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Sui quotidiani e periodici gennaio 2020

 Sui quotidiani e periodici gennaio 2020


# Dal patto di stabilità alla bei, il green deal dipende da Berlino # Tre strade (e un cambio di mentalità) per completare il riciclo della plastica # Ho volato sopra i fili spinati # Virus & Co una paura che non passa # Gli stimoli elettrici fanno recuperare il movimento perso # La memoria a metà  # Il modello delle donne leaderNei desideri dei ragazzi il lavoro non cambia # Così il cranio esplose durante l’eruzione # Intelligenza artificiale, stupidità naturale # Per mio figlio pane, amore e creatività # Ragazzi, che Storia è? # Le periferie si salvano con 500 giovani # Il bosco degli alberi highlander Ecco il segreto dell’immortalità # Non toglieteci il respiro # Sono i nostri "Io" i nemici del Pianeta # I divieti importanti per tutti i cittadini # Non c’è giustizia senza ecologia # E il tumore diventò vulnerabile # Dilemma: salvare il pianeta o l'economia? # Gli alcolici prima causa di morte dai 16 ai 22 anni, seconda dai 22 ai 30A paese classista scuola classistaLa sicurezza è solidarietà # Imparare, una bambinata # Insegniamo ai figli come essere migliori # Duflo "L’economia deve aiutare i più poveri e non diffidare di loro" # Chiedere alla medicina probabilità, non certezze # Record a Londra: 51 dai sobborghi a Oxbridge # "La scuola italiana non è classista ma non attiva più l’ascensore sociale" # La mia scuola perfetta Il vantaggio della mescolanza di culture # A scuola, tutti uguali # "Altro che troglodita l’uomo di Neanderthal era moderno" # Salviamo la Terra dalle fiamme # L’italiano spiegato alla scuola migranti # I cupi colori della nuova schiavitù # Il rogo della ragione # La flora intestinale controlla la mente e i ritmi sonno-veglia # La pillola va giù Ma l’umore no # Il paradosso dell’immigrazione tra crescita o diseguaglianza # Il vero problema è chi parte, non chi arriva # “Sei più brava del capo vai a fargli da assistente” # I vetri opachi delle istituzioni # La gara per dare i nomi alle coppie di stelle e pianeti # Il Cristianesimo illuminato da Newton # I demoni del mio amico Amos Oz #


"Il Sole 24 Ore" - 31 gennaio 2020
Dal patto di stabilità alla bei, il green deal dipende da Berlino
di Simone Tagliapietra e Grégory Claeys
Commenti

Mille miliardi di euro: a tanto ammonta l’ondata di investimenti “verdi” che la Commissione europea si è promessa di mobilitare nell’arco di dieci anni con il suo nuovo Piano di investimenti per il Green deal europeo. Con questo Piano finanziario, il braccio esecutivo dell’Ue cerca di promuovere i finanziamenti pubblici e privati necessari per raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione, oltre a fornire sostegno ai territori che dovranno affrontare delle grandi sfide socio-economiche derivanti da questa transizione.


"Il Sole 24 Ore" - 31 gennaio 2020
Tre strade (e un cambio di mentalità) per completare il riciclo della plastica
di Jacopo Giliberto
Lo scenario. Frontiera molecolare, combustibile dai rifiuti e prodotti biodegradabili sono i percorsi utilizzati per attenuare l’impatto sull’ambiente, ma la svolta sarà creare un sistema non ostile allo sviluppo del materiale

Le tre frontiere che coniugano ambiente, economia e plastica sembrano essere: riciclo molecolare, Css e biodegradabilità. Sono frontiere tecnologiche, cioè la barriera da infrangere è legata solamente in modo secondario alle tecnologie; il vero confine che trattiene lo sviluppo futuro delle materie plastiche è soprattutto normativo e culturale.


"la Repubblica" - 30 gennaio 2020
Ho volato sopra i fili spinati
di Liliana Segre
Il discorso a Bruxelles - Pubblichiamo un estratto del discorso che la senatrice a vita Liliana Segre ha tenuto ieri al Parlamento europeo di Bruxelles  

Comincio con il ringraziare l’amico David Sassoli che mi ha invitato qui oggi. Non posso nascondere l’emozione profonda nel vedere le bandiere colorate di tanti Stati affratellati in questo Parlamento dove si parla, si discute e ci si guarda negli occhi. Alla giornata del 27 gennaio a volte è stata data un’importanza che in fondo non c’è. Auschwitz non è stata liberata quel giorno. Quel giorno l’Armata Rossa vi è entrata ed è molto bello il discorso che fa Primo Levi ne La Tregua dei quattro soldati russi che non liberano il campo perché i nazisti erano già scappati, ma si trovano di fronte a questo spettacolo incredibile.


"la Repubblica" - 28 gennaio 2020
Virus & Co una paura che non passa
di Giuseppe Del Bello
Poliomielite, vaiolo, e poi Hiv, Ebola, Sars. Tutte malattie che hanno provocato tante morti e ci intimoriscono Perché arrivano in modo imprevedibile e sono senza controllo

Crediamo tutti che con le medicine i virus si uccidono. Dipende. Non sempre e non in ogni caso. Talvolta sono loro ad avere la meglio sugli umani. E allora tutte le nostre convinzioni vacillano. Fino a mettere in dubbio i successi terapeutici e dei vaccini che consentono di sopravvivere a patologie devastanti. Virus e batteri, che confusione poi. Ci sono quelli buoni che convivono con noi e, in un certo senso, contribuiscono a mantenerci in buona salute. E quelli cattivi, che improvvisamente si svegliano e cambiano pelle, diventando aggressivi. Ma distinguere tra gli uni e gli altri è obbligatorio per capirci qualcosa.


"Il Sole 24 Ore" - 28 gennaio 2020
Gli stimoli elettrici fanno recuperare il movimento perso
Agnese Codignola
Innovazione. Un impianto neurotecnologico ha innescato nuove connessioni nervose, che hanno riattivato quelle lesionate fino a sostituirle. Buone prospettive anche nell’ictus e Parkinson

Questa storia ha una simbolica data di nascita, anzi due. La prima è il 5 dicembre 2019, giorno dell’inaugurazione ufficiale dell’Istituto di ricerca di Losanna, in Svizzera, chiamato NeuroRestore. La seconda è il primo novembre 2018, giorno della pubblicazione, su Nature, dei risultati dello studio chiamato Stimo (da STImulation Movement Overground), con i quali il mondo è venuto a conoscenza della possibilità concreta, per i paraplegici, di riacquistare il movimento o, quantomeno, il controllo di alcuni muscoli.


"la Repubblica" - 27 gennaio 2020

La memoria a metà
di Enzo Bianchi

È tornato il Giorno della Memoria, ricorrenza istituzionalizzata per non dimenticare ciò che è accaduto, la catastrofe (Shoah) per milioni di persone, soprattutto ebrei, ma anche zingari, scarti della società, quelli che risultavano "diversi". Nel fare questa memoria, vissuta in modo sempre più superficiale, si assiste anche a una banale semplificazione: si dice che sono stati solo i nazisti tedeschi, imbevuti di quella folle ideologia, a scegliere il male assoluto. E così si dimentica che alla Shoah hanno contribuito, in modi diversi ma con piena responsabilità, anche gli altri europei, e tra di essi innanzitutto noi italiani.


"Corriere della Sera" - 26 gennaio 2020
Il modello delle donne leader 
di Francesco Gavazzi

Dal 1993 l'india applica quote di genere nelle elezioni dei consigli di villaggio, con il risultato che la percentuale di donne fra i capi-villaggio è cresciuta rapidamente: da meno del 5% a più del 40%. Nel Bengala Occidentale le quote sono applicate stabilendo che un terzo (scelto a caso) di tutti i villaggi abbia un capo-villaggio donna. Esther Duflo, l'economista francese che lo scorso ottobre ha ricevuto il premio Nobel, ha studiato le differenze fra i villaggi bengalesi in cui il capo villaggio è una donna e quelli in cui è un uomo, scoprendo un fatto sorprendente.


"Il Sole 24 Ore domenica" - 26 gennaio 2020
Nei desideri dei ragazzi il lavoro non cambia
di Luca De Biase
CROSSROADS

I dati raccolti dall’Ocse nel corso dell’indagine Pisa non valutano solo i risultati educativi ottenuti da quindicenni in una quarantina di paesi del mondo. In quell’occasione gli statistici dell’Ocse fanno anche altre domande. In questi giorni è uscito un nuovo rapporto che dà conto delle risposte dei quindicenni quando sono intervistati intorno al lavoro che si aspettano di svolgere all’età di 30 anni. Questa rilevazione è stata fatta fin dall’inizio del nuovo millennio.


"Il Sole 24 Ore domenica" - 26 gennaio 2020
Così il cranio esplose durante l’eruzione
di Elena Cattaneo
Ercolano. La straordinaria scoperta dei resti di un cervello vetrificato

C’è metodo, scienza, passione ma anche molto orgoglio nel risultato degli studi antropologici compiuti a Ercolano e pubblicati lo scorso 23 gennaio sulla più prestigiosa rivista medico-scientifica internazionale, il «New England Journal of Medicine» (NEJM). La letter - che ha conquistato la prima pagina della sezione dedicata - descrive l’eccezionale ritrovamento di parti di cervello vetrificato (ossia letteralmente trasformato in vetro dalle altissime temperature) nei resti della teca cranica del custode del collegio consacrato all’imperatore Augusto, vittima della tragica eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.


"Il Sole 24 Ore domenica" - 26 gennaio 2020
Intelligenza artificiale, stupidità naturale
di Massimo Buscema
Un progetto per il monitoraggio di una frana in Val Badia sviluppa un nuovo algoritmoper mettere al riparo dai disastri. Funziona e viene brevettato, ma cade nell’indifferenza.

L’intelligenza artificiale e le reti neurali possono essere applicate anche a problemi seri e non solo ad app che alimentano i gusti maniacali degli utenti. Questo avviene già in campo medico, ma può avvenire anche in campo ambientale e geofisico: vulcani, terremoti e frane. È possibile monitorare un territorio a rischio idrogeologico e tramite un sistema artificiale opportunamente alimentato con dei dati allertare la Protezione Civile prima che la frana avvenga? E se ciò fosse possibile, tale metodo sarebbe estensibile alla previsione del possibile crollo dei ponti, dei palazzi e dei monumenti?  


"la Repubblica" - 25 gennaio 2020
Per mio figlio pane, amore e creatività
di Viet Thanh Nguyen
LESSICO FAMIGLIARE - Lo scrittore di origine vietnamita firma un libro con il primogenito: "Io non penso a tesori perduti e cavalieri, ma lui sì. E mi insegna ad apprezzare gli sforzi di mio padre, immigrato freddo e severo"

Ora che mi avvicino ai 50 sono diventato padre di nuovo, per la seconda volta, nonostante non avessi mai pensato che avrei avuto figli. Il mio, di padre, che ha 85 anni, era entusiasta quando l’ho informato dell’arrivo del suo quinto nipote. Era un uomo freddo quand’ero piccolo, focalizzato sui suoi sforzi per sopravvivere, da ultimo arrivato in questo Paese. Abbiamo vissuto due tipiche storie americane: per i miei genitori, l’edificante narrazione dell’immigrato o del rifugiato che trova il successo, passando dalla povertà alla ricchezza. Per la nostra famiglia in generale, la storia malinconica di due generazioni, genitori nati all’estero e figlio cresciuto in America, separate dalla lingua, dalla cultura e dall’emozione.


"la Repubblica" - 25 gennaio 2020
Ragazzi, che Storia è?
di Viola Ardone
IL DIBATTITO

La scrittrice, insegnante di un liceo napoletano, spiega agli studenti l’importanza del passato. E perché le risposte di Alexa non bastano. In che anno è crollato l’Impero romano di Occidente? Quando è avvenuta la battaglia di Lepanto? Tra chi sono stati stipulati i trattati di Utrecht e Rastatt e per quale motivo? I miei alunni di un liceo dell’hinterland di Napoli sospirano con condiscendenza, poi fanno uno sforzo di memoria per venire incontro alle mie esigenze di insegnante cresciuta nel secolo scorso. L’altro giorno una delle più brave mi ha fatto notare che Alexa, l’assistente vocale di Amazon, non avrebbe alcuna difficoltà a rispondere a queste domande. Basta chiedere al telefonino, ha sintetizzato un altro, con maggiore pragmatismo.


"Corriere della Sera" - 24 gennaio 2020
Le periferie si salvano con 500 giovani
di Goffredo Buccini
Esperti sul territorio, fisco leggero, scuola: ecco come rilanciare le aree più in crisi nello studio promosso da quindici atenei.

Forse si tratta di conciliare due idee di città, come sostiene Valentino Castellani, già sindaco di Torino: «La città di pietra e la città di carne». Perché non ha senso risanare strade e palazzi se non se ne riscatta l'umanità abbandonata da decenni. Forse bisogna prendere le coordinate a una nuova mappa cittadina, la «geografia del risentimento» di cui parla, dalla cattedra della London School of Economics, Andres Rodriguez pose, ben sapendo che «i luoghi che non contano» matureranno un «sentimento di vendetta».


"la Repubblica" - 23 gennaio 2020
Il bosco degli alberi highlander Ecco il segreto dell’immortalità
di Fabio Marzano
ALCUNE SPECIE VIVONO PIÙ DI TREMILA ANNI - Uno studio condotto in Cina su 34 esemplari di Ginkgo biloba: nel procambio, cordone cellulare tra la corteccia e il tronco, sono silenziati i geni dell’invecchiamento

Ipiù anziani erano già sulla Terra dalla fine dell’età del Bronzo. Chissà quante ne hanno viste. Al contrario di tutti gli organismi viventi, molti alberi non sentono il peso degli anni. Alcuni superano compleanni a tre zeri senza battere ciglio e sfidano la meccanica del tempo. Le foglie ingialliscono e cadono ma tronco e radice rimangono pietrificati in un’eterna giovinezza. Privilegio o condanna, tra gli evergreen più antichi ci sono il Pinus longeva e le sequoie giganti della California, il cipresso calvo delle paludi americane e il Ginkgo biloba. Sono specie che possono superare tra i mille e i tremila anni di età.


"la Repubblica" - 23 gennaio 2020
Non toglieteci il respiro
di Elena Dusi
EMERGENZA INQUINAMENTO - I divieti limitano alcune sostanze ma il problema è drammatico. Non ci resta che proteggerci. Ecco come

A Roma il blocco delle auto è durato 4 giorni, ma solo con la pioggia lo smog è calato. A Milano i limiti di particolato sono stati superati per 72 giorni nel 2019. La legge fissa un massimo di 35 e la Corte Europea prevede che gli amministratori possano anche finire in carcere, per il mancato contrasto allo smog. Eppure nel capoluogo lombardo c’è la zona a traffico limitato più grande d’Italia, i giorni di sforamento sono calati del 53% tra il 2005 ed il 2019. E Milano è al primo posto per tasso di mobilità sostenibile, secondo il rapporto 2019 di MobilitAria, coordinato da Francesco Petracchini dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Cnr (Iia). Il numero di spostamenti a piedi, in bici o sui mezzi pubblici dei cittadini milanesi è stato il 48,3% del totale, su una media italiana del 36,8%. Cosa significa?


"la Repubblica" - 23 gennaio 2020
Sono i nostri "Io" i nemici del Pianeta
di Miguel Benasayag
L’AMBIENTE DA SALVARE - L’appello del grande filosofo e psicoanalista: abbandonare definitivamente l’ego cartesiano che ci contrappone alla natura. Trasformando noi stessi in ecosistema

Oggi il tema della sostenibilità ambientale è sempre più al centro dei nostri discorsi. Sorge spontanea la domanda: l’individuo è davvero disposto ad affrontare i sacrifici, il cambio dello stile di vita, le rinunce necessarie per adottare comportamenti ecofriendly? Siamo immersi in una società invasa dalla presenza di nuove "minacce". I media, la radio, la televisione e i nuovi mezzi di informazione digitale ci tempestano di notizie su nuove crisi ecologiche, emergenze umanitarie, sul riscaldamento globale e su nuove malattie virali che minacciano la nostra società. Di fronte ad un futuro non più percepito come promessa di emancipazione globale, ma come pericolo e incertezza l’uomo si chiude in se stesso, per non pensare alla complessità che lo circonda.


"Corriere della Sera" - 21 gennaio 2020
I divieti importanti per tutti i cittadini
di Dacia Maraini

Curioso come una decisione come quella della proibizione di fumare alle fermate dell’autobus abbia suscitato tante indignazioni. Seguendo Prima pagina su Radio3 la mattina si ha il polso del Paese. La gente telefona, non per insultare, ma per dire la propria. Sanno che non si tratta dei social dove si sfoga il più doloroso e rognoso malumore del Paese. Appena Sala ha deciso di proibire il fumo alle fermate milanesi, hanno telefonato in tanti: perché il fumo e non le polveri sottili delle automobili? Perché il fumo e non le buche da riempire? Perché il fumo e non l’immondizia, eccetera. Il benaltrismo purtroppo si presenta puntuale appena qualcuno decide qualcosa per il bene del Paese.


"la Repubblica" - 21 gennaio 2020
Non c’è giustizia senza ecologia
di Luigi Manconi e Marica Fantauzzi
DIBATTITI - In attesa di una svolta verde decisiva, le disuguaglianze sul pianeta aumentano. Perché, come spiega il saggio del sociologo Mario Salomone, coscienza ambientale e sociale coincidono

L’anno concluso è stato, per molti versi, quello della coscienza ecologica, la copertina di Time dedicata a Greta Thunberg è solo la più recente conferma di un innegabile dato culturale e sociale. Sia chiaro: ciò non costituisce ancora una pur minima garanzia che la nuova sensibilità produca quel cambiamento radicale delle politiche ambientali ormai indifferibile. Ma può indurci a una più approfondita riflessione che, nel tempo lungo, non può non dare risultati tangibili sul piano delle scelte collettive e degli stili di vita condivisi. È importante, dunque, conoscere ed è essenziale farlo anche in una prospettiva storica.


"la Repubblica" - 21 gennaio 2020
E il tumore diventò vulnerabile
di Elena Dusi
A SIENA, AL POLICLINICO LE SCOTTE - Un nuovo trattamento nato davanti a un caffè. E un farmaco che modifica la forma esterna del Dna rendendo il cancro visibile al nostro sistema immunitario, che lo attacca. Mettendolo alle strette

A Siena è ambientata la storia di una nuova terapiacontro il cancro. Dalla prima idea buttata giù davanti a un caffè alla cura dei pazienti, tutto è iniziato nel 2004. La strategia del Policlinico Le Scotte non uccide le cellule malate, ma spinge il sistema immunitario del paziente a farlo. Da marzo inizierà la sperimentazione su 180 pazienti con melanoma e cancro al polmone, ma ci si attende che funzioni su altri tumori.  


Il Fatto Quotidiano · 21 gennaio 2020
Dilemma: salvare il pianeta o l'economia?
di PAOLO CACCIARI

Ben venga la svolta green impressa dalla risoluzione approvata dal Parlamento europeo, in accordo con la Commissione. Ma prestiamo attenzione alle parole per evitarci nuove cocenti delusioni alle prossime conferenze. Formule come "Neutralità climatica" ed "Emissioni nette zero nel 2050" non dicono nulla sul come raggiungere questo obiettivo, lasciano aperte strategie opposte e contengono un messaggio subdolo: non serve diminuire la produzione di gas climalteranti poiché troveremo un modo di neutralizzarli e bilanciarli.


"Corriere della Sera" - 20 gennaio 2020
Gli alcolici prima causa di morte dai 16 ai 22 anni, seconda dai 22 ai 30  
di Stefano Lorenzetto

All'età di 4 anni, il futuro professor Luigi Rainero Fassati (*), 84 a marzo, primo dei sei figli del marchese Giuseppe Ippolito Fassati di Balzola, appoggiò un orecchio sul ventre della madre, incinta della terzogenita Yula. «Sentii il battito cardiaco. E poi un terremoto: era la mia sorellina che si muoveva. Dissi alla mamma: voglio aprirti la pancia per vedere che cosa c'è dentro». L'ha visto. Come direttore del dipartimento di chirurgia e dei trapianti del Policlinico di Milano, dove ha lavorato per 45 anni, ha inciso con il bisturi l'addome di 692 pazienti per innestarvi un fegato nuovo.


“L’Osservatore Romano” - 20 gennaio 2020
A paese classista scuola classista
di Marco Bellizi

La vicenda della scuola romana del quartiere Trionfale, accusata di discriminazione nei confronti di immigrati e studenti di estrazione sociale più bassa, è, al pari di altre analoghe accadute in questi giorni (per esempio all’Ic Boccioni ai Parioli), una tipica storia italiana. C’è un istituto comprensivo che, seguendo maldestramente le direttive del ministero, ritiene normale comunicare che i propri licei si differenziano in base al tenore di vita e alla nazionalità di chi li frequenta (ma, beninteso, nel liceo dell’alta borghesia le colf mandano i figli insieme ai ragazzi delle famiglie presso cui lavorano, così magari le lavoratrici possono pure farsi carico di accompagnarli tutti la mattina).


"la Repubblica" - 19 gennaio 2020
La sicurezza è solidarietà
di Chiara Saraceno
L’aggressione al capotreno

Una giovane capotreno viene aggredita da un viaggiatore senza biglietto su una linea ferroviaria. Sembra che l’aggressore fosse italiano, se la cosa è di interesse, non si sa se mentalmente disturbato o semplicemente un maleducato violento. Alla violenza dell’aggressione si è aggiunta quella dell’indifferenza dei passeggeri. Nessuno è intervenuto. Tutti sono rimasti fermi dietro al proprio giornale o cellulare, fingendo di non vedere e non sentire. Nessuno ha pensato che la cosa lo riguardasse. È successo in piena mattina su una frequentata line a ferroviaria della ricca Brianza.


"Il Sole 24 Ore domenica" - 19 gennaio 2020
Imparare, una bambinata
di Gilberto Corbellini
Neuroscienze. L’istruzione è il principale acceleratore del nostro cervello ma per potenziare le capacità di apprendimento bisogna cominciare da piccoli, alla materna e alle elementari

Si dice che le conoscenze neurobiologiche sarebbero state o sarebbero irrilevanti per insegnare a pensare meglio. Allora il governo francese avrebbe sbagliato a mettere un neuroscienziato, Stanislas Dehaene, a capo del Consiglio Scientifico dell’Istruzione Nazionale (CSEN), insediatosi il 10 gennaio 2018 quale organo consultivo alle dirette dipendenze del ministro dell’istruzione? Formato da esperti a titolo volontario di diverse discipline, il consiglio analizza i cambiamenti nella domanda di istruzione e promuove la ricerca e l’uso della scienza (la scienza, non le chiacchiere!) per migliorare o potenziate le strategie educative. In realtà, pedagogisti e psicologi hanno dei pregiudizi verso le neuroscienze, in Francia come in Italia.


"la Repubblica" - 19 gennaio 2020
Insegniamo ai figli come essere migliori
di Concita De Gregorio
Invece Concita

«Scrivo perché ancora oggi, all’inizio del 2020, essere madre e avere una carriera sembra siano fatti inconciliabili. Ebbene sì, se fate un figlio sappiate che ci saranno sempre degli uomini che vi passeranno avanti. Se scegliete di dividervi tra famiglia e lavoro difficilmente i vostri meriti e sacrifici verranno riconosciuti. Ebbene sì, siamo ancora nel Medioevo. La discriminazione subita dalle donne è ancora paragonabile a quando le presunte streghe venivano bruciate. Potete essere serie, professionali, capaci e anche brillanti, ma se accidentalmente decidete di fare un figlio siate pronte a mettere da parte le vostre ambizioni e non perché il piccolo succhia la vostra energia, ma perché l’Italia è un Paese profondamente maschilista e discriminante.


"la Repubblica" - 19 gennaio 2020
Duflo "L’economia deve aiutare i più poveri e non diffidare di loro"
di Laurence Caramel
Intervista al premio Nobel 2019

Antoine Reverchon Esther Duflo, ricercatrice del Massachusets Institute of Technology (Mit), il 14 ottobre 2019 ha ricevuto il premio in scienze economiche della Banca di Svezia intitolato ad Alfred Nobel. È la più giovane (46 anni), una delle due sole donne (dopo Elinor Ostrom nel 2009) e la quarta francese (contro 62 americani) a ottenere questo riconoscimento. È l’originalità dei suoi studi sulla povertà nei Paesi in via di sviluppo che la giuria del Nobel dell’economia ha voluto ricompensare.


"Corriere della Sera" - 18 gennaio 2020
Chiedere alla medicina probabilità, non certezze
di Gianluca Vago

Caro direttore, «I don't know», non lo so. Queste tre parole hanno, nel rapporto tra il medico e le persone che a lui si affidano, un potere enorme. Sono, in molti casi, le più difficili da pronunciare, e allo stesso tempo, le più vere e oneste. Difficili proprio perché vere. Rimandano a un aspetto fondamentale della conoscenza in medicina, che è il più complesso da comprendere ed accettare, da parte di chi è malato. Ma è importante insistere, su questo punto. La medicina è, in larga misura, una scienza probabilistica.


"la Repubblica" - 18 gennaio 2020
Record a Londra: 51 dai sobborghi a Oxbridge
di Enrico Franceschini
Molti dei diplomati accolti dai due atenei più prestigiosi sono figli di immigrati

Un diffuso stereotipo, che in passato conteneva una parte di verità, sostiene che solo i figli dell’élite, usciti dalle costose scuole private, finiscono a Oxbridge , l’acronimo delle due migliori università inglesi. Ma una scuola statale completamente gratuita di uno dei quartieri più poveri di Londra annuncia un record: quest’anno ben 51 studenti hanno ricevuto un’offerta per Oxford o Cambridge.


"la Repubblica" - 18 gennaio 2020
"La scuola italiana non è classista ma non attiva più l’ascensore sociale"
intervista a Anna Maria Ajello, a cura di Maria Novella De Luca

«La scuola non è più un ascensore sociale perché non riesce più a raggiungere i ragazzi svantaggiati. Troppe differenze, troppe origini diverse, troppa società disgregata intorno. E i prof alzano bandiera bianca». Anna Maria Ajello, presidente dell’Invalsi, non ha paura di guardare in faccia la realtà. E di raccontare, dati alla mano, quella che sembra, almeno in parte, la cronaca di una disfatta. Scuole che separano i ricchi dai poveri, istituti che segnalano sulla propria "carta d’identità" la presenza di disabili, immigrati o «figli di colf e badanti», o viceversa i plessi «alto borghesi». Ma soprattutto un divario, drammatico, di competenze, figlie di quella stessa distanza socioeconomica.


"la Repubblica" - 18 gennaio 2020
La mia scuola perfetta Il vantaggio della mescolanza di culture
di Eraldo Affinati

Il Piano triennale di Offerta Formativa (Ptof) è la carta d’identità di ogni scuola. Questo documento, redatto dai docenti secondo apposite direttive ministeriali, che dettano i criteri da seguire per fotografare la situazione esistente le azioni da svolgere al fine di migliorare le eventuali criticità, deve essere approvato dal consiglio d’istituto. Quando i genitori iscrivono i figli a scuola lo dovrebbero avere ben presente: è in quelle pagine che viene descritto il contesto sociale dell’istituto nel suo rapporto con il territorio, le materie che si insegnano, i titoli di studio rilasciati, gli obiettivi e le scelte strategiche, le attività praticate, i criteri adottati per la valutazione degli apprendimenti, i piani di formazione e le azioni da mettere in campo per favorire l’inclusione.


"la Repubblica" - 16 gennaio 2020
A scuola, tutti uguali
di  Chiara Saraceno

Che non tutte le scuole siano uguali e frequentate nella stessa misura da bambini e ragazzi appartenenti alle più disparate condizioni sociali è noto. Soprattutto chi è in condizioni economiche più modeste e ha meno informazioni tende a far frequentare ai figli la scuola del quartiere. La disomogeneità sociale tra scuole è largamente l’esito della combinazione della disomogeneità sociale dei quartieri e della diversa disponibilità e capacità delle famiglie di scegliere la scuola per i propri figli.


"la Repubblica" - 16 gennaio 2020
"Altro che troglodita l’uomo di Neanderthal era moderno"
di Luca Fraioli
L’intervista / Paola Villa - Parla la studiosa italiana che ha pubblicato uno studio su alcune conchiglie trovate tra Sperlonga e Gaeta

Altro che uomini delle caverne. I Neanderthal amavano il mare, uscivano dalle loro grotte per immergersi e forse persino tuffarsi nelle acque del Tirreno. L’ultima novità sui nostri cugini, vissuti in Europa e Asia tra i 200mila e i 40mila anni fa e poi soppiantati dall’Homo Sapiens, arriva dal litorale laziale tra Sperlonga e Gaeta. Nel 1949 lungo quel tratto di costa, nella Grotta dei Moscerini, furono rinvenute 171 conchiglie lavorate in modo da poter essere usate come utensili. L’analisi stratigrafica datò quei reperti in un periodo compreso tra i 90 e i 100mila anni, e a quell’epoca c’erano sono Uomini di Neanderthal in Europa occidentale.


"la Repubblica" - 16 gennaio 2020
Salviamo la Terra dalle fiamme
di Elena Dusi
L’EMERGENZA - Aumenta l’energia dei roghi per la siccità. In Australia uno dei più vasti della storia. Ma anche l’Italia si prepara

Chiamatela pirocene. È equivalente per statura a un’era glaciale», dice Stephen Pyne. «All’inizio della sua esistenza – racconta il biologo dell’università dell’Arizona, autore di Fire, a brief history – l’uomo ha stabilito un rapporto con il fuoco che oggi si sta trasformando in patto faustiano». Alaska, Amazzonia, California, Congo, Siberia, Australia: per Pyne la cartina del mondo del 2019 è «una Via Lattea illuminata dai roghi». Il nuovo clima, secondo il rapporto di un gruppo di università inglesi appena uscito su ScienceBrief, ha allungato del 20% la durata della stagione degli incendi. Il 2019 in Australia è stato l’anno più caldo e secco della storia. E anche il più disastroso sul fronte del fuoco, con 10 milioni di ettari carbonizzati, laddove tutte le foreste italiane arrivano a 11 milioni.


"Avvenire" - 16 gennaio 2020
L’italiano spiegato alla scuola migranti
di Duccio Chiarini e Emanuela Genovese
Parla Duccio Chiarini, il regista di “Marco Polo - Un anno tra i banchi di scuola”: «Insegnare la nostra lingua agli “sbarcati”, aiuta studenti e professori a diventare utili anche socialmente».

La scuola, nella sua urgenza e nelle sue contraddizioni, continua a essere il tema del racconto di cineasti di tutto il mondo. E con Marco Polo - Un anno tra i banchi di scuola arriva nei cinema il documentario di Duccio Chiarini, che narra, dopo novanta ore di riprese e un anno scolastico intero trascorso tra i banchi, le infinite possibilità che la formazione e l’educazione creano.


"Rocca" - 15 gennaio 2020
I cupi colori della nuova schiavitù
di Ritanna Armeni

Ci sono cose che si sanno e si ritengono assodate. Che c’è la globalizzazione, per esempio, che questa ha sconvolto il mondo del lavoro, che ha creato insicurezza e precarietà, che ha cambiato anche – e a fondo – le nostre abitudini, il nostro modo di consumare e di vivere. Ripeto: si sa. Poi un giorno si va al cinema a vedere un film di un regista che si ama molto, Ken Loach. Il film s’intitola «Sorry, we missed you», «Spiacenti, non vi abbiamo trovato» (la frase del cartoncino lasciato dal corriere se il cliente è assente), e si capisce che quel che avevamo pensato e anche intravisto attorno a noi, quel che ci dicevano le statistiche, che qualche volta leggevamo nei libri e, raramente, anche sui giornali, ci aveva dato un’immagine edulcorata e solo sbiadita di quel che è oggi il mondo del lavoro.


"la Repubblica" - 14 gennaio 2020
Il rogo della ragione
di Paul Krugman
La strategia sul clima dopo gli incendi australiani

In un mondo raziocinante, l’incendio che divampa in Australia sarebbe un punto di svolta storico. Dopo tutto si tratta del tipo di catastrofe da cui i climatologi ci mettevano in guardia da tempo: è quello che sarebbe accaduto, se non avessimo iniziato a fare qualcosa per limitare le emissioni di gas serra. Infatti, uno studio commissionato dal governo australiano aveva pronosticato che il riscaldamento globale avrebbe fatto sì che la stagione degli incendi nel Paese iniziasse prima,durasse più a lungo e fosse più intensa a cominciare, più o meno, dal 2020.


"Il Sole 24 Ore" - 14 gennaio 2020
La flora intestinale controlla la mente e i ritmi sonno-veglia
di Francesca Cerati
Psicobiotici

Il microbiota intestinale (cioè i batteri “buoni” che vivono in simbiosi con l’uomo) può influenzare la qualità del sonno, ma anche il nostro umore, tanto che gli specialisti hanno coniato per alcuni di essi la definizione di “psicobiotici”. E negli ultimi anni la ricerca ha raccolto prove convincenti sul fatto che la flora batterica influenza la salute mentale e la cognizione.


"Il Sole 24 Ore domenica" - 12 gennaio 2020
La pillola va giù Ma l’umore no
di Pietro Pietrini
Litio. Oggi, a 70 anni di distanza dalla scoperta, rimane tra le terapie farmacologiche più efficaci per la cura del disturbo bipolare, nonostante il ristretto range terapeutico, la necessità di periodici controlli ematici e gli effetti tossici

Mercoledì 9 ottobre il tedesco John B. Goodenough, il britannico M. Stanley Whittingham e il giapponese Akira Yoshino venivano insigniti del Premio Nobel per la chimica per aver inventato le batterie agli ioni di litio. Il giorno successivo, giovedì 10 ottobre, si celebrava la Giornata Mondiale della Salute Mentale. E tutto questo accadeva a settanta anni esatti dal 1949! Ebbene, senza scomodare la cabala, la coincidenza temporale non può non colpire.


"Il Sole 24 Ore" - 10 gennaio 2020
Il paradosso dell’immigrazione tra crescita o diseguaglianza
di Alessandro Rosina

L’immigrazione è un tema complesso, delicato e non scontato. Continua a essere trattato come emergenza, mentre avrebbe bisogno di assestarsi con un ruolo riconosciuto e ben governato all’interno dei processi di sviluppo demografico ed economico del Paese. L’effetto spiazzamento prodotto dalla canzone-trailer del film “Tolo tolo” di Checco Zalone, condita di luoghi comuni ma poi del tutto ribaltati nel film stesso, rivela la difficoltà a trattare in modo sereno il tema e a sorridere sulle nostre contraddizioni.


"Il Sole 24 Ore" - 10 gennaio 2020
Il vero problema è chi parte, non chi arriva
di Carlo Carboni

Nel 2019 si è parlato quasi a senso unico d’immigrazione. L’opinione pubblica solo da qualche tempo sta realizzando che dovrebbe preoccuparsi anche dei flussi migratori d’opposta direzione. L’emigrazione all’estero dei nostri concittadini si è diffusa da inizio secolo come un contagio silenzioso, con cifre ben più elevate degli immigrati sbarcati. Questi, secondo la Un Refugee Agency, da inizio 2019 a oggi sono più di 11mila, contro 71mila in Grecia e 31mila in Spagna. Le “fughe” all’estero, nel 2018, hanno riguardato 117mila italiani (Istat 2019), ma altre stime di centri di ricerca che adottano criteri meno restrittivi, indicano il doppio: in larga parte giovani adulti, tra i 25 e i 44 anni. I saldi migratori con l’estero dei cittadini italiani (espatri-rimpatri) sono al minimo storico degli ultimi 25 anni.


"la Repubblica" - 9 gennaio 2020
“Sei più brava del capo vai a fargli da assistente”
di Gabriella Greison
Pillole di Fisica

Ho trovato una storia interessante, una donna scienziata che ha dovuto affrontare le stesse situazioni che mille volte ho affrontato io, e che racconto spesso quando mi fanno le interviste. E quindi vorrei proporvela con le sue parole. Perché così è più facile identificarci all’interno di queste problematiche. Soprattutto se si parla di donne, di mansplaining, di fisica e di scienza. Si chiama Chiara Montanari, e quando mi ha raccontato del fatto che gli è stata detta la frase “per proteggerti non ti faccio fare questa cosa”, stavo già prendendo appunti.


"la Repubblica" - 7 gennaio 2020
I vetri opachi delle istituzioni
di Raffaele Cantone
Il freno alla trasparenza

Caro direttore, c’è una cattiva abitudine di cui ormai da anni (quasi) tutti i governi non riescono a fare a meno e cioè quello di emanare, a fine dicembre, un decreto legge con cui si posticipa l’entrata in vigore di alcune norme (ad esempio di una scadenza) o se ne proroga la vigenza (ad esempio di un beneficio). Il cosiddetto Milleproroghe è di per sé una prassi anomala, sconosciuta infatti negli altri Paesi, perché la proroga di un termine dovrebbe essere un’eccezione giustificata da situazioni imprevedibili. Quando diventa più o meno la regola rende meno credibili legge e legislatore, perché il cittadino si abitua all’idea che le scadenze siano ballerine.


"Il Sole 24 Ore domenica" - 5 gennaio 2020
La gara per dare i nomi alle coppie di stelle e pianeti
di Patrizia Caraveo
Astronomia

Pochissime stelle hanno un nome. Polaris, Sirio, Vega, Altair, Rigel Deneb, giusto per citarne qualcuna, sono stelle molto brillanti visibili ad occhio nudo che sono dei punti di riferimento nel cielo. Le stelle un po’ meno brillanti, ma sempre visibili ad occhio nudo (con ottima vista e cielo buio) hanno preso il nome della costellazione all’interno della quale si trovano seguito da una lettera dell’alfabeto greco e poi, esaurite le lettere, da un numero d’ordine che sale man mano che le stelle diventano più deboli. Per le stelle sotto del limite di visibilità del nostro occhio, e sono la stragrande maggioranza, si usano sigle seguite da numeri, più o meno lunghi.


"Il Sole 24 Ore domenica" - 5 gennaio 2020
Il Cristianesimo illuminato da Newton
di Massimo Bucciantini
Religione&ragione. Il libro di Rob Iliffe rappresenta la prima ricostruzione d’insieme delle ricerche compiute dallo scienziato sulla teologia naturale

Come provare a restituire il senso di uno studio costato al suo autore trent’anni di lavoro su uno dei massimi filosofi della natura di tutti i tempi? Da che parte cominciare per farne capire l’importanza a chiunque sia interessato non solo alle vicende di uno dei protagonisti della scienza moderna, ma anche ai grandi temi della libertà di coscienza e della tolleranza che sono alle radici della cultura europea tra Sei e Settecento?


"la Repubblica" - 4 gennaio 2020
I demoni del mio amico Amos Oz
di David Grossman
David Grossman ricorda il maestro a un anno dalla sua scomparsa Il dramma che ne segnò l’infanzia e quell’ultimo caffè insieme: “Non voleva compassione, disse che la sua vita era stata bellissima”

Amos era per me un maestro e un amico. All’incirca una volta al mese partivo di mattina presto da casa mia, vicino a Gerusalemme, per andare a trovarlo a Ramat Aviv, un quartiere di Tel Aviv, dove mi preparava, a suo dire, «il miglior caffè della città», e ci mettevamo a chiacchierare. Non sono sicuro che il suo fosse il miglior caffè della città; la sua compagnia, però, lo era senz’altro. Parlavamo della situazione in Israele, alla quale non sembra esserci una soluzione (un sogno che si è infranto), parlavamo di libri che avevamo letto, di nostri colleghi, di cose che avevamo scritto, di problemi in cui si imbattono gli scrittori, di blocchi creativi. E parlavamo delle nostre famiglie, dei nipoti, della realtà che lasceremo loro in eredità.