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Raccomandazioni preliminari per la Ricerca-Azione

 

 

il corpo umano

Raccomandazioni preliminari per la Ricerca-Azione

 

Silvia Caravita e Paolo Guidoni, oltre che alla ricerca nel loro campo di specializzazione, si sono occupati, da molti decenni, anche dell’insegnamento scientifico nella scuola di base e anche in quella per l’infanzia. In ogni modo possibile si sono resi disponibili per condurre cicli di formazioni direttamente nelle scuole in tutta Italia anche in luoghi remoti e impervi hanno portato la loro esperienza con rara generosità e competenza. Sono inoltre innumerevoli gli incarichi ricevuti dal Ministero dell’Istruzione in attività progettate per dare una svolta all’insegnamento scientifico tradizionalmente relegato in secondo piano in ogni ordine di scuola. Le proposte sono sempre state all’avanguardia, originali e con uno sguardo ampio verso l’Europa e non solo, per tentare di recuperare il ritardo impietosamente registrato dalle prove internazionali organizzate dall’OCSE – Pisa.

Gli scritti che proponiamo di seguito hanno aperto i lavori di un sperimentazione in un’area della provincia di Pisa che si presentava come potenzialmente favorevole per condurre una esperienza di Ricerca–Azione estesa alle scuole per l'infanzia, primaria e secondaria di primo grado di tutti gi Istituti comprensivi del Comprensorio della Valdera.

Silvia Caravita e Paolo Guidoni hanno partecipato ai lavori preliminari della fondazione di LDT - Laboratori didattici Territoriali della Valdera "Giuseppe Salcioli" e hanno assicurato la loro assistenza dal 2010 al 2013 partecipando direttamente al lavoro nelle classi, fornendo assistenza continuativa in presenza ed in rete ai docenti che partecipavano all'iniziativa degli Istituti comprensivi della Valdera. Hanno inoltre fornito documenti specificamente redatti per l'avvio e la prosecuzione della attività di Ricerca-Azione.

I testi che proponiamo di seguito fanno parte della documentazione prodotta in quella circostanza, con la speranza che possano risultare utili ai docenti che intendono avviare questa attività in altre parti di Italia o che hanno intenzione di utilizzare per il loro lavoro un serbatoio di esperienze, riflessioni teoriche e raccomandazioni pedagogiche di notevole spessore.

 


 

 

Silvia Caravita Raccomandazioni preliminari per la Ricerca-Azione

 


Paolo Guidoni Raccomandazioni preliminari per la Ricerca-Azione

 

 

 

Attività di Ricerca/Azione assistita nell'ambito dei Laboratori Didattici Territorioriali della Valdera negli anni 2010-2013 

 

 

 

Pontedera scuola infanzia Diaz

Pontedera scuola infanzia Diaz

Cosa si pensa di fare - Giochi con l’acqua per scoprire  alcune qualità attraverso i 5 sensi • COM’E’ L’ACQUA? Si invitano i bambini ad assaggiare, annusare, toccare … ed a raccontare quanto osservato •GIOCHI con: 1. Acqua + colore 2.Acqua+farina=pasta da modellare 3.Acqua+sapone= bolle. Si chiede ai bambini di mettere colorante alimentare nell’acqua;  di osservare i cambiamenti della farina quando ci mettiamo l’acqua: cosa si ottiene ? Cosa si può fare? Di osservare cosa succede al sapone  quando ci aggiungiamo dell’acqua. Cosa si può fare? Le bolle! Condizioni di lavoro: a piccolo e grande gruppo, verbalizzazioni individuali, conversazioni di gruppo. Capacità da mettere in gioco: potenziamento delle capacità di:  •Attenzione •Concentrazione •Capacità di osservare •Capacità di comunicare •Verbalizzare quanto osservato; •Rappresentare graficamente quanto osservato; •Stabilire relazioni; •Formulare ipotesi e previsioni. •Prodotti attesi: rielaborazione verbale fare e raccontare le esperienze vissute e rielaborazione grafica. •Motivi di incertezza: situazione numerosa, bambini piccoli che si esprimono con un linguaggio talvolta essenziale e connotato da infantilismi. [leggi tutto]

 

 


 

 

Pontedera scuola infanzia De Gasperi

Pontedera scuola infanzia Pacinotti

Per iniziare il progetto chiediamo ai bambini che cosa sanno sull’acqua.“ L’acqua serve per bere, per lavarsi i denti, per fare il bagno e ladoccia. Per annaffiare i fiori e le altre piante. Per cucinare, lavare i piatti, i panni, per nuotare nel mare. Per far bere gli animali e per fare il caffè.” “L’acqua è liquida, è blu quella del mare, sa di cloro, è celestina quella del fiume e del lago, è liscia, bianca, trasparente, leggera, quella del mare è salata e ha un po’ di schiuma e di bolle quando ci si tuffa; quella che si beve è naturale e gassata, poi l’acqua può essere calda, fredda e media, è fragile perchè è morbida, può diventare pioggia, neve,grandine, gelo e può diventare ghiaccio, e è dura come il marmo, per colpa del freddo dell’inverno e del frigorifero.” “L’acqua viene dal mare, dai fiumi, dai laghi, dalle cascate, dalle nuvole e diventa pioggia, grandine e neve; l’acqua è anche in piscina.” [leggi tutto]

 

 


 


 

 

Terricciola Scuola dell’Infanzia

Terricciola Scuola dell’Infanzia 

Il laboratorio è stato programmato a gruppi eterogenei per età (4 e 5 anni, sezioni Balene e Delfini). I bambini hanno portato dacasa un barattolo di vetro e intorno a un grande tavolo hanno fatto esperimenti, hanno osservato, verbalizzato e discusso traloro i fenomeni osservati. “L’ACQUA SI COLORA” Il primo fenomeno osservato è stata l’acqua colorata con alcune gocce di colorante alimentare e con alcune gocce di inchiostrodi china. I docenti hanno raccolto le parole dei bambini e li hanno sollecitati a parlare ponendo domande-stimolo (Cosa succede? Cosa hai fatto? Cosa è successo? Perché?...) Alla fine i bambini hanno lasciato la traccia del lavoro su fogli di carta assorbente e hanno utilizzato la cannuccia per espandere il colore sul foglio. “L’ACQUA FA GALLEGGIARE L’OLIO” Il giorno successivo nell’acqua sono state rilasciate gocce di olio, le domande-stimolo dei docenti riguardano il galleggiamentodell’olio (Come mai l’olio non fa quella cosa bella di colorare l’acqua?...) Però se si cominciano ad agitare i barattoli le cose cambiano! (“Lo sciabordo ma l’olio mi ritorna sempre su…” dice Carlotta) I bambini hanno lasciato la traccia dell’olio su carta gialla assorbente. “L’ACQUA FA UN IMPASTO” Il giorno successivo è stata sciolta nell’acqua un po’ di farina, i bambini hanno fatto un impasto “appiccicoso” che è stato utilizzato come colla (“la colla della nonna” come si usava una volta, “quando non c’avevano la colla stik” dice Pietro). [leggi tutto]

 

 


 

 

Legoli scuola infanzia

Legoli scuola infanzia

IL SAPORE DELL’ACQUA…I bambini dicono…“ L’acqua del mare è salata perché c’è il sale” “ Si sente bene che c’è il sale è amara amara” “Quella dei fiumi e dei laghi non si sa…ma non è salata perché solo il mare c’ha il sale” “Quella delle pozzanghere sa di terra!” “Quella del rubinetto e delle bottiglie sa d’acqua” “ Sa di acqua e non sa di nulla…” “Ci si deve aggiungere qualcosa e allora si che sa ”Assaggiamo l’acqua che beviamo tutti i giorni…“ E’ come si diceva, sa d’acqua!” “ Mi sembra che sa… di niente!” “ Forse se devo dire proprio qualcosa… è un po’ amarina” “ Per me è acqua…non sa”

IL COLORE DELL’ACQUA…“L’acqua che si beve è senza colore” “Quasi non si vede” “E’ del colore di questi bicchieri… trasparente” “I bicchieri sono trasparenti e anche l’acqua è trasparente” Che cosa vuol dire trasparente?“ che fa vedere”, “che se ci metto qualcosa dentro lo vedo”,“che vedo sempre anche se non guardo proprio sopra e dentro“ se anche non ci guardo proprio sopra vedo”, “è come se non c’è perché vedo tutto”, “e l’acqua la vedo ma vedo anche se c’è una cosa dentro…la vedo” “guarda se ci metto dentro il cucchiaio lo vedo…” “vedo anche le cose che sono dietro” [leggi tutto]

 

 


 

 

Scuola infanzia Cevoli

Cevoli scuola infanzia 

Osserviamo l'acqua della caraffa e quella versata nei bicchieri dei bambini:• l'acqua è colorata di bianco• è grigia• la vedo trasparente• le dita delle mani diventano grandi• è un po' galleggiante, quando te la fai dondolare la caraffa, fa le onde• io l'ho bevuta e l'ho fatta dondolare. Prendiamo alcune pasticche di colore “COSA SUCCEDERA' SE LE METTIAMO DENTRO L'ACQUA?”• Penso che diventa un grosso palloncino d'acqua• penso che diventa un grosso palloncino che poi scoppia. I bambini mettono le pasticche di colore nell'acqua dei bicchieri ed osservano cosa succede• è una magia• è limone• la mia è gialla• il mio è di fragola• il mio è un mare piccino• anche il mio• il mio è blu, il mio colore preferito.

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Pontedera scuola infanzia Diaz

Pontedera scuola infanzia Diaz

MACCHIE di COLORE su CARTA ASSORBENTE e poi…GOCCE d’ACQUA! Esperienza collettiva Ogni bambino preme la punta di un pennarello ad acqua su carta assorbente, contando fino a 5. Usando un contagocce, preleva l’acqua da un bicchiere e ne fa cadere una goccia sull’impronta di colore lasciata dal pennarello (da ora in poi denominata “macchia”). I bambini raccontano quello che sta accadendo. 

Cosa sta accadendo?11: Quando ho appoggiato il pennarello nero sulla carta, si è ingrandito il colore.19: La goccia si è allargata.17: L’acqua ha fatto espandere il colore.Cosa vuol dire?19: Che si espande il colore.17: Che si allarga.19: L’acqua con il colore si sono trasformati in delle forme. [leggi tutto]

 

 

 


 

 

Cevoli scuola infanzia

Cevoli scuola infanzia

Cosa ci facciamo col cavolfiore?… lo tagli a metà, lo dipingiamo?... Si prende un pezzettino di cavolfiore, poi un po’ di quel colore si mette nel bicchiere, si sciaborda un pochino e diventa di un colore il cavolo? Sembra un albero perché c’ha un tronco e tanti rami, sopra sembra una nuvola coi fiori e le foglie sono di fuori …. Cosa sta succedendo? (i bambini appoggiano il pezzetto di cavolo nel bicchiere dove c’è acqua e colore)… Il colore era rosso, ma quando è andato sul tronco è diventato fuxia, il cavolo… È successo che si è colorato perché sale il colore… Diventerà colorato, forse perché è come le radici che lo succhia il colore…. Secondo me sale su e va sul fiore del cavolfiore…. Secondo me lo porta piano piano su che lo possa prendere…. [leggi tutto]

 

 


 

Terricciola Scuola primaria

Terricciola Scuola primaria

Tematiche affrontate: Il corpo umano, la digestione, il ruolo della bile nella digestione dei grassi. Nuclei concettuali:  Materia  Proprietà fisiche/chimiche  Interazione  Osservazione  Descrizione, modellizzazione, schematizzazione  Argomentazione Obiettivi di apprendimento:- Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale- Riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e dicomplessità. Obiettivi specifici:- Riconoscere, con procedura sperimentale, l’interazione acqua e olio- Riconoscere, con procedura sperimentale, l’azione della bile nel processo di emulsione dei grassi. Abilità da promuovere:- Utilizzare procedure- Operare con metodo scientifico nel rispetto delle norme di sicurezza- Riconoscere analogie, somiglianze e differenze- Individuare relazioni tra le parti: relazioni causa effetto. Modalità di lavoro:- Didattica laboratoriale- Esperimento- Esperienze di simulazione di fenomeni naturali- Osservazioni libere/guidate- Conversazioni libere/guidate- Riflessioni individuali e collettive sui risultati. [leggi tutto]

 

 

 

 

  

 

Terricciola Scuola primaria e secondaria

Terricciola Scuola primaria e secondaria

Classi coinvolte. La proposta è rivolta alla classe V^ della scuola primaria e alle classi I^ A e I^ B della scuola secondaria di primo grado. Docenti Scuola primaria· Casati Vera (italiano, arte e immagine), Vignali Claudia (matematica, scienze etecnologia) Menciassi Rossana (sostegno) Scuola secondaria di primo grado· Fantoni Sara (matematica e scienze), Testi Maura (matematica e scienze), Ferri Arianna (italiano), Montagnani Michela (italiano) Nuclei:·  materia·  interazioni·  relazioni e funzioni Tematiche:·  miscugli e soluzioni·  pensiero proporzionale. Processi cognitivi:·  Saper risolvere problemi utilizzando gli strumenti della matematica (individuare e collegare le informazioni utili, confrontare strategie di soluzione, individuare schemi risolutivi di problemi, esporre il procedimento risolutivo…)· Acquisire progressivamente forme tipiche del pensiero matematico (congetturare, verificare, giustificare, definire, generalizzare, ...) Obbiettivi formativi:·  Risolvere e porsi problemi·  Confrontare e giustificare strategie di soluzione·  Argomentare le proprie scelte. [leggi tutto]

 

 


 

 

10 L'ACQUA SI INFILTRA E FA MOLTE ALTRE COSE Secondaria 1^, UghiFauglia-mediaMariti.pdf

Crespina scuola secondaria

Le esperienze sono state sviluppate in momenti diversi, a partire dal mese di febbraio, sempre in lezioni di 2 ore per avere il tempo minimo necessario per predisporre il materiale occorrente e dare indicazioni essenziali. Durante tutte queste attività laboratoriali mi sono avvalsa della disponibilità della collega di sostegno in aula. La classe per il primo gruppo di esperienze si è divisa in modo libero in gruppi formati da 3 o 4 elementi. I ragazzi hanno avvicinato i banchi trasformandoli in piani di lavoro. Ogni gruppo ha gestito in modo autonomo i materiali e le osservazioni dopo aver ricevuto indicazioni generali. Due ragazzi che si distinguono per l'”estrema vivacità” sono stati incaricati di scattare le foto al lavoro di tutti i gruppi oltre a partecipare loro stessi agli esperimenti. Primo tipo di esperienze: materiale utilizzato: carta tipo “scottex”, carta igienica, forbici, contagocce, colorante alimentare di vari colori, ciotoline di plastica, sedano, cavolfiore e acqua. I ragazzi sceglievano i pennarelli di vari colori, disegnavano un punto sulla carta ritagliata in pezzi di forma pressa a poco quadrata e poi, goccia a goccia versavano acqua sul colore e osservavano le varie cromatografie, più o meno di forma circolare e colori talvolta inaspettati che si ottenevano.  [leggi tutto]

 

 

 


 

Fauglia scuola secondaria S. Luce

Fauglia scuola secondaria S. Luce

Il comportamento in acqua di sostanze liquide ed in polvere. La classe è composta da 15 alunni. Queste attività laboratoriali sono state svolte in gruppi di 3 alunni.Descrizione dell'esperienza. Materiali: liquidi: acqua, olio, alcool; polveri: farina, zucchero, sale, bicarbonato di sodio, caffè, the, sabbia, solfato di rame, zolfo. Strumenti: bicchieri grandi di plastica trasparenti, bicchieri piccoli di carta, cucchiaini di plastica. Procedimento: l’insegnante distribuisce a ciascun gruppo il materiale necessario; i ragazzi mettono le sostanze, una per volta, in acqua; poi osservano e descrivono cosa accade a seguito del contatto e mescolamento delle sostanze in acqua; si prosegue con la lettura di tutte le osservazioni scritte dai singoli gruppi; discussione collettiva e raccolta delle osservazioni condivise con la costruzione di una tabella a doppia entrata; sulla base del comportamento che la sostanza assume a contatto con l’acqua, i ragazzi raggruppano le stesse utilizzando un linguaggio insiemistico oppure un’altra modalità da loro scelta; gli alunni sono in grado di distinguere le sostanze solubili da quelle insolubili; costruzione della definizione operativa di soluzione con l’aiuto dell’insegnante; l’insegnante stimola un’ulteriore osservazione su saturazione e temperatura mediante domande stimolo del tipo: “Cosa accade se aggiungiamo all’acqua maggiori quantità di sale, zucchero..?” “Cosa accade se conduciamo gli stessi esperimenti usando acqua calda?” [leggi tutto]