricerca Isola di Pianosa, Maggio 2015.
• Pubblicazione al Congresso Ocean’s MTS IEEE di Genova. E. Mioni, S. Merlino, M. Stroobant, M. Locritani, S. Strada, A. Giovacchini, R.Traverso - “Blue Phats and Sea Cleaner: ensuring long-term commitment of citizens in environmental monitoring”, 18-21 Maggio 2015.
• Primo Gemellaggio Scientifico “Rete Percorsi nel Blu” con Istituto Comprensivo “Bruno da Osimo”, Osimo - Ancona, 25-27 Maggio.
• Partecipazione al Trofeo Mariperman: Laboratori Scientifici di Biologia Marina, 8-9 Giugno 2014, a cura di Percorsi nel Blu- Sea Cleaner.
• Pubblicazione al Congresso HEAd’ E. Mioni, S.Merlino: “Innovating approaches for scientific education and research in environmental and marine sciences”, 24-27 Giugno 2015, Valencia, Spagna.
• Partecipazione alla Notte europea dei Ricercatori: laboratori scientifici di biologia marina, Settembre 2015, La Spezia.
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Risultati scientifici
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Il monitoraggio ambientale costituisce una delle vie per verificare l’evoluzione di un dato ecosistema e lo studio della biodiversità che lo caratterizza rappresenta la base di partenza per controllare le sue possibili trasformazioni nel tempo.
In particolare, come si è visto in studi precedenti, l’analisi della struttura delle comunità bentoniche è molto importante nella valutazione della qualità ambientale dei fondali e delle acque, in generale. Tali orgasnismi infatti sono esposti a tutte le variazioni dell’ambiente e pertanto, attraverso l’osservazione della struttura della loro comunità, possono diventare buoni indicatori degli effetti spazio-temporali delle fluttuazioni naturali o dei disturbi indotti dalle attività umane o da sostanze inquinanti.
Anche le singole specie possono essere in grado di fornire informazioni relative ad uno o più fattori ecologici di un determinato ambiente in base alla loro presenza/abbondanza (specie caratteristiche, specie indicatrici).
In particolare, studi precedenti hanno individuato i vantaggi dell’utilizzo degli organismi bentonici negli studi di biomonitoraggio dell’alterazione ambientale poiché: gli organismi bentonici sono sedentari e quindi riflettono le condizioni ambientali locali; sono sensibili a diversi tipi di inquinanti che si accumulano proprio a livello dei sedimenti; molte specie bentoniche hanno cicli vitali realativamente lunghi e quindi presentano una risposta integrata nel tempo rispetto alle variazioni della qualità dell’acqua e dei sedimenti.Gli organismi bentonici includono specie che svolgono un ruolo fondamentale nello scambio dei nutrimenti e hanno cicli vitali diversi con ruoli trofici diversi e con differente grado di tolleranza allo stress.
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Specie censite come indicatori biologici
I risultati preliminari qui mostrati riguardano il monitoraggio emerso e sommerso in corrispondenza di substrati in due Aree Marine, in particolare: il Parco di San Rossore- Migliarino- Massaciuccoli (Pisa) e l’Isola di Pianosa - Arcipelago Toscano.
Il campionamento effettuato in emerso e sommerso ha riguardato esclusivamente la raccolta di reperti di organismi morti depositati sulla spiaggia o sul fondale, sotto forma di dermascheletri, resti di alghe e di Posidonia, ovature, conchiglie o strutture scheletriche di poriferi, briozoi e celenterati madreporari.
Per ogni reperto spiaggiato o affondato, a seconda delle condizioni nello stato di conservazione si è cercata una ricostruzione tassonomica per ordine o famiglia e, dove possibile, per genere e specie. Per l’identificazione sono stati utilizzati dei testi specifici di sistematica generale con il supporto di testi specializzati nonché indagini scaricate dalla rete internet.
Per ogni campionamento effettuato in spiaggia, in particolare, i reperti trovati hanno evidenziato una prevalente appartenenza al phylum dei molluschi, provenienti sia da substrati duri che da fondi mobili e poiché questi risultano degli efficaci descrittori della comunità bentonica, l’indagine preliminare qui presentata è stata condotta prevalentemente sugli stessi. I molluschi qui descritti tra le specie indicatrici, sono per lo più caratteristici di fondi mobili o testimoni di associazioni trofiche particolari.
Contrariamente a quanto potrebbe sembrare, infatti i fondali mobili presentano un’estrema variabilità morfologica, secondo il maggiore o minore apporto di sedimento terrigeno e l’influenza delle correnti e degli altri movimenti delle acque. Secondo la granulometria del substrato, perciò,esistono fondali che variano gradualmente dal fango sottile alla sabbia fine, a quella più grossolana. A questi fattori che caratterizzano il sedimento, se ne aggiungono altri, quali le condizioni termiche, la salinità e la profondità.
Le qualità che un buon bioindicatore deve necessariamente possedere, come ad esempio la facilità di reperibilità ed impiego, un elevato potere discriminante, la possibilità di utilizzo in aree geografiche estese e l’affidabilità: ossia un indicatore deve essere in grado di fornire lo stesso tipo di risposta quando si confrontano identiche situazioni nello spazio e nel tempo. In questo senso, le comunità macrobentoniche in generale sono considerate tra i più efficaci descrittori sintetici dell’ambiente.
Qui sotto illustrata la check list delle specie o dei generi osservati durante i vari surveys.
I reperti qui di seguito descritti sono quelli che hanno destato maggior interesse.