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Recensioni dal novembre 2024

Recensioni dal novembre 2024

 


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Layout, spazi e tecnologie dei sistemi di logistica del materiale in ospedale -   - Reti di imprese e network organizzativi -  Buoni si nasce -  L'Amore l'odio e il cervelloMenti tribaliEsploratori e soldatiCervelli in guerra - Scienziate visionarie //•// Di malerbe, tritoni, lucciole e altre storie //• // Storythinking //•// Noi siamo i nostri ormoni//•//Lingua e musica•In classe //•// Il microcosmo delle galle//•//Ma due più due fa sempre quattro? //•// Qattro ipotesi sull’origine del linguaggio //•// Fossili e artefatti da Leonardo a Leibniz

 


 

 

Massimo Mariani Layout, spazi e tecnologie dei sistemi di logistica del materiale in ospedale

Collana: Tecnologia dell'architettura (3)Pagine: 156, Formato: cm.20x20

Anno: 2024, ISBN: 9788846767981

Stato: Disponibile, 15,2 €

  • Descrizione

Il volume si inserisce nel quadro generale dei sistemi complessi e nello specifico nella gestione del sistema edilizio ospedaliero in riferimento ai servizi non core (non assistenziali) nella fase di esercizio. Al fine di comprendere le caratteristiche delle attività logistiche dei materiali attraverso indagini dirette e indirette, l’autore focalizza l’attenzione sull’impatto dei percorsi e dei flussi sull’assetto architettonico-funzionale dell’ospedale. L’obiettivo è quello di identificare gli elementi di valutazione per i criteri di progettazione definiti in relazione al sistema logistico dei materiali con possibili applicazioni ai reparti ospedalieri. Il risultato è un testo che illustra le aree e i temi a esse correlati in un modello organizzato e sintetico.

 

Massimo Mariani
Laureato in Architettura (2016) e Dottore di Ricerca in Tecnologie dell’Architettura (XXXII Ciclo) presso l’Università degli Studi di Firenze (2020), è Assegnista di Ricerca ICAR12 presso l’Università degli Studi Roma Tre (2021-2023). La sua attività di ricerca si concentra sullo studio di tipi edilizi complessi a servizio della collettività per i quali, in particolare, si interessa di gestione di programmi funzionali e innovazione tecnologica di processi costruttivi.

 

 


 

G. Pizzarello , A. Volpi Geometria e algebra

Collana: Biblioteca dell'Accademia Navale (9)Pagine: 408, Formato: cm.17x24

Anno: 2024, ISBN: 9788846711588

Stato: Disponibile, 38,0€ 

 

  • Descrizione

Il libro si propone di far acquisire agli studenti alcune conoscenze e competenze basilari di geometria analitica e di algebra lineare. I contenuti riguardano spazi vettoriali, matrici, piani, rette, coniche, quadriche, autovettori, prodotti scalari e hermitiani, ed altri argomenti correlati. La materia viene presentata con il necessario rigore, fornando le dimostrazioni della maggior parte degli enunciati, ma anche presentando esempi ed esercizi di tipo illustrativo, applicativo, e di approfondimento. La suddivisione in capitoli consente percorsi diversi a seconda che lo studente utilizzi questo testo per un corso prevalentemente di algebra lineare, oppure di geometria.


 

 

Maria Silvia Fiorelli, Reti di imprese e network organizzativi

Un’analisi empirica

Collana: fuori collana

Pagine: 104, Formato: cm.14x21, Anno: 2024, ISBN: 9788846769312

Stato: Disponibile, 9,5€

 

Il sistema del network, mappato e studiato da anni, ancora oggi diventa una strategia vincente in molti mercati. Tramite le relazioni, le imprese hanno accesso a conoscenze esterne, rappresentando un valido strumento con cui affrontare i propri limiti di competenze rispetto alla crescente complessità dell’ambiente competitivo. Si è svolta un’analisi a carattere qualitativo su tutte le imprese insediate all’interno dell’Hub Toscano a dimostrazione che fare networking oggi permette, in particolare alle start-up, di creare innovazione e trasformazione digitale. Attraverso i risultati ottenuti è stato possibile verificare l’effettivo funzionamento di forme organizzative di tipo reticolare presenti all’interno del Polo Tecnologico, analizzando l’esperienza delle singole aziende e individuando i benefici conseguiti, ma anche le maggiori criticità incontrate nell’operare in rete. Nelle aziende investigate, la condivisione di idee, informazioni e conoscenze è oggi un’attività necessaria per sviluppare competenze professionali aggiornate e specializzate tecnologicamente.

 

Maria Silvia Fiorelli insegna Organizzazione Aziendale presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa. È autrice di volumi sul tema delle piccole e medie imprese e il sistema delle relazioni e dei rapporti con il territorio. I suoi interessi di ricerca vertono soprattutto sull’analisi dei sistemi di gestione delle “imprese minori” e l’individuazione di forme organizzative e governance di eccellenza che permettano la realizzazione per queste imprese del core business e della competitività in un ambiente sempre più complesso, in cui è necessario identificare strategie organizzative efficaci per restare competitivi. Un altro filone di ricerca indagato negli ultimi anni attiene al tema dell’economia circolare.

 

 


 

 

Paul BloomBuoni si nasce

Traduzione di Sara Prencipe
 

Varia · Psicologia

Pubblicazione: 10 luglio 2014, Euro: 19,90, Pagine: 221, ISBN: 9788875784393
 

Nasciamo già con un profondo senso del bene e del male? O siamo dei piccoli egoisti che la società educa a diventare persone per bene? Paul Bloom sostiene che i bambini non sono “pagine bianche” senza principi morali, ma che ancora prima di parlare sono già in grado di giudicare le azioni degli altri, provare empatia e un rudimentale senso della giustizia. La moralità, insomma, è innata, anche se limitata. Descrivendo il comportamento di scimpanzé, psicopatici, estremisti religiosi e raccontando molti aneddoti, Bloom spiega il modo in cui, crescendo, siamo chiamati a superare questi limiti con l’aiuto della ragione e confrontandoci con il mondo intorno a noi.

Spaziando da Darwin ad Hannibal Lecter, Buoni si nasce regala una prospettiva radicalmente nuova sulla vita morale di bambini e adulti.

«Un ritratto sorprendente della natura umana in tutta la sua bellezza, il suo orrore e la sua meraviglia.» Jonathan Haidt

«La vita morale dei bambini è tra le più affascinanti scoperte della recente psicologia, e Bloom la racconta con uno stile chiaro e raffinato.» Steven Pinker

 

 


 

 

Michel RochonL’amore, l’odio e il cervello

Traduzione di Silvio Ferraresi
 

Attualità · Internet · Neuroscienze · Politica · Psicologia · Social network

Pubblicazione: 23 febbraio 2022, Euro: 21,00, Pagine: 240, ISBN: 9788875789992
 

Cosa succede nel nostro cervello quando veniamo investiti da un travolgente sentimento d’amore, o quando una normale condizione di animosità degenera nell’odio? Lo studio di queste due pulsioni viene generalmente fatto rientrare nell’ambito delle scienze umane, ma si tratta pur sempre di processi neurali ancestrali, ingranaggi che l’evoluzione ci ha messo a disposizione e che sono stati essenziali per la nostra sopravvivenza. E che le neuroscienze contemporanee sono in grado di ricostruire, analizzare e spiegare. Non è riduzionismo biologico, ma un approccio più organico a un tema delicato e quanto mai urgente. Michel Rochon parte proprio da qui, dalle nuove conoscenze sul funzionamento del cervello, per allargare poi la sua indagine e regalarci un originale ibrido tra saggio scientifico, riflessione sociologica e inchiesta giornalistica. Perché se è vero che i nostri circuiti neurali sono la sede in cui vengono prodotti l’amore e l’odio, è altrettanto vero che essi trovano un loro palcoscenico nelle occasioni più varie e disparate della vita, e oggi si esprimono in modo sempre più radicale e sublimato sui social media. Per questo, sostiene Rochon, «conoscendo i meccanismi dell’odio, ognuno di noi può, in proprio, ridurne le manifestazioni».

«Concepire l’amore e l’odio come un paio di lenti per esplorare le realtà infinitamente multifattoriali delle interazioni sociali, dell’uso di internet, del cambiamento climatico, delle crisi sanitarie e del terrorismo non significa che l’ignoranza, l’invidia, il denaro, la paura e molte altre variabili non siano elementi essenziali da considerare. Eppure sull’amore e sull’odio si imperniano le nostre decisioni e il nostro comportamento più di quanto crediamo.» Michel Rochon

 

 


 

 

Jonathan HaidtMenti tribali (ed. 2021)

 

Varia · Psicologia

Pubblicazione: 13 ottobre 2021, Euro: 25,00, Pagine: 420, ISBN: 9788875789701
 

Una suggestiva indagine dei meccanismi profondi che regolano la nostra esistenza, le decisioni che prendiamo e i valori che condividiamo o che rifiutiamo. Da vent’anni, lo psicologo morale e filosofo Jonathan Haidt indaga i meccanismi profondi che regolano la nostra esistenza, le decisioni che prendiamo, i valori che crediamo universali, che condividiamo o che rifiutiamo. Secondo Haidt il giudizio morale è la bussola che, dalle piccole scelte quotidiane ai grandi temi della politica e della religione, orienta la tendenza naturale dell’uomo a riunirsi in tribù e a dividersi su ciò che si ritiene essere giusto o sbagliato. Arrivato ai vertici della classifica del “New York Times”, Menti tribali è un libro che propone una via alla convivenza e al dialogo, partendo dalla comprensione dei processi biologici ancestrali da cui nasce la nostra ricerca del bene.

«Senza dubbio uno dei libri più importanti dell’anno.» “The Wall Street Journal”

«Un’originale ed eccezionale sintesi di psicologia, analisi politica e filosofia.» Edward O. Wilson

 

 


 

Julia GalefEsploratori e soldati

Traduzione di Lorenzo Lilli
 

Neuroscienze · Psicologia · Società

Pubblicazione: 11 maggio 2022, Euro: 24,00, Pagine: 288, ISBN: 9791254500064

Gli esseri umani tendono a vedere quello che vogliono vedere e a difendere a tutti i costi le proprie convinzioni: è la mentalità da soldato. Che forse ci conforta, ma non ci fa comprendere lucidamente il mondo. In Esploratori e soldati Julia Galef ci presenta un altro approccio, incentrato sul vedere le cose come sono e non come le vorremmo: una mentalità da esploratore che ci spinge a uscire dalle nostre zone di comfort, sondare il territorio e tornare con una mappa il più accurata possibile, a prescindere da ciò che si spera di trovare. Attraverso vari esempi – da come sopravvivere se si viene abbandonati in mezzo all’oceano al perché Jeff Bezos ha avuto successo senza essere mai troppo sicuro di sé, fino a come i superprevisori riescono a battere gli analisti della CIA – Galef spiega perché i nostri cervelli ci ingannano, e fornisce consigli pratici per individuare i nostri punti deboli mettendo in discussione ciò che davamo per scontato e allenandoci a elaborare la realtà nel modo più accurato possibile.

Una guida preziosa attraverso gli inganni della nostra mente, per imparare a pensare con lucidità e senza pregiudizi.

«Molti pensano che si debba scegliere tra felicità e realismo. Uno dei temi centrali di questo libro è che non siamo costretti a scegliere: con un po’ più di impegno possiamo avere entrambi. Possiamo trovare il modo di affrontare paure e insicurezze. Possiamo correre grossi rischi e resistere nonostante le difficoltà. Possiamo influenzare, persuadere, ispirare. Possiamo lottare efficacemente per cambiare la società. E possiamo fare tutto questo senza chiudere gli occhi davanti alla realtà, bensì comprendendola e affrontandola.»

 

 


 

 

Mari Fitzduff Cervelli in guerra

Traduzione di Daria Cavallini
 

Attualità · Democrazia · Geopolitica · Neuroscienze · Sociologia

Pubblicazione: 12 ottobre 2022, Euro: 26,00, Pagine: 288, ISBN: 9791254500156
 

Nei manuali di relazioni politiche e internazionali su cui si sono formate generazioni di decisori politici, accademici e strateghi, l’uomo è generalmente visto come un essere machiavellico, mosso dalla logica e da un calcolo razionale più o meno cinico. In realtà la ragione gioca spesso un ruolo insignificante rispetto agli istinti e alle emozioni, come ha imparato Mari Fitzduff in trent’anni di esperienza nel campo della risoluzione di conflitti e tensioni sociali. Serve dunque un radicale cambio di approccio in merito al modo in cui interpretiamo e affrontiamo concetti come guerra, politica e leadership. Per farlo, sostiene Fitzduff, oggi bisogna volgere lo sguardo a discipline come la genetica comportamentale, le neuroscienze sociali e la psicologia politica. Perché tenere conto dei fattori biologici che contribuiscono a scatenare i conflitti sociali – su qualsiasi scala, da quella locale a quella globale – può permetterci di pianificare strategie di peacebuilding più efficaci, in un mondo sempre più diviso.

«Quasi tutti gli individui e ogni gruppo (a eccezione forse degli psicopatici) hanno dentro di sé la capacità di passare dall’odiare al cooperare con gli altri e di lavorare insieme per risolvere conflitti apparentemente irrisolvibili. Il fatto che ora ci siano fattori conosciuti che tendono ad aumentare o diminuire tali possibilità, oltre a scanner fMRI e test genetici e ormonali in grado di descrivere e prevedere che cosa pensiamo e come ci poniamo rispetto a un certo problema, deve farci riflettere sul nostro lavoro di costruzione della pace. Ignorare tali predisposizioni è follia cieca da parte nostra, e porterà inevitabilmente a un lavoro di costruzione della pace meno efficace e meno sostenibile.»
Mari Fitzduff


 

 

 

Scienziate Visionarie

Scienziate visionarie

10 storie di impegno per l’ambiente e la salute di Cristina Mangia e Sabrina Presto,

Edizioni Dedalo 2024, 160 pagine, euro 17.

 

Recensione di Adriana Giannini
Viviamo in un periodo in cui c’è più che mai bisogno di esempi positivi a cui poterci ispirare per contrastare

la diffusa sensazione che a contare siano solo la prepotenza del denaro e gli interessi di un segmento

privilegiato della popolazione. Ben venga dunque questo stimolante, breve saggio che racconta le esperienze

di vita e di lavoro di dieci scienziate che, tra difficoltà e incomprensioni, hanno sfidato opinioni consolidate

e interessi di parte riuscendo a dare importanti e innovativi contributi nei settori della salute e dell’ambiente,

gli stessi in cui operano le due autrici, ricercatrici al CNR e attive nell’Associazione "Donne e Scienza". 

Americane o inglesi, nate e vissute tra le fine dell’Ottocento e i primi anni del 2000, con preparazioni

accademiche diverse queste scienziate hanno in comune alcune caratteristiche che le autrici hanno
condensato nell’aggettivo “visionarie”. In realtà, contrariamente a quanto spesso si intende con questo
termine, esse sono sì visionarie, ma in senso positivo, molto concreto: hanno la forza di andare contro-

corrente e di credere che la scienza abbia la possibilità e la missione di contribuire al benessere 

dell’umanità, sono pacifiste, umili ed empatiche, ma anche tenaci e combattive quando serve. Alcune sono

anche relativamente poco conosciuteanche se molti dei risultati da esse raggiunti sono ora applicati in tutto il mondo e hanno salvato milioni di vite.
Facciamo qualche esempio. Se ora il concetto di prevenzione delle malattie infantili e materne è acquisito lo si deve all’impegno di Sarah Josephine

Baker che ai primi del 900, in soli tre anni, fece scendere del 40% la mortalità infantile a New York e se in quegli stessi anni si cominciò a indagare e a porre rimedio alle malattie da lavoro il merito va in gran parte alla dottoressa Alice Hamilton. Sempre nel campo della medicina sociale fu Alice Steward a evidenziare i rischi delle radiazioni anche a basse dosi usate con grande leggerezza in gravidanza fino agli anni settanta del secolo scorso e fu sempre lei a
segnalare per prima i rischi connessi all’industria nucleare. Rischi che conosceva bene e segnalò pubblicamente a partire dagli anni cinquanta anche la giapponese Katsuko Surahashi esperta di misurazioni della radioattività.


Ma non a tutte prima o poi sono mancati i riconoscimenti. La teoria di Lynn Margulis sul ruolo della simbiogenesi ossia della cooperazione tra microrganismi diversi nell’evoluzione delle cellule eucariote, tanto avversata inizialmente, è diventata uno dei caposaldi della biologia così come le previsioni formulate da Donella Hager già negli anni 70 sull’inevitabilità di porre dei limiti alla crescita e allo sfruttamento delle risorse della Terra sono tuttora considerate più che mai valide. Fondamentale è poi stata la denuncia di Rachel Carson sui disastri provocati dal DDT e da altri pesticidi. Il suo libro Silent Spring (Primavera silenziosa ed. Feltrinelli) del 1962 vendette centinaia di migliaia di copie, fu tradotto in molte lingue e fu fondamentale per l’abolizione dell’uso su vasta scala del DDT.
Il riconoscimento più bello resta comunque il Nobel per la pace conferito nel 2004 alla keniota, Wangar Muta Maathai fondatrice del Green Belt Movement, un grande movimento ambientalista varato negli anni settanta e tuttora portato avanti dalle donne africane che, mentre si riscattano piantando alberi, riescono a emanciparsi e a far riconoscere i propri diritti.


Il libro è completato da una bella presentazione di Sara Sesti, che svolge con grandissimo impegno la missione di rendere noto il misconosciuto lavoro di innumerevoli scienziate di tutti i tempi, e da una sentita presentazione delle due autrici che ammettono con schiettezza di non essere state neutrali nella
scelta delle protagoniste delle loro storie. Hanno dato spazio a quelle che ritenevano più vicine al loro modo di sentire e questo, come potrà giudicare chi legge, ha reso più avvincente la trattazione.
Tra l’altro il libro ha il merito di essere una piacevole e interessante lettura adatta non solo a chi si occupa di scienza, ambiente e storia dell’emancipazione femminile. Sarebbe bello che qualche insegnante lo adottasse come lettura complementare per ragazze e ragazzi delle scuole superiori, gli stessi a cui è rivolto un interessante esperimento teatrale raccontato nella postfazione da Maria Eugenia D’Aquino, direttrice artistica del progetto ScienzaInScena, che ha già realizzato un primo spettacolo ispirato da questo libro e dedicato a Donella Meadows e Alice Hamilton a cui è stata affiancata l’italiana Laura Conti.


 

 

Di malerbe, tritoni, lucciole e altre storie

Sui sentieri della biodiversità. Ediz. illustrata, Quercuslibris, 2023

di Giacomo Radi (Autore), Libero Middei (Curatore), Matteo Bencini (Curatore)

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  • Descrizione


    Stampato in carta rigorosamente ecologica certificata, il volume comprende 19 racconti e 250 foto. Le due prefazioni sono una a cura dell’etologo e professore ordinario dell’Università di Parma, Donato Grasso, l’altra del direttore del Museo di storia naturale della Maremma, lo zoologo Andrea Sforzi.

    La Maremma non è solo spiagge, borghi medievali ed enogastronomia. C’è una parte di questa terra di Toscana che spesso viene trascurata ma che di fatto la rende unica nel suo genere: la natura, la sua biodiversità. Ed è proprio questo il punto di partenza del racconto di Giacomo Radi, un racconto che, secondo le sue parole, somiglia a «uno specchio di riconoscimento per gli amanti della natura, che fin da bambini hanno trascorso gran parte del loro tempo immersi in una contemplazione appassionata delle forme di vita che popolano il nostro pianeta». Ma il libro è anche un’opera capace di coinvolgere i non addetti ai lavori. Il tutto, prosegue Radi, «è rivolto alla conoscenza di quella che molti nominano, pur senza conoscerne il significato profondo: la biodiversità».

    Dalle piante messicole ormai rare come il fiordaliso alle verdi foreste mediterranee dove s’intrecciano le vite della ghiandaia, del biacco e del cinghiale, fino allo spettacolo evolutivo delle orchidee spontanee e il fragile deserto della duna costiera, il lettore sarà catapultato nelle meraviglie della natura della terra in cui vive e lavora Radi, la Maremma, ma con lo sguardo rivolto all’intero pianeta.

     

 

Da <https://www.ibs.it/di-malerbe-tritoni-lucciole-altre-libro-giacomo-radi/e/9791280770011?srsltid=AfmBOoruDL6N7GAbWfzPPOW8UqEgT2adLcoWw4ihKeFeRdsGhWjs25Nz

 

 


 

 

Ma due più due fa sempre quattro? • Il microcosmo delle galle • In classe • Lingua e musica • Noi siamo i nostri ormoni 

Prima della pausa estiva si torna in libreria con un nuovo saggio dedicato alla salute e al corpo umano: Noi siamo i nostri ormoni di Max Nieuwdorp. Un libro che con un linguaggio chiaro ci porta alla scoperta di questi messaggeri così importanti per il funzionamento del corpo umano.

 

 

 

 


 

Il microcosmo delle galle ETS editore- Pisa

Il microcosmo delle galle ETS editore- Pisa

 

La collezione di Alessandro Trotter


A cura di: Tiziana N. Beltrame , Luca Tonetti, Collana: fuori collana, Pagine: 112
Formato: cm.20x26, Anno: 2024, ISBN: 9788846769336, Stato: Disponibile 17,10€

 

Le galle sono piccole protuberanze vegetali che si formano sulle piante per l’azione di altri organismi viventi, come insetti e acari. Tra le più complesse e curiose forme di interazione animale-pianta, le galle hanno affascinato generazioni di naturalisti. Difficile pensare che il loro studio sarebbe divenuto, alla fine del XIX secolo, l’oggetto di una vera e propria scienza, la “cecidologia”, al confine tra botanica e zoologia. Ne era convinto Alessandro Trotter (1874-1967) che di questa disciplina fu uno dei principali rappresentanti in Italia. Nell’arco di circa cinquant’anni di attività, dal 1890 al 1940, egli riunì una straordinaria collezione oggi conservata al Museo botanico dell’Università di Padova. La mostra racconta alcune delle storie racchiuse nei “microcosmi” delle sue galle: storie di relazioni – tra piante e animali, ma anche tra i molti naturalisti e naturaliste che, come Trotter, si lasciarono affascinare dalle meravigliose metamorfosi degli esseri viventi e dei loro ambienti.

 

Catalogo della mostra Museo botanico, Padova 12 giugno-8 settembre 2024

 


 

In classe  ETS Editore

In classe  ETS Editore

 Per il diritto allo studio di alunne e alunni con storie di adozione, affido e non solo

 Autore/i: Anna Guerrieri Collana: Genitori si diventa (27) Pagine: 184, 17,10€

Formato: cm.14x21 Anno: 2024 ISBN: 9788846768209 Stato: Disponibile 

 

Questo saggio è dedicato a chi considera la scuola un tempo e uno spazio essenziali per la crescita di ogni bambino e bambina. A chi ritiene diritto imprescindibile di tutte le persone giovani quello di poter entrare in una classe in cui sentirsi liberi e curiosi di apprendere e in cui poter esprimere i propri pensieri in modo critico e creativo, in cui poter divenire. È pensato, in particolare, per tutti quegli adulti (genitori e insegnanti, dirigenti, insegnanti in formazione, operatori dei servizi e del privato sociale, ecc.) che incontrano e incontreranno, nella propria vita e sulla propria strada, bambini e ragazzi con storie di adozione, di affido, che si trovano in strutture di tutela e che migrano senza familiari.
Presenta riflessioni, approfondimenti su differenti aspetti della vita in classe. Illustra come usare le 
Linee di indirizzo per il diritto allo studio degli alunni e delle alunne che sono stati adottati e le Linee guida per il diritto allo studio delle alunne e degli alunni fuori della famiglia di origine. Offre suggerimenti pratici all’interno di una cornice concettuale in cui il rispetto della persona e della sua storia personale sono considerati essenziali, a partire dalle parole usate.

Annna Guerrieri ha ricoperto numerosi incarichi sui temi della protezione dell’infanzia e dell’associazionismo familiare. È Presidente del Coordinamento CARE e docente dell’Università degli studi dell’Aquila.

 


  

Lingua e nusica

Lingua e musica ETS Editore-Pisa
Proposta per un’indagine strutturalistico-semiotica
Autore/i: Marcello Pagnini  A cura di: Enrico Reggiani, Collana: fuori collana, Pagine: 218
Formato: cm.14x21 Anno: 2024, ISBN: 9788846767783, Stato: Disponibile, 19,95€


Questo saggio, che viene riproposto a cinquant’anni dalla sua originaria pubblicazione, affronta, con i metodi rigorosi dello strutturalismo e della semiotica, la complessa problematica dell’incontro della musica con la lingua. Marcello Pagnini offre qui – con pari competenza sul piano linguistico, letterario e musicologico – un’approfondita comparazione dei loro rispettivi sistemi, una discussione del loro montaggio, ed esemplifica i risultati dell’indagine in un’attenta lettura di uno dei più eccelsi e significativi capolavori dell’integrazione letterario- musicale: l’Alexander’s Feast (1736), che Händel (1685-1759) compose rielaborando un testo di Dryden (1631-1700). La lungimiranza dimostrata da Pagnini nella valorizzazione strategica dell’approccio omologico alle relazioni tra lingua e musica costituisce tuttora un solido punto di riferimento per ulteriori prospettive ermeneutiche nell’analisi del testo melopoetico.


Marcello Pagnini (1921-2010), professore di letteratura inglese e americana nelle Università di Pisa, di Bologna e di Firenze, è stato fra i più insigni e innovativi interpreti del testo letterario e teorici della critica della seconda metà del secolo scorso. Il suo nome è indissolubilmente legato alla fondazione del formalismo, dello strutturalismo, della semiotica e dalla pragmatica negli studi italiani di anglistica e di americanistica, e i suoi saggi e libri hanno avuto ampia risonanza e notorietà anche fuori dei confini nazionali. Avendo esordito come studioso del Seicento e del Settecento (Lirici carolini e repubblicani, Napoli 1961, e La poesia di William Collins, Bari 1964) i suoi interessi si sono spostati in seguito su Shakespeare (Shakespeare e il paradigma della specularità: lettura di due campioni: “King Lear” e “A Midsummer-Night’s Dream”, Pisa 1976; Sogno d’una notte di mezza estate, Milano 1991), sui romantici (Il romanticismo, Bologna 1986; Blake, Jerusalem, Firenze 1994; Coleridge, I poemi demoniaci, Firenze 1996) e sui modernisti (Rhapsody: tre studi su una lirica di T. S. Eliot, con A. Serpieri e A. L. Johnson, Milano 1974). La sua riflessione teorica è consegnata ai libri Struttura letteraria e metodo critico: con esempi tolti principalmente alle letterature inglese e angloamericana (Messina-Firenze 1967), Pragmatica della letteratura (Palermo 1980), e Semiosi. Teoria ed ermeneutica del testo letterario (Bologna 1988), e i suoi saggi sono raccolti in Critica della funzionalità (Torino 1970) e Letteratura e ermeneutica (Firenze 2002).


Enrico Reggiani è ordinario di Letteratura Inglese e cultural musicologist all’Università Cattolica del Sacro Cuore (Milano), presso la quale ha fondato e dirige lo Studium Musicale di Ateneo. Si è occupato di letteratura irlandese, dei rapporti tra letteratura ed economia, degli scrittori di matrice cattolica, e delle più diverse manifestazioni delle relazioni intersemiotiche tra letteratura e musica, che costituiscono il suo principale ambito di ricerca.

 


 

Noi siamo i nostri ormoni di Max Nieuwdorp

Max Nieuwdorp, Noi siamo i nostri ormoni  Codice Editore

 

 

Dal 3 luglio in libreria e in e-book Noi siamo i nostri ormoni di Max Nieuwdorp.

 

Prima della pausa estiva si torna in libreria con un nuovo saggio dedicato alla salute e al corpo umano: Noi siamo i nostri ormoni di Max Nieuwdorp. Un libro che con un linguaggio chiaro ci porta alla scoperta di questi messaggeri così importanti per il funzionamento del corpo umano.

 

Come spiega lo steso autore nella Premessa, «Il titolo […] rimanda al fatto che gli ormoni sono il direttore d’orchestra del nostro organismo. […] Se il cervello ha la sua importanza in tutte le decisioni che prendiamo e nelle scelte che facciamo, da parte loro gli ormoni influenzano il modo in cui il cervello funziona […]. Uno squilibrio ormonale può sconvolgere totalmente la nostra personalità e le nostre azioni quotidiane».

 

Anche attraverso il racconto di alcuni casi clinici, leggendo Noi siamo i nostri ormoni scopriremo come gli ormoni giochino un ruolo cruciale in ogni età della vita. E finalmente si fa un po’ di chiarezza perché, come spiega sempre nella Premessa Nieuwdorp, «ho cercato di sgomberare il campo dalle pretese pseudoscientifiche che vedono negli ormoni la risposta ai disturbi più comuni. Non intendo certo sostenere che siamo schiavi dei nostri ormoni (o del nostro cervello): si tratta sempre di un’interazione tra ambiente, corpo e mente. Gli ormoni possono alterare la nostra capacità di prendere decisioni, ma non ci sollevano dalla responsabilità delle nostre azioni».

 


 

 

Quattro ipotesi sull’origine del linguaggio 

 Quattro ipotesi sull’origine del linguaggio Codice Editore

 

Prefazione di Alberto Angela

 

 

Antropologia · Evoluzionismo · Neuroscienze · Storia

Pubblicazione: 6 novembre 2024, Euro: 17,00, Pagine: 208, ISBN: 9791254501153

 

Dal 6novembre in libreria e in e-book Quattro ipotesi sull’origine del linguaggio di Lorenzo Pinna

Come siamo riusciti a sviluppare il lingiaggio, questa straordinara abilità che così tanto è legata all’essenza stessa dell’essere umani? Non abbiamo una spiegazione certa, ma negli ultimi decenni sono emerse alcune ipotesi, che a loro volta hanno aperto nuove prospettive in molti campi del sapere, dall’etologia cognitiva alla filosofia della mente, dalle neuroscienze alla biologia evolutiva, dalla paleoantropologia all’informatica. Con la competenza e il rigore del divulgatore esperto, Lorenzo Pinna racconta queste ipotesi, le risposte che hanno fornito e le nuove domande che hanno generato. E nel farlo ci mostra non solo quanto questo argomento sia affascinante e complesso, ma anche come procede la ricerca scientifica, fra tentativi, intuizioni e discussioni.Frutto di un intreccio di evoluzione biologica ed evoluzione culturale, il linguaggio umano non è solo un mezzo di comunicazione ma anche un potente strumento di rappresentazione, e quindi di controllo e manipolazione, della realtà. Uno strumento che solo l’essere umano ha sviluppato e che per questo motivo costituisce un elemento centrale della nostra natura. Eppure, nonostante questa centralità e nonostante la grande quantità di ricerche condotte sul tema, sappiamo ancora poco della sua origine. Non abbiamo una spiegazione, ma negli ultimi decenni sono emerse alcune ipotesi, che a loro volta hanno aperto nuove prospettive in molti campi del sapere, dall’etologia cognitiva alla filosofia della mente, dalle neuroscienze alla biologia evolutiva, dalla paleoantropologia all’informatica. Con la competenza e il rigore del divulgatore esperto, Lorenzo Pinna racconta queste ipotesi, le risposte che hanno fornito e le nuove domande che hanno generato. E nel farlo ci mostra non solo quanto questo argomento sia affascinante e complesso, ma anche come procede la ricerca scientifica, fra tentativi, intuizioni e discussioni.

 

 

Angus Fletcher Storythinking

Angus Fletcher Storythinking Codice edizione

raduzione di Daria Restani

Filosofia · Logica · Neuroscienze · Psicologia

Pubblicazione: 23 ottobre 2024, Euro: 21,00, Pagine: 184

ISBN: 9791254501115

 

Il nostro cervello e` spesso paragonato a un supercomputer che raccoglie dati, li analizza e trae conclusioni. Ma la realta`, sostiene Angus Fletcher, esperto nell’approccio neuroscientifico alla narrazione, e` diversa: oltre a questo sistema logico razionale, il nostro apparato cognitivo e` dotato di un altro sistema di pensiero, basato sulle storie. Se la logica e` il regno delle equazioni e del ragionamento deduttivo, il pensiero narrativo ragiona in termini di azioni, emozioni e cambiamento, ed e` il motore che alimenta le speculazioni, le ipotesi scientifiche e il pensiero controfattuale. Questo approccio cognitivo, che Fletcher definisce storythinking, e` ingranato nella struttura biochimica del nostro cervello, ma nel corso della storia della cultura occidentale e` stato spesso subordinato al pensiero logico-razionale. Con una scrittura brillante e provocatoria, Fletcher non si limita a spiegare come e perche´ i nostri cervelli pensano tramite le storie, ma invoca una riabilitazione dello storythinking – complementare e non alternativo alla logica – e suggerisce metodi e approcci per coltivarlo.

 


 

 

Domenico Laurenza "Fossili e artefatti da Leonardo a Leibniz"

Collana: fuori collana, Pagine: 134, Formato: cm.16,5x22,5

Anno: 2024, ISBN: 9788846770400

Stato: Disponibile, 11,4€

 

Il libro illustra un aspetto poco noto dell’interazione tra arte e scienza nella prima età moderna: lo studio dei fossili in tre artisti (Leonardo, il ceramista francese Bernard Palissy, il pittore siciliano Agostino Scilla) e il conseguente utilizzo, da parte dello scienziato Gottfried Wilhelm Leibniz, di modelli di origine artistica per studiare lo stesso fenomeno. Attratti inizialmente dalla diffusa teoria che interpretava i fossili non come resti di animali, ma come pietre nelle quali la natura, come un artista, imitava forme animali e vegetali, Leonardo, Palissy e Scilla utilizzarono modelli e saperi empirico-artistici per negare la teoria della natura-artista e dimostrare l’origine organica dei fossili.
Il volume, la prima analisi d’insieme dell’opera di questi autori, fa emergere la più generale evoluzione di senso del rapporto arte-scienza tra XVI e tardo XVII secolo ed evidenzia il contributo dato dall’arte ad una delle idee chiave della modernità: la temporalità della natura.

 

Domenico Laurenza studia i rapporti tra arte e scienza, in particolare l’opera di Leonardo, le illustrazioni anatomiche e il nesso tra arte e scienze della terra nella prima età moderna. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Leonardo da Vinci’s Codex Leicester. A New Edition, Oxford University Press, 2019-2020 (con Martin Kemp). Insegna Storia dell’arte moderna presso la Facoltà di Studi Umanistici dell’Università di Cagliari.