I dati raccolti durante questa prima fase del progetto sono in fase di elaborazione. Infatti le indagini preliminari qui descritte ribadiscono come la presenza delle micro-macroplastiche sulle spiagge o in sospensione nell’acqua, possono arrecare a lungo termine degli effetti nocivi di natura meccanica o tossicologica a carico degli organismi che ne vengono a contatto per via meccanica, per ingestione attiva o passiva e per assimilazione tissutale. Poichè come si è visto tale fenomeno è in grado di colpire sia le catene trofiche elementari che quelle più complesse, si rende necessario negli studi futuri del Network Percorsi nel Blu Sea Cleaner, trovare tra le specie indicatrici già censite o tra altre specie nuove, quelle che maggiormente possano fare da specchio di fronte a una condizione perturbata dell’habitat e della struttura della comunità. Lo scopo dell’analisi è quello di trovare possibili correlazioni emerse tra I dati raccolti dai ssurvey di SeaCleaner (percentuali di accumulo, indice di frammentazione, distribuzione di diversi materiali nelle varie spiagge) con I datoi biologici riguardanti le biocenosi e le comunità benthoniche, dati riguardanti la morfologia delle spiagge, la vicinanza di fiumi o porti, la stagione, il livello di antropizzazione e il grado di protezione dell’area.

In più è altamente probabile che la presenza delle micro-macroplastiche sulle spiagge o in sospensione nell’acqua possano arrecare a lungo termine degli effetti nocivi di natura meccanica o tossicologica a carico degli organismi che ne vengono a contatto per via meccanica, per ingestione attiva o passiva e per assimilazione tissutale, e poiché tale fenomeno è in grado di colpire sia le catene trofiche elementari che quelle più complesse, si rende necessario trovare tra le specie indicatrici già censite o tra altre specie nuove, quelle che maggiormente possano fare da specchio di fronte a una condizione perturbata dell’habitat e della struttura della comunità.

In questo senso, la futura cooperazione fra Blue Path and SeaCleaner verterà sul link esistente tra l’inquinamento da micro-macroplastiche, a livello della fascia costiera popolata da organismi della rete trofica più bassa degli invertebrati e la distribuzione e frequenza delle specie bentoniche sessili e vagili indicatrici. Oltre a queste non mancherà l’indagine su quegli organismi necton-bentonici come i pesci che mantengono una relazione trofica molto stretta con il fondale e con il benthos, di cui si nutrono.

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