Gli alieni
Alieni che invadono, biodiversità in gran pericolo
Raffaello Corsi
Senza frontiere & Granchi blu & Vespa velutina & fauna alloctona nei corsi d'acqua & Pubblicato il nuovo censimento delle piante in Italia & Margherita gialla?
Alieni: specie senza frontiere
Le specie esotiche invasive (IAS) si sono moltiplicate in modo molto veloce in questo periodo a causa dell’intensificazione dei trasporti, del turismo e del commercio di piante ed animali esotici che poi hanno preso strade diversa da una gabbietta in casa o di un vaso sul terrazzo.
Molte, per prova, scarso rispetto per il proprio ambiente o semplicemente per interesse commerciale sono state introdotte e hanno conquistato la libertà a danno della fauna e flora locale che non ha resistito alla competizione con altri esseri che si sono trovati bene nel nuovo, per loro, ambiente.
Quindi non hanno aumentato la biodiversità, ma hanno sconvolto l’habitat naturale in modo irreversibile,
Il progetto Alien si occupa da 2017 di aumentare la conoscenza del problema e di contenerlo nei territori interessati dalla sperimentazione: Corsica, Sardegna, Liguria, Toscana, Var e Alpi Marittime..
E’ finanziato dal programma lnterreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020
La mostra temporanea presentata in queste foto è stata allestita dal Museo del Mediterraneo di Livorno
Alieni che invadono, biodiversità in gran pericolo
Raffaello Corsi
Neutralizzazione nido di Vespa velutina
Diana Tonelli
Toscana Miele APA
Con l'intervento del tecnico specializzato Stefano Fenucci
Nel pomeriggio del 17 Novembre 2020, in zona Cinquale, nel comune di Montignoso (MS), grazie all'intervento dell'esperto Stefano Fenucci che ha operato insieme al suo team, è stato neutralizzato un nido di importanti dimensioni, situato a circa 13 metri di altezza.
A seguito dell'intervento sono caduti al suolo numerosi esemplari di Vespa velutina.
A giudicare dalle dimensioni, come si evince anche dalle immagini, è sembrato trattarsi di giovani regine. Questo rende l'intervento ancora più importante in quanto fondamentale nel limitare l'espansione e la diffusione dell'insetto sul nostro territorio.
L'insetto, proveniente dalla Cina, rappresenta un grave pericolo sia per la popolazione apistica che per l'uomo. Per quanto si tratti di una creatura bellissima è anche molto aggressiva ed il veleno di cui è dotata è decisamente più pericoloso di quello della Vespa crabro, il calabrone delle nostre zone.
Attualmente oggetto di studio da parte delle università di Pisa, Firenze e Bologna.
Introduzione di fauna alloctona nei corsi d'acqua
Joachim Langeneck
In Italia abbiamo (avevamo) un'ittiofauna d'acqua dolce di assoluto valore naturalistico, lentamente e pazientemente modellata dagli eventi geologici nella sua diversità, nella sua distribuzione e nei suoi adattamenti. L'adozione di normative volte a limitare l'introduzione di specie alloctone aveva appunto l'obiettivo di proteggere non solo queste specie, ma anche i numerosi invertebrati e vertebrati terrestri legati all'acqua dolce, anch'essi, a loro volta, adattati alla convivenza con le specie autoctone.
Con un colpo di mano che, immagino, lascerà indifferente la maggior parte della cittadinanza perché "i problemi sono ben altri", la Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Sportive, con il complice beneplacito del governo, è riuscita a far modificare la Direttiva Habitat, introducendo la possibilità di derogare al divieto di introduzione di specie alloctone nelle acque interne. Con encomiabile faccia tosta, il presidente della FIPSAS commenta anzi "avremmo voluto un provvedimento con meno obblighi e meno autorizzazioni da dover chiedere, l'introduzione di questa norma rende finalmente le immissioni legittime in tutte le acque italiane".Non è chiaro se l'avallo del consiglio dei ministri sia dovuto alla possibilità di offrire una nuova categoria di giochi circensi qualora il linciaggio legalizzato di minoranze selezionate venisse a noia, o se semplicemente sia un'emanazione della sostanziale incompetenza che questo esecutivo non manca mai di dimostrare, nemmeno nella malafede. Quello che è chiaro è che, con questa modifica, la FIPSAS riesce a passare un colpo di spugna su vent'anni di lavoro scientifico di altissimo livello sulla conservazione ex situ, l'identificazione di genotipi endemici e di linee pure, la protezione delle specie native, il tutto per avere la sicurezza di avere ogni anno un numero sufficiente di trote pronta pesca (ma potenzialmente qualcosa di peggio) che facciano felici i pescatori sportivi, ma che evidentemente gli ambienti naturali non riescono a sostenere.
Questo tipo di intervento legislativo è l'esatto contrario di ciò di cui abbiamo bisogno per la protezione dell'ambiente italiano, una legge costruita sulle esigenze di un gruppo di interesse, con il tornaconto economico immediato come unico obiettivo. Grazie, Governo del Cambiamento, per aver dimostrato ancora una volta che studiare, conoscere, divulgare sono assolutamente inutili di fronte all'egoismo idiota di chi vuole pescare più pesci, o pescarli più facilmente perché non è buono.
Aspettiamo fiduciosi che ritorni in voga (e sia avallata da prese di posizione governative) l'idea che le reti a strascico "facciano bene al mare" perché "aerano il fondale". Dalla gestione ambientale degli anni '60 è tutto.
Pubblicato il nuovo censimento delle piante in Italia, incremento di specie autoctone e aliene
DI INSALUTENEWS.IT · 5 APRILE 2024
Il prof. Lorenzo Peruzzi dell’Università di Pisa fra i coordinatori del lavoro che ha aggiornato i dati del 2018
Pisa, 5 aprile 2024 – Secondo il nuovo censimento delle piante in Italia, che ha aggiornato i dati del 2018, sono 46 in più le specie autoctone e 185 in più quelle aliene registrate. Dai dati complessivi emerge che nel nostro Paese ci sono oggi 8.241 specie e sottospecie autoctone, di cui 1.702 endemiche (cioè esclusive del territorio italiano)
mentre 28 sono probabilmente estinte. A queste si aggiungono 1.782 specie aliene.
Tra di esse, 250 sono invasive su scala nazionale e ben 20 sono incluse nella ‘lista nera’ della Commissione Europea, che elenca una serie di piante e animali esotici, la cui diffusione in Europa va assolutamente tenuta sotto controllo. (continua)
Censite le piante “straniere”
Sembra una margheritina gialla ma in realtà è un alieno. E pure pericoloso. Si chiama Senecio inequidens ed è una pianta erbacea perenne arrivata dal Sud Africa e piano piano diffusasi fino a colonizzare zone di pianura scac- ciando le piante autoctone anche qui in Toscana. Un po’ come fa la Robinia pseudoacacia le cui distese soffocano tutto il resto, o l’Ailantus altissima, che invade la duna di Vecchiano.
L’elenco degli alieni arrivati nel nostro Paese dalla scoperta dell’America in poi, lo ha aggiornato, dopo un lavoro di quasi 10 anni, Lorenzo Peruzzi, professore di Botanica sistematica all’università di Pisa. Ha appena pubblicato uno studio su Plant Biosystems con l’elenco aggiornato delle piante di altre zone del
mondo che si sono diffuse più o meno spontaneamente in Italia. Sono stati 51 i ricercatori che hanno collaborato al lavoro. (continua)