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A Lucca un giorno in più

 

A Lucca un giorno in più

Roberto Pizzi, A Lucca un giorno in più. Emozioni e suggestioni per un giro in città, Maria

 

Pacini Fazzi editore, pp. 110, Euro 14,00

Luciano Luciani

 

Storico locale profondamente legato al proprio territorio, la Lucchesia e i suoi dintorni l’una e gli altri studiati con un rigore documentario pari all’acribia dello sguardo di ricercatore, Roberto Pizzi, da anni, porta avanti, in solitaria, un rilevante lavoro di scavo intorno alle vicende e ai protagonisti di una Lucca forse di minoranza, ma certo non minore per importanza. Ovvero, lo studio di personaggi, pratiche, realizzazioni, successi e insuccessi di quanti, nell’area ampia della provincia lucchese e spesso in contatto con importanti esperienze toscane e nazionali, ebbero il coraggio e la testardaggine di muoversi in direzione ostinata e contraria al senso comune dominante nella Città delle Mura: una mentalità marcatamente moderata, segnata, nel bene e nel male, dall’egemonia dell’ideologia cattolica, devota con non poche punte di bigottismo. Anche in queste pagine, come in tante altre di una sua bibliografia che si fa di anno in anno sempre più rilevante, l’attenzione dell’Autore si rivolge agli uomini e alle donne che, come ebbe a scrivere più o meno mezzo secolo fa un grande giornalista e un grande storico come Gaetano Arfè, “non vinsero e non trionfarono mai. Ma non furono mai vinti e del loro operare hanno lasciato un segno incancellato e incancellabile: l’attrazione per l’eresia, il gusto per l’avventura intellettuale e politica.” Non deve, quindi, fare meraviglia se in A Lucca un giorno in più. Emozioni e suggestioni per un giro in città, meritoriamente pubblicato dalla editrice lucchese Pacini Fazzi, Pizzi, sotto la specie di una guida ai luoghi notevoli compresi all’interno dell’“arborato cerchio” - la cattedrale di San Martino e i suoi tesori: il Labirinto, il sepolcro funebre di Ilaria Del Carretto, il Volto Santo; poi, le piazze piccole e grandi che hanno sempre il dono di sorprenderti per il loro apparire all’improvviso: Santa Maria Bianca, piazza Bernardini col palazzo omonimo, San Michele in Foro, il “Canto d’Arco”, Sant’Agostino e la sua chiesa, Santa Maria Corteorlandini, arricchita dalla presenza di un’importante istituzione culturale come la Biblioteca Governativa - ridisegna una geografia dei suoi personaggi significativi: in primis, attraverso i monumenti loro dedicati, i padri della patria Mazzini, Garibaldi, Benedetto Cairoli e Vittorio Emanuele II, quindi gli eroi locali: Francesco Burlamacchi (Lucca, 1498 – Milano,1548), giustiziato per essersi messo alla testa di una congiura antimedicea per instaurare a Firenze una confederazione di libere città e Francesco Xaverio Gemignani (Lucca, 1687 – Dublino, 1762), compositore e violinista conosciuto più in Europa che in Italia… Tutt’attorno a tali luoghi e personaggi, agisce un brulichio di uomini e donne, illustri e meno, che, nel corso di oltre duemila anni, hanno costituito la storia e l’anima della città: artisti, letterati, musicisti, politici maggiori e minori, uomini d’arme, religiosi, patrizi, borghesi, plebei, uomini di genio, raccontati in un rapido alternarsi di immagini vivide, attraenti e capaci di colpire non poco la fantasia del Lettore. Come, per esempio, la vicenda leggendaria di Lucida Mansi e della sua fama di dark lady affamata di amanti e per questo sollecitata a un rovinoso patto diabolico, riportata dall’Autore a più razionali misure storicamente verificate. Tutto questo e molto altro ancora il Lettore potrà trovarlo, filtrato attraverso l’esercizio imperterrito della ragione, nelle pagine di questo lavoro. Ci sentiamo di raccomandarlo anche per la bella qualità di saper raccontare con controllata partecipazione, in maniera cordiale e fruibile, gli avvenimenti grandi e piccoli e gli attori, piccoli e grandi, di una comunità due volte millenaria, amante del lavoro operoso, della pace, della libertà, della bellezza.