Prima giornata 5 settembre: Le piante del Monte Pisano
Il dott. Francesco Roma-Marzio (Museo e Orto Botanico di Pisa) ha affrontato il tema “Scoprire la biodiversità vegetale” con particolare riferimento alla Toscana.
Partendo da una foto di un paesaggio prevalentemente verde con al centro un paese ha chiesto ai docenti di descrivere l’immagine fissando l’attenzione sulla copertura verde. Si distinguono diversi tipi di vegetazione e, opportunamente ingrandendo si arriva al dettaglio della singola margherita. Ma le margherite, apparentmente tutte uguali, uguali non sono e da qui ci si avvia per parlare della biodiversità.
Il relatore ha rimarcato l’importanza dell’osservazione diretta delle piante fornendo le linee guida per l’inizio dello studio iniziando da fiori frutti e foglie. Ha presentato anche alcuni strumenti on line per la identificazione delle piante: Wikiplantbase#Toscana presente anche su FB che consentono di identificare i campioni mediante l'uso di chiavi dicotomiche.
Alla parte teorica è seguita quella pratica sui campioni vegetali.
Risulta utile anche il lavoro condotto in classe dal corsista prof. Luca Dini: Il Labirinto di Creta a bivi e Il riconoscimento delle piante con le chiavi dicotomiche
Quanto appreso la mattina è utile nella seconda parte della giornata, a cura del prof. Lorenzo Peruzzi, direttore del Museo e Orto Botanico, rivolta alle piante del Monte pisano.
Nel pomeriggio del giorno di apertura il prof. Lorenzo Peruzzi ha presentato il tema di interesse specifico: “Le piante del Monte Pisano”. Nella parte iniziale della sua relazione si è avvalso di un vasto corredo di foto chiare ed esplicative. Ha poi preso in esame circa una dozzina di piante che più frequentemente si incontrano nel territorio in esame. Ha particolarmente sottolineato il tema della presenza anche di altre piante che non fanno parte della storia evolutiva locale: si tratta di un problema assai preoccupante per la tutela della originale integrità della biodiversità. L’introduzione di specie aliene molto invadenti ed aggressive come la Robinia e la più recente Ailanto, ha soppiantato in molti luoghi la flora autoctona. Ha infine illustrato come riconoscere una pianta con l’uso delle chiavi dicotomiche presenti nel citato Wikiplantbase#Toscana.
Utile la guida “I tesori del Monte pisano – Le piante” di Silvia Sorbi e Patrizia Scaglia del Museo di Storia Naturale, edito da Pacini ed. Pisa
I docenti sono stati invitati a fare una uscita nei dintorni dell’ingresso del Museo per raccogliere campioni di piante ritenute autoctone per procedere poi alla loro identificazione. Si è trattato di una specie di gioco perché ad ogni pianta autoctona veniva assegnato un punteggio a seconda della maggiore o minore diffusione nel territorio.
Un gioco che ha coinvolto molto i partecipanti che certamente riproporranno ai loro studenti.