# G.A.Stella,Ciò che la scuola fu per i contadini # B.Stefanelli,Floris, libro inchiesta sui giovani «Scommettiamo sui nostri figli» # A.Rosina,Per abolire la povertà servono asili e formazione permanente # M.Serri,La lunga marcia dei No vax # G.Italiano,Ingegneri-Umanisti per disegnare i nuovi algoritmi a misura d’uomo # G.Ciliberto,Investire in ricerca nel modo più efficace # F.Cerati,«La vera minaccia per l’uomo è l’ignoranza» # S.Cassese,Il futuro dell’Italia ha bisogno di istruzione # R.Rappuoli,Non ci resta che aspettare i vaccini # G.Barba Navaretti,Sette voci per rilanciare l’Italia # A.Mantovani,Un nemico che ancora conosciamo troppo poco # M.Garofalo,«Serve un codice per i diritti della Natura» # G.de Girolamo,Lockdown per menti resilienti # E.Stancanelli,Sedotti e ingannati.Il doc che svela la trappola social # L.Becchetti,Economia virtuosa, non solo profitti # S.Tagliapietra,Green deal, la sfida in un mondo che cerca energie migliori # M.Magatti,Il dopo covid è un'occasione per rilanciare la scuola # A.Barbero,C’è qualcosa da imparare dall’esperienza di questi mesi? Ne usciremo migliori? # S.Mancuso,Perché le piante a scuola aiutano ad apprendere.Oggi fa lezione un fiore # L.Ricci,Disfatta dell’immaginazione # F.M.Ricci,Il mio amore per il particolare # G.Corbellini,Quel legittimo dubbio di avere sbagliato # T.Boeri,R.Perotti,Sottovalutati i bisogni reali del Paese.Recovery, il piano sbagliato # V.Parrella,Primo giorno di scuola. Ma la campanella ci salverà # V.Zagrebelsky,La normalità del male e il suo vaccino # S.Quintarelli,La rivoluzione immateriale # A.Oliverio,Superare il confine tra naturale e artificiale # P.Mastrocola,La lezione è finita # M.Di Francesco,Quei veicoli esterni alla mente # A.Aresu,Ma la tecnologia non è mai neutrale # P.Virtuani,Lo scienziato che entra nei sogni "Così dormiremo tutti meglio" # D.Dardi,Cini Boeri e quella scuola per insegnare il rispetto # C.Saraceno,La dura scelta tra libertà e sicurezza # G.Laterza,Contrordine: non è vero che i giovani non leggono # A.Mantovani,Lo stop alla sperimentazione. Vaccino, la partita ai supplementari # M.Marzano,Perdonate la mascherina # P.Fallai,Oltre il virus: attenzione, i bambini non leggono più # G.Lo Storto,La grande emergenza delle competenze digitali # L.L.Sabbadini,La scuola che riparte. Non possiamo più sbagliare # G.Polizzi,Brillanti, eccentrici, geniali scienziati (e scienziate) # C.Saraceno,Quegli alunni da difendere # D.Braga,Perché tornare nei laboratori è essenziale # S.Mancuso,Andiamo a scuola dagli alberi # C.Rovelli,I quanti, la teoria che cambia la grammatica del mondo # E.Mauro,La ricostruzione comincia dalla scuola # S.Mancuso,La terra guasta del clima # F.Genovesi,Hai sentito babbo? So fischiare, come facevi tu per me nell’Ape. # G.Vallortigara,La vespa che ingannò Fabre # A.Mantovani,Il millennio dell’immunità
“Corriere della Sera” - 30 settembre 2020
Ciò che la scuola fu per i contadini
di Gian Antonio Stella
In Calabria «le scuole, da spopolate che erano, diventano un anno più dell'altro frequentate. Bisogna vedere lo zelo che mettono le mamme popolane per far accogliere i figli a scuola e nel vigilare i piccoli progressi! Il fanciullo viene ripulito, vestito e accompagnato a scuola e raccomandato con viva espressione di calore alla diligenza del maestro...», si legge negli atti della monumentale Inchiesta sulle condizioni della classe agricola in Italia, nata nel 1872 e conclusa, sotto la guida di Stefano Jacini, nel 1885. E perché tanto zelo da parte di quelle donne nella stragrande maggioranza contadine e analfabete? «Perché il padre scrive dall'America che suo figlio deve essere istruito, perché ora soltanto egli si accorge del danno del non sapere...»
“Corriere della Sera” - 30 settembre 2020
Floris, libro inchiesta sui giovani «Scommettiamo sui nostri figli»
di Barbara Stefanelli
L'anticipazione. Esce giovedì per Solferino «L'alleanza», libro-inchiesta di Giovanni Floris sulla condizione dei giovani in Italia
Dobbiamo imparare a chiamare questo passaggio storico con il suo nome, ha incitato Francesco Giavazzi sul «Corriere». Non più Recovery Fund, un fondo d'emergenza per la convalescenza di un continente falciato dal virus; bensì Next Generation Uè, un piano strutturale per il futuro dei ragazzi e delle ragazze che abiteranno l'Unione dei nostri Paesi, delle nostre città, delle nostre famiglie. Se non capiamo dove sta la differenza, se non rifondiamo adesso un patto tra noi, gli adulti, e loro, i giovani, getteremo tra i rovi una straordinaria chance. Quella di un'alleanza con i nostri figli e per i nostri figli, quella di una rigenerazione che darà anche ai padri e alle madri l'opportunità di un riscatto dopo decenni di indecisioni che sono diventate non decisioni e hanno svuotato la politica.
"Il Sole 24 Ore" - 30 settembre 2020
Per abolire la povertà servono asili e formazione permanente
di Alessandro Rosina
La sfida maggiore del nostro tempo è saper gestire la complessità. Saper, inoltre, individuare e cogliere opportunità nella complessità. Ma anche crearne di nuove. E, infine, dalle opportunità saper generare valore, alimentando un circuito virtuoso in cui la capacità di essere e fare delle persone cresce assieme ai livelli di benessere (nelle sue varie dimensioni) del contesto sociale ed economico in cui operano.
Se, invece, la nostra capacità di leggere la realtà e di agire positivamente al suo interno, cresce meno rispetto al grado di complessità che caratterizza le trasformazioni del nostro tempo, si indebolisce non solo la produzione di ricchezza, ma si deteriora anche il senso di appartenenza sociale, scade la fiducia verso le istituzioni, si perde la visione positiva del futuro.
"La Stampa" - 29 settembre 2020
La lunga marcia dei No vax
di Mirella Serri
Eugenia Tognotti ripercorre in un libro tre secoli di battaglie
Chissà se Beppe Grillo ha mai letto le annotazioni del professor Ruata. Il medico No vax sosteneva che la «vaccinazione antivaiolosa non dà il minimo vantaggio, mentre produce danni assai maggiori. Moltissimi sono i casi di bambini sani che dopo la vaccinazione diventano |macilenti, sparuti e che deperiscono fino alla morte». Parole stranamente simili le ha pronunciate anche il noto comico, guru e fondatore del Movimento 5 Stelle, nello spettacolo Apocalisse Imorbida con cui ha innescato in Italia una virulenta campagna contro i vaccini e i loro effetti sul sistema immunitario: «Prendi un bambino sano e inoculagli un virus per abituarlo e si abbassano le difese immunitarie siamo tutti raffreddati, tosse, bronchiti».
"Il Sole 24 Ore" - 29 settembre 2020
Ingegneri-Umanisti per disegnare i nuovi algoritmi a misura d’uomo
di Giuseppe Italiano
Nella penultima edizione del suo «Future of Jobs Report», il World Economic Forum ha previsto che nei prossimi anni avremo un cambiamento significativo nella relazione tra esseri umani e macchine. Mentre nel 2018, nelle 12 industrie prese in esame dalla ricerca, le macchine svolgevano il 29% delle task hour contro il 71% degli esseri umani, la stima è che nel 2022 il 42% delle ore-lavoro saranno effettuate da macchine e il 58% da esseri umani. Anche per questo, il report individua i profili Stem (Science, technology, engineering, and mathematics) tra quelli che saranno più richiesti nei prossimi anni, evidenziando che ci sarà sempre più bisogno di esperti in data analytics, machine learning e tecnologie cloud.
"Il Sole 24 Ore" - 29 settembre 2020
Investire in ricerca nel modo più efficace
di Gennaro Ciliberto
Questa lettera nasce dall’iniziativa dei presidenti delle Società scientifiche del settore delle Scienze della vita federate nella Fisv che raccoglie circa 8mila iscritti e da numerosi membri italiani della European molecular biology organization (Embo, l’accademia elettiva europea nelle Scienze della vita che comprende oltre 1.700 scienziati tra cui 84 premi Nobel e che promuove l’eccellenza nella scienze della vita).
"Il Sole 24 Ore" - 29 settembre 2020
«La vera minaccia per l’uomo è l’ignoranza»
di Francesca Cerati
Intervista. Craig Mello. Premio Nobel
Craig Mello, e il collega Andrew Fire, nel 1998 hanno fatto una scoperta fondamentale nella storia della genetica, tanto da aggiudicarsi il Nobel nel 2006. In una serie di esperimenti sui vermi hanno individuato un antico meccanismo evolutivo che consente all’Rna di disattivare selettivamente i geni. È l’alba di un nuovo campo di ricerca che utilizza questo meccanismo, noto come interferenza dell’Rna o Rnai, per affrontare malattie genetiche rare e disattivare i virus Mello è uno dei 5 premi Nobel che inauguranoil 3 ottobre la XVIII edizione di BergamoScienza.
“Corriere della Sera-La Lettura” - 27 settembre 2020
Il futuro dell’Italia ha bisogno di istruzione
di Sabino Cassese
Il progresso tecnologico ha assunto ritmi intensi che producono vantaggi nella vita delle
persone in tutto il mondo. Purtroppo il nostro Paese, dopo lo sviluppo accelerato del dopoguerra, vive dal 1995 una fase di declino. Ci sono però anche motivi di speranza.
Una signora, circondata da fanciulli, apre una scatola che contiene un apparecchio di bachelite nero, con una cornetta, un disco combinatore, legato a un filo. I fanciulli si chiedono stupiti che cosa sia. Facendosi molte domande, ricordando di averlo visto in un vecchio film, giungono alla conclusione che sia un telefono. Ma non sanno come si «accende», lo ritengono complicato, non sanno come si porti in giro, e dove si memorizzino i numeri. Uno di loro tira fuori dalla tasca uno smartphone e osserva che è molto più semplice. Eppure, solo trent'anni fa tutti i telefoni erano così. Erano legati a una linea telefonica, avevano un disco selettore per comporre un codice numerico. Anzi, qualche anno prima erano applicati al muro, mentre oggi l'indossiamo: possiamo parlare con l'Apple Watch che abbiamo al polso.
"Il Sole 24 Ore" - 27 settembre 2020
Non ci resta che aspettare i vaccini
di Rino Rappuoli
Contro il virus. Purtroppo i farmaci noti non hanno funzionato e abbiamo dovuto affidarci a vecchi rimedi: quarantena, igiene e distanziamento
La pandemia di Covid-19 è piombata come una meteora sul nostro pianeta all’inizio di questo anno e nel giro di nove mesi si è diffusa in più di 200 paesi, ha infettato 30 milioni di persone e ne ha uccise un milione. L’economia mondiale ha subito un danno che ad agosto era già stato calcolato a 5 trilioni (5 mila miliardi di euro).
Quando il virus è arrivato, gli abbiamo sparato contro tutte le armi che avevamo, i farmaci contro HIV, quelli contro la malaria, contro l’influenza, contro i tumori e le malattie autoimmuni. Purtroppo le nostre armi non hanno avuto nessun effetto sul virus che è continuato ad avanzare imperterrito alla conquista del pianeta.
"Il Sole 24 Ore" - 27 settembre 2020
Sette voci per rilanciare l’Italia
di Giorgio Barba Navaretti
Ricette anti-crisi. I temi sollevati da alcuni protagonisti dell’economia con Alberto Orioli: diffusione del digitale, ruolo sociale del business, sviluppo delle competenze, politiche green
Come saranno l’Italia, il mondo, l’economia e la società post Covid? Alberto Orioli intervista sette protagonisti dell’economia del Paese e ne esce un quadro molto interessante e articolato, un utile arlecchino di idee, con tre prospettive di narrazione.
La prima è quella degli imprenditori di prima generazione (Federico Marchetti e Renzo Rosso), totalmente radicata nell’esperienza della propria impresa. Sono uomini con una visione precisa, su cui hanno modellato la loro azienda, che è come
un laboratorio economico e sociale. Partono da lì per raccontare il mondo.
"Il Sole 24 Ore" - 27 settembre 2020
Un nemico che ancora conosciamo troppo poco
di Alberto Mantovani
Focus sulla ricerca
«So di non sapere». Questo detto socratico, che mi accompagna da sempre nella vita professionale di scienziato, riflette perfettamente il percorso costellato di successi e fallimenti che, via via, porta alla definizione di nuovi paradigmi che
scandiscono il progredire delle conoscenze scientifiche. Anche in medicina.
L’infiammazione, ad esempio, meccanismo fondamentale del sistema immunitario che ci difende da patogeni nocivi come virus e batteri, è oggi riconosciuta come metanarrazione della medicina contemporanea, perché sottesa a malattie diverse: da quelle strettamente immunologiche al cancro, dalle patologie degenerative a, forse, quelle psichiatriche, fra cui la depressione. E le terapie basate sul sistema immunitario hanno un ruolo sempre più importante nella cura.
"Il Sole 24 Ore" - 27 settembre 2020
«Serve un codice per i diritti della Natura»
di Mauro Garofalo
L’Amazzonia non ha tutele: Ursula Biemann auspica un patto vincolante tra umano e Terra «La foresta vive e pensa: l’ascolto e la conoscenza devono sostituire lo sfruttamento» viaggio al centro dell’antropocene Salvare la biodiversità
Finora abbiamo pensato al mondo in linguaggio umano, ma il pianeta è molto di più.
Nell’era dell’Antropocene un piccolo virus ha messo in ginocchio il gigante globale.
Durante il lockdown molti hanno compreso che avere spazi verdi integri, di prossimità, è fondamentale se, come dicono gli scienziati, questo sarà il secolo delle pandemie. In che modo ci rapporteremo agli animali selvatici, alle rocce, alle piante,
spesso date per scontate – la plant blindness – e che invece, ora lo sappiamo, sono reti di salvaguardia di territori, abitanti, vita? Il dieci per cento della biodiversità mondiale si trova in Amazzonia, insieme a 305 tribù indios e 900mila persone. I nostri boschi, allora, compresi i sistemi-foresta, sono un soggetto di diritto?
"Il Sole 24 Ore" - 27 settembre 2020
Lockdown per menti resilienti
di Giovanni de Girolamo
Stress da isolamento. Le misure di contenimento della pandemia adottate possono anche aver avuto l’effetto di rafforzare le persone psicologicamente più sane aiutandole a riorientare i rapporti verso nuove priorità
Molto è stato scritto e dibattuto in questi mesi circa le problematiche biologiche e clinico-assistenziali correlate alla pandemia dovuta all’infezione da SARS-CoV-2.
Minore attenzione hanno invece ricevuto le questioni psicosociali conseguenti sia a un «disastro» inatteso, come la pandemia, al quale nessuno era preparato, sia al lockdown che ne è seguito. Il distanziamento (che va correttamente definito come «fisico» e non «sociale») resosi necessario in questi mesi rappresenta una forma di vita «innaturale», che confligge con il bisogno radicato di connessione e di legami sociali.
“la Repubblica” - 26 settembre 2020
Sedotti e ingannati. Il doc che svela la trappola social
di Elena Stancanelli
"The Social Dilemma" con le rivelazioni degli esperti della Silicon Valley
Se non ci mettiamo d’accordo in fretta su cosa è vero e cosa è falso siamo fregati. Prima di The social dilemma , il regista Jeff Orlowski aveva girato un documentario sulla sparizione dei ghiacciai e un altro sulla sparizione della barriera corallina. Tutte questioni che oggettivamente potrebbero fregarci. Ma mai quanto potrebbero fregarci i social se gli permettiamo di far sparire la realtà. Come funzioni questo meccanismo ce lo spiega un gruppo di uomini e donne la cui credibilità è garantita dalla loro colpevolezza: siamo stati noi, dicono tutti quanti, ma adesso non sappiamo più che fare. Le macchine controllano l’informazione, e ci controllano molto più di quanto noi riusciamo a controllare loro.
"Il Sole 24 Ore" - 24 settembre 2020
Economia virtuosa, non solo profitti
di Leonardo Becchetti
Un nuovo paradigma economico sta avanzando lentamente, senza rivoluzioni brusche, ma con un movimento lento e continuo, più facile da cogliere da parte di studiosi e addetti ai lavori. Lo abbiamo chiamato assieme ad alcuni colleghi “economia civile”, per sottolineare la forte componente civica, di partecipazione e di cittadinanza attiva che può e deve caratterizzare questa rivoluzione.
Il primo cambiamento riguarda la componente antropologica. L’uomo prima che essere massimizzatore di utilità è un cercatore di senso e – sotto sotto, nonostante ostacoli e resistenze delle strutture esistenti – ne cerca di più.
"Il Sole 24 Ore" - 23 settembre 2020
Green deal, la sfida in un mondo che cerca energie migliori
di Simone Tagliapietra
L’energia gioca un ruolo fondamentale nelle nostre società e nella nostra vita quotidiana. I sistemi di illuminazione, le macchine negli uffici, gli elettrodomestici e i dispositivi elettronici funzionano grazie all’energia elettrica. Il trasporto, e quindi il commercio, sono resi possibili dai prodotti derivati dal petrolio. L’industria dipende, per le sue attività, dall’approvvigionamento energetico, così come l’agricoltura. In breve, senza energia non saremmo in grado di svolgere le attività più semplici: fare una doccia calda al mattino, preparare la colazione, portare i bambini a scuola in automobile e poi lavorare al computer, possibilmente in un ufficio adeguatamente climatizzato.
In conclusione, l’energia è una premessa indispensabile per la vita di oggi.
“Corriere della Sera” - 23 settembre 2020
Il dopo covid è un'occasione per rilanciare la scuola
di Mauro Magatti
Nuova alfabetizzazione. È positivo che finalmente si sia tornati a parlare di istruzione ma si può e deve fare di più: ormai sono decenni che abbiamo smesso di investire sulle persone
Buona parte dell'estate è stata spesa a discutere della riapertura della scuola. E finalmente, dopo mesi di incertezze e discussioni, gli studenti sono tornati in classe. I problemi certo non sono finiti. Sarà una battaglia. Ma al di là di tutto, un obiettivo è già stato raggiunto: dopo anni di trascuratezza, il Covid ha riportato alla ribalta la scuola. Oggi c'è più consapevolezza che senza una buona offerta formativa non c'è futuro. Una nuova sensibilità filtrata fin dentro le linee guida approvate dal governo per il Recovery Pian, dove «istruzione e formazione» costituiscono una delle sei macro aree su cui si intendono spendere le risorse in arrivo dall'Europa (le altre sono: digitalizzazione e innovazione; transizione ecologica e rivoluzione verde; infrastrutture per la mobilità; equità, inclusione sociale e territoriale; salute).
"La Stampa" - 23 settembre 2020
C’è qualcosa da imparare dall’esperienza di questi mesi? Ne usciremo migliori?
di Alessandro Barbero
La Storia insegna. Se la ascoltiamo. Coronavirus, una lezione da non dimenticare
Si dice spesso che conoscere la storia è il modo migliore per non ripetere gli errori fatti, ma suona forse un po' troppo ottimistico. Gli errori fatti si ripetono comunque, e la storia può insegnare tante cose solo a patto che ci sia la volontà di starla a sentire. C'è un'unica legge sicura che si ricava dalla storia: non bisogna invadere la Russia. E ciononostante, questa cosa nessuno l'ha mai imparata, speriamo per il futuro!
Studiare la storia ci permette di sapere come la gente se l'è cavata (o non se l'è cavata) in mille situazioni, e quindi, per analogia, qualcosa da imparare ci può sempre essere.
“la Repubblica” - 20 settembre 2020
Perché le piante a scuola aiutano ad apprendere. Oggi fa lezione un fiore
di Stefano Mancuso
Che la presenza delle piante nelle scuole sia di aiuto a studenti e insegnanti, oltre che semplice buon senso, è materia sulla quale negli ultimi anni la ricerca ha prodotto risultati strabilianti. Numerosi studi hanno dimostrato che in presenza di piante gli studenti sono più concentrati, cordiali, con livelli migliori di pressione sanguigna durante lo svolgimento dei compiti, più creativi e più calmi. Io stesso, ormai vent’anni fa, constatai in una scuola elementare che in presenza di piante i bambini erano in grado di risolvere un test di attenzione in tempi più brevi.
"Il Sole 24 Ore" - 20 settembre 2020
Disfatta dell’immaginazione
di Lara Ricci
A colloquio con David Quammen. Cinismo e miopia ci hanno portato nella crisi del Covid, dice il divulgatore che la anticipò. Un’altra minaccia incombe: la resistenza agli antibiotici
Il cinismo e la disfatta dell’immaginazione, della capacità di prevedere ciò che sarebbe accaduto: sono le ragioni del precipizio in cui il Covid-19 ci ha sprofondato secondo David Quammen, divulgatore scientifico appassionante. Nel 2012, in Spillover (Adelphi), poderoso saggio sulla “tracimazione”, il passaggio di un virus da una specie all’altra che è all’origine delle pandemie, aveva riferito di un’ipotesi molto radicata tra gli esperti: l’arrivo di un’infezione virale originatasi in una foresta pluviale o in un mercato della Cina meridionale. Causata probabilmente da un coronavirus, avrebbe fatto 30, 40 milioni di vittime.
"Il Sole 24 Ore" - 20 settembre 2020
Il mio amore per il particolare
di Franco Maria Ricci
Non ricordo chi ha detto: Dio si vede nei particolari. È vero, ma non solo Lui. Si guardi in cucina: la stessa ricetta, gli stessi ingredienti possono dar luogo a un piatto usuale o a una grande creazione gastronomica. La ragione della differenza sta nei particolari. La scelta della pentola, la regolazione del fuoco, il “tour de main” di chi è ai fornelli.
Da cosa dipende l’efficienza di un orologio o di un’automobile? Dal perfetto ingranamento di tutti i loro elementi, anche i più piccoli. Costruire un’automobile che vinca in Formula Uno è questione di particolari.
"Il Sole 24 Ore" - 20 settembre 2020
Quel legittimo dubbio di avere sbagliato
di Gilberto Corbellini
Covid-19. La lezione della pandemia sta insegnando poco a livello sociale
Le malattie esprimono sempre dei limiti funzionali di un organismo, siano esse dovute a cause interne (esempio genetiche) o esterne (esempio agenti patogeni). Stabilire quali sono, come si esprimono e fino a che punto si può intervenire per neutralizzare o ridurre i danni conseguenti a tali limiti, è il compito della medicina.
In questo senso, , soprattutto da quando esistono metodi scientifici, le malattie sono sempre «lezioni» o insegnamenti perché indagando sui danni che esse provocano si possono scoprire caratteristiche fisiologiche prima sconosciute, rilevare l'esistenza
di agenti patogeni fino a quel momento ignoti, studiare le capacità di fronteggiare il rischio o i fattori di debolezza o resilienza dei sistemi sanitari, nonché l’adeguatezza o l’inadeguatezza delle risposte politico-sociali.
“la Repubblica” - 19 settembre 2020
Sottovalutati i bisogni reali del Paese. Recovery, il piano sbagliato
di Tito Boeri e Roberto Perotti
Il 13 settembre è uscito un elenco di 405 progetti per il Recovery Fund. Il ministro Amendola ha chiarito che si riferisce a uno stadio iniziale dei lavori. Ne prendiamo atto, tuttavia questi progetti sono la base grezza su cui costruire la nostra richiesta all’Europa, e incarnano tutti gli errori dell’approccio scelto. I progetti da finanziare non dovrebbero essere scelti con un concorso di bellezza. Questo metodo spinge le amministrazioni a tirare fuori dal cassetto ogni progetto possibile, nella speranza che almeno qualcosa venga accettato, e le scoraggia dal coordinarsi, perché temono che così facendo i soldi vadano "all’altro". Inoltre i progetti a costo zero o quasi, che spesso sono i più utili, sono controproducenti: meglio "prima arraffare, poi pensarci" che rimanere a mani vuote.
“la Repubblica” - 14 settembre 2020
Primo giorno di scuola. Ma la campanella ci salverà
di Valeria Parrella
Siccome la scuola pubblica italiana, con la sua universalità e la sua frequenza obbligatoria, è la più alta disposizione democratica della nostra Repubblica, appena viene trascurata o depauperata ci torna addosso in tutta la violenza che le è stata inferta. Perché fare male alla scuola è come fare male a noi stessi e se ci prendiamo un piede a randellate certo possiamo continuare a marciare per un po’ ma poi alla prima rampa di scale ci fermiamo. La rampa di scale è arrivata, è il Covid, e settembre pure è arrivato e domani molti, tra dieci giorni tutti, la dovremo salire.
"La Stampa" - 13 settembre 2020
La normalità del male e il suo vaccino
di Vladdimiro Zagrebelsky
Prigioniera dei fantasmi della Storia, stordita dai miasmi della cronaca. Nel funerale di Willy, nellelacrime dolenti della sua famiglia, nelle parole magniloquenti della politica che cerca inutilmente unposto dentro quel dolore irreparabile, si specchia un'Italia ammalata e ammalorata. Non c'è solo il Covid, che fiacca e minaccia il corpo e lo spirito della nazione. Sono tanti i virus che corrono nelle vene di un Paese che fa i conti con il Male. E a sconvolgerci non è la sua fin troppo abusata "banalità", su cui scrisse Hanna Arendt. Piuttosto è la sua "normalità". Una normalità vissuta e consumata quasi ogni giorno e ogni sera dai "nostri ragazzi", per le strade e le piazze, i bar e le discoteche, i circoli e le palestre.
"Il Sole 24 Ore" - 13 settembre 2020
La rivoluzione immateriale
di Stefano Quintarelli
Digitale. I big data non sono virtuali ma reali: chi li raccoglie, governa e gestisce ha oggi il controllo dell’accesso a mercato, informazioni e relazioni di milioni di persone
Con velocità crescente tutti gli oggetti avranno un computer: maniglie, prese elettriche, lampadine, termosifoni, tavoli, bottiglie dell’acqua incorporeranno dei computer. Questi computer raccolgono dati e li comunicano a chi li raccoglie nei big data; quindi il problema diventa chi gestisce quei dati: chi li raccoglie, chi li archivia e chi ne governa l’accesso.
Preferisco parlare di materiale e immateriale e non di reale e virtuale perché le cose digitali sono molto reali, mentre la parola «virtuale» – dal latino medievale virthualis – si porta una connotazione di non realtà.
"Il Sole 24 Ore" - 13 settembre 2020
Superare il confine tra naturale e artificiale
di Alberto Oliverio
Neurotecnologie
Dopo Tesla e SpaceX, Elon Musk si è lanciato in una nuova impresa, Neuralink, un’azienda di neurotecnologie quotata in borsa la cui mission è, almeno per il momento, quella di sviluppare interfacce neurali impiantabili. L’azienda ha come obiettivo a lungo termine la realizzazione di un’interfaccia cervello-computer che consenta di impiantare dispositivi nel cervello umano, dapprima per curare patologie neurodegenerative e in un secondo tempo per migliorare le funzioni cognitive attraverso vere e proprie neuroprotesi.
"La Stampa" - 13 settembre 2020
La lezione è finita
di Paola Mastrocola
Abbiamo superato il rischio di non fare le vacanze: ci siamo andati, più o meno a lungo, abbiamo ballato nelle notti estive e volteggiato tra flutti e aperitivi, infine siamo tornati dai nostri perigliosi o sicuri viaggi e… subito abbiamo cominciato a volere che si tornasse a scuola. Normale. Ogni cosa a suo tempo: se è estate che si balli, se è autunno che si torni a scuola. L'immediatezza del desiderio.
Lo sguardo lungo non è da noi. Avremmo dovuto mettere in relazione le discoteche con la scuola, l'estate con l'autunno, pensare che le discoteche di oggi avrebbero compromesso la scuola di domani, dire a un ragazzo venticinquenne di rinunciare a ballare per non mettere a rischio gli studi di un dodicenne, di sacrificare il suo piacere presente per il bene futuro di un estraneo. Impensabile.
"Il Sole 24 Ore" - 13 settembre 2020
Quei veicoli esterni alla mente
di Michele Di Francesco
Oltre il cervello. Senza negare il ruolo centrale dell’attività neuronale ci sono numerosi esempi di elaborazione dell’informazione extracranica
«Dove finisce la mente, e dove comincia il resto del mondo?» Sono passati più di vent’anni da quando i filosofi Andy Clark e David Chalmers – nel saggio La mente estesa (1998) – posero questa domanda, aprendo un dibattito serrato intorno alla natura della mente e al suo rapporto con il cervello e con le «tecnologie» della conoscenza. Per inquadrare il problema, considerate il caso di Otto e Inga, proposto da Clark e Chalmers. Otto soffre della malattia di Alzheimer e si porta dietro un taccuino, che serve da supporto alla sua memoria biologica ormai compromessa.
"Il Sole 24 Ore" - 13 settembre 2020
Ma la tecnologia non è mai neutrale
di Alessandro Aresu
Scontri globali. La democrazia messa in crisi da poteri visibili e invisibili
Tra gli acronimi che segnano la competizione tecnologica globale, ha ormai fatto il suo ingresso trionfale IEEPA (International Emergency Economic Powers Act). È la legge federale che trae origine dalla partecipazione statunitense alla Prima Guerra Mondiale e dà al presidente il potere di identificare con ordini esecutivi le minacce ed emergenze nazionali, che conferiscono poteri straordinari di controllo dell’economia. Tra le minacce dell’ultimo anno, non c’è solo COVID-19, ma spiccano le azioni degli Stati Uniti contro alcune aziende e applicazioni cinesi, tra cui Huawei, WeChat e TikTok.
“Corriere della Sera” - 12 settembre 2020
Lo scienziato che entra nei sogni "Così dormiremo tutti meglio"
di Polo Virtuani
Il cervello in azione "Da addormentati ci sono zone del cervello in cui c'è una attività di veglia"
Si possono modificare i sogni? Chi riuscisse a farlo, avrebbe in mano un'arma per modificare la nostra personalità come nel film Inception. Non sappiamo ancora bene cosa generi i sogni, ma nel mondo sono in corso studi come il progetto TweakDreams, diretto da Giulio Bernardi. «L'obiettivo è capire se si può avere un controllo sul contenuto dell'attività cosciente durante il sonno», spiega il 37enne pisano, alla guida di un gruppo alla Scuola Imt Alti studi di Lucca che ha ottenuto un finanziamento di 1,5 milioni di euro dal Concilio europeo delle ricerche su un progetto al limite tra scienza e fantascienza.
“Corriere della Sera” - 12 settembre 2020
Cini Boeri e quella scuola per insegnare il rispetto
di Domitilla Dardi
Vera pioniera del progetto, nel 2012 Cini Boeri venne al Maxxi con una lezione intitolata «Progettare è una gioia, ma anche un impegno». Dalle sue pacate ma precise e ferme parole arrivò il messaggio di una donna architetto, capace di farsi strada in un mondo al maschile attraverso intelligenza e rigore. Il suo lavoro è stato avanguardistico e attento alle istanze del progetto, sia nella sua missione sociale, sia in quella tecnologica.
"La Stampa" - 11 settembre 2020
La dura scelta tra libertà e sicurezza
di Chiara Saraceno
l'equilibrio tra interessi contrapposti
In questi mesi abbiamo fatto l'esperienza collettiva di due diversi conflitti nel campo dei diritti. Il primo riguarda un conflitto tra diritti –tra il diritto alla salute (alla sicurezza) e il diritto alla libertà, all'educazione, al lavoro, alla mobilità. Il secondo riguarda il conflitto tra "aventi diritto": rispetto alle cure, rispetto alla protezione. Se il modo in cui questi conflitti si sono manifestati è nuovo, la potenziale conflittualità connessa ai diritti e all'avere diritti non lo è.
Come ci ha insegnato Hobbes, quello tra libertà e sicurezza è un conflitto originario al vivere in società, pur declinato in modo sempre diverso. La soluzione non sta nell'optare per l'una o l'altro senza mediazioni, ma nel cercare l'equilibrio di volta in volta più ragionevole, più condiviso, meno lesivo dell'una o dell'altra. Nella consapevolezza che si tratta sempre di un equilibrio provvisorio e rinegoziabile, i cui costi vanno riconosciuti.
“la Repubblica” - 11 settembre 2020
Contrordine: non è vero che i giovani non leggono
di Giuseppe Laterza
Tra tanti errori del senso comune riguardo ai consumi culturali degli italiani ce n’è uno particolarmente dannoso: la convinzione che i giovani non leggano.
E, in particolare, che non leggano libri.
Non è così: tutte le statistiche disponibili lo dimostrano. In particolare secondo una recente elaborazione dell’Associazione italiana editori nella fascia d’età tra i 10 e i 17 anni legge libri ben l’85% della popolazione. Anche molti ventenni e trentenni leggono libri, più del 70%. Chi legge meno (molto meno) sono invece gli adulti e gli anziani: la percentuale di italiani oltre i cinquant’anni che legge libri non supera il 40% e scende a un misero 23% nelle persone dai 65 ai 74.
“la Repubblica” - 10 settembre 2020
Lo stop alla sperimentazione. Vaccino, la partita ai supplementari
di Alberto Mantovani
Speranza e cautela: sono e restano le parole chiave per orientarsi, oggi, nel complesso mondo dell’informazione scientifica. Lo conferma la cronaca di ieri, con la notizia dello stop del vaccino di Oxford dopo un possibile evento avverso. E lo conferma anche quanto è accaduto nello scenario generale dei vaccini in quest’ultimo periodo: da un lato la pubblicazione dei dati relativi alla sperimentazione del vaccino russo anti-Covid, che hanno alimentato il dialogo scientifico basato su dati trasparenti, dall’altro la notizia che per la prima volta l’Africa è un continente libero dalla polio.
Una notizia di una portata enorme dal punto di vista del miglioramento della salute globale, cui anche l’Italia ha contribuito.
“la Repubblica” - 9 settembre 2020
Perdonate la mascherina
di Michela Marzano
Lezioni online o in presenza? Non si è parlato d’altro durante gli ultimi consigli di dipartimento della mia università. Riunioni rigorosamente online, ma durante le quali – forse per la prima volta da quando partecipo alle discussioni collegiali sull’organizzazione della didattica – non c’è stato bisogno né di litigare né di contarsi: ricercatori, professori associati e ordinari, eravamo tutti unanimi sulla necessità di ricominciare a fare lezione in aula, nonostante l’assenza di locali adeguati, l’impossibilità di rispettare le distanze di sicurezza, e l’obbligo, per studenti e insegnanti, di portare sempre la mascherina.
“Corriere della Sera” - 9 settembre 2020
Oltre il virus: attenzione, i bambini non leggono più
di Paolo Fallai
Quindici anni drammatici. Sempre più spesso studi internazionali attirano la nostra atten-zione con dati allarmanti sulla lettura. Gli ultimi sono sulle tendenze evidenziate nel Progress in International Literacy Study (Pirls) che mostrano un declino dal 2001 al 2016 nell'approccio alla lettura degli alunni di quarta elementare e dei loro genitori. Una diminuzione che coinvolge 13 dei 18 Paesi interessati dalla ricerca: questo declino riguarda una fascia di età nella piena fase di entusiasmo e di scoperta della lettura.
“Corriere della Sera” - 8 settembre 2020
La grande emergenza delle competenze digitali
di Giovanni Lo Storto
Società e tecnologia Siamo indietro, ma non siamo fermi: con il decreto di adozione della «Strategia nazionale» l'Italia si è dotata di un piano studiato per colmare il gap.
«Abbiamo assistito a due anni di trasformazione digitale in due mesi». Commentava Satya Nadella, il numero uno di Microsoft, mentre consegnava a Wall Street il primo rapporto trimestrale 2020 del colosso dell'informatica. Era il primo trimestre dell'epoca Covid-19, l'era della quarta «onda rivoluzionaria».
Secondo Michio Kaku, professore di fisica teorica alla City University di New York e uno degli scienziati più conosciuti dei nostri tempi, la prima onda rivoluzionaria, nel 1800, fu provocata dall'avvento del vapore; la seconda, un secolo dopo, dalla scoperta dell'elettricità, mentre la terza è scoppiata in anni più recenti grazie al fenomeno Internet.
“la Repubblica” - 7 settembre 2020
La scuola che riparte. Non possiamo più sbagliare
di Linda Laura Sabbadini
Oggi è il primo giorno di scuola per una parte degli studenti.
È un grande giorno. La maggioranza inizierà tra una settimana. Il primo giorno di scuola è solitamente un momento emozionante, lo ricordo per me, per le mie figlie. Un misto di felicità di rivedere i propri compagni, tensione emotiva, ansia a volte per l’avvio di un nuovo percorso scolastico, timori.
Figuriamoci oggi, dopo l’assenza a causa del virus. Come lo vivranno i nostri bambini e ragazzi? Certamente, non vedranno l’ora di ritrovarsi con i loro compagni. Come lo vivranno i loro genitori? E gli insegnanti? Incertezza, timori, paure accompagneranno questa riapertura.
Il diritto all’apprendimento è un diritto costituzionale come il diritto alla salute. È un bene che il governo abbia deciso di riaprire le scuole, pur essendo una situazione difficile e complessa da gestire. Ma non ci si può permettere di sbagliare.
"Il Sole 24 Ore" - 6 settembre 2020
Brillanti, eccentrici, geniali scienziati (e scienziate)
di Gaspare Polizzi
Biografie
Ci sono figure di scienziati che attraggono irresistibilmente i cineasti, per le vicende tragiche o singolari delle loro vite, intrecciate inestricabilmente con le loro ricerche.
Si pensi, tra i moderni, al biopic dedicato da Marie Noëlle a Marie SklodowskaCurie, che racconta i sei anni più turbolenti della scienziata polacca, prima donna a ricevere il Nobel nel 1903, che dal 1906 al 1911, anno del suo secondo premio Nobel, subisce la morte del marito Pierre e lo scandalo per la sua relazione extraconiugale con il fisico Paul Langevin.
"La Stampa" - 4 settembre 2020
Quegli alunni da difendere
di Chiara Saraceno
In previsione della riapertura delle scuole si discute moltissimo, quasi ossessivamente, di distanziamenti, mascherine, misurazione di temperatura, rischi di contagio, possibilità di chiusure temporanee selettive, cattedre vacanti e supplenti in lotta. Ma ancora una volta i bambini e ragazzi che dovranno abitare una scuola così irrigidita e rappresentata come una sorta di bomba a orologeria sono spariti dalla visuale. Nessuna parola su come accogliere i loro bisogni e attese. Il modello ideale di scolaro sembra essere quello di una bella statuina, immobile al banco, che si muove solo se autorizzato, non chiacchiera con il vicino/a né si scambia bigliettini, mangia (se c'è il servizio mensa) seduto al banco e possibilmente sempre fermo al banco fa ricreazione. Non ha bisogno di muoversi, di interagire con gli altri.
"Il Sole 24 Ore" - 4 settembre 2020
Perché tornare nei laboratori è essenziale
di Dario Braga
Se il lockdown è stato una sfida enorme (anche) per scuola e università, la ripresa autunnale si prospetta ancor più difficile. Nessuno degli schemi pre-Covid di organizzazione e di relazione (rapporti studenti-studenti, studenti-docenti, docentidocenti, studenti-struttura, studenti-città, personale tecnico e amministrativo ecc.) può essere trasferito tal quale alla ripresa.
Vorremmo certezze ma dobbiamo accontentarci di basare scelte importanti su “ragionevoli scenari”. Ci muoviamo tutti, governati e governanti, in un territorio sconosciuto senza navigatore e senza esperienze pregresse. Non ci siamo abituati.
Una grande sfida per il corpo docente e per gli organi di autogoverno degli Atenei.
"La Stampa" - 2 settembre 2020
Andiamo a scuola dagli alberi
di Bruno Ruffilli
«Della natura in genere, e anche delle piante, non abbiamo un'idea positiva o negativa: la nostra valutazione si basa sull'utilità che ne possiamo trarre», dice Stefano Mancuso, professore all'Università di Firenze e accademico dei Georgofili. Dirige il Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale, una materia che ha praticamente inventato.
Quando cade un albero e fa dei danni a cose oppure, come a Marina di Massa, uccide due ragazzine, ci si chiede increduli come sia possibile. «Non conosco questo caso, ma in Italia ci sono forse 7 miliardi di alberi e ogni tanto concludono il ciclo vitale: sono attaccati da parassiti, hanno delle malattie e non è certo possibile controllarli tutti. Soprattutto non si possono prevedere fenomeni atmosferici violenti, che sono effetti del riscaldamento globale: raccogliamo ciò che abbiamo seminato, letteralmente.
“Corriere della Sera” - 2 settembre 2020
I quanti, la teoria che cambia la grammatica del mondo
di Carlo Rovelli
Carlo Rovelli esplora le implicazioni della teoria che insegna a pensare il mondo in termini di relazioni
La teoria dei quanti ha chiarito mille aspetti del mondo: dai neuroni del cervello all'origine delle galassie. È alla base delle tecnologie più recenti. Non ha mai sbagliato. È il cuore pul¬sante della scienza odierna. Eppure resta profondamente misteriosa. Sottilmente inquietante.
Caslav e io siamo seduti sulla sabbia a pochi passi dal mare. Abbiamo parlato fitto per ore. Siamo venuti sull'isola di Lamma, davanti a Hong Kong, nel pomeriggio di pausa della conferenza. Caslav è fra i più rinomati esperti di meccanica quantistica. Alla conferenza ha presentato un'analisi di un complesso esperimento ideale. L'abbiamo discusso e ridiscusso sul sentiero che costeggia la giungla fino alla spiaggia, poi qui, in riva al mare. Arriviamo a essere praticamente d'accordo.
“la Repubblica” - 31 agosto 2020
La ricostruzione comincia dalla scuola
di Ezio Mauro
Mentre i partiti e i loro leader parlano d’altro, e non si sa bene di cosa, la società aspetta il giorno delle verità: è il 14 settembre, data della riapertura generale delle scuole (anche se sei Regioni pensano di posticipare) dopo il ciclone Covid che ha amputato l’anno scolastico, cambiando i riti, i diritti e i doveri di almeno due generazioni e terremotando gli equilibri delle famiglie.
Nessuno ha ancora calcolato il costo di questo buco sociale, culturale, formativo, psicologico che si è spalancato per mesi nel cuore dell’età adolescenziale italiana, costretta a fare i conti con la distanza, la maschera, l’Interdetto e il lockdown proprio nel momento della grande avventura, dell’esplorazione, della conquista dell’autonomia e della libertà. La chiusura — necessaria — della scuola è una mutilazione intellettuale della parte più viva e più sensibile della nostra comunità nazionale. E oggi, cosa significa la riapertura?
“la Repubblica” - 31 agosto 2020
La terra guasta del clima
di Stefano Mancuso
L’autostrada del Brennero chiusa per l’esondazione dell’Adige, le trombe d’aria e le case scoperchiate dal vento a Verona, le piogge eccezionali con allagamenti e vittime in Toscana e gli incendi che devastano il sud e le isole, dove luoghi di straordinaria bellezza quali la riserva dello Zingaro sono stati distrutti in larga parte dalle fiamme, sono la rappresentazione drammatica della rapida tropicalizzazione del nostro Paese. Ciò che sta accadendo, con una violenza e velocità inaspettate, è
purtroppo soltanto il primo segnale di quello che succederà nei prossimi anni, quando il riscaldamento globale, innescato dall’aumento dei gas serra — dovuto ai nostri comportamenti insensati — mostrerà nella sua interezza cosa vuol dire aumentare la temperatura del pianeta di diversi gradi centigradi (due, quattro? Dipende dalle nostre azioni).
“Corriere della Sera” - 31 agosto 2020
Hai sentito babbo? So fischiare, come facevi tu per me nell’Ape.
di Fabio Genovesi
C'è una piccola cosa che mi fa felice, e mi fa felice tanto, ma non è piccola per niente.
È invece enorme, eppure non pesa e non ingombra. Basta prendere fiato, piegare le labbra e la lingua nel modo giusto e soffiare, ed ecco che cominciamo a fischiare. Un prodigio e una meraviglia, e insieme una nostra capacità naturale. L'essere umano può correre come i cavalli, nuotare come i pesci, e fischiare come gli uccelli. Oggi è raro ormai, se ti metti a fischiare per le strade di una città gli altri ti guardano strano e cambiano marciapiede, ma per millenni fino al nostro tempo sbilenco era normale. Te lo insegnavano presto, imparavi a parlare e subito a fischiare, le parole ti servivano per comunicare con chi ti stava intorno, il fischio viaggiava lontano.
"Il Sole 24 Ore" - 30 agosto 2020
La vespa che ingannò Fabre
di Giorgio Vallortigara
Entomologia. I meravigliosi «Ricordi» del grande naturalista, convinto che l’intelligenza degli insetti non fosse flessibile. Ma le più recenti ricerche sembrano smentirlo
Fu durante un viaggio in treno a Genova, complice l’incontro casuale con uno studioso olandese degli aspetti bioetici delle neuroscienze, Pim Haselager, che venni a sapere di Backyard Brains e dello scarafaggio robotico Roboroach.
Backyard Brains è una società fondata da due studenti di dottorato dell’Università del Michigan, con l’obiettivo di introdurre i ragazzi delle scuole medie agli esperimenti delle neuroscienze, impiegando apparecchiature molto meno costose di quelle disponibili nei laboratori di ricerca, ad esempio circuiti elettronici elementari e un normale cellulare per la trasmissione dei dati. Tra i vari kit, oltre a quello che consente di misurare la risposta elettrica dei muscoli o del cervello umano, ce n’è uno per realizzare uno scarafaggio cyborg, Roboroach.
“Corriere della Sera” - 30 agosto 2020
Il millennio dell’immunità
di Alberto Mantovani
Sono, utilizzando termini galileiani, i due «massimi sistemi» presenti nel nostro organismo: il sistema nervoso centrale, alla base della mente, e il sistema immunitario, che ci difende dalle aggressioni di virus e batteri e dalle malattie. E sono fra loro comparabili dal punto di vista del peso, del numero di cellule e di connessioni e, infine, delle parole-chiave che ne caratterizzano natura e comportamento. Riconoscere sé stessi da ciò che è diverso, comunicare e ricordare sono infatti le parole fondamentali sia dell'immunità sia della mente.
Possiamo pensare al sistema immunitario come a una straordinaria orchestra — dal suo buon funzionamento dipende l'armonia con il mondo microbico interno ed esterno — o a un esercito perennemente in guerra, che utilizza strategie e armi differenti per combattere nemici diversi: da virus invisibili, come il coronavirus responsabile di Covid-19, a grandi parassiti come i vermi intestinali.