raccolte cd
timberland euro, timberland uomo 6 inch stivali, timberland uomo barca stivali, timberland uomo earthkeepers, timberland uomo euro hiker stivali, timberland uomo nellie chukka, timberland uomo rotolo top stivali, timberland uomo scarpe da spiaggia, timberland donna 6 inch stivali
Pietro Omodeo e la sua passione per i libri

Pietro Omodeo e la sua passione per i libri

di Brunella Danesi


Pietro Omodeo (Cefalù, 1919) ha studiato presso la Scuola Normale di Pisa, laureandosi con Giuseppe Colosi. Ha insegnato Biologia, Zoologia, Zoogeografia in varie università, per poi diventare direttore dell’Istituto Zoologico di Siena. È membro dell’Unione Zoologica Italiana (UZI) e del Coordinamento Nazionale di Biologia Teorica (CNBT). Omodeo è uno dei padri della moderna zoologia italiana ed internazionale.

Gli abissi del tempo

Raccontare in poche parole la lunga carriera scientifica di Pietro Omodeo è pressoché impossibile; è però importante citare almeno alcune delle sue opere di divulgazione che hanno dato un contributo importante alla conoscenza del pensiero biologico, alla sua storia e in particolare alla teoria dell’evoluzione.
A partire dagli anni Sessanta, ha contribuito a farci conoscere numerose opere fondamentali: l’Interpretazione della natura di Diderot e Viaggio di un naturalista intorno al mondo; Autobiografia e Lettere (1831-1836) di Darwin, entrambi stampati nel 1967 con una lunga introduzione di Omodeo, nel 1969 per i classici della UTET traduceva e commentava Opere di Lamarck, e nel 1974 usciva l’Origine, con la sua introduzione. Erano anni in cui le teorie evolutive erano guardate con sospetto (le cose sono poi cambiate?) ma Omodeo, come i suoi maestri, D’Ancona, di Colosi, di Montalenti, si battevano perché il pensiero del grande naturalista venisse conosciuto ed amato.
Pietro Omodeo ci ha dato e continua a darci un altro insegnamento importante; in un periodo in cui molti pensavano che coloro che si occupavano di scienze dovessero conoscere solo le ultime scoperte e che il passato andasse dimenticato perché la scienza “bambina” è costellata da errori e ingenuità, ha messo in luce l’importanza di tornare a studiare le origini della disciplina, il suo lento affermarsi fra incertezze, fraintendimenti ma anche grandi intuizioni.
I suoi lavori ci hanno fatto appassionare alla storia della biologia con opere come Creazionismo ed evoluzionismo (1984) e Gli abissi del tempo (2000) in cui e sottolineava i contributi scientifici di Redi, Malpighi, Vallisneri e metteva in evidenza l’importanza per lo sviluppo scientifico delle aperture culturali di Fontenelle, Diderot e Buffon.
Nel raffinato volume Alle origini delle scienze naturali (2001) ha delineato l’intrecciarsi dei problemi del viver

Alle origini delle scienze naturali

quotidiano, con le innovazioni tecniche e l’incerto farsi strada di un metodo basato sull’osservazione e la verifica sperimentale dei fenomeni, nel corso di un Rinascimento ancora popolato da demoni, streghe e maghi; questo colto umanista ci ha presentato i personaggi del Rinascimento come se descrivesse intimi amici, tessendo un affresco in cui prendono vita medici, naturalisti, poeti e pittori, navigatori che scoprono nuovi mondi, aprono nuovi sbocchi commerciali, promuovono ricchezze, ma soprattutto provocano un cambiamento profondo nel pensare comune.
Nel ricordare il suo lavoro, non si può dimenticare il suo impegno civile, palesato per esempio in Biologia con rabbia e con amore (1989).
Il suo manuale di Biologia edito da UTET (1977) è stato fondamentale per l’aggiornamento di molti docenti; in esso la biologia e la genetica vengono interpretati mediante la teoria dell’informazione e i principi dell’autocontrollo, partendo dall’assunto che gli organismi non sono soltanto sede di flussi di materia e di energia, ma ospitano anche correnti di informazione che provengono dal patrimonio genetico, dai recettori e dai sensori disseminati in gran numero in tutte le cellule.

Creazionismo ed evoluzionismo

A partire dal 1990 il professore ha collaborato a “Naturalmente” con Etica e ricerca biologica (maggio 1990) e Parole e concetti intorno agli esseri viventi (febbraio 1996) e nel 2004 (1) ha concesso un’intervista alla nostra rivista e a quella rimandiamo per chi è interessato a conoscere le tappe della sua lunga attività scientifica.
Dal febbraio 2007 è stato messo in rete sul sito nazionale dell’ANISN l’ipertesto Biologia, la vita e la sua storia che circola liberamente e che potrà contribuire allo sviluppo della cultura scientifica in Italia, perché lui e tutta la redazione di “Naturalmente” è profondamente convinta che la Scienza può diventare patrimonio di tutti.


Il Fondo Pietro Omodeo

... Il libro è unestensione della memoria e dellimmaginazione... se leggiamo un libro antico è come se leggessimo tutto il tempo che è trascorso dal giorno in cui è stato scritto fino a noi... da Borges Oral di Jorge Luis Borges

Nel 2001 ho avuto il privilegio di poter ammirare parte della sua collezione di libri, allora ospitata presso il dipartimento di Scienze naturali dell’Università di Siena e ceduta nel dicembre del 2003 all’Istituto e Museo di Storia della Scienza.
Io e mio marito, da tempo collezionista di libri antichi di medicina, siamo rimasti incantati dalla successione di scaffali che custodivano volumi preziosi ormai pressoché introvabili, e abbiamo capito come effettivamente i libri siano una delle possibilità di felicità riservata agli umani; abbiamo potuto toccare, sfogliare, sentire il profumo dei preziosi volumi del Cinquecento e del Seicento:

* la traduzione in latino di Aristotele e Teofrasto Aristotelis et Theophrasti Historiae : cùm de natura animalium, tum de plantis & earum causis, cuncta ferè... (1552);
* il classico dell’alchimia Turba philosophorum (1572);
* De diebus criticis et aegrorum decubitu libri duo (1651-1652) di Andrea Argoli, dedicato a Cristina di Svezia in cui si ripropone la "Iatromathematica" di Ermete Trimegisto e vengono presentati gli oroscopi di vari personaggi defunti da tempo;
* l’Opera omnia dell’erudito Samuel Bochart del 1692, con le descrizioni della natura e delle città della Bibbia;
* la Storia Naturale di Plinio (1573);
* la Fisonomia naturale (1626-1627) di Giovan Battista dalla Porta, una delle prime opere scritte in volgare, in cui il mago-scienziato del Rinascimento va alla ricerca delle corrispondenze fra microcosmo e macrocosmo indagando le correlazioni fra l’uomo e gli animali e dà così vita a uomini gallo, pecora, leone, aquila;
* i sei libri (1570) del grande medico Pietro Andrea Mattioli, che tradusse, commentò ed ampliò il lavoro di Dioscoride sugli animali e sulle piante officinali, opera che divenne un punto di riferimento per medici e farmacisti per i secoli successivi;
* una delle prime traduzioni dal greco pubblicata a stampa (1541- 1545) di Galeno di Pergamo, il cui pensiero guidò la medicina sino alle soglie del Seicento;
* l’Ortus medicinae di Joahann Baptista van Helmont, il grande sperimentatore che pensava di aver dimostrato la trasmutazione dell’acqua in terra e di aver pertanto verificato l’esattezza della Genesi e che per primo falsificò la teoria di Aristotele secondo cui la piante si nutrono di terra;
* il De vi percussionis et motionibus naturalibus a gravitate pendentibus (1686) di Giovanni Alfonso Borelli che, seguendo gli insegnamenti di Galileo, cercò di spiegare il movimento degli animali facendo appello esclusivamente a principi meccanici;


* due opere stampate nel cinquecento del medico francese Jean-Francois Fernel, che introdusse il termine fisiologia.

Mi sono limitata a citare solo alcune delle opere più antiche, ma nella collezione sono presenti anche opere del Settecento e dell’Ottocento:
* Opere del signor Francesco Redi ... con somma diligenza insieme raccolte, accresciute e migliorate (1762);
* Opere fisico-mediche stampate e manoscritte del kavalier Antonio Vallisneri raccolte da Antonio suo figliuolo; corredate d’una prefazione in genere sopra tutte e d’una in particolare sopra il vocabolario della storia naturale (1773);
* Contemplazione della natura del signor Carlo Bonnet ...’ ; tradotta in italiano e corredata di note e curiose osservazioni dall’abate Spallanzani ... e arricchite di necessarie e interessanti emendazioni del proprio autore (1769);
* Nouvelles recherches sur les découvertes microscopiques et la génération des corps organisés ouvrage traduit de l’Italien de M. l’abbé Spalanzani ... ; avec des notes, des recherches physiques & métaphysiques sur la nature & la religion & une nouvelle théorie de la Terre par M. de Needham (1769)
* Osservazioni sopra la ruggine del grano di Felice Fontana;
* Sulla respirazione / dissertazione inedita del sig. Lavoisier diretta a Vincenzo Dandolo e dallo stesso portata dal francese nell’italiano idioma con alcuna note illustrative. Sulla traspirazione / dissertazione inedita dei signori Lavoisier e Seguin diretta a Vincenzo Dandolo e dallo stesso portata dal francese nell’italiano idioma (1796?);

* Lezioni elementari d’istoria naturale e di chimica : nelle quali si propone: 1. di presentare un’unione metodica delle cognizioni chimiche acquistate sino al giorno d’oggi 2. di offrire una tavola comparata della dottrina dello Stahl con quella d’alcuni moderni : opera che contiene in ristretto un corso completo di queste due scienze / del signor Fourcroy (1785);
* Thomae Willis ... Opera omnia, ex nupera editione gravissimis undequaque atque ad publicam perniciem erroribus scatente tamquam ab excidio summo labore, eximioque studio vindicata, atque ad pristinam puritatem integritatemque restituta (1720) ...
Non mancano naturalmente le opere scientifiche più importanti dell’Ottocento: molte prime edizioni di Erasmo e Charles Darwin, Georges Léopold Cuvier, Charles Lyell, Ernst Haeckel, Justus von Liebig, Claude Bernard, Xavier Bichat, Rudolf Virchow...
Si potrebbe continuare a lungo ad enumerare i lavori dei tanti personaggi che hanno contribuito all’affermarsi della scienza moderna, ma ne risulterebbe solo un arido elenco che non rende ragione della ricchezza e varietà di idee, pensieri, personaggi.
Omodeo trovò questi capolavori ...nell’immediato dopoguerra sulle bancarelle che a Napoli si susseguivano da via Foria attraverso via Costantinopoli fino a Port’Alba, dove era sciorinata una favolosa ricchezza di libri d’ogni epoca e d’ogni argomento: la sterminata biblioteca di una città molto dotta e sfortunata a poco a poco scivolava sui marciapiedi e sostava lì ai piedi dei passanti.... e li protesse dall’incuria del tempo e dal destino che poteva essere loro riservato di essere smembrati, farri a pezzi per
A parte le opere di grande valore per un appassionato bibliofilo, scorrere l’elenco della sua collezione, scaricabile in formato rtf alla pagina http://www.museogalileo.it/esplora/biblioteche/biblioteca.html, fa capire i suoi multiformi interessi: ha letto di scienze naturali ed evoluzione, chimica, fisica, alchimia e magia, anatomia, istologia ed embriologia, fisiologia, patologia, ma forse la sua più grande passione è stata quella dei resoconti dei viaggi dei grandi esploratori del passato come Vespucci, Colombo, Magellano, Giovanni da Verrazzano, Caboto, Livingston, Stanley, Bottego, Amundsen.

Nicola Perrini, come lui appassionato collezionista, ha preparato una presentazione che illustra molto bene questo amore di una vita.

Chi accumula libri, accumula desideri; e chi ha molti desideri è molto giovane, anche a novanta anni.

Auguri, Professore!


Brunella Danesi
Redazione di Naturalmente

Brunella Danesi