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Nella morsa del ragno ® Goccia fredda ® Aerei più veloci ed efficienti con la “pelle di squalo ® Nido abbandonato una architettura raffinata

®  Inizia oggi la COP29

 

 



  

morsa del ragno

Nella morsa del ragno

 

Zanne seghettate

 

Come fanno i ragni a tagliare materiali molto resistenti, come il carbonio o il Kevlar?

Ricerca coordinata dall’Università di Trento potrebbe aprire la porta a una nuova generazione di utensili da taglio più efficaci e performanti, prendendo spunto dalla straordinaria capacità con cui i ragni riescono a tagliare la propria seta – il materiale ad alta resistenza più tenace in natura – ma anche fibre sintetiche come il carbonio o il Kevlar®.

Quando pensiamo ai ragni, la prima cosa che ci viene in mente è la loro grande capacità di tessere tele estremamente complesse e resistenti. Meno nota è l’abilità con cui queste piccole creature riescono a tagliare materiali ad alta resistenza o tenacità.

Il gruppo di ricerca coordinato dall’Università di Trento ha cercato di capire come questo sia possibile. A lungo si è pensato che il segreto di questo taglio efficace e preciso fosse la chimica, cioè la capacità di produrre un enzima in grado di sciogliere le fibre di seta. Questo meccanismo non è però sufficiente a spiegare la velocità con cui i ragni riescono a compiere questa operazione, per esempio in una situazione di pericolo.

«Lo studio è nato dalla curiosità di capire come i ragni interagiscono con materiali non propri. Abbiamo, quindi, provato a sostituire una ragnatela con fili sintetici di dimensioni paragonabili», appunto carbonio o Kevlar®, spiegano Nicola Pugno, ordinario di Scienza delle costruzioni a UniTrento (continua)

 

 


 

goccia fredda

goccia fredda

 

ecco cosa rischiamo

 

Luca d'Angelo

 

Le condizioni meteorologiche sull’Italia stanno per cambiare in maniera significativa, con l’avvicinarsi di una goccia fredda che potrebbe influenzare l’intero quadro atmosferico della Penisola. Dopo settimane dominate dall’Alta Pressione che ha garantito tempo stabile e relativamente mite, si profila un ribaltamento che porterà piogge, calo delle temperature e un generale peggioramento del tempo. Le prime avvisaglie di questo mutamento si stanno già manifestando tra Sicilia e Sardegna, dove una palude barica ha portato piogge consistenti, in particolare sulla Sicilia.

 

Goccia fredda in azione: effetti sul clima italiano

L’arrivo della goccia fredda potrebbe portare un abbassamento generalizzato delle temperature, in particolare al Nord e al Centro Italia. Le regioni come il Piemonte, la Lombardia e la Liguria potrebbero essere le prime a risentire del cambiamento, con piogge che potrebbero estendersi anche alla Toscana e all’Emilia-Romagna. A partire da Lunedì 13 Novembre, ci sono che coinvolgono soprattutto le aree del Nord-Ovest, con un successivo interessamento delle regioni centrali.

 

Le temperature subiranno un calo, specialmente durante le ore notturne, con minime che potrebbero avvicinarsi allo zero nelle zone interne del Nord. A Torino e Milano, le temperature potrebbero scendere fino a 2-3°C nelle prime ore del mattino, mentre a Firenze e Bologna si prevedono minime attorno ai 5°C. Anche al Sud, sebbene le temperature resteranno più miti, i venti freddi porteranno un abbassamento termico soprattutto nelle aree montane. (continua)

 

 

aereo più veloce

Aerei più veloci ed efficienti con la “pelle di squalo

 

Aerei veloci e sostenibili, grazie all’unione di biomimetica e sharkskin: come sta cambiando il settore aeronautico.

 

Daniela Caruso 31 ottobre 2034

Negli ultimi tempi, il settore dell’aeronautica è cambiato grazie alla sharkskin che sta rivoluzionando tale capo. La pelle di squalo, infatti, ha ispirato gli esperti del settore nella realizzazione di aerei sostenibili e velocissimi, grazie alla biomimetica che rispetta l’ambiente, ispirandosi, per l’appunto, alla natura.

 

Biomimetica e sharkskin cambiano il settore areonautico

La natura è una fonte di ispirazione per trovare ed attuare soluzioni che innovano in diversi settori. Un esempio – in tal senso – è rappresentato dal concetto di biomimetica, disciplina che studia e imita i processi biologici naturali per risolvere problemi complessi dell’ingegneria, della scienza dei materiali e del design.

 

Tra le sue applicazioni, vi è l’utilizzo della “pelle di squalo” (sharkskin) come modello per lo sviluppo di tecnologie avanzate, soprattutto nei settori dell’aerodinamica, dell’idrodinamica e del risparmio energetico, nonché in quello aeronautico.

La pelle dei squali è coperta da minuscole scaglie chiamate denticoli dermici, strutture rigide e dentate che assomigliano a piccoli denti. (continua)

 

 

 

 

 

nido abbandonato di vespa velutina

 Nido abbandonato una architettura raffinata

 Video

 

Come i comuni vespidi diffusi in Europa è dotata di un pungiglione e presenta un comportamento discretamente aggressivo nei confronti dell'uomo. Secondo gli entomologi la sua pericolosità, per gli uomini e i mammiferi in genere, e anche l'aggressività va paragonata a quella delle altre vespe europee. In particolare la Velutina non può considerarsi più pericolosa della vespa crabro che in virtù della maggior mole ha semmai più veleno. È sempre la confusione con la Mandarinia a creare le maggiori dicerie in tal senso[6]. Maggiore è invece la sua pericolosità per le api, suo alimento preferito, soprattutto per quanto riguarda le specie europee. Pur abilissimo predatore di api anche nel suo territorio di origine, è in Europa che questo imenottero riesce a minare seriamente l'esistenza delle comunità apiarie. Le specie apiarie del sud-est asiatico hanno adottato infatti dei comportamenti validi per combattere questo loro predatore e non ancora noti alle api europee.[7] Entomologi e apicoltori stanno dunque cercando con tutti i mezzi di limitare la diffusione e i danni che questa vespa arreca all'ambiente. (https://it.wikipedia.org/wiki/Vespa_velutina) (Video)

 

 


 

 

BAKU, AZERBAIJAN 11-22 NOVEMBRE

Inizia oggi la COP29

I 198 Paesi partecipanti dovranno ottenere risultati concreti per tradurre in pratica gli impegni assunti lo scorso anno

 

negli Emirati Arabi Uniti

 

In un mondo distratto dalle elezioni presidenziali americane e dalle guerre in Palestina e in Ucraina, prende oggi il via a Baku, in Azerbaijan, la 29esima Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, COP29 (Baku, Azerbaijan, 11 – 22 novembre). Attualmente, ci sono 198 Parti (197 Paesi più l’Unione Europea) facenti parte della Convenzione.

Il programma prevede varie sessioni, seminari e discorsi programmatici su temi quali l’azione per il clima, la sostenibilità e le partnership globali.

 

Secondo l’UNFCCC (United Nations Climate Change Conference – Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici), «La COP29 deve essere una COP che consenta di ottenere risultati concreti per tradurre gli impegni assunti nello storico consenso degli Emirati Arabi Uniti dello scorso anno in risultati reali e di economia reale».

Il piano della Presidenza della COP 29 di Baku si basa su due pilastri paralleli che si rafforzano a vicenda:

il primo, “migliorare l’ambizione”, combina elementi chiave per garantire che tutte le Parti si impegnino verso piani nazionali ambiziosi e trasparenza;

il secondo, “consentire l’azione”, riflette il ruolo fondamentale della finanza, strumento chiave per trasformare l’ambizione in azione e ridurre le emissioni, adattarsi ai cambiamenti climatici e affrontare perdite e danni.

La priorità è quella di ottenere riduzioni profonde, rapide e durature delle emissioni per mantenere le temperature sotto controllo e rimanere al di sotto della soglia di 1,5 °C. (continua)