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Sui quotidiani e periodici dicembre 2022

    # I.Capua,Così il virus sta vincendo contro Pechino # L.Becchetti Via da questa «permacrisis» Produrre e consumare non basta # A.Rosina,I nostri giovani sono giovani troppo a lungo: la politica li deve aiutare a crescereA.Deaton,Il denaro non può essere l’unica misura del benessere umano # E.Cattaneo,Cara Rita, i tuoi studi continuano a ispirare nuove terapie # G.Cima,I rischi dello sviluppo di armi a fusione nucleare # D.Buzzati,Racconto di Natale # I.Venturi,“Basta, sono indegna” “In classe non respiro” Quei 70mila tentati dall’addio alla scuola # G.Parisi,In questa scuola diamo i numeri # A.Battisti,“Dopo Vaia, un insetto Se il clima non cambia le foreste di abeti rossi spariranno dalle Alpi” # C.Augias,La scuola disattenta # P.Legrenzi,Un ragionamento tutto sbagliato # L.Eduati,L'aula per stranieri tra persiano e latino # G.Bignami,Prendere lezioni dalla naturaE.Comelli,Rinaturalizzare le metropoli per difenderle dalle inondazioni # A.Fauci,"Aids, ebola e pandemia la scienza combatta l'ideologia politica" # E.Dusi,Barabaschi “Un passo nel futuro dei nostri figli” # M.Gabanelli,R.Querzè,Tasse, evasione: che cosa non va? # L.Benacchio,Alla scoperta dell’evoluzione del clima nelle profondità dei ghiacci polari #   G.Ravasi,il ghiaccio # F.Prodi,Calamità prevedibili # M.Bonazzi,Passioni e pregiudizi ci assediano Bisogna imparare a dominarli # A.Ernaux,Il mio Nobel è vendetta # C.De Seta,Il territorio da salvare # M.Ammaniti,I giovani fuori dalla vita pubblica # G.Fregonara,O.Riva,Il paradosso, meno alunni aule strapiene # G.Maria Flick,Una sciagura annunciata tra guai ecologici e futuro digitale # M.Belpoliti,Primo Levi Lettere inedite a Meneghello # A.Bassi,Cure quantisticheF.Prodi,Prevedere le alluvioni si può, se si parlasse di scienza e non di bombe d’acqua # C.Saraceno,Se la demografia è solo una scusa # A.Cuzzocrea,"Altro che merito e umiliazioni in aula si cresce insieme l'eccellenza è un inganno" # F.Farinelli,Si fa presto a dire merito #


“Corriere della Sera” - 31 dicembre 2022
Così il virus sta vincendo contro Pechino
di Ilaria Capua

Credo che in molti si chiederanno come è possibile questa esplosione di contagi in Cina che ci rimanda delle immagini inquietanti con dei numeri che sono così grandi che ci sembrano assurdi. Un milione di contagi al giorno per qualche giorno, e poi il nulla. Proprio loro che hanno costruito i mega ospedali in 10 giorni e che hanno insistito a voler imporre la propria volontà sul virus, cioè lasciarlo fuori dai propri confini, e continuare a vivere felici e contenti con le frontiere chiuse e difficoltà estreme per uscire e poi rientrare nel Paese. Un gigantesco muro di impermeabilità costruito su una politica sanitaria senza senso nell’era globalizzata, ha contribuito a chiudere il Paese per circa tre anni.


“Avvenire” - 30 dicembre 2022
Via da questa «permacrisis» Produrre e consumare non basta
di Leonardo Becchetti

Al termine del percorso della manovra finanziaria per il 2023 e ormai all’antivigilia del nuovo anno vale la pena alzare lo sguardo verso l’orizzonte per impostare le nostre strategie future. L’anno che verrà chiude una sequenza di choc vasti e profondi come la pandemia, l’invasione russa dell’Ucraina, l’esplosione dei prezzi del gas che riapre il capitolo inflazione, con lo svilupparsi, come sullo sfondo, di una crisi permanente come quella climatica che, a sua volta, alimenta ripetuti eventi atmosferici estremi.   Non è un caso che proprio in questi ultimi tempi sia stata coniata la parola permacrisis per indicare uno stato di crisi permanente. Come è noto il significato della parola crisi è ambivalente, come sottolineato anche dall’ideogramma cinese dove la stessa significa pericolo ma anche opportunità.


"Il Sole 24 Ore" - 28 dicembre 2022
I nostri giovani sono giovani troppo a lungo: la politica li deve aiutare a crescere
di Alessandro Rosina
Welfare e domografia

Le politiche migliori per i giovani sono quelle che li aiutano a smettere di essere giovani. In Italia abbiamo pochi giovani, come è ben noto, che però rimangono giovani troppo a lungo. Arrivare con successo alla fine degli studi, trovare lavoro, sostenere i costi di un’abitazione (accedere a un mutuo), avviare una propria attività, più che nel resto d’Europa dipende dalle risorse della famiglia di origine e meno da politiche che si rivolgono direttamente a essi come cittadini in senso proprio.

I giovani italiani si trovano, così, a essere maggiormente e più a lungo a carico della ricchezza privata accumulata in passato dai genitori, anziché messi nella condizione di generare nuova ricchezza e rafforzare il benessere collettivo.


“La Stampa” - 28 dicembre 2022
Cara Rita, i tuoi studi continuano a ispirare nuove terapie
di Elena Cattaneo

«Grazie, ma io resto in piedi». Era il giugno del 2008, e, all'Università Statale di Milano, una Rita Levi-Montalcini novantanovenne era da un'ora e mezza in piedi, a parlare delle sue ricerche di fronte a centinaia di studenti adoranti. Io feci per porgerle una sedia; lei mi rispose così. Da allora, quella frase mi è rimasta in testa. Quante volte la giovane Rita è rimasta dritta in piedi, tra guerra, fame, leggi razziali e persecuzioni? La retorica del «non cedere alle avversità» è ben lontana dall'essere facile, quando a non cedere devi essere tu. Come non ha ceduto Rita nell'essere quella che è stata, una donna-scienziata in un periodo storico in cui alle donne veniva prescritto di essere madri e mogli. Una scienziata ebrea nell'Italia delle leggi razziali. Eppure nulla l'ha fermata. Rita è il paradigma monumentale della scienziata a tutto tondo di cui ho letto e studiato, una donna che ha avuto la forza di coltivare la sua idea contro tutto e tutti.


"Il Sole 24 Ore" - 27 dicembre 2022
Il denaro non può essere l’unica misura del benessere umano
di Angus Deaton
La crisi del capitalismo

Apochi giorni dall’inizio del 2023, appare chiaro che un numero sempre crescente di persone discredita il capitalismo democratico, e con esso gli economisti. Ma quanta responsabilità – e di che tipo – hanno gli economisti per i mali delle nostre economie?
Nel 2010, un influente documentario vincitore di un Oscar, ci ha ritratti come dei mascalzoni, preoccupati solo dei nostri guadagni finanziari, e come lobbisti e apologeti dei ricchi, che ci ricompensano generosamente per il nostro lavoro. Le nostre dichiarazioni sono spesso prevedibili dai nostri politici. Ogni volta che diverse centinaia di economisti firmano una petizione a sostegno di una politica, è solo questione di giorni prima che diverse centinaia di altri economisti firmino una petizione di condanna.


25 dicembre 2022
Racconto di Natale
di Dino Buzzati

Tetro e ogivale è l'antico palazzo dei vescovi, stillante salnitro dai muri, rimanerci è un supplizio nelle notti d'inverno. E l'adiacente cattedrale è immensa, a girarla tutta non basta una vita, e c'è un tale intrico di cappelle e sacrestie che, dopo secoli di abbandono, ne sono rimaste alcune pressoché inesplorate. Che farà la sera di Natale - ci si domanda – lo scarno arcivescovo tutto solo, mentre la città è in festa? Come potrà vincere la malinconia? Tutti hanno una consolazione: il bimbo ha il treno e pinocchio, la sorellina ha la bambola, la mamma ha i figli intorno a sé, il malato una nuova speranza, il vecchio scapolo il compagno di dissipazioni, il carcerato la voce di un altro dalla cella vicina. Come farà l'arcivescovo? Sorrideva lo zelante don Valentino, segretario di sua eccellenza, udendo la gente parlare così.


“Domani” - 23 dicembre 2022
I rischi dello sviluppo di armi a fusione nucleare
di Giuseppe Cima

Nel dicembre del 1938, con la scoperta della fissione dell'uranio e del torio, nasce nei beaker di Otto Hahn al Kaiser-Wilhelm-Gesellschatt zur Fórderung der Wissenschaften di Berlino, l'istituto Max Planck di oggi, l'èra atomica.
Nel febbraio del 1939 Leo Szilard, che nel 1933 già pensava a una catena di reazioni nucleari per un reattore, concepisce grazie alla scoperta di Hahn la possibilità di una bomba di straordinaria potenza. A settembre 1939 Szilard, con Eugene Wigner ed Edward Teller, l'ideatore della bomba H e l'unico con la patente, tutti ungheresi, vanno a trovare Albert Einstein, che era in vacanza sulla costa del New Jersey: era già chiaro di cosa preoccuparsi, di cosa aver paura.
Szilard conosceva bene Einstein dagli anni di Berlino, avevano brevettato insieme un nuovo tipo di frigorifero. Ma questa volta avevano avuto un'altra idea, quella di un dispositivo per far saltar in aria una città intera in un sol botto. Scrivono una lettera al presidente Roosevelt e per circa due anni non succede quasi nulla.


"La Repubblica" - 20 dicembre 2022
“Basta, sono indegna” “In classe non respiro” Quei 70mila tentati dall’addio alla scuola
di Ilaria Venturi
Record di bocciati non per scarso pro??tto ma per troppe assenze Mentre chi va a lezione spesso è preda di ansia, stanchezza, improvvisa aggressività. E i prof avvertono: “Sono studenti sulla soglia, basta un passo sbagliato e rischiamo di perderli”

Quando Beatrice sentiva che le mancava l’aria, chiedeva di andare a casa prima. Anche la minima verifica, per lei, era insostenibile.
L’educatore di Save the children chiamato a farle da tutor online per aiutarla in italiano all’inizio vedeva nello schermo solo una sua ciocca di capelli. La compagna Eleonora condivideva la stessa paura di non farcela. Entrambe al primo anno di un istituto superiore di Torino. Anche Polly, genitori moldavi, al secondo quadrimestre della prima media in provincia di Venezia si era bloccata: «Sono indegna ». La lettera che preannunciava la bocciatura era già arrivata, ma dietro alle insufficienze in pagella pesava la solitudine di una ragazzina dai lunghi capelli e dall’autostima zero. Silvia è scoppiata a piangere in presidenza, istituto professionale di Firenze: «La prof in palestra favoriva l’altra squadra: l’ho insultata, non so cosa mi è preso, sono andata fuori di testa». Nomi di fantasia, storie vere.  Ragazze e ragazzi sulla soglia delle aule scolastiche: basta un passo sbagliato per perderli.


“La Stampa” - 20 dicembre 2022
In questa scuola diamo i numeri
di Giorgio Parisi
L'autobiografia

Specialmente in quest'ultimo anno siamo stati bombardati da dati che ci arrivano da tutte le parti, dati che vengono tirati per la giacchetta dai commentatori che arrivano a conclusioni del tutto diverse gli uni dagli altri, lasciandoci nella completa incertezza.
Si ha l'impressione che aumentando il flusso di dati non aumenti la conoscenza, ma solo la confusione. Sembra quasi un paradosso, ma non lo è: è la prova che è solo un'illusione pensare che i dati siano trasparenti, che la loro conoscenza ci permetta di ricostruire la realtà senza mediazioni. Non è così: qualcuno diceva, parafrasando Eraclito, che i dati sono come il Dio il cui seggio risiede a Delfi: non nascondono e non dicono, ma indicano. I dati hanno bisogno di essere interpretati, utilizzando un quadro concettuale opportuno che si basa su due pilastri: la matematica e la probabilità, due grandi sconosciute, almeno nel nostro Paese.


"La Repubblica" - 20 dicembre 2022
“Dopo Vaia, un insetto Se il clima non cambia le foreste di abeti rossi spariranno dalle Alpi”
di Andrea Battisti

«Eventi naturali estremi e cambiamenti climatici stanno cambiando il paesaggio di Alpi meridionali ed Europa centrale. Sul versante italiano, partendo dal Nordest, a quote medie e basse l’abete rosso è in estinzione: rare abetaie resisteranno oltre i 1.500 metri. È uno sconvolgimento rapido e senza precedenti: le conseguenze ambientali, economiche e sociali sono enormi. Servono risorse adeguate e azioni comuni per evitare una catastrofe anche per l’uomo». A lanciare l’allarme è Andrea Battisti, entomologo a capo del dipartimento della Scuola di agraria dell’Università di Padova, scienziato di riferimento per Italia e Ue nello studio del bostrico, il coleottero che sta distruggendo le peccete europee.


"La Repubblica" - 20 dicembre 2022
La scuola disattenta
di Corrado Augias

La Repubblica di ieri dava, com’era doveroso, grande spazio alla leggendaria partita tra Argentina e Francia, alle modifiche apportate alla manovra finanziaria. C’era però, nelle pagine interne, un’inchiesta di Ilaria Venturi con notizie dalla scuola a mio parere più importanti e inquietanti della stessa manovra. Il primo dato è che, nel giugno scorso, i ragazzi bocciati per “troppe assenze” sono stati 74 mila, tanti da riempire un grande stadio di calcio, un numero che rappresenta un fallimento non solo per la scuola ma per l’intero paese, tanto più che le punte del fenomeno si sono avute in regioni come Calabria, Sicilia, Sardegna già molto sofferenti. Ci sono zone di Napoli dove le assenze prolungate senza giustificazione sono cresciute fino al 40 per cento. Le cause di un fenomeno che mette a rischio il nostro futuro più ancora dell’immenso debito pubblico o di una possibile cattiva gestione delle risorse, sono principalmente due.


"Il Sole 24 Ore" - 18 dicembre 2022
Un ragionamento tutto sbagliato
di Paolo Legrenzi
Sempre più spesso persone intelligenti hanno opinioni errate che si traducono in scelte pericolose per sé e gli altri La ricerca della verità ha un lungo passato e un presente complesso

Quasi un terzo degli americani nega che sei milioni di ebrei furono uccisi nell’Olocausto; ancor di più sono convinti che siamo stati plasmati da un Dio, non dall’evoluzione naturale. Opinioni innocue? Come credere che sia il Sole a girare intorno alla Terra? Di certo le cose cambiano se si è convinti che il cambiamento climatico non abbia nulla a che fare con le azioni degli uomini o che i vaccini non servano. Opinioni errate che purtroppo si traducono in scelte pericolose a sé e agli altri.
Il premio Nobel Paul Krugman parla di «dee zombie»: idee che continuano a circolare nonostante siano «morte», da tempo smentite e confutate.


“La Stampa” - 18 dicembre 2022
L'aula per stranieri tra persiano e latino
di Laura Eduati
Amo sentirmi come l'alieno ET quando insegno italiano agli stranieri

Insegno italiano per stranieri in una scuola serale di Padova e la mia aula galleggia in uno spazio sospeso tra Oriente e Occidente, dove la scrittura persiana diventa alfabeto latino, le parole indiane risuonano in quelle italiane (colpa del sanscrito, dico sempre) e alla fine della lezione ci ringraziamo l'un l'altro prima di augurarci la buonanotte.
Le prime ad arrivare sono sempre le tre signore bengalesi, velatissime. Dico «signore» ma ho l'età delle loro madri. Appena entrano sganciano la maschera di tela che nasconde il viso e nell'attesa cominciano a chiacchierare fitto. Ridono così tanto che spesso alzo la testa dal computer: «Sapete cosa siete?», sorrido: «Siete delle comari».


"Il Sole 24 Ore" - 18 dicembre 2022
Prendere lezioni dalla natura
di Giulia Bignami

«Modificare lo sguardo: è questa, la nostra opera più grande» sono le parole con cui il premio Nobel per la letteratura Prétextat Tach, protagonista del romanzo Igiene dell’assassino della prolifica (e mia adorata) scrittrice Amélie Nothomb, riassume il fine ultimo del mestiere dello scrittore. E con le stesse parole si potrebbe riassumere l’opera non letteraria, ma pur sempre impegnativa, degli scienziati in generale e in particolare di Roberto Battiston, professore di fisica sperimentale all’università di Trento, che ha scritto il suo più recente libro, L’alfabeto della natura, per modificare gli sguardi più importanti, quelli di tutti noi.


"Il Sole 24 Ore" - 15 dicembre 2022
Rinaturalizzare le metropoli per difenderle dalle inondazioni
di Elena Comelli
Città spugne. Per rendere le città impermeabili agli eventi meteorologici estremi la via più innovativa è riportare in vita le «infrastrutture» verdi: l’obiettivo è rallentare lo scorrimento dell’acqua piovana

Dalle Marche a Ischia, le alluvioni hanno spazzato via anche quest’anno decine di vite umane e interi paesi. Oltre il 90 per cento dei Comuni italiani è a rischio, in base alle indagini dell’Ispra, con circa 12mila chilometri di corsi d’acqua “tombati”, cioè fiumi e torrenti cementificati e spesso trasformati, nel corso dei decenni, in fiumi sotterranei sopra i quali sono state compiute opere di urbanizzazione.
Milioni di persone vivono e lavorano sopra queste “bombe a orologeria”, dove l’emergenza climatica potrebbe causare disastri sempre più gravi. Tra gli esperti di clima e i leader del mondo delle costruzioni c’è un crescente consenso: le città non possono più permettersi di essere in guerra con la natura. La risposta è “rinaturalizzare” le aree urbane, rendendole permeabili alla pioggia.


“La Stampa” - 13 dicembre 2022
"Aids, ebola e pandemia la scienza combatta l'ideologia politica"
di Anthony Fauci
l'intervento

Sebbene sia riluttante a usare l'abusata espressione "sembra ieri", mi sento così nel momento in cui mi accingo a lasciare l'Istituto nazionale di sanità dopo oltre cinquant'anni. Ripensando alla mia carriera, mi rendo conto che alcuni insegnamenti potrebbero tornare utili agli scienziati e agli operatori sanitari della prossima generazione che saranno chiamati ad affrontare e risolvere le sfide più impreviste di sanità pubblica che inevitabilmente si presenteranno.     A 81 anni ricordo ancora distintamente la prima volta in cui, nel luglio 1968, arrivai in auto nel bucolico campus del Nhi (National Health Institute, Istituto sanitario nazionale) di Bethesda, in Maryland, da neo-medico ventisettenne che aveva appena completato la specializzazione a New York City.


"La Repubblica" - 13 dicembre 2022
Barabaschi “Un passo nel futuro dei nostri figli”
di Elena Dusi
L'intervista al direttore generale di Iter

L’energia delle stelle, una ricerca scientifica che va avanti da mezzo secolo, qualche decina di miliardi di dollari spesi solo negli Usa, l’impiego dei laser più potenti del mondo. E oggi è un successo aver ottenuto, secondo le anticipazioni, mezzo megajoule di energia.  «L’equivalente di un pasto», spiega Pietro Barabaschi, 56 anni, di Genova. È scienziato di poche parole, ma mastica fusione dai tempi dell’università. Dal primo ottobre guida il cammino di Iter, il reattore europeo per la fusione nucleare in costruzione a Cadarache, nel sud della Francia.  Con 20 miliardi di budget, 35 Paesi collaborano a un progetto ideato nel 1985 durante un vertice tra Reagan e Gorbaciov e destinato a vedere la luce nel 2035.


“Corriere della Sera” - 12 dicembre 2022
Tasse, evasione: che cosa non va?
di Milena Gabanelli e Rita Querzè
IRPEF, IVA, e contributi non versati da lavoro nero pesano per 99 miliardi di mancato incasso all'anno.

Tutti i limiti, dalla politica al garante della privacy.

L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e sull’evasione fiscale. Nel 2019 (ultimi dati completi disponibili) sono sfuggiti al fisco 99,24 miliardi di euro di tasse. La novità è che se non scendono entro il 2024 di quasi 15 miliardi, il Pnrr è a rischio. I buchi neri sono tre. Il primo: 32 miliardi di Irpef evasa al 68,3% da lavoratori autonomi e imprese. Era il 65,1% nel 2015. Il secondo riguarda l’Iva: 27,7 miliardi nel 2019, siamo i primi in Europa per ammontare. Il terzo è il lavoro nero: 12,7 miliardi di contributi non versati. Anche questo dato è in continua crescita: nel 2015 erano 11,3 miliardi. Nel 70% delle aziende ispezionate sono riscontrate irregolarità.


"Il Sole 24 Ore" - 11 dicembre 2022
Alla scoperta dell’evoluzione del clima nelle profondità dei ghiacci polari
di Leopoldo Benacchio
Climate change. In quasi 100mila anni si sono verificati ben 25 cambiamenti radicali. «Ora il riscaldamento è in preoccupante accelerazione», spiega Dorthe Dahl-Jensen, il premio Balzan che da anni perfora l’Artico documentando i cambiamenti avvenuti

In Siberia sono stati trovati almeno sette virus intrappolati nel permafrost da 45mila anni almeno. Ora sono studiati in laboratorio in condizioni di massima sicurezza.   Sono rimasti, come zombie, sotto la sottile lastra di ghiaccio che ricopre la pianura siberiana o nel terreno perennemente ghiacciato che ora si sta sciogliendo. A Venezia il tanto discusso Mose, opera gigantesca di sbarramento delle maree, ha proprio recentemente fatto vedere come può difendere la città più bella del mondo dagli eventi estremi. Si discute però già se nel prossimo futuro potrà continuare a essere una difesa per la Serenissima, dato che è stata progettata su dati di meteo locale, con una trentina di centimetri di tolleranza in eccesso, e oggi si parla di aumento del livello del mare dialmeno un metro nei prossimi decenni.


"Il Sole 24 Ore" - 11 dicembre 2022
#il ghiaccio
di Gianfranco Ravasi
Breviario

La coscienza deve ricevere larghe ferite perché è così che diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere soltanto i libri che mordono e pungono. Se il libro che stiamo leggendo non ci sveglia come un pugno che ci martella nel cranio, perché dunque lo leggiamo?... Un libro dev’essere un’ascia che rompe il ghiaccio che è dentro di noi.
Sono le righe più note e citate di una lettera che Franz Kafka aveva indirizzato nel novembre 1903 all’amico Oskar Pollack.


"Il Foglio Quotidiano" - 10 dicembre 2022
Calamità prevedibili
di Franco Prodi

Proseguo nella linea del mio contributo del 3 dicembre, nel quale facevo riflessioni sulla catastrofe idrogeologica che ha colpito Casamicciola. Ho scritto che il Nowcasting, procedura di previsione meteo specializzata per le ore immediatamente successive – e che si avvale delle osservazioni al radar meteorologico, dei sensori satellitari e dell’analisi dei dati meteorologici convenzionali – può portare a un’allerta alla popolazione che sia efficace e convinca le persone in pericolo a trasferirsi in tempo in zona di sicurezza. Ma ci si può chiedere anche, nel caso appunto di land slides, frane o colate di fango, se non ci sia la possibilità di osservare un qualche piccolissimo movimento del terreno che preceda il rovinoso scivolamento, prima che diventi distruttivo e inarrestabile.


“Corriere della Sera” -  9 dicembre 2022
Passioni e pregiudizi ci assediano Bisogna imparare a dominarli
di Mauro Bonazzi
Un saggio di Steven Nadler e Lawrence Shapiro (Raffaello Cortina) su come utilizzare la ragione

L’eroe è sempre lo stesso, e così pure l’avversario. L’eroe è Socrate, l’avversario gli ignoranti.  O meglio chi non sa e neppure sa di non sapere. E per questo continua a sostenere, e diffondere, idee palesemente false, contraddette dall’evidenza. Secondo alcune ricerche un terzo degli americani è convinto che gli esseri umani, invece di evolversi per mezzo della selezione naturale, sono stati creati da Dio così come sono ora; un quarto nega che la Terra giri intorno al Sole; più di un terzo non sa che Auschwitz fosse un campo di concentramento. Chissà in Italia.


"La Repubblica" -  8 dicembre 2022
Il mio Nobel è vendetta
di Annie Ernaux
La scrittrice francese ha accettato il premio per la letteratura consegnatole dall’Accademia svedese
con un discorso dalla parte delle donne, della provincia e degli emarginati

Da dove cominciare? questa domanda me la sono posta decine di volte davanti alla pagina bianca. Come se dovessi trovare la frase, la
sola, che mi permetterà di entrare nella scrittura del libro e toglierà in un colpo solo tutti i dubbi. Una sorta di chiave. Oggi, per affrontare
una situazione che, passato lo stupore dell’evento («Sta davvero succedendo a me?»), la mia immaginazione mi presenta con uno
sgomento crescente, mi sento invadere dalla stessa necessità. Trovare la frase che mi darà la libertà e la fermezza di parlare senza
tremare.
Questa frase non ho bisogno di cercarla lontano. Emerge da sé. In tutta la sua nettezza, la sua violenza. Lapidaria. Inoppugnabile. È
stata scritta sessant’anni fa nel mio diario personale. Scriverò per vendicare la mia razza.


"La Repubblica" -  8 dicembre 2022
Il territorio da salvare
di Cesare De Seta
Ischia e la lezione del passato

Giorgio Nebbia, uno studioso navigato nel valutare gli effetti del disfacimento del territorio italiano, diffidava chi continuava a definirli “naturali”: oggi possiamo dire che quello di Ischia non ha nulla di “naturale”, ma è l’effetto dell’insipienza degli uomini, quale che sia il loro ruolo. E ci ricordava il modo in cui in quegli anni si comportarono i parlamenti e i governi con un appassionato lavoro di commissioni composte da politici capaci di studiare e pensare, mobilitazione di studiosi dotati di strumenti per lavorare efficacemente, come le università. Ne nascevano proposte concrete, proposte di governo. Una di queste va ricordata: la commissione De Marchi, così denominata dall’insigne studioso che ebbe la responsabilità di coordinarne il lavoro. È ad essa che si deve quella “legge per la difesa del suolo” (legge 183/1989) con la quale ci si proponeva di difendere, al tempo stesso, le acque in sé e il suolo dalle acque.


“Corriere della Sera” -  6 dicembre 2022
I giovani fuori dalla vita pubblica
di Massimo Ammaniti

I giovani sono spesso protagonisti di fatti di cronaca che lasciano interdetti, guida spericolata al volante in stato di ebbrezza oppure violenze di gruppo nei confronti di una ragazza indifesa oppure di un malato mentale caduto a terra che viene preso a calci. Per fortuna sono solo degli episodi, non troppo isolati, mentre la maggior parte dei giovani studia e lavora quantunque li vorremmo più attivi nella vita pubblica.
Se dovessimo dare un quadro del mondo giovanile lo potremmo paragonare a un arcipelago, nel quale convivono comportamenti molto diversi che si organizzano all’interno di gruppi con forti fisionomie identitarie.


“Corriere della Sera” -  5 dicembre 2022
Il paradosso, meno alunni aule strapiene
di Gianna Fregonara e Orsola Riva

Il ministro Giuseppe Valditara lo definisce eufemisticamente un «dimensionamento», ma di fatto si tratta di un ridimensionamento, e anche molto consistente. Nel giro di dieci anni il sistema scolastico italiano «perderà» quasi 700 scuole (poco meno di una su dieci). Lo prevede il Pnrr, ma prima ancora lo determina fatalmente il crollo demografico che, dopo aver svuotato le culle, da anni ha cominciato a svuotare anche i banchi, colpendo prima gli asili e le elementari, ora anche le medie e le superiori. Uno tsunami al contrario che da qui al 2034 è destinato a prosciugare le aule spazzando via quasi un milione e mezzo di alunni.


“La Stampa” -  4 dicembre 2022
Una sciagura annunciata tra guai ecologici e futuro digitale
di Giovanni Maria Flick

La frana di Ischia "celebra" il centesimo anniversario della legge Serpieri, il primo fondamentale intervento (regio decreto n. 3267 del 30 dicembre 1923) a tutela del vincolo idrogeologico del territorio per la sua salvaguardia, con il divieto rigoroso di trasformazione per il suo rimboschimento e rinsaldamento di fronte alla crescente domanda di esso per il pascolo e l'agricoltura. Con quel provvedimento si introdussero le prescrizioni di massima e di polizia forestale e la sistemazione dei bacini montani senza indennizzi, a differenza di altri vincoli, in vista di un interesse pubblico che prevale sugli interessi privati.
Il disastro di Ischia rappresenta l'ennesima conseguenza di un degrado del territorio che deriva dalla sua fragilità geofisica.


"La Repubblica" -  4 dicembre 2022
Primo Levi Lettere inedite a Meneghello
di Marco Belpoliti
Un libro racconta il rapporto tra i due scrittori, mentre una mostra a Vicenza celebra il centenario dell’autore di “Libera nos a Malo”

Il 12 aprile 1986 Primo Levi e sua moglie Lucia Morpurgo arrivano a Londra. L’occasione è una conferenza che lo scrittore deve tenere all’Istituto italiano di cultura. La cronaca dettagliata di quel viaggio è stata raccontata da Ian Thomson in Primo Levi. Una vita (traduzione di Eleonora Gallitelli, Utet). La visita fu anche l’occasione per incontrare Philip Roth, grazie alla mediazione di Gaia Servadio, così che ne derivò una successiva visita dello scrittore americano a Torino per una intervista, che rese famoso il nome di Levi in America. I coniugi Levi si fermarono fino al 20 aprile, per volare poi a Stoccolma, e nei nove giorni incontrarono parecchie persone.
Tra loro c’era anche lo scrittore Luigi Meneghello e sua moglie Katia Bleier, un’ebrea jugoslava di lingua ungherese, deportata con la sua famiglia ad Auschwitz nel 1944, sopravvissuta al campo di sterminio. Di questo incontro non si sapeva nulla. Non ne parla neppure Thomson, mentre ne aveva accennato in un’intervista l’autore di Libera nos a Malo , uno dei grandi libri della nostra letteratura, pubblicata nel 1996.


"La Repubblica" -  4 dicembre 2022
Cure quantistiche
di Angelo Bassi
Scienza

Dai un calcio al mondo grigio. Fai un salto quantico in una vita sana, gioiosa e colorata”, recita uno degli slogan che propongono cosiddetta la cosiddetta medicina quantistica, o quantica, come alternativa alla medicina tradizionale. Qui forse c’è un eccesso di ottimismo, se si considera che il gatto di Schrödinger, proprio a causa dei fenomeni quantistici, è perennemente tra la vita e la morte. O forse l’ottimismo è ben riposto, perché adesso esistono anche veterinari che praticano la medicina quantistica. Ma ci possiamo fidare? La risposta della scienza suggerisce di non credere a questi slogan.  Almeno nel presente.  

Anzitutto, è importante capire in cosa si differenzia questa medicina da quella tradizionale. Una risposta che viene offerta è: “ha come scopo quello di ristabilire il benessere generale psicofisico secondo i principi presenti nella fisica dei quanti”.


"Il Foglio Quotidiano" -  3 dicembre 2022
Prevedere le alluvioni si può, se si parlasse di scienza e non di bombe d’acqua
di Franco Prodi

Sei giorni dopo il tragico evento della colata di fango a Casamicciola si può tentare una riflessione più meditata. Quelle che hanno occupato i giornali e i talkshow in questi giorni, sono state riflessioni rivolte in primo luogo a chiamare in causa gli avversari politici per responsabilizzarli dell’accaduto, a mettere in primo piano le colpe di chi ha autorizzato condoni edilizi, ad accusare o assolvere sindaci, a mettersi in prima linea nelle condoglianze.      Ma nessuno che abbia parlato con competenza del fenomeno idrogeologico specifico, del combinato pioggia e geologia, dell’effettivo margine possibile per un’allerta efficace. Eppure il fenomeno non è certamente una novità, non per l’italia in generale, non per la Campania specificatamente.


“La Stampa” -  2 dicembre 2022
Se la demografia è solo una scusa
di Chiara Saraceno

Nessuno mette in dubbio che siamo di fronte ad un calo demografico di vaste proporzioni, che coinvolgerà nei prossimi anni progressivamente tutte le coorti di età che costituiscono la popolazione di alunni potenziali dei vari ordini di scuola. Un fenomeno di cui ci si lamenta periodicamente, e che sta in cima all'agenda simbolica di questo governo, che ha persino aggiunto il termine "natalità" al ministero della famiglia e delle pari opportunità, tanto per non lasciare dubbi in proposito, ma che costituisce invece un irresistibile motivo per operare tagli alla scuola, da quella per l'infanzia in su, per ogni ministro che si trovi ad essere responsabile dell'istruzione.


“La Stampa” -  1 dicembre 2022
"Altro che merito e umiliazioni in aula si cresce insieme l'eccellenza è un inganno"
di Annalisa Cuzzocrea
L'intervista a Gustavo Zagrebelsky

Nel mezzo di questa intervista, Gustavo Zagrebelsky va verso una delle molte librerie di casa, prende una copia sgualcita dei Fratelli Karamazov e cerca avidamente il passaggio in cui Grushen'ka manda il suo ultimo messaggio a Dmitrij. E' mutuato dalle parole di Dostoevskij, il finale de La lezione: «Un'ora sola, un'oretta d'amore che la scuola ti ha dato e che tu hai ricevuto, può essere tenuto a mente e valere per tutta la vita che resta».    Prima di essere un giurista, uno studioso, un costituzionalista, Zagrebelsky è un insegnante.    Lo è stato all'università, tuttora va nelle scuole a parlare di Costituzione e diritti.


“Rocca” -  1 dicembre 2022
Si fa presto a dire merito
di Fiorella Farinelli

Che cosa deciderà il ministro Valditara per dar seguito alla nuova denominazione del ministero «dell'istruzione e del merito» che è chiamato a dirigere? Sebbene in un recente twitter abbia dichiarato che «si tratta di un messaggio politico chiaro», solo da indirizzi, piani, investimenti (o disinvestimenti) se ne capiranno significato e portata. Potrebbe essere una pistola a salve impugnata per segnalare la discontinuità identitaria del nuovo governo, o invece mirare alla revisione della cultura educativa del Paese attraverso specifici provvedimenti su valutazione, esami, orientamento, passaggi da una classe all'altra, da un ciclo all'altro, da un indirizzo all'altro, dal livello secondario al terziario.