La volpe di Fichino
Vincenzo Terreni
In 30 anni di permanenza nella solita casa sulla solita valle mi è capitato due o tre volte di vedere la volpe, di giorno solo quando è nevicato, di notte prima della recinzione che ha rinchiuso metà del territorio. Con la neve era uno spettacolo magico vedere la volpe che si muoveva con cautela ed eleganza sopra la neve alta e soffice per cercare un qualcosa da mangiare. Nei rientri notturni con l'auto rare volte si è vista saltare in un solo balzo tutta la strada sbucando da un fosso per seguire il sentiero dei cinghiali. A parte la paura di un contatto, il balzo ha suscitato ammirazione per un animale schivo quanto temuto. Ci sono stati in zona alcune scorribande dentro i pollai che hanno decimato ovaiole e galli tanto a lungo accuditi. Ora le galline non vengono più lasciate libere, ma rinserrate in una specie di lagher con tanto di reta alta e rinforzata protetta anche dal filo spinato. Dopo la chiusura di metà del territorio, i sentieri dei cinghiali, frequentati anche dai tassi, istrici e da volpi, hanno ristretto questi abitanti legittimi di un territorio che li ha visti nascere e replicare a costretti in altre vie per un lungo periodo che li ha visti perplessi e incerti sul loro futuro. Non sappiamo ancora quali sono gli attuali sentieri di percorrenza, ma è sempre più raro vederli o trovare le loro tracce.
Alcuni giorni fa una volpe ci venne a trovare: silenziosa, prudente si è avvicinata ad una distanza di qualche metro osservando, annusando ed esplorando tutto intorno. Cosa mai successa prima. Evidentemente conosce tutti i buchi che permettono di infilarsi in giardino. La sua presenza è stata considerata un gesto di cortesia da parte sua e quindi, quando si è mostrata a noi umani ci siamo comportati come facciamo con gli ospiti graditi: distanza di sicurezza, movimenti controllati, voce bassa. Una mattina è tornata e mi sono ricordato di avere una salsiccia e, presumendo che le avrebbe fatto piacere una colazione, le ho lanciato vicino una parte, ha fatto un leggero passo indietro poi si è messa ad annusare con particolare impegno intorno al boccone fino a ritrovarlo: lo ha preso delicatamente con gli incisiti e lo ha spostato a metà bocca tenendola semiaperta.Ppoi si è rivolta verso di me guardandomi negli occhi ha fatto una elegante giravolta e se n'è andata.
Ho saputo dai vicini che si è presentata anche da loro con lo stesso cerimoniale, forse si tratta di un tentativo di volpizzazione - una sorta di addomesticazione al contrario, personalmente non ci vedo niente di male a riceverla con regolarità tanto più che credo che provochi l'allontanamento dei piccioni ora presenti in quantità eccessiva.