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Sui quotidiani e periodici luglio 2024

# G.Tria,Una tassa temporanea per i migranti che aiuti l’inserimento sociale # G.Fofi,Detenute a scuola di scrittura # A.Gavosto,Il digitale, ben utilizzato, aiuta l’apprendimento # L.Fraioli,“I miei studi sull’universo.Così una sera ho scoperto l’ultimo mistero sull’energia delle stelle” # S.Cassese,Meno studenti, più insegnanti # R.Bernabei,S.Maffettone,Sfide e opportunità della vecchiezza # E.Comelli,Avanza la ricerca sulle celle solari in silicio e perovskite # S.Mattarella,Sventagliate dal colle # P.Garimberti,L’incognita Kamala # S.Bahbout,Il baco,l’effetto farfalla e la lezione del Talmud # E.Santolini,L'intelligenza artifificiale è come un puzzle # R.Krznaric,Prendiamoci cura dei posteri # I.Capua,Le pandemie e le regole che mancano # C.Rovelli,Il boicottaggio della Bomba # V.Iatronico,La matematica è un'avventura ma ci viene insegnata come una tecnica # L.Fraioli,Orsi, la sfida del Trentino # G.A.Stella,Paolini canta i luoghi dell’acqua # O.Riva,«La matematica e l’intuizione mentre lavavo un piatto» # P.D’amico,Giovani,il bicchiere è di troppo # P.Contucci,Troppo grande il rischio energetico e climatico # A.Cangini,Cellulari in classe,perché no # G.Dotti,In campo il Dna ambientale per proteggere la biodiversità # M.Boero,Lo smartphone aiuta la scuola # F.Faggin,"Siamo fatti di coscienza e materia.Non batteremo le macchine con i numeri" # E.Bruno,C.Tucci,Scuola:progressi in italiano, ancora deboli in matematica # G.Fregonara,O.Riva,Invalsi,segni di ripresa post Covid.Ma alle medie è allarme matematica # A.Rosina,Il futuro demografico del mondo si gioca nelle aree rurali e nelle megalopoli # A.Orioli,GenerazioneZ:lavorare sì,ma con giudizio # L.Marzi,Prendiamoci cura di noi # A.Forchielli,F.Scacciavillani,Dalla mente umana intuizioni ignote all’intelligenza artificiale # I.Zaffino,Quando Rachel Carson scriveva dalla parte delle creature marine # R.Manzocco,Dentro i segreti del corpo per comprendere la mente # L.Mantuano,W la scuola che forma cittadini del mondo # V.Zagrebelsky,Perché la democrazia non è della maggioranza # P.Benanti,Democrazia computazionale.Cosa cambia nell’era dell’IA # E.Mauro,La coscienza del limite # M.Magatti,Politica e radice cattolica # N.Urbinati,L’Italia del fattore F:dove il governo confonde la libertà con il privilegio W.Lapini,L'ANVUR ha diciotto anni.Ma già mostra le rughe. # P.Bignardi,Per smaschilizzarsi,la Chiesa dovrebbe fare capire che ha bisogno delle donne # L.L.Sabbadini,Molestie,il silenzio che pesa # M.Gallizioli,Desolazione di un prof sentimentale #


"Il Sole 24 Ore" - 27 luglio 2024
Una tassa temporanea per i migranti che aiuti l’inserimento sociale
di Giovanni Tria
Commenti-Bussola & Timone

Il tema dell’immigrazione rimarrà centrale in tutti i Paesi ricchi dell’occidente, negli Stati Uniti come in Europa e, certamente, in Italia. E non parliamo solo dell’immigrazione irregolare. In Italia, come in gran parte dell’Europa, abbiamo una crescente carenza di forza lavoro sia qualificata sia non qualificata. In Italia, mancano lavoratori qualificati in molti settori dell’industria e dei servizi sia per la decrescita demografica sia perché molti lavoratori qualificati italiani, soprattutto giovani, a loro volta emigrano verso Paesi più accoglienti e che offrono condizioni economiche migliori. Mancano anche lavoratori non qualificati, perché molti giovani, pur non essendo qualificati, accettano malvolentieri lavoro non qualificato con bassa remunerazione.


“il manifesto” - 27 luglio 2024
Detenute a scuola di scrittura
di Goffredo Fofi

Monica Sarsini, fiorentina, si è inventata da molti anni una scuola di scrittura che non ha molto a che fare con quelle ideate dall’ottimo Baricco, anche se ha ugualmente prodotto diversi testi interessanti per ragioni che non sono però esclusivamente letterarie. Artista visiva, spericolata e ambiziosa anche sul piano letterario, in La Portavoce. Racconti delle detenute di Sollicciano (pp. 152, euro 14), sistema e ricompone i testi di più donne in uno e unico, interrotto dalle ampie citazioni da altri. Sembra una sorta di coro volta a volta rotto da degli a-solo, come in qualche antica partitura. Lo pubblica, con il sostegno della Chiesa Valdese, una piccola casa editrice fiorentina, Contrabbandiera, che vorremmo alla prova con altri testi ugualmente insoliti e ambiziosi. E in qualche modo non segnati dal narcisismo di chi mira a vincere lo Strega.


"Il Sole 24 Ore" - 26 luglio 2024
Il digitale, ben utilizzato, aiuta l’apprendimento
di Andrea Gavosto
Commenti-Formazione e Invalsi

I risultati delle prove Invalsi del 2024 segnalano finalmente una piccola, ma positiva inversione di rotta negli apprendimenti scolastici, crollati dopo il Covid.  Subito dopo la pandemia, ad esempio, gli studenti e le studentesse dell’ultimo anno delle superiori avevano perso quasi 10 punti nelle prove di matematica, equivalenti a oltre un anno di studio; nel 2024 ne hanno ricuperati 2. Verosimilmente, più ci si allontana dalla pandemia, più gli studenti hanno trascorso anni di scuola normale, più si tende a riavvicinarsi ai livelli di apprendimento precedenti il Covid.
Sono dati da accogliere con speranza, ma senza alcun trionfalismo. La pandemia e la frequenza scolastica a pezzi e bocconi che ne è seguita si stima abbiano fatto perdere agli allievi il 20% delle conoscenze e competenze che avrebbero altrimenti acquisito: una voragine enorme e una lunga strada per colmarla.


"La Repubblica" - 26 luglio 2024
“I miei studi sull’universo Così una sera ho scoperto l’ultimo mistero sull’energia delle stelle”
di Luca Fraioli
Maria Edvige Ravasio, promessa dell’astrofisica mondiale

“Quella sera davanti al computer mi è venuta la pelle d’oca: stavo osservando qualcosa chenessuno aveva mai visto prima».
Questa è la storia di una piccola-grande scoperta. E della giovane donna italiana che ne è la principale artefice. Maria Edvige Ravasio, 31 anni da Barzago (Lecco), ora ricercatrice all’Università Radboud nei Paesi Bassi, è la prima autrice di un articolo appena pubblicato dalla prestigiosissima rivista Science.   A seguire, compaiono i nomi di una decina di scienziati europei, molti giovanissimi, qualcuno già assai noto nel firmamento dell’astrofisica mondiale, come Marica Branchesi del Gran Sasso Science Institute dell’Aquila.
La scoperta, che oltre a essere consacrata da Science potrebbe riscrivere i manuali di fisica stellare, riguarda i gamma ray burst (Grb), lampi di raggi gamma che sono tra gli eventi più energetici dell’Universo: capaci di rilasciare in pochi secondi più energia di quanta possa emetterne il Sole nella sua intera vita. Ma anche tra i meno compresi.


"Il Foglio Quotidiano" - 26 luglio 2024
Meno studenti, più insegnanti
di Sabino Cassese
Un rapporto che è cambiato negli ultimi anni: le classi italiane sono oggi tra le meno affollate. Ma gli squilibri nord-sud, i bassi stipendi dei docenti e i troppi contratti a tempo determinato minano la qualità della scuola

Il numero degli insegnanti negli ultimi 60 anni è triplicato, il numero degli studenti è cresciuto solo del 20 per cento.
Non c’è una correlazione dimostrata tra successo scolastico e basso numero di studenti per classe.
Un altro fattore critico riguarda i piani di assunzione. Per il 2024/25 si conta sui due concorsi straordinari. Le mosse contraddittorie dei governi e la forte resistenza al cambiamento della categoria degli insegnanti e dei sindacati Carlo Cottarelli svolge una preziosa attività, sia come autore di ben documentati ed equilibrati articoli giornalistici, sia come au tore di libri (da ultimo, ha scritto “Dentro il palazzo”, Mondadori, 2024), sia come creatore e collaboratore dell’“osservatorio sui conti pubblici italiani”, attivo dal 2017 nell’università cattolica di Milano, ora presieduto da Elena Beccalli e diretto da Giampaolo Galli. L’osservatorio “promuove, attraverso analisi, ricerca e comunicazione, una migliore gestione della finanza pubblica e una maggiore comprensione dei conti pubblici nel nostro Paese”, con gli obiettivi di “favorire la trasparenza dei conti pubblici attraverso l’analisi della normativa; analizzare i vantaggi derivanti dalla riduzione del debito pubblico e dalla lotta agli sprechi, all’evasione fiscale e alla corruzione; sostenere un sistema di tassazione più efficiente e meno distorsivo; promuovere una spesa pubblica snella, moderna e incentrata all’economia di mercato sia a livello centrale che a livello locale”.


“Corriere della Sera” - 26 luglio 2024
Sfide e opportunità della vecchiezza
di Roberto Bernabei e Sebastiano Maffettone

Un geriatra e un filosofo hanno scritto insieme questo articolo per sottolineare un problema di vita tanto importante quanto trascurato: per la prima volta nella storia, nel questo angolo di mondo, gli individui della nostra generazione hanno ragionevoli probabilità di essere attivi — fisicamente e mentalmente — fino a 85 anni (perlomeno). Da questo punto di vista, quello che ci interessa di più per la comprensione del nostro tempo è la mancata riflessione su questo invecchiamento di massa. Si può, volendo, incolpare di ciò il cosiddetto «ageism», un pregiudizio — non troppo diverso dal razzismo e dal sessismo — che porta a «disprezzare» quanto connesso con la vecchiezza, per considerare rilevante solo quel che accade dal punto di vista clinico. A nostro avviso, invece, il problema di cui stiamo parlando ha una valenza molto più generale.
Prendiamo il grande tema della giustizia sociale, un modo generale di guardare alla società su cui si è concentrato l’interesse della teoria politica negli ultimi decenni. Questo tema è stato prevalentemente discusso in termini universali e astratti.


"Il Sole 24 Ore" - 25 luglio 2024
Avanza la ricerca sulle celle solari in silicio e perovskite
Elena Comelli

Il solare non avanza solo sul piano delle installazioni, ma anche sul piano della ricerca. Le celle solari tandem in silicio e perovskite si stanno dimostrando le più promettenti e hanno il potenziale per raggiungere efficienze significativamente più elevate rispetto agli attuali moduli fotovoltaici in silicio standard. Oxford Pv, spinoff dell’università di Oxford fondato da Henry Snaith, professore e fisico fra i più impegnati nella ricerca dell’efficienza e della sostenibilità del solare, ha recentemente annunciato un nuovo record. Un pannello di dimensioni residenziali, prodotto con le loro celle tandem perovskite su silicio, ha raggiunto l’efficienza senza precedenti del 26,9 per cento. Un aumento significativo rispetto all’efficienza del 21-23% tipica dei moduli commerciali. Si tratta di un risultato straordinario, certificato dal Fraunhofer CalLab e ottenuto dopo una serie di rapidi progressi, che puntano all’obiettivo (ancora lontano) di superare il 40% nelle applicazioni commerciali.


"Il Foglio Quotidiano" - 25 luglio 2024
Sventagliate dal colle
di Sergio Mattarella
Le sagge parole sulle carceri, e sul sovraffollamento, e quelle sulla democrazia, sull’informazione, sulla Nato e sulla difesa dell’ucraina. Il gran discorso di Mattarella alla cerimonia del Ventaglio

La ringrazio, presidente, per le sue parole di saluto e ringrazio la Stampa parlamentare e i quirinalisti per questo incontro, divenuto un appuntamento per riflettere brevemente su quanto ha presentato l’anno di lavoro istituzionale che si avvia a una pausa.
Il ringraziamento più intenso riguarda il prezioso e talvolta non facile compito di seguire e interpretare il mondo delle istituzioni e della politica, dandone notizia ai cittadini, esprimendo opinioni, suggerimenti, critiche che – non va mai dimenticato – sono essenziali nella vita democratica.
Le preoccupazioni e gli interrogativi che lei ha presentato sono comprensibilmente numerosi.
Anzitutto quello sulla libertà di informazione. Nella società dell’informazione globale è del tutto superfluo richiamare l’importanza che l’informazione riveste per il funzionamento della democrazia e per un’efficace tutela del sistema delle libertà.


"La Repubblica" - 23 luglio 2024
L’incognita Kamala
di Paolo Garimberti
Stati Uniti. Entrambi hanno lodato Biden per la decisione di ritirarsi.

“Ha fatto quello che Trump non farà mai: anteporre l’interesse nazionale al suo orgoglio e alla sua ambizione”. Ma hanno criticato il presidente per aver mancato un’occasione con l’investitura di Kamala Harris: quella di “creare l’opportunità per un reset non solo per i democratici, ma per gli Stati Uniti in generale, attraverso una sana competizione per la nomination” , come ha scritto ilPost. Ancora più netto ilTimes,secondo il quale ci sono altri politici in grado di competere con Trump e vincere, mentre scegliere un candidato senza una vera gara equivale a mettere il partito di fronte “all’unzione di un portabandiera”, che è esattamente quello che non piace alla maggioranza dei Democrats e degli indipendenti.
È vero che il tempo è poco e che Biden si è deciso troppo all’ultimo momento. Ma, sempre secondo ilNew York Times, c’è ancora margine per creare un consenso aperto e democratico prima che la convention cominci il 19 agosto. Bisogna però anche riconoscere che i precedenti non sono di buon auspicio per i candidati “tardivi”. Basti ricordare quello di Hubert Humphrey, che si sfracellò contro Nixon nel 1968 dopo aver rimpiazzato Lyndon Johnson (e anche quella volta la convention si tenne a Chicago), che pure si era ritirato ben cinque mesi prima di Biden.


"La Repubblica" - 23 luglio 2024
Il baco, l’effetto farfalla e la lezione del Talmud
di Scialom Bahbout
Una riflessione sulla fragilità umana dopo il blackout tecnologico

La situazione del mondo oggi in vari campi ci impone una riflessione su quali siano le conseguenze a lungo termine e quali siano i segnali cui dobbiamo dare ascolto se non vogliamo essere sommersi. La politica non si rende conto abbastanza di quanto siano complessi alcuni aspetti della vita moderna: il clima, il mercato azionario, le influenze culturali, le piccole e grandi guerre, l’esplosione delle malattie anche virali, le piccole offese, l’uso dei social ecc. Aver trascurato la complessità della realtà ha prodotto per l’ennesima volta l’effetto farfalla, che si è manifestato con un semplice e devastante bug.
“Chiuso per bug, causato da effetto farfalla”. Questo potrebbe essere l’avviso su tutti gli schermi dei computer del mondo, dopo il blackout informatico di venerdì scorso. Tutti gli strumenti su cui la società moderna basa la sua vita e il suo sviluppo sono dipendenti dai sistemi digitali che hanno occupato tutti gli spazi: ospedali, trasporti, finanza, servizi pubblici, meteorologia, aziende private.
Improvvisamente l’uomo si è sentito debole e incapace di fare le più piccole cose, quasi un ritorno all’età della pietra.


"Il Sole 24 Ore" - 22 luglio 2024
In terza media alunni stranieri in ritardo di due anni in italiano
di Eugenio Bruno Claudio Tucci
Integrazione in classe. I test Invalsi certificano il peso del background migratorio sugli apprendimenti Nel decreto Sport-Scuola le possibili contromisure: a settembre corsi pomeridiani e poi prof aggiuntivi

Più attenzione all’italiano tra i banchi. La prevede il decreto Sport-Scuola, che ha ottenuto nei giorni scorsi l’ok della Camera e che è ora al Senato in attesa della conversione in legge prevista entro il 30 luglio. Tra le varie disposizioni urgenti per l’avvio del nuovo anno scolastico contenute al suo interno spicca il potenziamento, in due tempi, del sostegno agli alunni stranieri, a cominciare da quelli neoarrivati in Italia.

Un tema che è tornato d’attualità con la pubblicazione del rapporto Invalsi 2024, da cui è emerso ancora una volta il peso sugli apprendimenti del cosiddetto “background migratorio”.


“La Stampa” - 22 luglio 2024
L'intelligenza artifificiale è come un puzzle.
di Eggle Santolini
Il libro di Giorgio Parisi.La scienza.Il negazionismo.La semplificazione.

«L'atteggiamento di noi scienziati rispetto alle nuove conoscenze è quello degli esploratori».
Giorgio Parisi, Premio Nobel per la Fisica nel 2021 e vicepresidente dell'Accademia dei Lincei, è autore da ultimo di un libro di favole illustrato, La mosca verdolina (Rizzoli), dove si esercita nel racconto della natura ai più piccoli.
Professore, quanto conta l'elemento del gioco nella ricerca scientifica?
«È fondamentale. Pensiamo ai puzzle, la ricerca scientifica può essere considerata la soluzione di tanti rompicapi, uno dopo l'altro. Se gli scienziati non si divertissero non dedicherebbero tanto tempo e fatica nel cercare soluzioni. Stessa cosa vale per la fantasia: lo scienziato deve trovare soluzioni che nessuno prima si era inventato. Anzi deve immaginare problemi cui nessuno prima aveva pensato e per questi problemi deve trovare soluzioni. La fantasia è indispensabile».


“La Stampa” - 20 luglio 2024
Prendiamoci cura dei posteri
di Roman Krznaric
Le idee

Di recente, ho partecipato a una conferenza del brillante fisico Carlo Rovelli, che ha affermato che i mattoni fondamentali dell'universo non sono le particelle o gli oggetti in sé, ma le relazioni che intercorrono tra di essi. Penso che questo sia valido anche per noi esseri umani.
Siamo creature intrinsecamente relazionali, che trovano significato e sostentamento nei legami con gli altri.
La tragedia è che la maggior parte di noi soffre di una grave carenza di immaginazione relazionale. In genere, sentiamo forti legami con le nostre famiglie, comunità e nazioni, ma spesso la nostra cerchia di attenzioni e responsabilità si limita a questi ambiti ed esclude i cosiddetti "estranei", come i rifugiati in fuga dalle guerre o le persone che non condividono la nostra religione.
Tuttavia, come sostengo nel mio recente libro Come essere un buon antenato (Edizioni Ambiente, 2023), c'è un fallimento dell'immaginazione meno riconosciuto che riguarda la nostra relazione con le generazioni future.


“Corriere della Sera” - 20 luglio 2024
Le pandemie e le regole che mancano
di Ilaria Capua

Una delle realtà emerse sin dall’inizio della pandemia da Covid è stata quella che, nonostante esistessero delle linee guida e regolamenti sviluppati dall’oms per ridurre l’impatto dell’ondata pandemica, in molti Paesi queste regole sono state ignorate, travisate oppure addirittura stravolte: questo ha indubbiamente aggiunto uno strato di confusione e smarrimento con conseguenze negative sulla complicatissima gestione dell’emergenza.
Agli alti piani dell’oms e delle Nazioni Unite già verso la fine del 2020 si è iniziato a parlare di un Pandemic Treaty — ovvero un trattato pandemico fra gli Stati per reagire in maniera più efficace e coesa per far fronte alla prossima pandemia.
In questi due anni lo sbandierato Pandemic Treaty è stato trasformato in «Pandemic Accord», che risulta essere molto meno ambizioso dell’intento originale. Addirittura, qualche osservatore sostiene che l’ultima versione è stata completamente svuotata dei contenuti essenziali.


“Corriere della Sera” - 17 luglio 2024
Il boicottaggio della Bomba
di Carlo Rovelli
Gli scienziati tedeschi dissuasero Hitler dall’investire in un programma atomico

Novecento Thomas Powers in un saggio edito da Fuoriscena svela l’equivoco del progetto Manhattan: il Reich non era vicino a costruire armi nucleari.   Il pericolo nucleare si sta riavvicinando. Crescono minacce. In questi giorni il segretario dell’alleanza atlantica ha dichiarato che «la Nato sta discutendo l’aumento del suo arsenale nucleare» e «deve esibire il suo arsenale nucleare per inviare un messaggio diretto ai suoi nemici». Il Bollettino degli Scienziati Atomici, che da decenni valuta periodicamente il rischio di catastrofe nucleare, ha annunciato un livello di allerta massima, che non si vedeva dai giorni più drammatici della guerra fredda.
In questo clima arroventato, le edizioni Fuoriscena pubblicano un libro di storia importante, che fa riflettere sul presente. Il libro narra la nascita dell’era atomica, ma dall’altro lato rispetto alla narrazione comune: cosa facevano negli anni Quaranta gli scienziati atomici tedeschi, mentre in America il progetto Manhattan, sotto la direzione di Oppenheimer, costruiva le prime bombe atomiche, quelle usate contro Hiroshima e Nagasaki.


“La Stampa” - 17 luglio 2024
La matematica è un'avventura ma ci viene insegnata come una tecnica
di Vincenzo Iatronico

C'è una strana comunanza fra due discipline in apparenza lontanissime come matematica e arte contemporanea: il loro posto nella cultura generale, nel sapere condiviso, ha qualcosa di fragile, sempre passibile di revoca.
Se chiediamo a qualcuno cosa pensa di un film o un romanzo importanti magari dirà che non legge, o non ha tempo, o non segue molto il cinema, accennando una mezza scusa, forse di facciata; nel caso di una mostra di arte contemporanea, o di un teorema, spesso ci si sentirà dire – con perversa fierezza, quasi come una rivendicazione – che quella roba là, io non l'ho mai capita. E questa incomprensione è spesso presentata come inscalfibile: mentre diamo per scontato che il pianoforte, il tiro con l'arco, il tedesco si possano padroneggiare almeno discretamente con un po' di impegno e di tempo, consideriamo l'arte contemporanea e la matematica come qualcosa di diverso, montagne tanto impervie da legittimarci a dire, ancora alle pendici: non ce la farò mai.


"La Repubblica" - 17 luglio 2024
Orsi, la sfida del Trentino
di Luca Fraioli
L'analisi

L’orso del Trentino colpisce ancora. Ma le sue unghie e i suoi denti, che hanno ferito il turista francese di 43 anni appena fuori il paese di Dro, affondano soprattutto nella carne di una politica locale e nazionale che negli ultimi due decenni in questa vicenda ha sbagliato tutto (o quasi). Prima, volendo fortemente il reinserimento di un grande mammifero carnivoro in un’area altamente antropizzata, senza dare troppo peso ai rischi evidenziati dagli studi di fattibilità degli scienziati. Poi, quando si sono verificati i primi incidenti, trascurando tutte quelle misure che avrebbero potuto ridurre le probabilità di incontro tra plantigradi ed esseri umani. Infine, lasciandosi travolgere dalla paura (comprensibile) di chi vive o va in vacanza in quelle zone, per dichiarare guerra a tutti gli orsi, e non solo, magari, ai rari esemplari problematici.
L’emotività, va detto, non riguarda solo la giunta della Provincia Autonoma di Trento guidata da Maurizio Fugatti, ma anche le associazioni animaliste contrarie sempre e comunque agli abbattimenti, anche nel caso di animali particolarmente (e ripetutamente)aggressivi.


“Corriere della Sera” - 16 luglio 2024
Paolini canta i luoghi dell’acqua
di Gian Antonio Stella
L’attore e lo show itinerante: «Guarderemo la terra con gli occhi di fiumi e canali»

«Hoggi, con il favor del Signor Dio, si ha data l’acqua al novo taglio, la quale vi è entrata per cinquanta e più aperture...». Quattro secoli dopo, la lettera al Doge del provveditore Zan Giacomo Zane sul Taglio del Po che avrebbe salvato Venezia e le terre di San Marco da tante alluvioni, Marco Paolini, che di quelle terre è figlio, sa bene che «il favor del Signor Dio» resta importante. Sa anche, però, quanto per salvare il fragile equilibrio di un territorio «con cento fiumi, 180 canali, 230 fossi, navigli, idrovie, 420 rii e rogge, 460 scoli, 250 torrenti, 70 “vai” dei ghiacciai e 300 “vene” per un totale di 2000 corsi d’acqua» siano determinanti «la manutenzione e la prevenzione».
E cosa può fare un cittadino attore e regista come lui dopo l’epocale orazione civile di Vajont ripresa l’anno scorso con la rappresentazione di Vajont23 in oltre 265 teatri italiani e centinaia di altri spazi? Insistere. E tentare di spiegare a più italiani possibile come la natura vada preservata seguendo le raccomandazioni di chi meglio cercò di rispettare e regolamentare le acque: i veneziani.


“Corriere della Sera” - 16 luglio 2024
«La matematica e l’intuizione mentre lavavo un piatto»
di Orsola Riva
Cristiana De Filippis, 31 anni, tra i dieci vincitori dell’ems Prize

Ha vinto l’ems Prize, l’anticamera della medaglia Fields, Nobel della matematica. Lei è Cristiana De Filippis, 31 anni. «Mio padre non voleva che studiassi matematica. Finirai che farai la prof precaria alle medie». E rivela: «L’intuizione arrivata mentre lavavo un piatto».
Tredici anni fa lei si diplomava con il massimo dei voti e la lode nella sua città, Matera, e ieri a Siviglia ha ritirato il più importante premio per la matematica europeo. Non si può dire che abbia perso tempo.  «I matematici hanno la data di scadenza corta», risponde con raro understatement Cristiana De Filippis, 31 anni ancora per qualche giorno, fresca vincitrice dell’ems Prize, un premio che viene consegnato ogni quattro anni a dieci giovani matematici europei e che è considerato l’anticamera della medaglia Fields, l’equivalente del Nobel per la Matematica. Insieme a lei è stata premiata anche un’altra italiana, Maria Colombo, che ieri non ha potuto presenziare alla cerimonia perché ha appena partorito il quarto figlio. Colombo, 35 anni, si è laureata alla Normale di Pisa, ha conseguito il dottorato a Zurigo e oggi è professoressa ordinaria al Politecnico di Losanna.
Laurea triennale a Torino, magistrale a Milano, poi Phd a Oxford.


“Corriere della Sera” - 16 luglio 2024
Giovani, il bicchiere è di troppo
di Paola D’amico
Bevitori abituali, uno su 4 è minorenne È causa di morte, diretta o indiretta Cavallaro: «Va vietato agli adolescenti» Il lavoro degli Alcolisti Anonimi: «Pochi capiscono di avere un problema»

Sono importanti i numeri delle morti attribuibili al consumo di alcol e di altre sostanze stupefacenti: tre milioni in un anno nel mondo. E cresce il numero di chi soffre di dipendenza dall’alcol (209 milioni). Il dato più preoccupante, però, è che tra i «bevitori abituali» uno su quattro è minorenne. In particolare nella regione europea dove, dicono i report, l’italia occupa il primo posto. A bere si comincia sempre più presto. Tra i bringe drinkers che ingollano alcolici e superalcolici fino a stare male (finendo in coma etilico in pronto soccorso) ci sono anche bambine/i di 11 anni. Inoltre, nella fascia di popolazione tra gli 11 e 25 anni che consuma alcol secondo modalità definite «a rischio per la salute» (1 milione e 370mila) i minorenni sono ben 620mila, senza grande differenza tra maschi e femmine. Non si radica il concetto che l’alcol è una sostanza psicoattiva, crea dipendenza, è cancerogeno. Questo nonostante l’oms da tempo lo abbia inserito in testa alla top ten delle sostanze diabuso e, nel suo ultimo rapporto, sia tornata a lanciare con forza l’allarme chiedendo un maggiore impegno dei governi per il raggiungimento dell’obiettivo 3.5 dell’agenda Onu 2030, così da ridurre il carico sanitario e sociale attribuibile all’uso di sostanze.


"Il Sole 24 Ore" - 16 luglio 2024
Troppo grande il rischio energetico e climatico
di Pierluigi Contucci
Intelligenza artificiale

Mentre imperversa il dibattito pubblico su se e quando l’intelligenza artificiale supererà quella umana e cosa ne sarà di noi, quella tecnologia, in sordina, ci sta per superare nella quantità di energia che consuma. Consideriamo che l’energia pro capite utilizzata nelle società sviluppate è circa duecento volte superiore a quella necessaria al nostro organismo per vivere. Questa energia, derivata principalmente da combustibili fossili, alimenta ogni aspetto della nostra vita quotidiana: non solo case e automobili ma neppure ospedali e medicinali esisterebbero senza di essa.
Rinunciare a quell’energia significherebbe rinunciare a quel che abbiamo, facciamo e in un certo senso a quel che siamo.


"La Repubblica" - 16 luglio 2024
Cellulari in classe, perché no
di Andrea Cangini
Il provvedimento di Valditara

Caro Direttore, mercoledì scorso, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato la messa al bando degli smartphone nelle classi fino alla scuola secondaria di primo grado e la reintroduzione, per gli studenti, del diario cartaceo invece di quello elettronico. I giornali che hanno ripreso la notizia l’hanno fatto con un taglio critico, come se tali decisioni fossero frutto di uno spirito ottusamente reazionario ostile alla modernità.  Un’accusa ingenerosa, dal momento che il ministro aveva premesso che intende mettere l’Intelligenza artificiale al servizio dell’Istruzione. Proviamo, perciò, a ragionare nel merito sul senso pratico e simbolico delle due decisioni in questione.
Un recente studio dell’Università Bocconi ha affermato che il 23% degli studenti usa abitualmente il proprio smartphone durante le lezioni per copiare i compiti, chattare, guardare video, giocare. Considerando che in nessuna scuola risulta che gli smartphone siano strumento didattico, possono solo essere motivo di distrazione.


"Il Sole 24 Ore" - 14 luglio 2024
In campo il Dna ambientale per proteggere la biodiversità
di Gianluca Dotti
Scienza. Le tracce di acidi nucleici stanno diventando risorse fondamentali in vari campi della ricerca, dagli ecosistemi all’epidemiologia

Gli animali, e in generale tutte le specie viventi, lasciano di continuo tracce nell’ambiente sottoforma di materiale genetico, che oggi la tecnologia ci permette di individuare – per esempio nel suolo e nelle acque – e di analizzare. Non è, di per sé, una novità: già alla fine degli anni Ottanta, in un laboratorio statunitense della Florida, un gruppo di ricercatori aveva cercato (seppure in maniera rudimentale) di svolgere un censimento delle specie presenti in una determinata area proprio attraverso lo studio del Dna.
Ma oggi queste tracce di acidi nucleici, chiamate Dna ambientale o in breve eDna, stanno diventando risorse fondamentali in vari campi della ricerca scientifica. Dallo studio degli ecosistemi all’epidemiologia, fino alla mitigazione del cambiamento climatico, l’insieme di molecole di materiale genetico presenti in una porzione di terreno, così come nell’aria o in uno specchio acqua, è utile per comprendere (e quindi proteggere) la biodiversità, oltre che per ricavare informazioni preziose per molti filoni di ricerca scientifica.


“La Stampa” - 13 luglio 2024
Lo smartphone aiuta la scuola
di Matteo Boero

Il ministro dell'Istruzione Valditara è ritornato sulla questione degli smartphone in classe.
Partecipando a un convegno, si è espresso senza riserve: «Ho firmato una circolare che vieta dal prossimo anno scolastico l'utilizzo del cellulare a qualsiasi scopo, anche didattico, perché io non credo che si faccia buona didattica con un cellulare fino alle scuole medie». Valditara ha citato le conclusioni di Unesco e Ocse sull'influenza degli smartphone. Il divieto riguarda solo gli smartphone perché, secondo il ministro, tablet e computer non avrebbero le medesime controindicazioni se usati sotto il controllo degli insegnanti.


“La Stampa” - 13 luglio 2024
"Siamo fatti di coscienza e mater ia Non batteremo le macchine con i numeri"
di Federico Faggin
Il personaggio

«L'umanità è a un bivio. O torna a credere di avere una natura diversa rispetto alle macchine, oppure sarà ridotta a macchina tra le macchine. Il rischio non è che l'Intelligenza artificiale diventi meglio di noi, ma che noi decidiamo liberamente di sottometterci a lei e ai suoi padroni". Federico Faggin è uno dei più grandi inventori viventi. Forse il più grande inventore vivente. È il padre del microprocessore, il tassello su cui si fonda tutta l'informatica moderna, comprese la super capacità di calcolo dell'Ai. Vicentino, 83 anni, da 56 vive a Los Altos Hills, Palo Alto, California. È tra gli uomini che più hanno contribuito all'accelerazione della tecnologia nell'ultimo mezzo secolo. Per decenni ha creduto nella tecnica. Nella sua capacità di replicare l'umano, la sua intelligenza e la sua coscienza.     


"Il Sole 24 Ore" - 12 luglio 2024
Scuola: progressi in italiano, ancora deboli in matematica
di Eugenio Bruno Claudio Tucci
I risultati Invalsi. Ancora da recuperare i valori pre Covid, tranne che per l’inglese inforte ripresa Alcuni cali in italiano al Nord e al Centro, resta il divario del Sud. Ricetteanti dispersione, primi effetti

Una scuola italiana con alcuni, primi, segnali di luce. Ma anche con le solite ombre.È quella che emerge dal rapporto 2024 dell’Invalsi, presentato ieri alla Camera, dalpresidente Roberto Ricci. Migliorano le percentuali di studenti che escono dalnostro sistema di istruzione con un livello di competenze adeguato in italiano ematematica. Restiamo tuttavia distanti dai valori pre Covid, tranne che per l’inglesedove li abbiamo raggiunti, e in alcuni casi addirittura superati. Non mancanosegnali d’allarme, come i primi cali registrati in italiano nelle regioni del Nord e delCentro in terza media, la debolezza strutturale (già alla primaria) in matematica, chenell’era delle discipline Stem e dell’AI rischia di essere una zavorra troppo pesante,e gli storici divari Nord-Sud, che seppur in miglioramento restano elevati, conSicilia e Calabria che registrano risultati abbondantemente sotto la media nazionale.


“Corriere della Sera” - 12 luglio 2024
Invalsi, segni di ripresa post Covid. Ma alle medie è allarme matematica
di Gianna Fregonara e Orsola Riva
Al Sud in italiano solo la metà è sufficiente. Migliora per tutti l’inglese. Cala la dispersione

Sì, è vero. I ragazzi che hanno fatto la Maturità quest’anno sono andati meglio dell’anno scorso. Ma alle medie no: in matematica ristagnano e in italiano continuano a peggiorare. E comunque in tutti i gradi scolastici siamo ancora lontani dai livelli pre-covid. L’unico risultato migliore anche del 2019 — anno dell’ultima rilevazione prima della chiusura delle scuole — riguarda la cosiddetta «dispersione implicita», ovvero la percentuale di ragazzi e ragazze che escono da scuola con competenze di italiano, matematica e inglese sotto la soglia minima attesa. Quest’anno sono scesi dall’8,7 al 6,6 per cento. «Un risultato clamoroso», ha sottolineato il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara, intervenuto ieri alla presentazione del Rapporto Invalsi alla Camera dei deputati.


"Il Sole 24 Ore" - 11 luglio 2024
Il futuro demografico del mondo si gioca nelle aree rurali e nelle megalopoli
di Alessandro Rosina
Giornata mondiale della popolazione

Una cosa è certa delle dinamiche demografiche mondiali: fatte salve catastrofi, chenessuno può auspicare, la popolazione del pianeta è destinata nella seconda metà diquesto secolo a superare i 10 miliardi. Dobbiamo quindi prepararci ad accoglierealtri due miliardi di persone.
L’aumento della popolazione dipende da due fattori: il tasso di fecondità (numeromedio di figli per donna) e il numero di persone in età riproduttiva. La feconditàmedia mondiale è passata da 5 a 2,3 dal 1950 ad oggi. La diminuzione di taleindicatore ci dice che il motore della crescita demografica gira sempre menovelocemente, ma il fatto che sia ancora superiore a 2 ci avverte che, pur in modorallentato, la fase di aumento non è ancora terminata. Va precisato che se ancheportassimo già oggi a 2 il tasso di fecondità, la popolazione continuerebbecomunque per un po’ a lievitare.


"Il Sole 24 Ore" - 11 luglio 2024
Generazione Z: lavorare sì, ma con giudizio
di Alberto Orioli

Nell’Italia dell’inverno demografico il binomio giovani-lavoro significa una cosa sola: avere una diversa percezione dell’idea di futuro.
Se nelle coorti più anziane il futuro è il salto nel vuoto, la fine che si avvicina, iltabù da cui rifuggire, nelle fasce più giovani è ancora la scommessa sulla vita da prendere a morsi. Magari a cominciare proprio dal lavoro.
Ma il concetto di futuro, così come emerge dalle tante analisi realizzate e raccontatequi da Daniele Marini e Irene Lovato Menin, non è univoco nelle nuovegenerazioni e forse non è quello che ci si aspetterebbe.
I giovani, costretti alla flessibilità, all’idea segmentata del lavoro, al percorso accidentato o, altrimenti, pieno di cambiamenti interessanti non prospettano un  futuro lineare. E forse si dedicano di più a un presente iterativo come fosseroaltrettanti surfisti della vita.


“La Stampa” - 11 luglio 2024
Prendiamoci cura di noi
di Laura Marzi

«Potremmo bloccare l'intera città se scioperassimo un solo giorno», dice Myrtle Johnson, una baby sitter statunitense in un'intervista riportata nel libro Donne Globali. Tate, colf e badanti (Feltrinelli, 2004) a cura di Barbara Ehrenreich e Arlie Hochschild. La tata si riferisce al lavoro di cura che svolge occupandosi dei bambini di altre donne che vanno a lavorare fuori casa, insistendo su come il suo mestiere, seppur così svalutato, sia alla base del funzionamento stesso della società statunitense. La stessa cosa accadrebbe se fossero le badanti o assistenti personali che in Italia si occupano delle persone anziane e/o disabili, circa 830 mila secondo i dati "ufficiali" forniti da Paolo Russo nel suo La solitudine del caregiver, uno dei pezzi che compongono l'approfondimento sul tema che Specchio ha pubblicato domenica scorsa.


"Il Sole 24 Ore" - 11 luglio 2024
Dalla mente umana intuizioni ignote all’intelligenza artificiale
di Alberto Forchielli e Fabio Scacciavillani
Scienza e innovazione

In un nostro precedente editoriale su questo giornale avevamo affrontato il temadelle difformità tra intelligenza umana ed intelligenza artificiale soprattutto in fattodi creatività. Contrariamente alle credenze ampiamente diffuse, ma in larga misuraingannevoli, l’intelligenza artificiale non riproduce quella umana. Pertanto losviluppo di reti neuronali sempre più estese e sofisticate non porterà alla creazionedi una versione digitale più potente del nostro cervello. Anzi, questo approccioerroneo rischia di spingere la ricerca sull’intelligenza artificiale verso direzioni cheostacolano l’innovazione e inibiscono le scoperte scientifiche.


"La Repubblica" -  7 luglio 2024
Quando Rachel Carson scriveva dalla parte delle creature marine
di Ilaria Zaffino
In libreria l’opera di esordio della biologa americana

«L’inverno attanagliava ancora le terre del nord quando i piovanelli arrivarono sulle coste di una baia la cui forma ricordava una focena che salta, ai margini della tundra gelata in territori desolati. Di tutti gli uccelli costieri migratori, furono tra i primi ad arrivare».

È con un linguaggio decisamente poetico che Rachel Carson ci impartisce una delle sue esemplari “lezioni di meraviglia”, tanto per citare uno dei libri di questa grande biologa marina, madre riconosciuta dell’ambientalismo e scrittrice straordinaria, scomparsa troppo presto, a soli 57 anni, nella primavera di 60 anni fa.


"Il Sole 24 Ore" -  7 luglio 2024
Dentro i segreti del corpo per comprendere la mente
di Roberto Manzocco
Scienza. Diverse ricerche si concentrano sulle cause delle patologie al di là dei sintomi mentali Una rivoluzione di approccio per la psichiatria

Una rivoluzione è in corso in psichiatria, un cambio di paradigma che porterà per la prima volta questa disciplina ad attaccare non i sintomi delle diverse patologie mentali, ma le cause sottostanti. È quanto emerge da una serie di ricerche svolte da diversi studiosi europei e americani. Facciamo dunque un passo indietro e partiamo dal fatto che la psichiatria moderna ha sempre seguito un approccio diverso dal resto della medicina. Se infatti quest’ultima si è occupata di identificare le cause delle diverse malattie, e di intervenire su di esse, la cura della mente si è limitata appunto a classificare i sintomi delle patologie mentali, trattando appunto questi ultimi.


“L’Osservatore Romano”  6 luglio 2024
W la scuola che forma cittadini del mondo
di Luigi Mantuano

In queste settimane ho fatto il presidente di commissione degli esami di stato in un liceo di Latina. Ogni mattina sui giornali nazionali e sui social leggevo i più disparati commenti sui giovani, sulla scuola, sul rapporto tra genitori e figli: la scuola ormai inadeguata ai tempi, incapace di valorizzare il merito, con docenti frustrati e senza ruolo sociale. I suoi giovani studenti fragili, ripiegati su loro stessi, che comunicano solo con i social e che hanno perennemente bisogno della protezione dei genitori, anche durante un momento ritenuto emblematico della loro autonomia, come dovrebbe essere il presunto — come veniva chiamato — esame di maturità.


“La Stampa” -  5 luglio 2024
Perché la democrazia non è della maggioranza
di Vladimiro Zagrebelsky

Alla domanda «A cosa serve la democrazia?» il presidente Mattarella ha dato una risposta semplice, ma straordinariamente impegnativa: «A riconoscere – perché preesistono, come indica l'articolo 2 della nostra Costituzione – e a rendere effettive le libertà delle persone e delle comunità». Il presidente è intervenuto alla 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, con un discorso in cui ha affrontato temi fondamentali, come la eguaglianza di tutti, la pace, l'Europa dell'Unione «condizione di salvaguardia e di progresso dei nostri ordinamenti di libertà e di uguaglianza, di solidarietà e di pace». Temi tutti legati alla qualità e alla stessa concezione della democrazia. Come spesso accade, gli interventi del presidente vengono letti (meritano di essere letti) in vista di questioni di attualità. E ve ne è motivo anche questa volta, per il legame che c'è con la discussione che accompagna le proposte di modifiche alla Costituzione in direzione del cosiddetto premierato e della futura legge elettorale.


"Avvenire" -  5 luglio 2024
Democrazia computazionale Cosa cambia nell’era dell’IA
di Paolo Benanti

Durante la Seconda guerra mondiale, per scopi bellici, furono sviluppati i primi computer: Colossus, creato a Bletchley Park nel Regno Unito e, negli Usa, l’Atanasoff-Berry Computer e l’Eniac.
Nell’immediato dopoguerra a partire dagli anni ’50, l’introduzione dei transistor al silicio ha permesso la creazione di computer più piccoli, veloci e affidabili mentre i circuiti integrati, apparsi negli anni ’60, hanno ulteriormente ridotto le dimensioni e i costi, aumentando la funzionalità dei computer. Si inaugura così una stagione in cui si diffonde la potenza computazionale nella società. In quegli anni, questa distribuzione della potenza computazionale avviene confinandola in “mainframe”. Tuttavia, è la comparsa di una nuova corrente culturale che possiamo definire, ci si perdoni il gioco di parole, come Bit generation, che ha prodotto il profondo meccanismo di decentralizzazione dei decenni seguenti.


"La Repubblica" -  4 luglio 2024
La coscienza del limite
di Ezio Mauro

Siamo giunti al nodo della crisi contemporanea: la questione della democrazia, la sua capacità di mantenere le promesse scritte nelle Costituzioni, di difendere i diritti dei cittadini, di rispondere al suo compito primario, che è la tutela della libertà delle persone e delle comunità sociali. È questa la vera cifra della contesa politica aperta oggi in Francia e in Inghilterra, domani negli Stati Uniti d’America, quotidianamente in Europa, e naturalmente anche in Italia. Di fronte alle difficoltà che la democrazia incontra per garantire una libertà sostanziale con l’inclusione, la rappresentanza, l’uguaglianza e la solidarietà, cresce la tentazione di cambiare il modello liberal-democratico conquistato dopo la fine della guerra e della dittatura, costruendo nuove “verticali del potere”, inseguendo una piena potestà, rifiutando i vincoli e gli strumenti di controllo e di bilanciamento, superando cioè le regole e i confini in una metamorfosi autoritaria della democrazia.


“Corriere della Sera” -  4 luglio 2024
Politica e radice cattolica
di Mauro Magatti

Non c’è immagine più iconica per cogliere la fine di un’epoca politica del dibattito presidenziale tra un Biden affaticato, tentennante, disperatamente teso a dare una lettura razionale ma troppo scialba della realtà e un Trump condannato, spavaldo, presuntuosamente sicuro di possedere le soluzioni a tutti i problemi del nostro tempo,
Si potrebbe continuare guardando la Francia, dove il governo di un presidente illuminato e colto rischia di finire malamente, consegnando il paese a un Rassemblement National che raccoglie a piene mani il risentimento popolare.
Occorre prendere atto che la crisi strutturale del modello della globalizzazione sta facendo vincere le destre. E che gli sconfinamenti verso posizioni estreme, xenofobe e razziste, sono sempre più diffusi e legittimati. Come dimostrano anche i recenti fatti di cronaca italiana.


“Corriere della Sera” - 4 luglio 2024
L'ANVUR ha diciotto anni. Ma già mostra le rughe.
di Walter Lapini

In questo 2024 l’anvur compie diciotto anni. Che cos’è l’anvur? È l’agenzia Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario, un organismo pubblico, ma che agisce anche in autonomia, e a cui il ministero ha di fatto dato mano libera sull’università italiana. Prima dell’anvur il meglio e il peggio dell’attività accademica si stabilivano alla buona e occasionalmente.
Importando in blocco i protocolli in uso presso il Prestigioso Estero, l’anvur ha istituzionalizzato e professionalizzato la valutazione, l’ha resa capillare e invasiva, ne ha fatto un prerequisito di tutto, introducendovi parametri, algoritmi, percentuali e soglie, spesso impossibili da gestire e persino da comprendere. Si valutano anche i corsi di laurea, i dipartimenti, i dottorati. Ogni tanto i Vopos dell’agenzia fanno un giro di controllo, e se certi standard non vengono soddisfatti il ministero taglia e accorpa. E così gli atenei vivono in una perpetua psicosi operativa e persino lessicale, costretti a usare la quasi totalità del loro tempo per risolvere gli pseudo-problemi creati dall’agenzia stessa.


"Domani" -  3 luglio 2024
L’Italia del fattore F: dove il governo confonde la libertà con il privilegio
di Nadia Urbinati

Un tempo l’Italia aveva il fattore K. Oggi ha il fattore F. Negli anni Settanta, quando la crescita del PCI sembrava inarrestabile ed Enrico Berlinguer tesseva con Aldo Moro la politica del compromesso storico, gli intellettuali liberali si ponevano una domanda importante: «Possiamo fidarci della democraticità del PCI?». Questa domanda ha accompagnato la riflessione politologica per un decennio. E fu alla fine resa inutile dal rapimento a assassinio di Aldo Moro. Ma l’acribia con la quale i liberali si cimentarono nel fare le pulci al PCI non ha eguali nella storia del nostro paese.


"Avvenire" -  3 luglio 2024
Per smaschilizzarsi, la Chiesa dovrebbe fare capire che ha bisogno delle donne
di Paola Bignardi

Viene percepita una mancanza di fiducia e di coinvolgimento che porta ad allontanarsi e a vivere una dimensione personale. Le ventenni abbandonano la comunità cristiana a un tasso maggiore dei maschi: il motivo risiede nella loro esclusione dalle decisioni e dal fatto di essere poco valorizzate nelle loro risorse originali. L’allontanamento è dovuto allo stile ecclesiale, cui si chiede di essere più evangelico, accogliente, misericordioso, dialogico. E meno freddo e distaccato.
Una recente pubblicazione ha posto all’attenzione delle comunità cristiane l’esigenza di “smaschilizzare la Chiesa” (e “Avvenire” ha avviato una discussione con alcuni interventi già pubblicati).


"La Repubblica" -  2 luglio 2024
Molestie, il silenzio che pesa
di Linda Laura Sabbadini

Un panorama critico quello misurato dall’Istat sulle molestie a sfondo sessuale subite da uomini e donne.
Negli ultimi tre anni precedenti le interviste, avvenute dalla fine del 2022 al 2023, più di mezzo milione sono state le donne molestate sessualmente sul lavoro e 65 mila con ricatti sessuali. 1 milione 311 mila hanno subito invece, molestie sessuali al di fuori del lavoro, in discoteca, al cinema, sui servizi di trasporto o per la strada.
Anche gli uomini hanno subito molestie a sfondo sessuale, ma molte di meno. E sono uomini la grande maggioranza degli autori di molestie contro le donne, come uomini sono anche in gran parte gli autori di quelle contro gli uomini: il 59% nel caso di molestie sessuali fuori dal lavoro.
I ricatti sessuali sul lavoro sono una forma di violenza terribile, umiliante per le donne.


"Rocca" -  1 luglio 2024
Desolazione di un prof sentimentale
di Mauro Gallizioli
Diario scolastico

Per chi, come me, insegna lettere al triennio di un istituto d’istruzione superiore, gli ultimi giorni di scuola sono sempre emotivamente difficili.

Non si tratta di problemi di natura burocratica, nonostante la mole di scartoffie da produrre in vista degli scrutini finali aumenti, anno dopo anno, in maniera esponenziale, rendendo il mio mestiere più simile a quello di un impiegato kafkiano sommerso da montagne di carte che a quello di un divulgatore culturale. La questione che mi turba è decisamente un’altra e riguarda l’onere della valutazione. Devo confessare che, con il passare del tempo, dare un voto agli studenti mi diviene sempre più difficile, quasi un compito improbo ed eccessivamente gravoso.