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L'esperienza è solo il primo passo

L'esperienza è solo il primo passo

 

Maria Arcà  

da Naturalmente scienza giugno 2023

 

Il divertente della conclusione di questo corso è che, dopo avervi costretto per due giorni a fare esperienze, comincerò ora a mettere in discussione proprio il fare esperienza. Io sono convinta che l’esperienza costituisca un legame forte tra noi e il mondo, e questo vale anche per i bambini.

Su come collegare il visibile all’invisibile abbiamo parlato fin troppo. Ora voglio dire che l’esperienza concreta è solo il primo passo di un percorso di conoscenza lungo e difficile. In questi giorni abbiamo pensato: facciamo esperienze, facciamo esperienze, facciamo esperienze, però questo non basta assolutamente per costruire conoscenza: esperienze si possono fare a scuola imparando poco e niente, mentre dovrebbero diventare la base per la costruzione di pensiero astratto, per la costruzione di saperi che modifichino il proprio sguardo sul mondo.

L’esperienza singola, in sé, non costruisce significato e quindi deve essere intrecciata con altre, accompagnata da riflessione e immaginazione. Bisogna che l’esperienza cresca e si ramifichi, che si diffonda nella mente come si diffonde in acqua una gocciolina di inchiostro, e che porti lontano facendo nascere più complessi modelli culturali. Perché se ci fermiamo all’esperienza o all’esperimento, isolati dal loro contesto problematico (come quelli presentati nei sussidiari) veramente è fatica sprecata, è mondo sprecato ed è tempo sprecato. Bisogna ragionare su che cosa vuol dire veramente fare esperienza, perché non si tratta soltanto di fare delle cose: è diverso perché è una attività che deve modificarci dentro, deve costruire idee mentre proviamo a vedere quello che succede. Serve per capire sia come e perché le cose cambiano, sia cosa cambia in noi e nel nostro sistema di pensiero. Quindi il messaggio forte di questo incontro è capire come possiamo prendere un’esperienza piccolina, un sasso che cade o una goccia d’acqua più o meno rotonda, e farla diventare pensiero, collegarla con dei fili di pensiero alle idee grandi della scienza. Questo è il mestiere, è l’arte didattica. Fare esperienza, altrimenti, può essere molto stupido e molto riduttivo.

Il nostro stile di lavoro vuole partire dalle libere idee che nascono guardando e modificando cose per guidarle con calma verso le conoscenze che le spiegano e ci aiutano a capire meglio. 

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