# J.D.Sachs,Finalmente abbiamo capito che crescita e sviluppo non sono la stessa cosa # A.Illy,La sostenibilità ambientale, economica e sociale crea valore per le imprese # G.Lo Storto,Umano e digitale non si escludono # E.Comelli,Riconversioni industriali che imparano dalla natura # A.Gavosto,Quei dati sbagliati sull'apprendimento non smentiscono la crisi della scuola # F.Cerati,Nanocan:il laboratorio di analisi che sta sulla punta di un ago # P.Berizzi,Nel cuore di Trino la prima centrale che smonta il reattore “Domeremo il mostro” # A.Alesina,F.Giavazzi,Il futuro dipende dai giovani:assicuriamo loro più lavoro e meno tasse # E.Cattaneo,Human Technopole, una nuova sfida # G.Fregonara,O.Riva,Le competenze degli studenti (e dei professori) # F.Manacorda,La madre di Del Vecchio e la lettera al collegio “Non lasciatelo in strada” # M.Chiriatti,N.Intini,C.La Forgia,P.Liberace,L’intelligenza artificiale non è nemica:dobbiamo imparare a lavorarci insieme # L.Ciotti,Si rischia di normalizzare il pericolo mafioso # G.C.Caselli,Falcone e Borsellino già morti prima delle stragi # N.Ordine,Il paradosso dei manoscritti digitalizzati # A.Ghosh,Guerra e Il libro clima # L.d’Alessandro,Formare i docenti è fondamentale, ma richiede tempo # F.Profumo,Istruzione e lavoro,i nuovi percorsi # E.Di Caro,La scuola motore d’emancipazione # E.Affinati,Come si fa a non capirlo? # C.Saraceno,Povertà minorile e stati generali della natalità # I.Dionigi,Le parole sono importanti # G.Tonelli,G.Caprara,Chiamato Sagittarius A*, dista 27 mila anni-luce dalla Terra La prima foto del buco nero al centro della Via Lattea # R.Panizza,Bebe Vio “Non sono santa Cavalco solo la mia sfortuna” # M.Recalcati,La TV, la libertà e la propaganda # E.B.C.Tucci,Scuole innovative, al Sud il 42% delle risorse del Pnrr # V.Galasso,Come restituire ai giovani il futuro # M.Tedeschi,Il male oscuro dei ragazzi # R.La Valle,Liberarci dal “warshow” per poi salvare noi stessi # P.Rumiz,Requiem per l’Europa # M.Recalcati,Quando il lavoro si trasfigura in divinità pagana # R.Piumini,Parole di libertà, pensieri e forza Perché leggere è contro la guerra # A.Spadaro,Bruno Latour “Ascoltiamo l’urlo della Terra” # E.Morin,L’escalation della disumanità # L.Fontana,papa Francesco «Sono pronto a incontrare Putin a Mosca» # J.Borrel,W.Hoyer,La via green alla sicurezza # S.Bernacchia,Ecologica e senza aule fisse così sarà la scuola del futuro # G.Corbellini,Il grande Pasteur con qualche difetto #
"Il Sole 24 Ore" - 28 maggio 2022
Finalmente abbiamo capito che crescita e sviluppo non sono la stessa cosa
di Jeffrey D. Sachs
Nuovi paradigmi economici
Cinquant’anni fa, gli imprenditori italiani del Club of Rome diedero una scossa al mondo intero con il loro rivoluzionario trattato Limits to Growth. Questa avanguardia di pensiero e d’azione continua oggi, con il lancio della Regenerative Society Foundation da parte di altri imprenditori italiani, un richiamo potente a pratiche di business più olistiche, etiche e sostenibili, nell’intento di aiutare il mondo a raggiungere gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sdgs) e quelli stabiliti nell’Accordo di Parigi.
Il percorso di 50 anni da Limits to Growth alla Regenerative Society Foundation mostra quanto siamo progrediti nella comprensione delle sfide più critiche per l’umanità, ma anche quanta strada abbiamo ancora da fare per vincerle.
"Il Sole 24 Ore" - 28 maggio 2022
La sostenibilità ambientale, economica e sociale crea valore per le imprese
di Andrea Illy
Nuovi paradigmi economici
Si fanno molte ipotesi, nei più importanti consessi internazionali, sulle cause e le possibili soluzioni delle grandi emergenze globali attuali, come la pandemia e la guerra, senza però intravvedere vie d’uscita immediate. Si sta tuttavia generando una consapevolezza sempre più diffusa sul fatto che la transizione climatica subirà un’accelerazione, sia per creare fonti energetiche e alimentari alternative a quelle Russa e Ucraina, sia per generare prosperità e benessere grazie a un’economia più sostenibile, equa e sana.
“Corriere della Sera” - 27 maggio 2022
Umano e digitale non si escludono
di Giovanni Lo Storto
«Se la fonte è amara, lo è anche il fiume», scriveva Lorenzo Valla nel 1440, nel discorso con il quale confutava la cosiddetta «Donazione di Costantino» dichiarando così la filologia — e con essa la capacità di saper leggere oltre la superficie del contenuto letterale testi dimenticati
o passivamente accettati da secoli — come strumento privilegiato della critica umanistica. Ma la sua non era la fredda applicazione di una tecnica rigorosa: l’analisi del testo si univa alla capacità di lettura storica, all’erudizione filosofica, al fervore spirituale.
"Il Sole 24 Ore" - 26 maggio 2022
Riconversioni industriali che imparano dalla natura
di Elena Comelli
Transizione sostenibile. L’Europa punta sulle «natural based solutions» per ridurre l’impatto sui territori, a partire dall’agricoltura. Ma si tratta di aumentare l’efficienza per tutte le imprese
Natura contro tecnologia? È un falso problema. Da un lato il dilemma è ormai superato perché la tecnosfera prevale di gran lunga sulla biosfera. Già negli anni Novanta Don Norman, neuroscienziato dell’Università della California, calcolò che l’americano medio incontra ben 20mila manufatti nella sua vita quotidiana, molti di più degli animali e delle piante che sarebbe in grado di distinguere. Le specie catalogate sulla Terra, del resto, sono un milione e mezzo in tutto, contro i sette milioni di brevetti registrati solo negli Stati Uniti.
“La Stampa” - 24 maggio 2022
Quei dati sbagliati sull'apprendimento non smentiscono la crisi della scuola
di Andrea Gavosto
La polemica nata dalle dichiarazioni del presidente di Save the children
Ha suscitato polemiche l'affermazione del presidente di Save the Children, ripresa dai media, che il 51% dei quindicenni italiani non è in grado di comprendere un testo o di svolgere un semplice calcolo. C'è chi, mettendo in dubbio il dato, ha sostenuto che la preoccupazione per gli apprendimenti dei nostri studenti vada molto ridimensionata. Cerchiamo di capire che cosa dicano davvero i dati e quale sia l'entità del problema.
"Il Sole 24 Ore" - 24 maggio 2022
Nanocan: il laboratorio di analisi che sta sulla punta di un ago
di Francesca Cerati
Teranostica. Gli «aghi intelligenti» sono il frutto dell’integrazione tra fibra ottica e nanotecnologia e consentono di fare diagnosi in tempo reale
L’obiettivo di Nanocan è di arrivare al cosiddetto Ospedale in un Ago.
Il progetto innovativo, in cui ricerca accademica e industriale si sono unite per ottenere un device capace di combinare in tempo reale diagnosi e terapia (in gergo teranostica), si avvale della fibra ottica (un semplice capello di vetro di un decimo di millimetro perfettamente compatibile con gli aghi e i cateteri che si usano in medicina) integrato con la nanotecnologia.
"La Repubblica" - 24 maggio 2022
Nel cuore di Trino la prima centrale che smonta il reattore “Domeremo il mostro”
di Paolo Berizzi
Il reportage: addio al nucleare. Via ai lavori a 35 anni dallo spegnimento “Inizieremo dalla testa pesa 90 tonnellate”
TRINO VERCELLESE — Dove c’erano i tre trasformatori di potenza che immettevano in rete l’energia elettrica prodotta dall’impianto adesso c’è una spianata di cemento che sembra un tappeto di pomice bianca. Sole rovente, silenzio. Il polline galleggia nell’aria e ti chiedi cosa e come doveva essere questo posto 57 anni fa. Ottobre 1965: la prima accensione. Ventuno anni dopo: Chernobyl. La centrale nucleare di Trino Vercellese, quando entrò in servizio, era il reattore più potente al mondo. Nemmeno negli Usa c’era un bestione così, e pensare che da lì, da oltre Oceano, sono venuti, nel 1961, per costruire l’impianto: il primo nucleare in Italia.
“Corriere della Sera” - 24 maggio 2022
Il futuro dipende dai giovani: assicuriamo loro più lavoro e meno tasse
di Alberto Alesina e Francesco Giavazzi
La difficoltà di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro è un problema comune a molti Paesi, ma in Italia è più acuto che altrove. Stiamo rischiando di compromettere permanentemente il futuro di un’intera generazione.
Per capire come affrontare il problema bisogna individuarne la natura. I ragazzi italiani lavorano meno di altri per due ragioni: sono meno quelli che cercano lavoro, e tra quelli che lo cercano in meno lo trovano (cioè il tasso di disoccupazione è più alto). La disoccupazione giovanile al Centro-Nord è vicina alla media europea, mentre è molto più alta al Sud. Ma non è solo Sud. Anche al Nord la partecipazione dei giovani alla forza lavoro è più bassa rispetto al resto d’Europa.
“Corriere della Sera” - 23 maggio 2022
Human Technopole, una nuova sfida
di Elena Cattaneo
La nuova missione della Fondazione Human Technopole (HT) come polo scientifico infrastrutturale a sostegno della ricerca scientifica continua a farsi strada. Tutto è nato nel dicembre 2019, grazie all’impegno di Governo e Parlamento, che con la legge n.160 hanno deciso di investire in modo continuativo risorse dello Stato per garantire agli studiosi di Scienze della vita l’accesso competitivo ad approcci sperimentali e apparecchiature sempre all’avanguardia, da realizzarsi in HT con apposite Piattaforme Nazionali (PN), di tutti e per tutti, che i singoli Enti, Università, IRCCS, Fondazioni non potrebbero permettersi.
“Corriere della Sera” - 22 maggio 2022
Le competenze degli studenti (e dei professori)
di Gianna Fregonara e Orsola Riva
Per usare un’espressione molto di moda bisognerebbe cambiare la narrazione e incominciare a dire che la povertà educativa non è ormai più solo un problema dei poveri ma anche dei ricchi, anche di chi, indipendentemente dal merito (altra parola abusata) ha più possibilità di sfangarla comunque. Nel mondo globalizzato e ultracompetitivo in cui viviamo, avere una famiglia alle spalle non basta più. E senza una cassetta degli attrezzi abbastanza solida, chiunque — ricco o povero — è destinato a soccombere alla legge di un mercato sempre più esigente e nei momenti di crisi addirittura feroce.
"La Repubblica" - 22 maggio 2022
La madre di Del Vecchio e la lettera al collegio “Non lasciatelo in strada”
di Francesco Manacorda
La biografia del patron di Luxottica
«Spettabile direzione dell’orfanotrofio Martinitt. Io sottoscritta Rocco Grazia vedova Del-Vecchio faccio domanda acciò mi si potesse acconsentire di farmi presto ricoverare il mio bambino più piccolo Del-Vecchio Leonardo, dovendo io andare a lavorare e non avendo nessuno a chi affidarlo il piccolo mi starebbe su la strada e prima che mi abbia a capitarle qualche disgrazia preferisco il suo ricovero anche per una più accurata educazione. Voglio sperare che questa spettabile direzione vorrà prendere in considerazione la mia domanda e potermi presto aiutare. Faccio le mie più umili scuse e ringraziamenti anticipati, con ossequi e doveri». Firmato: «Rocco Grazia».
"Il Sole 24 Ore" - 22 maggio 2022
L’intelligenza artificiale non è nemica: dobbiamo imparare a lavorarci insieme
di Massimo Chiriatti Nicola Intini Corrado La Forgia Paola Liberace
Il manifesto. Bisogna fissare punti fermi per confrontarsi con una tecnologia pervasiva dalle enormi potenzialità, ma che fa paura: l’Ia non ci sostituirà, trasforma la manodopera in «testadopera», libera energie e creatività. A patto d’imparare a comprenderla
«Un manifesto sull’intelligenza artificiale dovrebbe comprendere le stesse parole d’ordine che riguardano ogni oggetto: il fine non giustifica i mezzi. Inoltre, un manifesto sull’Ia dovrebbe porsi degli obiettivi pragmatici. Per esempio, dovrebbe dare indicazioni riguardo ai diritti delle macchine e ai loro doveri, che riguardano le persone. Inoltre, dovrebbe definire con precisione i confini dell’Ia». Questo testo è stato generato da una intelligenza artificiale, GPT-3, alla quale gli autori hanno chiesto cosa dovrebbe contenere un manifesto sull’intelligenza artificiale.
“il manifesto” - 22 maggio 2022
Si rischia di normalizzare il pericolo mafioso
di Luigi Ciotti
A 30 anni da Capaci, tragica fine delle vite di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo, il rischio maggiore è quello di una normalizzazione del pericolo mafioso. Rischio di pensare che una mafia meno cruenta non rappresenti più un pericolo mentre è vero il contrario: le mafie attuali organizzate come imprese – a cominciare dalla ‘ndrangheta, la più potente di tutte – realtà insediate nel tessuto economico e capaci di arricchirsi nell’ombra, sono più forti di quando imponevano il loro potere con le armi e le cariche di tritolo.
"Il Fatto Quotidiano" - 22 maggio 2022
Falcone e Borsellino già morti prima delle stragi
di Gian Carlo Caselli
La mia strada si è intrecciata con quella di Falcone e Borsellino quando – dopo la strage di Capaci e via D’Amelio – decisi di fare domanda al Csm per essere trasferito da Torino a Palermo come capo della Procura. Ma le nostre strade si erano intrecciate già prima, durante gli anni (1986-90) in cui ho fatto parte del Csm. Quattro anni caratterizzati dal susseguirsi di casi con forti ripercussioni sull’antimafia siciliana.
“Corriere della Sera” - 21 maggio 2022
Il paradosso dei manoscritti digitalizzati
di Nuccio Ordine
Nel settore umanistico, sempre più povero di risorse economiche a causa dei continui tagli, la parola «digitalizzare» (si pensi alle direttive inserite nel Pnrr) funziona come un potente passepartout per accedere a numerosi finanziamenti. Progetti elaborati per trasformare in formato digitale intere biblioteche, archivi, documenti, lettere, manoscritti, libri illustrati, garantiscono un maggiore esito positivo rispetto ad altre proposte scientifiche. I vantaggi sono sotto gli occhi di tutti. Basta consultare, per esempio, i materiali offerti nel sito Gallica dalla Bibliothèque Nationale de France per avere a disposizione, comodamente connessi in un’aula dell’Università della Calabria, oltre sei milioni di preziosi libri e documenti. Un tesoro inestimabile che permette di studiare senza viaggiare.
“La Stampa” - 19 maggio 2022
Guerra e Il libro clima
di Amitav Ghosh
l'intervista
Amitav Ghosh, seduto sotto gli alberi di un hotel del centro di Torino, è alla ricerca di refrigerio in un pomeriggio di maggio che presto sarà definito «da record» per le temperature raggiunte.
Trenta gradi, minaccia di temporale da un minuto all'altro, mancano i monsoni: signor Ghosh, non è che si sente a casa oggi a Torino?
«Guardi, arrivo direttamente da New Delhi e faceva un caldo tremendo. In India ci sono ondate di calore senza precedenti. Ma è curioso come si prenda tutto come se fosse la normalità e si faccia finta che tutte le prove di questo clima impazzito siano ormai la consuetudine».
"Il Sole 24 Ore" - 18 maggio 2022
Formare i docenti è fondamentale, ma richiede tempo
di Lucio d’Alessandro
La riforma della scuola
Un singolare contrappasso grava da decenni sulla scuola italiana: tanto più essa è uscita di fatto dall’orizzonte degli interessi considerati vitali per lo Stato, tanto più è stata fatta oggetto di un’inesausta smania riformista, che ha condotto alle derive dell’iperpedagogismo, del superburocratismo, della sindacalizzazione estrema.
È ora in corso il dibattito parlamentare sull’ennesima riforma, che affronta il nodo decisivo della formazione e del reclutamento dei docenti, col ministro Bianchi che ha manifestato disponibilità «a migliorare tutto quello che può essere migliorato».
“Corriere della Sera” - 16 maggio 2022
Istruzione e lavoro, i nuovi percorsi
di Francesco Profumo
Non pienamente supportata dallo Stato né pienamente valorizzata nel mercato del lavoro, l’istruzione rischia di essere percepita nell’immaginario collettivo come qualcosa di sempre meno importante. Non è un caso che tutti i dati sull’istruzione terziaria relegano l’Italia nelle posizioni più basse delle classifiche dei Paesi sviluppati. È opportuno invertire la rotta e un segnale positivo è certamente rappresentato dalla presenza del tema dell’istruzione all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
"Il Sole 24 Ore" - 15 maggio 2022
La scuola motore d’emancipazione
di Eliana Di Caro
Biografie. La storia della maestra e giornalista Fida Stinchi, madre di Aldo Moro, testimonia la consapevolezza, nel Sud del primo ’900, che senza istruzione non può esserci progresso sociale
Fida Stinchi, nella Cosenza del primo decennio del ’900, ci credeva profondamente: era convinta che la scuola, lo studio fossero la precondizione per un compiuto progresso sociale. Per questo la futura madre di Aldo Moro, nata il 14 luglio 1879 e proveniente da una famiglia piccolo borghese che presto si disgrega, non solo si pone l’obiettivo di fare la maestra garantendosi l’indipendenza economica, ma legge e amplia le proprie conoscenze, scrive sui giornali, tiene conferenze sulla condizione della donna.
“Avvenire” - 15 maggio 2022
Come si fa a non capirlo?
di Eraldo Affinati
I ragazzini ucraini sfollati in questi mesi nelle nostre contrade – li osservo incantato mentre stanno con la testa china sul banco di scuola impegnati a imparare nomi e verbi – vogliono essere simili ai loro coetanei italiani: impugnano lo smartphone col quale comunicano utilizzando il traduttore automatico, scelgono bizzarre acconciature alla moda, indossano magliette sportive multicolori, quasi si travestono per camuffarsi e non farsi riconoscere come profughi quali a tutti gli effetti sono.
Via da Kharkiv. Lontani da Mariupol. Alla larga da Odessa. Viva l’Europa! Abbasso il Mar Nero! Distanti mille miglia dalla morte, dalla violenza, dalla mancanza d’acqua, dalle case distrutte, dai missili che cadono improvvisi, squarciano i tetti, lacerano la carne e recidono ogni speranza.
“La Stampa” - 14 maggio 2022
Povertà minorile e stati generali della natalità
di Chiara Saraceno
«Inverno demografico», «emergenza sociale» – c'è qualche cosa di disturbante nel linguaggio utilizzato dalle più alte personalità nell'aprire gli stati generali della natalità, che accentua il disagio, e un certo sconcerto, per il titolo dato all'evento. Gli stati generali di solito coinvolgono soggetti – gruppi sociali, associazioni, persino singoli. Qui, invece, i bambini di cui si auspica la nascita spariscono. Anche senza cavillare sul fatto che si mescola natalità (numero di nati sulla popolazione, ovviamente dipendente dalla composizione per età di questa) con fecondità (numero di nati per donna in età feconda, o al termine della sua vita feconda), fa un po' impressione questa riduzione dei bambini alla loro pura quantità, che tace le disuguaglianze che i bambini incontrano alla nascita (e anche prima), che riducono le loro opportunità di crescita e di vita.
"La Repubblica" - 14 maggio 2022
Le parole sono importanti
di Ivano Dionigi
Per i classici erano l’icona dell’anima e la sede del pensiero Oggi le abbiamo ridotte a chiacchiere e barattate come merce qualsiasi
Viviamo in un’epoca di paradossi e ossimori: a fronte della globalizzazione e del suo profeta Internet reagiamo con un apparato di muri fisici e mentali; a fronte del web planetario e del maximum dei mezzi di comunicazione sperimentiamo il minimum della comprensione; a fronte della complessità e moltiplicazione dei problemi economici, sociali e morali operiamo una riduzione e un impoverimento del lessico. Si è rotto il patto, di catoniana memoria, tra le «cose» (res) e le «parole» (verba). La parola non tiene più dietro alla cosa, divorzia da essa e persegue una sciagurata autonomia. Degradata a vocabolo e identificata col medium comunicativo, rischia di perdere il proprio destino, e l’unico modo di renderle giustizia sembra essere – come ammoniva Beckett – il silenzio del lutto.
“Corriere della Sera” - 13 maggio 2022
Chiamato Sagittarius A*, dista 27 mila anni-luce dalla Terra La prima foto del buco nero al centro della Via Lattea
di Guido Tonelli G. Caprara
La prova che esiste. Messa: «È straordinario»
Eccolo là. Finalmente. È Sagittarius A*, un buco nero super massiccio a 27 mila anni-luce di distanza dal nostro sistema solare. Ora una fotografia ne imprigiona forma e dimensioni offrendo l’identikit che appassiona gli astrofisici.
Hanno dato un volto al mostro cosmico nascosto nel cuore della nostra galassia, la Via Lattea.
Fino a ieri aveva solo un nome, Sagittarius A*, ed era il buco nero più inseguito dell’universo perché ci riguarda da vicino, incastonato nella grande isola stellare verso la periferia nella quale abitiamo con il Sole e il corteo dei pianeti.
"La Repubblica" - 13 maggio 2022
Bebe Vio “Non sono santa Cavalco solo la mia sfortuna”
di Raffaele Panizza
L’intervista
Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio Grandis, detta Bebe, percepisce se stessa come una sorta di ipercreatura, una stazione spaziale a cui il destino ha lanciato componenti fiammeggianti: le braccia, le gambe, la sua acrobatica bellezza. E da oggi due mani nuove nuove con cui risponde al telefono, l’auto col cambio automatico parcheggiata a bordo strada, ancora sudata dall’allenamento di scherma.
Racconta di due strumenti tecnologici pazzeschi, con l’invaso colorato d’argento, fatto apposta per abbinarsi all’abito Dior con cui il 17 maggio sfilerà sul red carpet di Cannes, all’apertura del Festival del Cinema. Così sofisticate, dice, che è riuscita persino a mangiare il sushi con le bacchette, piccola acrobazia che per anni le era stata preclusa.
“La Stampa” - 11 maggio 2022
La TV, la libertà e la propaganda
di Massimo Recalcati
In una recente intervista la scrittrice Edith Bruck, sopravvissuta ad Auschwitz, denuncia il suo sconforto nel constatare come l'evidenza dei massacri di civili inermi perpetrati dall'esercito russo in Ucraina anziché sollevare un coro unanime di sdegno animi invece crescenti dubbi e perplessità. Gli stessi che gli storici definiti "negazionisti" adottarono per provare a sconfermare l'esistenza traumatica della Shoah. Un recente manifesto che riunisce noti e autorevoli giornalisti invita a verificare le prove, procedere con cautela nella lettura dei fatti, attenersi al reperimento degli indizi certi prima di formulare giudizi e attribuire responsabilità.
"Il Sole 24 Ore" - 9 maggio 2022
Scuole innovative, al Sud il 42% delle risorse del Pnrr
di Eugenio Bruno Claudio Tucci
Edilizia scolastica. Al Mezzogiorno 93 dei 216 nuovi edifici: al Comune di Castel Volturno, alla Città metropolitana di Milano e alle Provincia di Fermo i fondi maggiori. Ora via ai concorsi di progettazione
È al Sud che l’edilizia scolastica naviga in cattive acque.
A ricordarlo è stata di recente anche la Cassa depositi e prestiti in un paper che, utilizzando quattro coefficienti di criticità (barriere architettoniche, consumi energetici, riscaldamento e progettazione antisismica), individuava proprio nelle regioni meridionali le aree con i maggiori bisogni di intervento. Con la Calabria, ad esempio, che vantava 1,5 fattori critici (contro una media nazionale di 0,8) e la Sicilia che non stava messa molto meglio. Ora però, grazie al Pnrr, potrebbe arrivare una prima inversione di tendenza.
"Il Foglio Quotidiano" - 9 maggio 2022
Come restituire ai giovani il futuro
di Vincenzo Galasso
La pandemia e quasi due anni di Dad hanno peggiorato ulteriormente la situazione della scuola italiana. Oggi le risorse per cambiare ci sono. Le riforme necessarie: dall’orario alla valorizzazione dei docenti, ai divari nord-sud da sanare
Nove maggio 2022: il giorno europeo nell’anno che l’europa dedica ai giovani. Perché l’europa ai giovani ci pensa. Il piano per riprendersi dalla pandemia si chiama Next Generation Eu. Giusto così: i giovani hanno sofferto molto durante la pandemia e gli strascichi futuri del Covid-19 riguarderanno soprattutto loro.
In Italia i giovani sono pochi – siamo un paese demograficamente vecchio – e contano ancora meno. Durante la pandemia, le scuole italiane sono rimaste chiuse più di quelle degli altri paesi europei. Tutti a casa in Dad. Ma tra marzo e giugno 2020, nelle scuole primarie più di un alunno su sei non si è mai collegato per fare lezione online. Meno di tre alunni su cinque hanno seguito assiduamente, almeno quattro giorni alla settimana. Tre quarti degli studenti hanno avuto problemi di connessione. Quasi uno su due di concentrazione e motivazione.
“Corriere della Sera(Brescia)” - 8 maggio 2022
Il male oscuro dei ragazzi
di Massimo Tedeschi
I dirigenti scolastici ne parlano a mezza voce, statistiche ufficiali non ce ne sono, ma il fenomeno degli abbandoni scolastici è in rialzo, aumentano coloro che le prove di fine anno le affronteranno da privatisti. E la novità è che molti di loro sono studenti che in passato ottenevano i risultati più brillanti, dimostravano la sensibilità più acuta. Nel recente incontro della Consulta provinciale studentesca, nel gruppo dedicato alla «Cultura come cura» in vista di Bergamo-Brescia 2023, sono emersi accenti drammatici sui lunghi mesi della pandemia.
«Chi mi restituirà questi due anni?». «Siamo stati reclusi nei confini delle nostre case». «Qualcuno ci dica qualcosa sugli effetti di lungo periodo del Covid» sono alcune delle frasi risuonate.
"Il Fatto Quotidiano" - 8 maggio 2022
Liberarci dal “warshow” per poi salvare noi stessi
di Raniero La Valle
Prima vittima e interprete del warshow che, mentre eravamo sonnambuli (Limes) ha invaso le nostre vite, Zelensky ha fatto una proposta sensazionale: finiamo la guerra. La proposta (se non sarà revocata) è quella di tornare alla situazione del 23 febbraio 2022. Ciò vuol dire: se vogliamo vivere il presente e magari avere un futuro, facciamo come se il passato, ovvero questa terribile guerra, non ci fosse stata. Però il passato non si può togliere, ciò che invece è possibile fare, come disse una volta il saggio e sfortunato Gorbaciov, è che i morti non tengano per mano i vivi, cioè che non ci facciamo determinare dalla tragica guerra vissuta.
"La Repubblica" - 6 maggio 2022
Requiem per l’Europa
di Paolo Rumiz
Un continente schiacciato fra due mondi
Per una sera, smetto di ascoltare l’onnipresente Zelensky e mi concentro sulle tv russe e statunitensi. E lì arriva la sorpresa. Lo spettacolo di una dittatura e di una democrazia egualmente chiuse in una bolla fuori dalla realtà. Eccoti Dmitry Kiseliov, mezzobusto di regime, che ringhia di «colpire l’Inghilterra con ordigni nucleari», cui fa eco un popolo rancoroso, ignaro della realtà sul campo, che vede nell’Occidente la fonte dei suoi mali e urla di «bombardare Polonia e Germania ». Poi ecco Rachel Maddow, conduttrice Msnbc, così assatanata da far sembrare Biden un pusillanime. Una che esige che la Russia sia colpita più duramente, e subito. Intorno, un paese imbandierato di giallo-azzurro, bombardato dagli opinion makers, ma che non sa neanche dove sia Kiev, pensa chel’Ucraina sia un paese super-democratico e si sorprende se gli spieghi che fino a ieri gli Usa lo giudicavano corrotto e inaffidabile.
“La Stampa” - 5 maggio 2022
Quando il lavoro si trasfigura in divinità pagana
di Massimo Recalcati
Freud pensava che il compito di una psicoanalisi fosse quello di rendere possibile a un essere umano amare e lavorare. L'amore e il lavoro gli apparivano come due facce di una sola medaglia.
Nell'amore e nel lavoro la vita umana realizza, infatti, in modo pieno la propria dignità. Nel corso delle più profonde crisi economiche, non ultima quella legata alla pandemia, il suicidio di imprenditori e di persone che hanno perduto il loro lavoro e si sono ritrovate senza avvenire, riflette drammaticamente questa semplice verità.
“Corriere della Sera” - 5 maggio 2022
Parole di libertà, pensieri e forza Perché leggere è contro la guerra
di Roberto Piumini
Molti anni fa, durante un premio di letteratura per ragazzi di cui era presidente, Gianni Rodari, vedendo nel mio sguardo un po’ di scetticismo sessantottesco riguardo alla situazione istituzionale in cui ci trovavamo, mi disse sornione che i premi servono, come ogni iniziativa che stimoli buone scritture, e fornisca buone letture.
In questi giorni, se fosse qui, credo che Rodari indicherebbe un’altra utilità. Le buone letture, come esperienze personali, producono intimità, autocoscienza, senso del possibile, facoltà espressiva, comunicazione, idee del mondo, libertà d’immaginare e desiderio di farlo, che sono quanto c’è di meglio per vivere di fronte, reagire e resistere, alla realtà chiusa e violenta di una guerra.
"La Repubblica" - 4 maggio 2022
Bruno Latour “Ascoltiamo l’urlo della Terra”
di Antonio Spadaro
Il filosofo francese, il cui ultimo saggio esce ora in Italia, racconta a “La Civiltà Cattolica” la sua visione ecologista. In sintonia con l’enciclica del Papa: “Il suo messaggio ci ricorda che la questione ambientale va sempre di pari passo con quella sociale”
Bruno Latour, filosofo, sociologo, antropologo è professore emerito dell’Università Sciences Po a Parigi. Tradotto in una trentina di lingue, è l’autore francofono contemporaneo più letto al mondo. I suoi lavori sulla crisi climatica lo hanno reso una figura di rilievo mondiale sulla questione ecologica. Vive vicino all’Odéon, nel cuore del Quartiere Latino. Da lì risponde alle domande di questa conversazione, che verrà pubblicata integralmente su La Civiltà Cattolica il 7maggio.
"La Repubblica" - 3 maggio 2022
L’escalation della disumanità
di Edgar Morin
Viviamo una pace bellica, il corpo comodamente in pace, la mente tra bombe e macerie.
Attacchiamo a parole un nemico che ci attacca a sua volta con le minacce, ma noi dormiamo nel nostro letto, non in un rifugio. Eppure partecipiamo alla vera guerra senza esservi entrati, ma portando armi e munizioni.
La guerra si è gradualmente internazionalizzata. Agli aiuti umanitari e poi alimentari alla popolazione ucraina, vittima dell’aggressione russa, hanno poi fatto seguito gli aiuti militari sotto forma di armi, prima difensive e poi controffensive, la cui qualità e quantità aumentano soprattutto grazie al massiccio contributo degli Stati Uniti, accompagnato da quelli della maggior parte dei Paesi dell’Unione Europea.
“Corriere della Sera” - 3 maggio 2022
«Sono pronto a incontrare Putin a Mosca»
colloquio con papa Francesco a cura di Luciano Fontana
La frase l’ha ripetuta molte volte, in questi giorni. Con garbo e un largo sorriso. Ed è la prima cosa che dice (al colloquio partecipa Fiorenza Sarzanini, vicedirettrice del Corriere) appena entrati nel salotto di Santa Marta: «Scusatemi se non posso alzarmi per salutarvi, i medici mi hanno detto che devo stare seduto per il ginocchio». Oggi papa Bergoglio dovrà fare un piccolo intervento, una infiltrazione, per superare un dolore che non gli permette di muoversi, di partecipare nel modo che vorrebbe alle udienze e agli incontri con i fedeli. «Ho un legamento lacerato, farò un intervento con infiltrazioni e si vedrà — racconta —. Da tempo sto così, non riesco a camminare. Una volta i papi andavano con la sedia gestatoria. Ci vuole anche un po’ di dolore, di umiliazione…».
"La Repubblica" - 3 maggio 2022
La via green alla sicurezza
di Josep Borrell e Werner Hoyer
Neutralità climatica e indipendenza energetica
L’invasione russa dell’Ucraina ha costretto l’Unione Europea ad accelerare il passo della propria politica energetica e climatica. Dal momento che il Cremlino usa sempre di più l’energia come strumento di influenza politica, dobbiamo privarlo di questa leva riducendo drasticamente la nostra dipendenza dalle importazioni dalla Russia di combustibili fossili.
Laratio geopolitica di questa scelta si intreccia con l’imperativo di affrontare il cambiamento climatico. Nel suo ultimo rapporto sull’immigrazione, il Comitato intergovernativo sul cambiamento climatico ha messo in chiaro l’urgenza di quest’azione. Le emissioni di gas-serra dovranno stabilizzarsi entro il 2025 se vogliamo evitare un aumento catastrofico della temperatura globale.
"La Repubblica" - 3 maggio 2022
Ecologica e senza aule fisse così sarà la scuola del futuro
di Sara Bernacchia
Un miliardo del Pnrr per duecento edi??ci. Gli esperti voluti da Bianchi: “Legno, vetrate, tecnologia” Le classi saranno a geometria variabile. Gavosto, Fondazione Agnelli: “Luoghi di una nuova didattica”
Dieci punti per «mettere in pratica una scuola sostenibile, aperta e molto integrata con il territorio, che serva come punto di riferimento per la comunità anche al pomeriggio ». Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi sintetizza così il senso delle “Linee guida per progettare, costruire e abitare le scuole del futuro”, presentate ieri alla Triennale di Milano ed elaborate da un gruppo di lavoro composto da architetti — da Renzo Piano a Stefano Boeri, da Mario Cucinella a Cino Zucchi — e pedagogisti, che saranno alla base del concorso di progettazione (partirà entro fine mese) delle195 nuove scuole previste dal Pnrr. Scuole per le quali, ha annunciato Bianchi, aumentano di 370 milioni le risorse disponibili, per un totale di 1,17 miliardi. Il lavoro degli esperti, che per il ministro è «un atto di civismo importante», consente di «mettere a disposizione di tutti il frutto della creatività e delle diverse esperienze».
"Il Sole 24 Ore" - 1 maggio 2022
Il grande Pasteur con qualche difetto
di Gilberto Corbellini
Protagonisti della scienza. Duecento anni fa nasceva il padre dei vaccini: un uomo guidato da una spiccata creatività ma anche da una sfrenata ambizione personale e da una profonda avversione per la democrazia
La letteratura su Pasteur è sterminata. La principale agiografia l’ha scritta il genero, René Vallery-Radot ( La vie de Pasteur, Librarie Hachette, Paris, 1900), il cui figlio e nipote di Pasteur, Joseph Louis Pasteur Vallery-Radot ha curato opere e corrispondenza del nonno ( OEuvres de Pasteur, 7 voll., Masson1924-1939; Correspondences, 4 voll., Flammarion 1940-51). Due testi decostruzionisti che hanno irritato la comunità scientifica sono di Bruno Latour ( Pasteur: guerre e paix des microbes, Edition de la Decouvert, 2001) e di Gerald Geison ( The private life of Pasteur, Princeton University Press, 1995).