Questioni di genere in ambito scientifico
Antonella Cecchettini
Il numero delle donne impegnate in ambito scientifico è aumentato negli anni, ma le ricercatrici continuano a rimanere ai livelli meno retribuiti e influenti. Questi dati possono essere spiegati in un contesto di discriminazione di genere? E soprattutto questa domanda è attuale o rimane un vezzo vetero-femminista?
I numeri
Secondo i dati ufficiali forniti dal MIUR il diagramma che mette a confronto le carriere accademiche degli uomini e delle donne nelle università italiane è un tipico diagramma a forbice: se all’inizio del percorso il numero delle ragazze che si iscrivono all’università è pari a quello dei ragazzi e in media le femmine si laureano prima e con voti più alti dei colleghi maschi, quando si va a vedere la percentuale femminile nelle diverse fasce accademiche, questa si attesta intorno al 50% per i titolari di assegni e ricercatori, ma scende al 35% per i professori associati e addirittura al 21% tra i professori ordinari. Continua pdf