LABORATORIO DIDATTICO TERRITORIALE
IC CAPANNOLI
REFERENTE CLAUDIA VIGNALI
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI TERRICCIOLA
RICERCA-AZIONE “PRIMA SCIENZA” A.S. 2012/2013
“La bella Kadija dagli occhi blu” [versione completa con immagini .pdf]
ACQUA, COLORE E PENSIERO PROPORZIONALE
Proposta di contesti significativi per estendere la gamma dei riferimenti per i sensi del concetto di proporzionalità e favorirne la generalizzazione.
Classi coinvolte
La proposta è rivolta alla classe V^ della scuola primaria e alle classi I^ A e I^ B
della scuola secondaria di primo grado.
Docenti
Scuola primaria
Casati Vera (italiano, arte e immagine), Vignali Claudia (matematica, scienze e tecnologia) Menciassi Rossana (sostegno)
Scuola secondaria di primo grado
Fantoni Sara (matematica e scienze), Testi Maura (matematica e scienze), Ferri Arianna (italiano), Montagnani Michela (italiano)
Nuclei: materia interazioni
relazioni e funzioni
Tematiche:
miscugli e soluzioni pensiero proporzionale
Processi cognitivi:
Saper risolvere problemi utilizzando gli strumenti della matematica
(individuare e collegare le informazioni utili, confrontare strategie di soluzione, individuare schemi risolutivi di problemi, esporre il procedimento risolutivo…)
Acquisire progressivamente forme tipiche del pensiero matematico
(congetturare, verificare, giustificare, definire, generalizzare, ...)
Obbiettivi formativi:
Risolvere e porsi problemi
Confrontare e giustificare strategie di soluzione
Argomentare le proprie scelte
D Italiano
Obiettivi di apprendimento
- Ascoltare e comprendere gli interventi dei compagni, rendendosi conto dei diversi punti di vista
- Partecipare a discussioni individuando il problema affrontato e le principali opinioni espresse
- Partecipare alle conversazioni in modo pertinente e rispettando i turni secondo le modalità stabilite.
- Partecipare alle diverse-situazioni comunicative, interagendo e cooperando con i compagni e/o altri interlocutori.
- Partecipare a discussioni individuando il problema affrontato e le principali opinioni espresse
- Attuare processi di controllo rendendosi conto di non aver capito e chiedendo spiegazioni
- Completare storie, scegliendo, trovando, modificando la parte iniziale/centrale/finale
Arte e immagine
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Individuare nel linguaggio audiovisivo le diverse tipologie di codici, le sequenze narrative e decodificare i diversi significati. Usare gli elementi del linguaggio visivo per stabilire relazioni tra i personaggi fra loro e con l’ambiente che li circonda Saper utilizzare gli elementi di base della comunicazione iconica (rapporti tra immagini, gesti e movimenti, proporzioni, forme, colori simbolici, espressione del viso, contesti) per cogliere la natura e il senso di un testo visivo Rielaborare, ricombinare, modificare creativamente disegni e immagini materiale d’uso, testi, suoni per produrre immagini Individuare le molteplici funzioni che l’immagine svolge, da un punto di vista sia informativo sia emotivo. |
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Scienze - |
Indagare i comportamenti di materiali comuni in molteplici situazioni |
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sperimentabili per individuarne proprietà Riconoscere invarianze e conservazioni |
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Confrontare processi e fatti, cogliere relazioni tra proprietà e grandezze che descrivono uno stato o un fenomeno |
Matematica
- Individuare situazioni problematiche in ambiti di esperienza e di studio
- Trovare gli strumenti matematici, tra quelli appresi, adeguati a risolvere problemi
- Verificare, attraverso esempi, una congettura formulata.
- In contesti diversi individuare, descrivere e costruire relazioni significative: analogie, differenze, regolarità
- Individuare relazioni tra grandezze
Metodologia adottata
Approccio fenomenologico alla costruzione di conoscenza, con metodologia operativa.
Coinvolgimento determinante dell'esperienza concreta nelle situazioni di insegnamento e apprendimento scientifico, strutturate e non: in laboratorio, sul campo, in classe, nell'ambiente, nella tecnologia.
Coinvolgimento determinante dei diversi linguaggi (gestuale, orale, scritto, iconico, formale) sia nella prima costruzione di conoscenza che nella sua organizzazione progressiva.
Costante coinvolgimento della riflessione sul proprio apprendimento e sul significato di quanto si apprende, a livello individuale e collettivo e con modalità adeguate all'età.
Didattica laboratoriale per gruppi in verticale
Tempi : marzo/maggio
SPAZI: aule, vasca, laboratorio LIM
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FASE A: la storia di Kadija
- visione della storia raccontata per immagini
- scrittura della fiaba
- scelta del finale
FASE B: come l’acqua diventò blu. Laboratorio per gruppi in verticale
- acqua e polveri
- acqua e tempere
- acqua e coloranti alimentari
FASE C: la prova da superare. Laboratorio per gruppi in verticale
- riproduzione del colore blu
FASE A: la storia di Kadija
La storia di Kadija è una fiaba per immagini (presentazione in Power Point) che i ragazzi hanno il compito di narrare per iscritto, interpretando ciò che vedono.
Racconta la storia e immagina il finale
I ragazzi della Scuola Primaria raccontano
LA BELLA CADIJA
Tanto tempo fa in un palazzo dell’India viveva una bellissima fanciulla che si chiamava Cadija ed era la figlia del sultano.
La parte particolare dell’aspetto fisico di Cadigia erano i suoi occhi; che erano di un colore azzurrognolo sfumato di un celeste chiaro.
Un giorno Cadigia si affacciò alla finestra del palazzo del padre.
Lì vicino stava passando un uomo di nome Amos ed era ricco, prepotente e crudele ed era accompagnato dalle sue guardie del corpo; guardò verso la finestra di Cadigia; lui si innamorò immediatamente di lei e decise di chiedere al sultano la mano di sua figlia.
Due giorni dopo andò dal sultano e gli chiese se poteva sposare Cadigia ma il sultano gli rispose che prima di dargli una risposta lo avrebbe chiesto a sua figlia.
Cadigia appena seppe dal padre che Amos voleva sposarla scoppiò in lacrime e supplicò il padre di non farle sposare Amos.
Il padre il giorno seguente rincontrò Amos che chiese cosa avesse risposto sua figlia e mentre Amos parlava le sue guardie sfoderarono le asce ringhiando; quindi minacciando il sultano.
Il sultano saggiamente rispose che doveva ancora chiederlo a Cadigia, allora Amos se né andò.
Dopo un po’ il sultano chiamò il saggio di corte e gli chiese di inventare una prova da far superare ad Amos per potergli concedere la mano di sua figlia.
Il saggio pensò e ripensò fino a quando gli tornarono in mente gli occhi di Cadigia ed ebbe una idea: la prova da far superare ad Amos era riprodurre il colore degli occhi di Cadigia, anche il saggio volle provare; prese una pietra di lapislazzulo e lo frantumo facendolo diventare un pigmento. Poi provò a fare diverse soluzioni. Provò, provò e riprovò.
Alla fine gli vennero due soluzioni che lui considerava più giuste ma pensava non andassero ancora bene, Allora provò nuovamente e alla fine gli venne il colore giusto.
Il dosaggio giusto per fare il colore era: un bicchiere di acqua e due misurini di pigmento.