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Sui quotidiani e periodici settembre 2024

# B.Severgnini,I figli da ascoltare (senza distrarsi) per cogliere i segnali d’allarme # M.Maggiani,Noi ammalati di alluvione # L.Mercalli,Ideologia green? No, è legge fisica # A.Di Bartolo,Così batto la dispersione scolastica ma la vera sfida riguarda gli adulti # F.Palmieri,“Scrittura a mano e congiuntivi sono medicine per la mente” # P.Soldavini,Lettori contro le fake news, s’impara dalla scuola primaria # S.De Matteis,La natura irrazionale del male # M.Magatti,Uno scatto culturale per le carceri # B.Imperatori,Attrarre i giovani con modelli basati sulla qualità # P.Caraveo,La frontiera delle tute per attività all’esterno delle navette spaziali # P.Di Paolo,La scuola nonostante tutto # G.A.Stella,Cortina alla sfida della sostenibilità # M.Maggiani,Il mistero del Male # R.De Santis,“L’ignoranza serve a dittatori e populisti” # M.Recalcati,Quei ragazzi sospesi tra desideri e realtà nelle famiglie senza più parole # D.Novara,Adolescenti, conflittualità e violenza Le domande dei genitori # R.Manzocco,Sogni pilotati per influenzare e potenziare la mente # G.Dotti,Le terre rare ridisegnano la forma della tavola periodica # E.Di Caro,«Alle donne dico: credete di più in voi stesse, nel vostro valore e fatevi avanti» #


“Corriere della Sera” - 22 settembre 2024
I figli da ascoltare (senza distrarsi) per cogliere i segnali d’allarme
di Beppe Severgnini
Le parole e il disagio Passare tempo con i figli e i ragazzi e fare domande resta l’unica possibilità di cogliere i segnali di allarme

Una ragazza di ventidue anni uccide il figlio appena nato, poi parte in vacanza a New York.
Un ragazzo di diciassette anni stermina la famiglia con sessantotto coltellate: mamma, papà, fratello. Non ci sono parole, e forse è meglio così. Di parole ne abbiamo ascoltate tante, in questi giorni, e non tutte utili. L’orrore di Paderno Dugnano e quello di Vignale di Traversetolo hanno una cosa in comune: ci sembrano incomprensibili. Quei due ragazzi erano amati e apprezzati da tutti, raccontano.
Possibile che i famigliari, gli amici e gli insegnanti non avessero colto alcun segnale d’allarme? L’orrore e lo stupore, davanti a tutto questo, sono giustificati. Un po’ meno i giudizi frettolosi, le grandi teorie sull’educazione, le considerazioni apocalittiche sulla famiglia, la società e la scuola.


“La Stampa” - 21 settembre 2024
Noi ammalati di alluvione
di Maurizio Maggiani

Fatevene una ragione amici e cugini, ziette mie care, conoscenti alla vicina e conoscenti alla lontana che mi avete lasciato questi centoventuno messaggini woazzappini per chiedere come state, state bene? Fatevene una ragione se ancora non ho risposto alle vostre attenzioni, alle vostre preoccupate gentilezze, alla vostra buona volontà, posso dare una mano? Fatevene una ragione se ancora non ho voglia di rispondere, non ne ho neanche il tempo, ma per la verità anche se lo avessi non ne avrei la voglia. Fatevene una ragione, perché no, non sto bene, non stiamo bene. Oddio, noi qui a Borgo Tulipano, lo sapete, siamo a quota centodieci e i fiumi sono laggiù, dunque tutto bene perché la casa è asciutta, hanno svegliato i laghetti a monte, ma i fossi sono stati puliti con cura, i contadini hanno lavorato bene questa estate, e l'acqua ha fatto la sua strada, furente sì, ma tenuta al guinzaglio.


"Il Fatto Quotidiano" - 20 settembre 2024
Ideologia green? No, è legge fisica
di Luca Mercalli

Emile Clapeyron e Rudolf Clausius non erano ambientalisti ideologici, bensì due giganti della fisica. Da loro prende il nome l’equazione di Clausius-clapeyron che dal 1850 definisce la relazione tra la temperatura e le fasi liquida e gassosa di una sostanza. Applicata all’acqua questa legge dice che ad ogni grado Celsius di aumento termico, il contenuto di vapore acqueo nell’atmosfera aumenta del 7%. Quindi con il riscaldamento globale più acqua evapora dai mari e più pioggia cade su certe regioni dove si verificano le condizioni opportune, come la presenza di barriere montuose che esaltano il sollevamento e il raffreddamento dell’aria. Ecco gli ingredienti che hanno prodotto l’incredibile nuova alluvione in Romagna, ad appena 16 mesi dai due eventi ravvicinati di maggio 2023 già definiti eccezionali.


“La Stampa” - 19 settembre 2024
Così batto la dispersione scolastica ma la vera sfida riguarda gli adulti
di Antonella Di Bartolo
L'intervento

Riparte l'anno scolastico e puntualmente si parla delle "emergenze" della scuola, in realtà mali incancreniti che si ripropongono ogni anno: dal precariato ai dati poco rassicuranti delle prove Invalsi, dall'edilizia alla dispersione scolastica. Come se riproporre il dibattito su questi temi bastasse a risolverli. E invece no. Tanto che oggi come dieci, venti anni fa i dati dell'abbandono scolastico inchiodano l'Italia agli ultimi posti tra i Paesi dell'Euro.    Qual è il problema? Fermarsi ai numeri, e considerare la dispersione solo come un problema scolastico, quando invece è strettamente connessa con lo sviluppo economico, essendone spesso causa e sicura conseguenza. È una questione multidimensionale, e in maniera multidimensionale va affrontata. Senza peraltro mai perdere di vista il fatto che dietro a ogni problema di dispersione scolastica ci sono giovani vite, ma anche più adulte, quelle dei genitori.


"Il Foglio Quotidiano" - 16 settembre 2024
“Scrittura a mano e congiuntivi sono medicine per la mente”
di Francesco Palmieri
Facce dispari. L'egemonia della multimedialità negli adolescenti: i consi¬gli del neurologo Pierluigi Brustenghi

Le medicine più efficaci per la mente sono a costo zero e senza controindicazioni. Chi vuol concedersi un regalo riprenda a scrivere un po' a mano; non dismetta i congiuntivi; memorizzi qualcosa che gli dia piacere. Sono i suggerimenti con cui il neurologo e psico¬terapeuta perugino Pierluigi Brustenghi, trent'anni di esperienza ospedaliera, riempie le sale con le sue conferenze sul cervello per divulgare senza banalizzare, convinto che "come i pesci nuotano nell'acqua gli uomini siano immersi nella narrazione". Le crona¬che e la ripresa scolastica centrano il focus sulla "patologia emotiva" dei più giovani e su un dato percepibile a pelle: "Spesso gli adulti non conoscono le emozioni dei ragazzi e viceversa".


"Il Sole 24 Ore" - 15 settembre 2024
Lettori contro le fake news, s’impara dalla scuola primaria
di Pierangelo Soldavini
Educazione strategie

Un cittadino ben informato, in grado di valutare l’autenticità delle notizie e l’effetto che provocano nel contesto sociale, è sintomo di una democrazia in salute. Se la libertà d’informazione e di espressione è uno dei valori fondanti delle democrazie occidentali, la capacità di sfruttare tale libertà in maniera adeguata e consapevole è altrettanto cruciale per le democrazie stesse, tanto più in un mondo in cui le persone sono esposte in continuazione a un overload informativo che le porta a una fruizione rapida e inconsapevole. Un meccanismo perverso che facilita l’influenza determinante di informazioni false che si traducono in convinzioni tendenziose e scorrette e a loro volta scatenano effetti negativi sulle relazioni sociali. Si tratta di meccanismi con cui sempre più ci troviamo a fare i conti.


"Il Sole 24 Ore" - 15 settembre 2024
La natura irrazionale del male
di Stefano De Matteis
Adolescenti

Storie vere, ricostruzioni, profili, casi: un caleidoscopio di avvenimenti con protagonisti degli adolescenti alle prese con il crimine, ma non per questo un inventario di giovani criminali. Mauro Grimoldi psicologo giuridico in quanto consulente per diversi tribunali lombardi ci offre uno spaccato significativo di un mondo giovanile soprattutto locale che vive al limite, anzi ci narra le vite di coloro che quel limite l’hanno superato avendo infranto le regole e le leggi. E lo fa partendo dai numerosissimi casi che si è trovato ad affrontare nel suo lavoro abituale, costruendo così una carrellata che accorpa i vari casi per specialità, che vanno dal furto, alla rapina, allo spaccio, dalla violenza (apparentemente) immotivata, al sesso fino agli omicidi, di cui le cronache nazionali supportano e confermano questa gamma molto vasta di reati che nel volume vengono rigorosamente catalogati.


“Corriere della Sera” - 14 settembre 2024
Uno scatto culturale per le carceri
di Mauro Magatti

La situazione delle carceri italiane rimane scandalosamente grave: per numero di suicidi (nel 2024 se ne contano già 69, ben oltre la media annuale di 55, già molto alta); casi di violenza (di qualche settimana fa la denuncia di tortura contro dei minorenni al Becca¬ria); abuso di psicofarmaci (per gestire il diffuso disagio psichico). Le diffuse rivolte degli ultimi mesi (Roma Biella, Velletri, Aosta, oltre che al già citato Beccaria) sono il sintomo di quanto sia esplosiva una situazione ormai invivibile sia per i detenuti che per gli agenti della Polizia carceraria (tra cui ci sono stati 7 suicidi da inizio anno). Le ragioni di questo degrado sono strutturali: carenze di personale, soprattutto di figure professionali specializzate; salari inadeguati; sovraffollamento, inadeguatezza delle strutture.


"Il Sole 24 Ore" - 14 settembre 2024
Attrarre i giovani con modelli basati sulla qualità
di Barbara Imperatori
Mercato del lavoro

Le organizzazioni faticano a essere attrattive per le nuove generazioni nonostante la disoccupazione giovanile in Italia sia pari al 20%. La narrativa intorno a questa contraddizione si concentra sulla difficoltà di capire cosa oggi davvero vogliano i giovani e sulla loro presunta incapacità di adattarsi e sacrificarsi. Tuttavia, le spiegazioni generazionali rischiano di essere superficiali, focalizzandosi sulle più o meno bizzarre motivazioni dei giovani, senza considerare ciò che stiamo chiedendo e offrendo. Per essere sostenibile, la relazione di lavoro deve bilanciare contributi e ricompense che non sono definiti solo dal contratto giuridico, ma derivano da attese e interpretazioni costruite grazie ai valori e ai segnali che organizzazioni e società trasmettono ai (giovani) lavoratori.


"Il Sole 24 Ore" - 14 settembre 2024
La frontiera delle tute per attività all’esterno delle navette spaziali
di Patrizia Caraveo
Economia dello spazio

Polaris Dawn è la prima di una serie di tre missioni private sponsorizzate da Jared Isaacman, un brillante imprenditore digitale diventato miliardario con Shift4Payment, un sito di pagamenti online che viene utilizzato da un terzo degli hotel e ristoranti negli Usa.
La vera passione di Isaacman, però, è il volo. Oltre ad essere pilota di jet civili e militari, ama il volo acrobatico e possiede aerei di una mezza dozzina di Paesi.  Insieme ad altri miliardari volanti, ha fondato la Draken International, un’associazione che rappresenta la più grande forza aerea privata del mondo utilizzata dai militari Usa per voli di addestramento perché offre ogni tipo di aereo.


"La Repubblica" - 12 settembre 2024
La scuola nonostante tutto
di Paolo Di Paolo
Si torna in classe

Dove il disincanto e la rassegnazione avanzano, la scuola va in senso contrario. Dove la sfiducia o il cinismo desertificano, la scuola riguadagna terreni coltivabili. Mentre la classe dirigente si impantana nelle sue visioni corte, alimenta paranoie da film di spionaggio, mentre ripara con fatica ai fallimenti grotteschi di personaggi che sembrano usciti dalla fantasia di Balzac, la scuola non rinvia e non aspetta. Mentre la classe politica si arena nelle discussioni, cavillando su ius scholae o altro ius che resta comunque astratto, la scuola dà cittadinanza piena. Dà diritto di apprendere
ben prima che arrivi la sanzione di altre e lente istituzioni.
Quando le visioni ideologiche sono retrive, difensive, scollate dall’effettiva realtà, la scuola — la scuola che chiamiamo pubblica — sfonda confini, muri. Apre, non chiude. Lavora sulla piccola comunità-classe come miniatura intelligente e vitale, duttile, della comunità-mondo. Quando da fuori si additano problemi, carenze, lacune, difetti, con toni enfatici e attendisti, la scuola è già che lì che prova a risolvere, a tamponare problemi, carenze, lacune, difetti. Quando sale di tono la retorica, qualunque sia la provenienza, la scuola è nei fatti e sempre il contrario di ogni retorica.


“Corriere della Sera” -  9 settembre 2024
Cortina alla sfida della sostenibilità
di Gian Antonio Stella
Cortina si prepara all'olimpiade scempiando il paesaggio. E i conti non tornano.

Macché droni! Non servono droni, funamboli o reporter acrobatici appesi ai tralicci per fotografare la distruzione dei boschi sopra Cortina. A dispetto dei top secret, dei divieti, delle denunce di misteriosi robot teleguidati, basta salire sulla cabinovia «Freccia nel cielo» che ascende verso la spettacolare Tofana per «ammirare le Dolomiti patrimonio Unesco» (così dice il depliant!) ed ecco che, di sotto, si spalanca l'oscena devastazione di quello che fino a pochi mesi fa era il Parco Avventura, dove i ragazzini seguivano un per¬corso di larice in larice all'indiana Jones. Sventrato. Come sventrato, quando mancano 135 giorni lavorativi alla dead line del 15 marzo 2025, è tutto il bosco di Ronco. Dicono: fatta la pista di bob e passata l'olimpiade, tutto tornerà come prima. Vero. Solo i figli dei figli dei figli di Matteo Salvini e Luca Zaia potranno però rivedere fra un secolo larici centenari come quelli che qui svettavano prima d'esser buttati giù in giorni e giorni di assordanti rombi di motoseghe.


“La Stampa” -  9 settembre 2024
Il mistero del Male
di Maurizio Maggiani

Vorrei proporvi una poesia, il suo autore è Bertolt Brecht, e il titolo è Jacob Apfelböck o il Giglio dei campi.
Questa poesia è stata pubblicata per la prima volta nel 1927, cento anni or sono, e si riferisce a un fatto di cronaca nera, nerissima, che evidentemente aveva molto colpito il drammaturgo. Così come ci ha molto colpito l'analogo fatto dei giorni scorsi e quelli degli anni appena passati. Ci ha molto colpito e molto ci ha interrogato e ancora continua a interrogarci. Evidentemente molto ha interrogato anche Brecht, ma delle sue domande non ne ha fatto un dramma teatrale, ma una poesia; e se il teatro è da sempre un potente risponditore, gli ateniesi ne hanno fatto uno straordinario strumento di soluzione dei conflitti più drammatici, appunto, addirittura il luogo di una psicoterapia di massa, la poesia no, la poesia non sa dare risposte, la poesia sa fare soltanto domande.


"La Repubblica" -  7 settembre 2024
“L’ignoranza serve a dittatori e populisti”
di Raffaella De Santis
Peter Burke denuncia come la mancanza di conoscenza venga spesso sfruttata da chi detiene il potere “Per invertire la rotta centrale il ruolo di scuola e insegnanti”

Fake news, libertà di informazione, mutazioni del mondo contemporaneo, nuove epidemie con David Quammen. Il terzo giorno festivaliero, in una Mantova finalmente soleggiata, affronta i nodi del presente. Sale sul palco in pieno pomeriggio Peter Burke, autorevole storico britannico, una vita passata a insegnare all’università di Cambridge “Storia delle idee e della cultura”. Il pubblico ascolta attento, l’incontro prende spunto dal nuovo saggio di Burke, Ignoranza , pubblicato in Italia da Raffaello Cortina: un viaggio dall’antica Grecia alle fake news.
Promotore di un approccio interdisciplinare che mescola storia, antropologia e sociologia, l’ottantasettenne Burke dà prova di essere instancabile quando generosamente accetta di rispondere alle domande di Repubblica . Dalle sue parole bisognerebbe ripartire: dal fatto che l’ignoranza fa comodo a dittatori e populisti: «La conoscenza è la prima forma di difesa delle nostre democrazie».


"La Repubblica" -  4 settembre 2024
Quei ragazzi sospesi tra desideri e realtà nelle famiglie senza più parole
di Massimo Recalcati

La ferocia del giovane famiglicida di Paderno non può essere separata dal candore della sua autogiustificazione: volevo separarmi da loro, volevo non subire più l’oppressione della mia famiglia. In gioco è il grande tema dell’adolescenza: trovare la propria libertà svincolandosi dalle catene dei legami primari. Ma ciò che in questo caso trasforma in un dramma questa legittima esigenza che ogni adolescente porta con sé è il passaggio all’atto criminale. Significa che la separazione dalla famiglia non è stata simbolizzata attraverso una elaborazione di pensiero soggettiva, né è stata messa in parola, ma è stata agita direttamente e crudelmente nel reale. È la differenza tra il sogno e la veglia, tra il desiderio e la realtà, che in questi casi viene meno. In questo senso il ricorso alla violenza in generale e, in particolare, nel tempo dell’adolescenza, assomiglia ad una vera e propria allucinazione.


“Avvenire” -  4 settembre 2024
Adolescenti, conflittualità e violenza Le domande dei genitori
di Daniele Novara

Proprio ieri ho ricevuto in studio una famiglia con tre figli maschi adolescenti. «Senta dottore, non è che alla fine ci ucciderà tutti?» è la domanda che mi sono sentito rivolgere e che chiarisce bene il momento che stiamo vivendo. La strage di Paderno Dugnano sta creando grande apprensione nei genitori, che spesso vivono già una situazione di fragilità nella gestione del proprio ruolo.
Se ciò che è successo a Paderno è un caso limite, per niente rara risulta la naturale tendenza dei ragazzi e delle ragazze a creare con i propri genitori una tensione, una conflittualità, che fa parte della loro vita e della loro crescita.
La parola chiave per gli adolescenti è allontanamento, il desiderio di staccarsi dal nido materno, dal controllo, dalla vita che per tutta l’infanzia è dipesa dalle volontà e dai comandi dei loro genitori.


"Il Sole 24 Ore" -  1 settembre 2024
Sogni pilotati per influenzare e potenziare la mente
di Roberto Manzocco
Scienza. Le tecnologie dell’ ingegneria onirica puntano a migliorare la creatività e guarire i traumi. Con conseguenze etiche e sociali

«La tua mente è un recinto sacro, nel quale niente di dannoso può entrare, se non con il tuo permesso», diceva lo scrittore inglese Arnold Bennett. Ancora per poco, però.
L’ambito delle neurotecnologie si appresta a penetrare quella che è la vera ultima frontiera: il cervello. Sono infatti in fase di sviluppo numerose tecnologie in grado di interfacciarsi con il cervello umano, promettendo enormi benefici ma paventando anche potenziali pericoli, da gestire. Cominciamo con quella che è nota come “ingegneria onirica,” un approccio (la Tdi, targeted dream incubation), sviluppato da diversi gruppi di ricerca, che mira appunto a pilotare tramite appositi dispositivi i sogni.


"Il Sole 24 Ore" -  1 settembre 2024
Le terre rare ridisegnano la forma della tavola periodica
di Gianluca Dotti
Chimica elementi

La tavola periodica: un’accurata rappresentazione della realtà, o una mera tabella convenzionale? Una scoperta, o un’invenzione? Da secoli la comunità scientifica è alla ricerca di una forma sintetica per raccogliere in modo utile e intelligente ciò che sappiamo sugli elementi. Il tema oggi coinvolge le 17 terre rare, così importanti per il comparto high tech e per la sostenibilità, il cui posizionamento in tabella non è solo una questione scientifica, ma culturale. «Sono state proposte più di mille versioni della tavola, con diverse forme, e tutt’ora siamo ben lontani dal poterlo definire un lavoro concluso»: ne è sicuro Eric Scerri, chimico, filosofo e storico della scienza all’università della California Ucla, a Los Angeles, protagonista a Milano del 28° congresso nazionale della Società Chimica Italiana, dedicato agli Elementi di futuro e appena concluso.


"Il Sole 24 Ore" -  1 settembre 2024
«Alle donne dico: credete di più in voi stesse, nel vostro valore e fatevi avanti»
di Eliana Di Caro
Anna Maria Tarantola. Quarantadue anni in Banca d’Italia, ex presidente della Rai e, fino a poco fa, alla guida della Fondazione Centesimus Annus, si batte per la parità di genere

«Quando ero vicedirettrice generale in Banca d’Italia c’era la fila di persone che venivano a presentarsi e a proporsi per una posizione. Tutti uomini. Ho preso il telefono e ho chiamato una dirigente impegnata nell’ambito delle pari opportunità per capire come mai non ci fosse neanche una donna»: Anna Maria Tarantola si infiamma ricordando l’episodio, lei che di avanzamenti nel suo lungo percorso ne ha fatti tanti, in alcuni casi da vera pioniera. Classe 1945, sino a poche settimane fa presidente della fondazione Centesimus Annus, è impegnata sul fronte dell’emancipazione femminile («che non vuol dire omologazione al modello maschile», precisa) e del diritto delle donne a lavorare ed essere madri, senza («inaccettabili») rinunce.