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Sui quotidiani e periodici marzo 2023

# A.Viola,Solo vantaggi per uomo ed animali ma l'Italia si è fatta un autogol # M.Veladiano,Prigionieri del mito perverso del successo # V.Giannoli,“Oggi i ragazzi mollano al primo ostacolo ma i fallimenti servono” # S.Bernacchia,La fuga dai licei ad anno in corso “C’è troppa ansia cambiamo scuola” # G.Remuzzi,È proprio vero: il cervello aiuta a guarire # C.De Gregorio,L'istruzione è il potere del popolo # S.Colombo,Il pilota, l’attore, la velocista Sedici vite oltre le barriere # B.Gates,Combattiamo le pandemie come gli incendi # D.Rielli,Dieci anni di Xylella il fuoco invisibile lasciato libero di uccidere gli ulivi # M.Perrone,Legambiente: recuperabili 22 mld di metri cubi d’acqua # V.Lingiardi,Identità in rotta verso luoghi di metamorfosi # P.Di Stefano,Calvino: futuro? imparare poesie a memoria  # B.Macchioni,Io,ex primario per 16 giorni in un letto vi dico che questa sanità è disumana # E.Dusi,Dissalatori, nuovi invasi e razionamento Contro la siccità Italia in ordine sparso # L.Fraioli,Oceani a rischio,la mossa dell’Italia “A luglio un vertice per salvarli” # D.Affinito,M.Gabanelli,Il decreto flussi non fermerà le partenze # M.Monti,C.A.Redi,Il più sostenibile dei pranzi: insetti # M.Farina,A.Muglia,Nigeria tra deserto e alluvioni # P.Legrenzi,Una macchina troppo prevedibile # A.Ginori,La nuova campagna di Francia “Leggete almeno 15 minuti” # E.Comelli,Il solare alla guida dell’energia per l’autoproduzione di cittadini # F.Mannocchi,Perché la parità resta lontana # E.Fornero,L'istruzione è la chiave della parità prima in agenda quella finanziaria # A.Farinelli,Il corpo delle donne # F.Cerati,L’editing del Dna evolve e non è più solo per le malattie genetiche # R.De Santis,Affinati “Nelle aule bisogna costruire il vivere civile Parlare anche a chi alza muri” # M.G.Calandrone,Sposa bambina, il mio no # E.Bruck,Cari uomini,siete deboli # G.Sissa,Se la democrazia è cosa da maschi # F.Del Vecchio, "Inutile cercare colpevoli ma in tre anni per la sanità non è stato fatto nulla" # T.Pievani,Non è l’anatomia a rivelarci chi siamo # M.Garofalo,«Una nuova cultura del progresso per salvare il mondo dalla catastrofe» # A.Castagnoli,Chi inventò il mestiere di infermiera # P.Caraveo,L’amministratrice degli uragani # U.Gastaldi,"L'insegnamento è un rapporto d'amore e la mia classe mi ha trovato dopo 40 anni" # A.M.Cimino, L'ultima timbratura ed altro #


“La Stampa” - 30 marzo 2023
Solo vantaggi per uomo ed animali ma l'Italia si è fatta un autogol
di Antonella Viola
Il bando deciso dal governo esclude il nostro Paese dall'alimentazione del futuro vince ancora l'approccio complottista che vede la tecnologia come un pericolo

Gli allevamenti di animali a scopo alimentare hanno una serie di problemi che non si possono nascondere sotto il tappeto con un colpo di scopa. Sempre più persone rifiutano di nutrirsi di animali spesso cresciuti in condizioni di sofferenza o comunque ritengono il consumo di carne eticamente ingiustificabile, vista l'abbondanza di fonti alternative di proteine. Ma quando parliamo di consumo di animali, accanto a queste scelte etiche e personali, troviamo problemi molto concreti che interessano tutti noi e le generazioni future.   La produzione di carne, gli allevamenti intensivi che ci permettono di trovare polli e bistecche nei supermercati, sono un pericolo per la salute dell'umanità intera. Rappresentano un enorme rischio di zoonosi, cioè di malattie infettive trasmesse agli esseri umani dagli animali, e sono la principale causa dell'antibiotico-resistenza, quel terrificante problema legato alla comparsa di batteri resistenti agli antibiotici.


"La Repubblica" - 30 marzo 2023
Prigionieri del mito perverso del successo
di Mariapia Veladiano

Nessun bambino nasce con l’ansia addosso, e nessun genitore sano di mente opera per far crescere un figlio inquieto e teso e non esiste una sola seria teoria pedagogica e didattica che contempli il sistematico utilizzo del timore come strumento di apprendimento.
Anche se qua e là si è letto, perfino in tempi recenti, che paura e vergogna siano efficaci strategie di scuola. Ma non è vero. Eppure.
Al Liceo Berchet di Milano sono 56 gli studenti e le studentesse che da settembre hanno lasciato la scuola. A Bologna, dopo il Professionale Aldrovandi Rubbiani, anche i Licei Minghetti e Copernico sono occupati dagli studenti. La scuola è una gabbia, è classista, non cura il benessere di chi la frequenta, dicono nelle interviste.


"La Repubblica" - 30 marzo 2023
“Oggi i ragazzi mollano al primo ostacolo ma i fallimenti servono”
di Viola Giannoli
Intervista allo psicoterapeuta Alberto Pellai

«La scuola superiore è l’ultimo livello del videogioco nella palestra della vita. Ma i ragazzi non sono più allenati. Se i loro tempi di gara non sono all’altezza della performance richiesta mollano. Invece serve tranquillità, impegno, uno sguardo al percorso più che al riconoscimento immediato. Per arrivare tutti al traguardo». Alberto Pellai, medico, psicoterapeuta, scrittore, racconta la Generazione Z come generazione fragile, che ha paura di frantumarsi nell’impatto delle onde che arrivano in adolescenza e che dagli adulti non dev’essere né iperprotetta né sfidata.


"La Repubblica" - 30 marzo 2023
La fuga dai licei ad anno in corso “C’è troppa ansia cambiamo scuola”
di Sara Bernacchia
Il caso

L’ultimo allarme arriva dal Berchet di Milano, uno dei classici più antichi e blasonati del Paese. Ma prima c’era stato il grido d’aiuto lanciato dai ragazzi di alcuni licei bolognesi — «Questo modello di istruzione ci distrugge» — e fiorentini.  E a protestare non sono solo gli studenti: è una scuola che «logora i nostri ragazzi», denunciano i genitori di un gruppo di alunni del Cassini di Genova. Sono i luoghi dove dovrebbe formarsi la classe dirigente di domani, ma oggi da quelle stesse aule i ragazzi stanno scappando. L’allarme arriva da sempre più stude nti: ansia e stress non permettono di vivere serenamente la scuola, il posto in cui trascorrono la maggior parte delle giornate. E le difficoltà, in alcune situazioni, sono tali da spingere giovani e famiglie a cambiare istituto.


“Corriere della Sera” - 26 marzo 2023
È proprio vero: il cervello aiuta a guarire
di Giuseppe Remuzzi
Un esperimento israeliano, appena pubblicato su «Nature», ha provato che lo stimolo di certe zone della mente favorisce la cura in caso di attacchi di cuore e anche di tumori. Una nuova entusiasmante prospettiva per la ricerca

Cosa fa un medico, anche bravo, quando si trova di fronte a qualcuno malato di una malattia «psicosomatica»? Quasi sempre finisce per chiamare uno psicologo: «Non c’è niente che non va sul piano fisico in questa persona, il mio compito è finito, vedi tu». Quel «malato» però voleva guarire, dirgli che la sua malattia è quasi certamente frutto di fantasia per lui è frustrante.
Ma dovrà essere sempre così? Forse no. Tutto questo potrebbe cambiare, e anche presto.
Oggi sappiamo che il cervello governa tante funzioni del nostro organismo, sia quando stiamo bene che quando ci ammaliamo; saperlo, per chi si è appena sentito dire che «c’è qualcosa di psicosomatico, io non ti posso aiutare», farebbe davvero una grande differenza.
Clinici e ricercatori, scrive ora Diana Kwon su «Nature», dovrebbero prendere sul serio il legame tra le funzioni del nostro organismo e la psiche: «Per quanto li si chiamino “psicosomatici”, certi disturbi alla fine sono ancora “somatici”, cioè riguardano comunque il nostro organismo; dobbiamo prenderne atto».


"La Repubblica" - 26 marzo 2023
L'istruzione è il potere del popolo
di Concita De Gregorio

Voltando le spalle al palco si illumina la platea: a spettacolo finito applaude o fischia, decreta il successo o la debacle di chi è di scena. La chiave di ogni cosa è sempre lì, nel consenso. Se ci sia o non ci sia è evidente, si misura – in politica, per esempio – in numero di voti. La questione non è se arrivi o meno l’applauso ma perché: cosa determini il gradimento, o il dissenso, o l’indifferenza. A ogni passo, per ogni cosa. Sul tema dell’antifascismo, per esempio. E’ evidente che la presidente del consiglio faccia fatica a pronunciare la parola, prima ancora a pensarla come radice del presente.

E’ ovvio, è coerente con la sua proposta. Le ragioni le ha spiegate molto bene Simonetta Fiori ieri qui. Cancellare pezzi di storia è quel che fanno tutti coloro che vogliono scriverne una nuova: dimenticano quello che sono, diventano chi vorrebbero essere. Lo facciamo talvolta persino nelle nostre private esistenze, ma c’è sempre qualcuno che presto o tardi ci riporta alla realtà.


“Corriere della Sera” - 24 marzo 2023
Il pilota, l’attore, la velocista Sedici vite oltre le barriere
di Severino Colombo

«Non importa come sei nato, importa quello che diventi» dice Albus Silente in Harry Potter.
A voler trovare un filo che lega le sedici vite, tra loro molto diverse, raccontate dal giornalista e scrittore Giacomo Fasola nel libro Senza limiti. Ragazze e ragazzi oltre la disabilità (De Agostini, illustrazioni di Giulia Tassi, da 9 anni) è proprio quella massima: perché le vite in questione sono prove di coraggio, determinazione, pazienza, amore e in quanto tali hanno il valore aggiunto di rappresentare modelli per chi non vuole arrendersi alle prime difficoltà ma neppure alle seconde, alle terze… alle centesime.
Il concetto è messo a fuoco con efficacia nella storia che apre la raccolta, quella di Nicolas Hamilton, fratello minore del più volte campione del mondo di Formula 1 Lewis. Nic è nato prematuro con una paralisi cerebrale che, nel suo caso, provoca problemi di coordinazione e movimento soprattutto alle gambe.


"La Repubblica" - 23 marzo 2023
Combattiamo le pandemie come gli incendi
di Bill Gates
L'intervento

Provate a immaginare che nella vostra cucina scoppi un piccolo incendio. Suona l’allarme e avvisa del pericolo chiunque si trova nei dintorni. Qualcuno chiama il 911 (il numero per le emergenze negli Usa, ndr).Cercate di spegnere le fiamme da soli, forse avete addirittura un estintore sotto il lavandino. Se non ci riuscite, sapete già come mettervi in salvo senza problemi. Quando uscite, vedete che è già in arrivo il camion dei vigili del fuoco che usano l’idrante di fronte a casa vostra e spengono le fiamme prima che la casa di uno qualsiasi dei vostri vicini corra il rischio di prendere fuoco.
Dobbiamo prepararci a combattere l’insorgere delle malattie proprio come ci prepariamo a combattere gli incendi. Se si lascia che divampi e vada fuori controllo, un incendio rappresenterà un pericolo non soltanto per una casa, ma per una comunità intera. Lo stesso vale per le malattie infettive, tranne che queste possono espandersi su una scala di gran lunga più grande. Come abbiamo imparato fin troppo bene dal Covid, un focolaio in una città può diffondersi rapidamente a un Paese intero e poi a tutto il mondo.


"La Repubblica" - 22 marzo 2023
Dieci anni di Xylella il fuoco invisibile lasciato libero di uccidere gli ulivi
di Daniele Rielli
Il racconto

“La storia” credo l’abbiate sentita tutti almeno una volta ed è questa: «L’ulivo è una pianta immortale sulla quale, in Puglia, è stato scoperto un batterio — in realtà del tutto innocuo — e l’Unione europea e le multinazionali voglio approfittarne per distruggere gli alberi più antichi del Mediterraneo. A difesa dei maestosi ulivi ci sono solo gli abitanti del posto che protestano e si oppongono al folle sterminio». Qualsiasi sceneggiatore vi direbbe che “La storia” funziona, non a caso è grossomodo la stessa trama di Avatar , il film che ha il record d’incassi di tutti i tempi, il tipo di primato che non si ottiene per caso, ma perché gli autori riescono a parlare alla psiche profonda delle persone. Personalmente incontro “La storia” nel 2015 quando, preoccupato per gli ulivi della mia famiglia, incomincio a studiare l’epidemia e a scriverne. Scopro così che “La storia” ha un problema non di poco conto: è falsa, completamente falsa.


"Il Sole 24 Ore" - 21 marzo 2023
Legambiente: recuperabili 22 mld di metri cubi d’acqua
di Manuela Perrone
Un decalogo e una roadmap per riprogettare spazi aperti e edifici

Ventidue miliardi di metri cubi d’acqua ogni anno: a tanto ammonta, secondo il dossier di Legambiente “Accelerare il cambiamento: la sfida dell’acqua passa dalle città”, il potenziale che potrebbe derivare dalla raccolta delle acque meteoriche in ambiente urbano e dal riutilizzo di quelle reflue per l’agricoltura, pari a circa tre volte la capacità (6,9 miliardi di m³) contenuta nei 374 grandi invasi in esercizio. Al Governo Legambiente propone un decalogo, con una roadmap per riprogettare gli spazi aperti e gli edifici delle città che punti a recuperare il 20% delle acque meteoriche entro il 2025, il 35 entro il 2027, il 50% entro il 2030.


"Il Sole 24 Ore" - 19 marzo 2023
Identità in rotta verso luoghi di metamorfosi
di Vittorio Lingiardi
Migrazioni

Ogni anno scegliamo un tema attorno a cui accogliere e raccogliere i nostri saperi in dialogo. Quando, per il corso di quest’anno, abbiamo scelto Migrazioni, declinandolo in tre percorsi - Corpi, Frontiere, Spazi - non immaginavamo che avremmo avuto gli occhi pieni di lacrime per il naufragio di Cutro. Ma avremmo potuto immaginarlo, è l’ennesimo. Cerchiamo di creare un contatto con il dolore e l’ingiustizia di quanto accaduto.
Raccontare la storia senza usare la parola «migrante» è impossibile. Una parola che la politica fa fatica a comprendere.


“Corriere della Sera” - 16 marzo 2023
Calvino: futuro? imparare poesie a memoria
di Paolo Di Stefano

La sequenza finale di un’intervista televisiva del 1981 a Italo Calvino è stata riproposta di recente da Paolo Mieli nella sua rubrica «Passato e presente». Ad Alberto Sinigaglia che gli chiedeva quali sono i talismani per il futuro, Calvino rispondeva con il suo tono bofonchiante e pensieroso: «Imparare delle poesie a memoria… molte poesie a memoria… da bambini, da giovani… anche da vecchi… perché fanno compagnia… e poi lo sviluppo della memoria è molto importante…». Lasciamo stare il secondo talismano («fare dei calcoli a mano, divisioni e radici quadrate…»); lasciamo stare il terzo, altrettanto fondamentale («combattere l’astrattezza del linguaggio…); e lasciamo stare il quarto talismano («sapere che tutto quello che abbiamo… può sparire in una nuvola di fumo»).


“La Stampa” - 14 marzo 2023
Io, ex primario per 16 giorni in un letto vi dico che questa sanità è disumana
di Bruno Macchioni
La testimonianaza - ex primario di Ostetricia all'ospedale di Venaria

Mi rendo conto che gran parte delle critiche che risulteranno da quest'analisi sono dovute al fatto che ho vissuto tutti gli anni della mia attività lavorativa tra i letti d'ospedale nei panni prima di assistente volontario e poi, via via, fino a quelli di primario.
Fin dall'inizio ho cercato di realizzare ciò che mi è stato insegnato come obiettivo e cioè il benessere fisico e psicologico di chi è ricoverato, ben sapendo che le sue condizioni di morale condizionano in maniera rilevante l'efficienza delle cure sia mediche che chirurgiche. E sapendo che man mano che la posizione in carriera del medico cresce non possono aumentare solo le soddisfazioni ma anche responsabilità e doveri.


"La Repubblica" - 14 marzo 2023
Dissalatori, nuovi invasi e razionamento Contro la siccità Italia in ordine sparso
di Elena Dusi
Il cambiamento del clima - Caldo record, deficit di neve e fiumi a secco: come si affronterà l’estate? Tante le iniziative, ma il governo è senza strategie. “E la pioggia va raccolta”

Oggi, all’inizio dello scioglimento delle nevi, 19 comuni del Piemonte vengono dissetati dalle autobotti. Sono nel cuore della “zona rossa” della siccità, che si estende al Nord e in Pianura Padana. E i contadini, che devono decidere cosa piantare, sono in un vicolo cieco. Secondo Coldiretti 8mila ettari di riso su 220 non verranno coltivati. «Mi ha detto un agricoltore di aver acquistato 60mila euro di patate da seme, ma ha rinunciato anche a piantarle» racconta Massimo Gargano, direttore di Anbi, l’Associazione nazionale dei consorzi di bonifica. In Sicilia, dove il deficit di pioggia è stato minore e il problema sono le perdite degli acquedotti, gli agricoltori hanno chiesto al consorzio regionale quanta acqua avranno in estate. Nessuna risposta.


"La Repubblica" - 13 marzo 2023
Oceani a rischio, la mossa dell’Italia “A luglio un vertice per salvarli”
di Luca Fraioli
Cambiamento climatico - La Farnesina con le università e gli enti scienti??ci preparano un summit e il lancio dell’iniziativa 30x30

L’Italia e la sua diplomazia si schierano dalla parte degli Oceani. Da settimane negli uffici del ministero degli Esteri si lavora per organizzare a Roma la prossima estate un evento che coinvolga capi di governo, ministri e scienziati di tutto il mondo con l’obiettivo di proteggere la parte del “blu” del Pianeta. Lo “special event” ha già un titolo: “Oceani in salute e sostenibili, per un futuro equo e prospero”. Si punta alla firma di un documento, «un messaggio politico, con il lancio dell’iniziativa 30x30, ovvero il raggiungimento del 30% delle aree marine protette nel 2030, anno di riferimento per il conseguimento degli obiettivi dell’Agenda Onu».
Ancora da definire invece la data, anche se sul calendario della Farnesina sono cerchiati di rosso il 4 e il 5 luglio prossimi.


“Corriere della Sera” - 13 marzo 2023
Il decreto flussi non fermerà le partenze
di Domenico Affinito e Milena Gabanelli
La Bossi-Fini serve a regolarizzare chi è già in Italia contro i trafficanti accordi con i paesi più coinvolti: ingressi legali in cambio dei rimpatri di irregolari.

Il decreto flussi ferma davvero le partenze di migranti? L’Italia è il primo Paese di approdo.
Per gestire il fenomeno e fermare i trafficanti di esseri umani la strada è una sola: canali di ingresso regolari. La Bossi-Fini serve a regolarizzare chi è gia in Italia ma contro gli scafisti servono nuovi accordi con altri Paesi.
L’immigrazione è un fatto strutturale, e l’Italia non può sfuggire al proprio destino geogra fico perché è il Paese di primo approdo. Per gestire il fenomeno e fermare i trafficanti di esseri umani la strada è una sola: canali di ingresso regolari. Un messaggio che la premier Giorgia Meloni ribadisce con enfasi a Cutro. Ma cosa vuol dire canali di ingresso regolari?


“Corriere della Sera” - 12 marzo 2023
Il più sostenibile dei pranzi: insetti
di Manuela Monti e Carlo Alberto Redi

Grilli, cavallette, tarme, scarafaggi, termiti sono organismi ricchissimi di proteine e costituiscono un’alternativa valida, sotto il profilo ecologico e nutrizionale, tanto per il consumo umano quanto per quello animale.

La popolazione mondiale è in continua crescita: 2,5 miliardi nel 1950, 4 nel 1970, 8 nel 2023 sino agli stimati 10 nel 2050 quando la struttura demografica vedrà l’India (1,7) superare la Cina (1,4) e l’Africa raddoppiare a 2,5 miliardi (con la sola Nigeria a 0,5 miliardi). Questa è una brutta notizia per l’ambiente naturale e l’abitabilità del pianeta Terra, specialmente se gli 8 miliardi aspirano tutti allo stile di vita occidentale. In questo caso, sebbene sia possibile produrre le calorie necessarie ad alimentare 8, e pure 10 miliardi di persone, è evidente che la catastrofe climatica non potrà più essere evitata. L’aumentata richiesta di carne sarà insostenibile poiché l’allevamento intensivo è estremamente energivoro e richiede grandi quantità di suolo, di acqua e di alimenti: già ora l’impronta ecologica degli allevamenti per carne ad uso alimentare umano è più alta di 7 miliardi di tonnellate di CO2, l’equivalente del 15% di tutti i gas serra prodotti dall’uomo.


“Corriere della Sera” - 12 marzo 2023
Nigeria tra deserto e alluvioni
di Michele Farina e Alessandra Muglia
Figlia dell’attivista ucciso per la sua battaglia contro le multinazionali del petrolio, Noo Saro-Wiwa sarà a Milano. Qui anticipa le sue riflessioni: «Viviamo sull’orlo di collassi ecologici. La benedizione del greggio oggi è una maledizione»

Il miglior ministro del mondo è in Sierra Leone: David Moinina Sengeh è stato premiato pochi giorni fa al World Government Summit. Ha 36 anni e dal 2019 fa il ministro dell’Istruzione in un piccolo Paese dove tre adulti su cinque non sanno leggere né scrivere.
Tra i 54 Stati africani, la Sierra Leone è politicamente ed economicamente un peso piuma.
Non è un esempio di fulgida leadership neanche il suo attuale presidente, l’ex generale golpista Julius Maada Bio che il 23 giugno cercherà di vincere per la seconda volta le elezioni presidenziali. Eppure, in un continente (in un mondo) che pensa più alle armi che alle
scuole, il governo di Freetown ha investito il 20% del suo budget in istruzione.


"Il Sole 24 Ore" - 12 marzo 2023
Una macchina troppo prevedibile
di Paolo Legrenzi
Intelligenze a confronto. Mentre per i computer la ripetizione è indispensabile, gli esseri umani si sono evoluti per gestire l’incertezza anche se forse aspirerebbero a un mondo meno instabile

In principio furono i filosofi a cercare di capire come funziona l’intelligenza umana.  Usavano però un metodo inaffidabile. La baldanza dei principianti faceva loro credere che bastasse guardare dentro la mente per svelarne i meccanismi. In tal modo (si chiama introspezione), capita che quel che si vede abbia ben poco a che fare con quello che succede. L’evoluzione naturale non si è fidata troppo degli esseri umani e ha preferito costruire la mente come non trasparente a sé stessa.
Dopo due millenni arrivarono gli scienziati cognitivi con il metodo sperimentale e la neuropsicologia. Capirono un po’ di più del motore, il cervello, e dei suoi prodotti mentali, per quanto il tutto sia tuttora abbastanza misterioso.


"La Repubblica" - 12 marzo 2023
La nuova campagna di Francia “Leggete almeno 15 minuti”
di Anais Ginori
Parigi, l’iniziativa del Centre National du Livre

Un quarto d’ora di lettura. È l’invito del Centre National du Livre (Cnl) che ha lanciato ieri un appuntamento simbolico con tutti i francesi alle dieci del mattino: aprire un libro per almeno quindici minuti. Anche se la Francia resta un paese con una quantità di lettori che fanno
invidia, la tendenza è a una lenta e inesorabile diminuzione soprattutto fra le nuove generazioni. L’anno scorso il Cnl aveva battezzato il
10 marzo come giornata del quarto d’ora di lettura con tanto di hashtag #10marsjelis. L’appello, ripetuto ieri, è stato quello di fermarsi a leggere qualche pagina a scelta per riscoprire il piacere, l’emozione e l’apertura al mondo che c’è in ogni opera letteraria.


"Il Sole 24 Ore" -  9 marzo 2023
Il solare alla guida dell’energia per l’autoproduzione di cittadini
di Elena Comelli
Comunità energetiche. Anche l’Italia si prepara al via operativo ai progetti: secondo le stime sono oltre 1 milione gli utenti residenziali e 3-6mila le aziende candidati all’autoconsumo collettivo di energia

Power to the People, auspicava John Lennon nel 1971. Cinquant’anni dopo ci siamo vicini: in Europa e in Italia è boom dell’energia prodotta in loco da chi la usa, grazie alle normative sempre più favorevoli all’autoproduzione e alle comunità energetiche, fra cui l’ultimo decreto con gli incentivi riorganizzati dal ministero dell’Ambiente, presentato alla Commissione Ue il 21 febbraio e in attesa del via libera.
«La grande innovazione di questa fase storica è lo scambio di energia fra privati: da una logica verticale, che vedeva una singola mega-centrale vendere l’energia a molti consumatori, si passa a una logica orizzontale che vede una rete di impianti di produzione di privati cittadini offrire la propria energia ad altri privati cittadini», spiega Gianluca Ruggieri, ricercatore dell’Università dell’Insubria e co-fondatore di ènostra, una delle prime cooperative energetiche in Italia, in prima linea sul fronte dei consumi collettivi.


“La Stampa” -  8 marzo 2023
Perché la parità resta lontana
di Francesca Mannocchi

«Ai fini della presente Convenzione, il termine "discriminazione nei confronti delle donne" designa qualsiasi distinzione, esclusione o restrizione operata sulla base del sesso che abbia l'effetto o lo scopo di pregiudicare o annullare il riconoscimento, il godimento o l'esercizio da parte delle donne, indipendentemente dal loro stato civile, sulla base dell'uguaglianza tra uomini e donne, dei diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale, civile o in qualsiasi altro campo». (Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna, 1979). Ci sono conquiste che sembrano esistere solo su carta, come i diritti delle donne. In
tutto il mondo, ricordano le Nazioni Unite «le donne condividono il diritto a vivere una vita libera dalla violenza e dalla schiavitù.


“La Stampa” -  8 marzo 2023
L'istruzione è la chiave della parità prima in agenda quella finanziaria
di Elsa Fornero

La battaglia per la parità di genere è anzitutto una battaglia di diritti umani, civili e sociali. È una battaglia nella quale, grazie a tante donne del passato (a cominciare, in Italia, dalle 21 «madri costituenti») e a organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite, si sono fatti molti progressi. Questi progressi però non bastano: in molte aree del pianeta le donne sono ancora apertamente assoggettate al dominio maschile, talvolta al limite della schiavitù, con soprusi, segregazioni, violenze fisiche e psicologiche, purtroppo anche dove l'uguaglianza è proclamata in via di principio.

È giusto ricordare, nei nostri ricchi ma crescentemente diseguali e sfiduciati Paesi occidentali, che per molte di queste donne l'unica via di uscita è un disperato viaggio su un barcone; e non tanto per loro stesse quanto per i loro figli e figlie.


"La Repubblica" -  8 marzo 2023
Il corpo delle donne
di Arianna Farinelli

Tutti, in quanto esseri umani, abbiamo abitato nel corpo di una donna all’inizio della nostra vita, e da una donna o da una molteplicità di donne nel tempo siamo stati nutriti, cresciuti, educati, curati e persino feriti. Eppure, è nel momento in cui mi sono resa conto che anche il mio corpo, crescendo, sarebbe diventato un corpo di donna che tutto è cambiato, e ho capito che se non mi fossi opposta in qualche modo, da adulta avrei occupato anch’io solo spazi marginali e posizioni periferiche.
Negli anni dell’adolescenza noi ragazze eravamo costantemente sopraffatte da un senso di vergogna. Vergogna per come eravamo: se avevamo i fianchi troppo larghi o troppo stretti, le gambe robuste o sottili, le natiche voluminose o squadrate.


"Il Sole 24 Ore" -  7 marzo 2023
L’editing del Dna evolve e non è più solo per le malattie genetiche
di Francesca Cerati
Vertice a Londra. Scienziati da tutto il mondo, dopo lo scandalo del 2018, discutono sui progressi della tecnologia Crispr, tra accessibilità e normative

Centinaia di scienziati di tutto il mondo sono riuniti al Francis Crick Institute di Londra per il vertice internazionale sull’editing genetico, la tecnologia che consente di modificare sezioni specifiche di Dna, insignita del premio Nobel per la Chimica nel 2020.

Per tre giorni, genetisti, ricercatori di sanità pubblica, bioeticisti e filosofi discuteranno degli sviluppi in un campo che promette di avere notevoli conseguenze per la medicina. Gli esperti si aspettano infatti che un’ondata di terapie di editing genetico raggiunga le cliniche nei prossimi cinque anni, trasformando il trattamento delle malattie del sangue, del cuore, degli occhi, dei muscoli e potenzialmente anche delle patologie neurodegenerative.


"La Repubblica" -  6 marzo 2023
Affinati “Nelle aule bisogna costruire il vivere civile Parlare anche a chi alza muri”

intervista a Eraldo Affinati a cura di Raffaella De Santis

Eraldo Affinati, scrittore fedele alla lezione di Don Lorenzo Milani, si dedica da anni anima e corpo all’insegnamento. Negli ultimi giorni ha seguito con interesse l’onda di entusiasmo delle manifestazioni studentesche e i recenti sviluppi al liceo Carducci di Milano, dove è comparso uno striscione con Giorgia Meloni e Giuseppe Valditara a testa in giù.
Si sta surriscaldando lo scontro, dobbiamo temere?   «Non credo. Gli estremismi, che pure continuano ad esistere, non hanno più la presa sociale di un tempo. Questo non significa negare i rischi di involuzione autoritaria. Ma per superarli non dovremmo enfatizzare le nostre identità. Sarebbe necessario creare i presupposti per gesti da fare insieme. Non puntare sul colore della maglietta che indossiamo ma sulla qualità della relazione umana: in quale altro luogo ciò potrebbe avvenire, se non nella scuola pubblica? La manifestazione di Firenze è stata una grande lezione di educazione civica all’aperto».


“Donne Chiesa Mondo”  5 marzo 2023
Sposa bambina, il mio no
di Maria Grazia Calandrone
Maria Grazia Calandone ha dato voce a Nandhini, che a 14 anni in India è riuscita a scampare a un matrimonio combinato dalla zia. Insieme l’hanno raccontata a #StandUpForGirls 2019, evento di Terre des Hommes.

Sono nata il 9 maggio del 2003 nel villaggio rurale chiamato Kalavai.
Qui le case hanno le porte di legno colorate di azzurro, affacciate su piccole strade di polvere.
Siamo mischiati al bosco, al vento, al sole, all’acqua dolce del piccolo lago, all’arsura della sabbia, alle moto, alle biciclette. I colori leggeri delle facciate sono confusi con l’intonaco azzurro del cielo che posa sulle tegole e sulle foglie di palma come una cicogna gigantesca, un gigantesco uccello pigliamosche. Se piove, il cielo grigio sembra un rapace con le ali aperte. E, sotto, l’arancione della terra, i cerchi di fuoco nel tempio. I bambini giocano a mosca cieca, corrono tra le case. Le divinità li salvano dal morso degli scorpioni. Nel 2013 mamma Alamelu muore. Non importa il perché, non esiste un motivo per cui la mamma di una bambina di dieci anni muoia. Basta così.


“Donne Chiesa Mondo”  5 marzo 2023
Cari uomini, siete deboli
di Edith Bruck

Cari uomini, so bene che è la Festa della Donna. I poveri alberi della mimosa sono massacrati e i rametti regalati alle donne con le perline di velluto di un giallo luminoso si spengono presto, diventano marroncini, muoiono come le donne in parti considerevoli del mondo, ammazzate, torturate, imprigionate, ingabbiate nel nome della religione, dell’amore e di una cultura che nega loro la libertà.
Noi donne occidentali, di culture diverse, di fedi diverse, non possiamo che ammirare queste leonesse che cercano di liberarsi dalla Sharia, di rompere la gabbia in cui sono nate e tenute da uomini deboli che hanno paura delle donne libere, perché sanno della loro forza, del valore, della fantasia, dell’immaginazione, dell’autodeterminazione, del coraggio.


"Il Sole 24 Ore" -  5 marzo 2023
Se la democrazia è cosa da maschi
di Giulia Sissa
Sfide. La modernità esige l’uguaglianza per tutte e tutti, al di là delle divisioni di razza e genere, per principio e per definizione. Ma non era così in Grecia: per scoprirlo basta leggere Pericle.

Il potere delle donne è una sfida per la democrazia. Le vicissitudini della parità, i dibattiti, gli ostacoli, le resistenze che dobbiamo ancora affrontare oggigiorno mostrano che si tratta di un progetto perfettibile e interminabile. I teorici contemporanei della democrazia si appoggiano al postulato dell’universalismo: il demos moderno è inclusivo. L’equivalenza significa attribuire un valore uguale a individui che appartengono a gruppi sociali diversi ma che sono tuttavia riconosciuti e rispettati nella misura in cui condividono tutti “una stessa umanità”. Attribuire uno stesso valore, rifiutare forme fisse di subordinazione, ammettere tutti i cittadini al diritto di cittadinanza non significa abolire le differenze di ricchezza, di status, di classe o di modi di vivere, ma trascendere queste distinzioni in vista di un livello superiore di somiglianza umana.


“La Stampa” -  5 marzo 2023
"Inutile cercare colpevoli ma in tre anni per la sanità non è stato fatto nulla"
di Francesca del Vecchio
Intervista a Giuseppe Remuzzi

«Abbiamo bisogno di silenzio, come quello del presidente Sergio Mattarella – immobile – davanti alle bare dei naufraghi di Cutro. Quei morti sono come quelli della pandemia. Inutile cercare i colpevoli nelle aule di tribunale». Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto Mario Negri di Milano, non vuole commentare l'inchiesta di Bergamo sulla gestione dell'epidemia in Val Seriana. «Ho le mie idee e me le tengo. Mi chiedo solo se non sia arrivato il momento di occuparci di mettere a frutto la lezione che dovremmo aver imparato dal Covid».


“Corriere della Sera” -  5 marzo 2023
Non è l’anatomia a rivelarci chi siamo
di Telmo Pievani
«La Lettura» ha incontrato nel suo studio di New York uno dei massimi esperti di evoluzione umana, Ian Tattersall. Che avverte: «La diversificazione è il motore del cambiamento, Homo sapiens non è l’ultimo anello di una catena.

Ian Tattersall ha uno sguardo evolutivo spiazzante. Insieme al genetista Rob DeSalle, ha appena pubblicato il terzo capitolo di una trilogia sulle bevande alcoliche. Dopo la storia naturale di vino e birra, è il momento dell’evoluzione dei liquori. Tra i massimi esperti internazionali di lemuri, dobbiamo alla sua penna alcuni tra i più effcaci testi di aggiornamento sull’evoluzione umana, intesa come un albero genealogico ramificato e ricco di specie differenti.

Di origine britannica, cresciuto in Africa orientale dove ha iniziato a coltivare la sua passione per i fossili umani, per poi trasferirsi a Cambridge e a Yale, per più di trent’anni è stato il curatore della divisione di Antropologia dell’American Museum of Natural History di New York. Lo abbiamo incontrato al quinto piano del celebre museo, nel suo studio traboccante di fossili, di calchi e di bottiglie di buon rosso. Di recente Tattersall si è espresso in modo critico sullo stato della paleoantropologia.


"Il Sole 24 Ore" -  5 marzo 2023
«Una nuova cultura del progresso per salvare il mondo dalla catastrofe»
di Mauro Garofalo
Viaggio al centro dell’Antropocene. «L’essere umano è un sistema ecologico in funzione del più grande corpo del pianeta, in cui ogni forma di vita si adatta a quella complessiva: serve un nuovo concetto di governance». Ne è convinto l’economista Jeremy Rifkin

È uno dei termini più in voga quello che utilizza nel titolo del suo ultimo libro Jeremy Rifkin, L’età della resilienza (Mondadori, € 24,00). Presidente della Foundation on Economics Trends di Washington, è uno degli artefici dei piani economici di Unione europea e Cina per una transizione energetica green: «Il pianeta si sta svegliando, penso ai tifoni, al surriscaldamento globale, alla fusione dei ghiacciai. Dipende dall’umano, ma le persone non si sono rese conto che stiamo assistendo al più grande evento climatico dopo l’ultima estinzione di massa». Negli ultimi cento anni è accaduto qualcosa di enorme: «Fino al 1929, l’80% del pianeta era ricoperto da foreste, oggi le aree non antropizzate sono appena il 33%». Ed è imputabile al nostro stile di vita: «Alteriamo l’atmosfera con le emissioni di CO2, consumiamo troppa acqua a fronte di basse precipitazioni».


"Il Sole 24 Ore" -  5 marzo 2023
Chi inventò il mestiere di infermiera
di Adriana Castagnoli
Florence Nightingale. Nel 1853, nella Crimea in guerra, organizzò una missione di volontariato: un’esperienza antesignana della Croce Rossa

«Infinitamente comprensiva, immensamente affascinante, assolutamente altruista/…/si sacrificava ogni giorno /.../ in breve, era così costituita che non aveva mai un pensiero suo ma preferiva simpatizzare sempre con i pensieri e i desideri degli altri».
Con arguta levità Virginia Woolf sintetizza così le virtù dell’“angelo del focolare” ossia l’ideale vittoriano di donna, moglie e madre. Florence Nightingale (1820-1910) - di cui il giornalista e saggista Bruno Cianci ricostruisce la biografia in questo volume - pur appartenendo all’élite borghese britannica, disattese questo ideale.    Fu assolutamente altruista, comprensiva e affascinante al di fuori della sfera domestica, dedicandosi alla cura di una più vasta umanità sofferente.


"Il Sole 24 Ore" -  5 marzo 2023
L’amministratrice degli uragani
di Patrizia Caraveo
Donne al comando. Tra gli editori, i banchieri e i registi sono ancora pochissime Per non parlare del mondo scientifico. Ma la meteorologa Elisabeth Leitman è un’eccezione: firma i bollettini del National Weather Service Storm Prediction Center

L’8 marzo offre un’ottima occasione per riflettere sui pregiudizi che ancora rendono difficile l’accesso delle donne a tutte le professioni. In linea di principio, non ci sono preclusioni, nei fatti, però, esistono ambiti che sono ancora squisitamente maschili.
Lo scopriamo sfogliando The Only Woman, un libro fotografico basato su 100 immagini, scattate in 20 nazioni, in un lasso temporale di 150 anni, per riprendere, in occasioni diversissime, gruppi dove compare una sola donna. La scelta delle foto è opera di Immy Humes, una documentarista americana che ha dovuto frugare a fondo negli archivi che sono popolati, per lo più, da scatti di gruppi di uomini. Le
circostanze immortalate nel libro sono molto varie, si va dalle foto di gruppo di studenti o di professionisti agli scatti che riprendono donne che stanno svolgendo il loro lavoro in un ambiente maschile.


“La Stampa” -  4 marzo 2023
"L'insegnamento è un rapporto d'amore e la mia classe mi ha trovato dopo 40 anni"
di Umberto Gastaldi
La storia

Anziché per una rimpatriata di quelle meste, un po' squallide, talvolta crudeli, che si fanno a ogni decennio dal diploma, i compagni di scuola della classe mista VD, liceo scientifico Gobetti di Torino, annata 1979-80, si sono rivisti, ritelefonati, risentiti per rintracciare un professore. Anzi, il professore. Quello che non a tutti è dato incontrare, quello che è come la grazia, e ti cambia la vita indipendentemente da quanto (e se) lo meriti. Hanno temuto che fosse morto, e invece era ricoverato in ospedale, per il covid, a Vicenza: solo. Lo hanno rintracciato e sono andati a trovarlo. Umberto Gastaldi, 82 anni, pensionato. Che dice a La Stampa: «È stato consolante quando i miei ragazzi mi hanno cercato, ma non sono sorpreso: ci siamo sempre voluti bene».


“Rocca” -  1 marzo 2023
L'ultima timbratura ed altro
di Anna Maria Cimino

Il 22 agosto 2022 ho fatto la mia ultima timbratura, nella sala dell'orologio marcatempo c'era un'ostetrica a cui mi rivolsi, sorridendo, per informaria della cosa, avevo bisogno di  dirlo a qualcuno! Lei gentilmente mi ha fatto una foto e me l'ha whattsappata, poi sono uscita e un pianto accorato, fortunatamente nascosto da occhiali e mascherina, ha voluto venir fuori in modo del tutto inatteso.

Uscivo per sempre dal «mio ospedale», professionalmente parlando, dopo quasi 36 anni passati lì e 42 di lavoro complessivo! La mente è andata al 14 giugno 1987, al mio primo ingresso in reparto, alla paura che avevo, la paura di non essere sufficientemente preparata, la paura di poter nuocere a qualcuno, la paura di trovarmi all'improvviso in trincea, la paura di non essere adeguata a quel lavoro che avevo così tanto desiderato.